Fiamma Nirenstein Blog

La guerra antisemita contro l'Occidente

7 ottobre 2023 Israele brucia

Jewish Lives Matter

Informazione Corretta, il nuovo video di Fiamma Nirenstein

Museo del popolo ebraico

I sogni della Casa Bianca frantumati dai dittatori

giovedì 24 settembre 2009 Il Giornale 0 commenti
Il Giornale, 24 settembre 2009

No, il discorso di ieri di Obama non è riuscito a restaurare un’idea rassicurante del futuro del mondo nelle mani dell’Onu. E forse non sarebbe poi una cattiva idea quella buttata là ieri da Gheddafi di portare il Palazzo dell’Onu in qualche Paese dell’emisfero meridionale del mappamondo. Perché al momento l’immagine di quello che dovrebbe essere il punto di riferimento della salvaguardia mondiale, della concordia e della pace, risulta di nuovo quella di uno specchio delle immense difficoltà, delle faglie di odio e incomprensione accompagnate da insopportabili ipocrisie e anche dalle incontenibili aggressività che fanno parte dello scenario internazionale. Uno scenario inquieto a dir poco.
Così è andata ieri subito all’inizio: di fuori le manifestazioni anti Ahmadinejad e anti Gheddafi di quelli che non vorrebbero vedere l’Onu trasformata, come è ormai da tempo, in un palcoscenico per dittatori e leader islamisti antioccidentali, antiamericani, antisemiti. [...]

Unesco: eletta la candidata bulgara Bokova, battuto l'egiziano Hosni

martedì 22 settembre 2009 Attivita parlamentari 13 commenti
Dichiarazione dell’On. Fiamma Nirenstein (Pdl), Vicepresidente della Commissione Esteri della Camera

"Esprimiamo la nostra soddisfazione per la vittoria della candidata bulgara Irina Bokova sul candidato egiziano Farouk Hosni alla Direzione dell’Unesco.
Da mesi, la candidatura di Hosni si prospettava come un’ombra sul ruolo che dovrebbe svolgere l’Unesco rispetto alla promozione della cultura nel mondo: Hosni, infatti, aveva espresso nel passato posizioni pesantemente antisemite e anti-occidentali, pur rivestendo (e da ben 22 anni!) l’importante ruolo di Ministro della Cultura egiziano.
Hosni aveva fatto ripubblicare in Egitto i Protocolli dei Savi di Sion, aveva dichiarato il proprio disprezzo per la cultura ebraica e l'aveva cancellata dal suo paese con tutte le sue forze, aveva promosso la diffusione di tesi negazioniste dell’Olocausto e aveva anche boicottato e censurato autori arabi colpevoli di aver scritto testi che non combaciavano con le sue idee.
Siamo lieti che un candidato come Hosni non sia stato accettato dal consesso internazionale, pur rispettando il suo paese e il suo popolo dalla cultura millenaria: Hosni è stato bocciato grazie alla profonda consapevolezza, espressa anche dai molti deputati italiani di tutte le parti politiche che hanno firmato il nostro appello al Consiglio Esecutivo dell’Unesco, che la cultura debba avere un carattere aperto e universale. E' una vittoria della coscienza civile.
Ci congratuliamo infine con la neo Direttrice Irina Gueorguieva Bokova, la prima donna a ricoprire questo importante ruolo".

Leggi l'appello dei parlamentari contro la candidatura di Farouk Hosny

Mentre attendevamo il responso dell'ultima votazione in corso, era giunta anche questa notizia:


Corriere della Sera, 22/09/2009

Il principale candidato a direttore generale dell'agenzia dell'Onu per la cultura

Unesco: nuove accuse a Farouk Hosni

Agli ordini dei servizi segreti egiziani contro studenti e intellettuali. Un ruolo nell'affare Achille Lauro [...]


Obama ottiene il suo vertice. Ma nessuno crede a una svolta

lunedì 21 settembre 2009 Il Giornale 10 commenti
Il Giornale, 21 settembre 2009

Il leader americano convoca il premier israeliano Netanyahu e il palestinese Abu Mazen. Ma l’incontro di domani sarà più di immagine che di sostanza.

Dunque, Obama avrà il suo vertice. Benjamin Netanyahu, primo ministro d’Israele, e il presidente palestinese Abu Mazen partono oggi per New York dove, domani, prima dell’Assemblea Generale dell’Onu di mercoledì, si terrà un incontro con il Presidente degli Stati Uniti. Obama vedrà prima un leader alla volta e poi tutti e due insieme. Una bella fotografia senza molta sostanza. Abu Mazen è stato il più recalcitrante, e ha riempito la settimana scorsa di accuse contro Netanyahu; d’altra parte il premier israeliano, che ha ripetuto che le costruzioni negli insediamenti subiranno solo un blocco parziale, insiste per riprendere i colloqui che furono interrotti da un ennesimo rifiuto palestinese nel 2008.
Abu Mazen accusa Bibi di restare attaccato alla politica degli insediamenti, e dopo l’incontro di sabato con Mubarak al Cairo e con Abdullah ad Aqaba, si è rafforzato nell’idea che la palla debba essere giocata in campo israeliano; la strada l’ha già tracciata Obama, quella di un completo «congelamento» degli insediamenti, fra cui Abu Mazen considera anche Gerusalemme, come precondizione. [...]

Mediorientale

lunedì 21 settembre 2009 Generico 0 commenti

L'impunità dell'Iran aumenta il rischio terrorismo

venerdì 18 settembre 2009 Il Giornale 1 commento
Il Giornale, 18 settembre 2009

Il devastante attacco suicida dei talebani a Kabul è l’ennesima tessera di un mosaico che disegna sull’intero orbe terracqueo il mostro del terrorismo. La dimensione strategica degli attacchi che punteggiano tutta la carta geografica risponde a svariati disegni, sia di origine sunnita sia sciita, e tutti mirano a stabilire un califfato mondiale.
Per tutti i combattenti dell’islam estremo, sia sunniti sia sciiti, il punto di riferimento, il modello ideale, l’incoraggiamento costante verso quella che considerano una sicura vittoria, è il regime degli ayatollah, l’Iran, la bandiera strategica, la fonte primaria della strategia mondiale e del finanziamento del terrorismo mondiale. Fra gli insurgent afghani e l’Iran c’è un rapporto strategico essenziale. Teheran è il modello e la fonte di approvvigionamento del terrorismo islamista di tutti i tipi, molte volte se ne è parlato addirittura come di uno dei rifugi di Bin Laden.
Proprio in questi giorni, scade per questo Paese un appuntamento che avrebbe dovuto essere cruciale, e non lo sarà. [...]

È il «palestinismo» la vera malattia dell’Onu

giovedì 17 settembre 2009 Il Giornale 9 commenti
Il Giornale, 17 settembre 2009

La relazione della commissione Goldstone non mostra alcun interesse perla verità, ma solo per l’ennesima criminalizzazione di Israele. Estabilisce un principio: bisogna arrendersi ai terroristi checolpiscono i civili
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La relazione della commissione Goldstone sull’operazione “Piombo fuso”è un pericolo per tutti noi. È, nero su bianco, il proclama chestabilisce che bisogna arrendersi di fronte al terrorismo sistematicoche colpisce e usa i civili. Se si dà una rapida occhiata alle 575pagine prodotte per stabilire che cosa è accaduto a Gaza nella guerradel 2008-2009, si vede che la commissione istituita dall’Onu non haavuto alcun interesse alla verità, ma solo alla ennesimacriminalizzazione di Israele: l’Onu incarna qui, ancora una volta, unesempio del palestinismo moralista che sfrutta, in funzione delladelegittimazione antioccidentale, i sensi di colpa del mondocontemporaneo e cerca, nella pratica immediata, la morte civile efisica dello Stato ebraico.L’Onu dedica ogni anno due terzi delle sue risoluzioni sui dirittiumani alla condanna di Israele; la sua assemblea, dove sono giàrisuonati i discorsi antisemiti del presidente Ahmadinejad, adessoprocede con una versione flautata, quella del giudice Goldstone, unebreo con tanto di figlia che vive in Israele. [...]


"Palestinism", the real UN disease

Il Giornale, 17 september 2009

The report by the Goldstone Commission sponsored by the U.N. is a danger for all of us; it is a written document stating that it is necessary to give up the fight against systematic terrorism that hits and uses civilians. A quick look at the 575 pages of the report designed to establish what happened in Gaza in the 2008-2009 war: it is clear that the Commission set up by the United Nations during the ninth special session of the Human Rights Council in January 2009 has is not at all interested in truth, but only in still another criminalization of Israel: the U.N. embodies once again an example of moralistic Palestinism that exploits the guilty feelings of the contemporary world to delegitimize the West. And it practically aims to the physical and institutional death of the Jewish State. Every year, the U.N. devotes two thirds of its resolutions on human rights to condemn Israel; its Assembly has already echoed the anti-semitic speeches by President Ahmadinejad, and now it is going on with a whipping version by Judge Goldstone, indeed a Jew with a daughter who lives in Israel.  [...]

Parlamentari in solidarietà a Giorgio Israel e contro l'antisemitsmo

martedì 15 settembre 2009 Attivita parlamentari 17 commenti
Ecco l'iniziativa che stiamo portando avanti in Aula in questi momenti.
Fiamma

Roma, 15 settembre 2009


L'episodio che ha colpito il professor Giorgio Israel impone a tuttigli italiani di alzare la guardia contro l'insorgenza di una nuova epesante ondata di antisemitismo. Esso si presenta qui in una delle sueforme più tradizionali, quella della teoria del complotto, dell'ebreoburattinaio, "puparo" per l'appunto, che da dietro le quinte gestiscela politica. L'aggressione verbale al professor Israel, apparsa sulsito www.comedonchisciotte.org, contiene inoltre una vera e propriaminaccia con l'accostamento al giuslavorista Marco Biagi assassinatodalle Brigate Rosse.

Ci troviamo di fronte a un aumento esponenziale di incidenti antisemitiin tutta Europa e nel mondo intero, come testimoniano i dati di molteautorevoli indagini conoscitive. La settimana scorsa alcuni ordignisono esplosi di fronte a una scuola ebraica di Marsiglia; sabato serauna sinagoga di Khabarovsk, nella Russia orientale, ha subito la stessasorte; ieri in Argentina, 58 tombe sono state dissacrate in un cimiteroebraico nella provincia di Buonos Aires. In Svezia, il giornaleAftonbladet, sulla traccia della tradizionale "accusa del sangue", haaccusato i soldati israeliani di uccidere palestinesi per commerciarnegli organi. L'influenza di questo genere d’interventi si è vista inquesti giorni sul giornale algerino Al-Khabar, che delinea unafantomatica rete di traffico di organi di bambini algerini ad opera diisraeliani e di ebrei americani. Anche in Italia sono comparse numerosesvastiche e scritte antisemite: una grossa svastica è stata dipintaanche sul portone della casa del Presidente della Comunità ebraicaromana Riccardo Pacifici. Su internet è in aumento l'invasione dimessaggi di odio antisemita. [...]

Mediorientale

lunedì 14 settembre 2009 Generico 3 commenti



Gli argomenti di questa settimana:La morte di Assaf Ramon, figlio di Ilan Ramon, il primo astronauta israeliano alla NASA, morto nel 2003. Il lutto privato che si lega indissolubilmente a quello pubblico. La vittoria del Leone d'Oro a Venezia per il film israeliano "Lebanon". Il malore del Presidente Shimon Peres: il timore, anche se solo momentaneo, di vedere sparire l'ultimo "padre fondatore". Ma Peres si è già ripreso, è voluto uscire dall'ospedale e ha incontrato George Mitchell, l'inviato di Obama in Medioriente.Il misterioso viaggio di Netanyahu in Russia: lunedì scorso i giornali israeliani riferiscono che Netanyahu era "sparito", non era dove diceva di essere. Finché il vicepremier Dan Meridor ha rivelato che era in Russia. A quanto pare per discutere della vicenda della nave russa scomparsa a luglio vicino alla Svezia: la Russia parla di sequestro da parte di pirati, ma le voci sulla possibilità che stesse trasportando verso l'Iran missili terra-aria S-300, si stanno consolidando.I recenti accordi economici-militari Russia-Venezuela.Dal fronte libanese solo pessime notizie. Saad Hariri ha rimesso il mandato per formare il governo. Walid Jumblatt, leader druso, e lo spostamento filo-iraniano. Le due katyushe sparate dal Libano in territorio israeliano venerdì scorso e le ipotesi su chi vi sia dietro: Palestinesi legati ad Al Qaeda o Hezbollah? Il ruolo dell'UNIFIL: si dice che sapeva delle katyushe e avesse avvisato l'esercito libanese, non permettendo le sue regole di ingaggio di disarmare direttamente. La dichiarazione israeliana: Israele ritiene responsabile il governo libanese di ogni attacco proveniente dal territorio libanese.Il messaggio di Bin Laden nell'anniversario dell'11 settembre: contro Obama e contro Israele.

La maledizione dell'eroe dei cieli: Assaf Ramon muore come il papà astronauta

lunedì 14 settembre 2009 Il Giornale 6 commenti
Il Giornale, 14 settembre 2009

Vicino a Har Hevron, nel primo pomeriggio, in tutto quel giallo accecante del deserto della Giudea, fra i villaggi arabi e quelli ebraici, il destino si è esercitato di nuovo in una di quelle crudeli giravolte che in Israele gli riescono particolarmente bene.
Non è usuale che un F16 A, il più vecchio aereo da guerra che calza come un guanto sui suoi piloti, precipiti durante un’esercitazione: invece ieri, in un fungo di fumo nero che hanno raccontato stupefatti sia i palestinesi che gli ebrei che vivono fra quelle pietre, uno di quegli aerei imbattibili è precipitato. Non si perde mai più di un pilota l’anno nelle esercitazioni, le statistiche assicurano che è un evento molto inconsueto. Quei ragazzi sono troppo preziosi, dopo ben sette anni di studi pratici e teorici di qualità unica, in cui hanno stretto i denti e dato l’anima. Invece stavolta decine di soldati e di guardie di confine hanno cercato fra le pietre i resti di un pilota la cui identità era troppo incredibile per essere proprio lui. [...]

A Roma il Comitato Interparlamentare contro l’Antisemitismo

sabato 12 settembre 2009 Attivita parlamentari 0 commenti
A Roma il Comitato Interparlamentare contro l’Antisemitismo di Rossella Tercatin
l'Unione Informa, 11 settembre 2009

Nirenstein: "Necessario predisporre strumenti concreti"

È in visita a Roma il comitato direttivo della CoalizioneInterparlamentare contro l'Antisemitismo (ICCA), organizzazione cheriunisce i rappresentanti delle assemblee legislative di oltre quarantapaesi del mondo, tra cui Stati Uniti, Russia, Canada, Australia, SudAfrica e molti Stati europei.
Il suo intento è di promuovere misure concrete per combattere l’antisemitismo in ogni sua forma ed espressione.
Invitati dall’onorevole Fiamma Nirenstein, vicepresidente dellaCommissione affari Esteri alla Camera, sono John Mann, presidente dellaCommissione parlamentare inglese contro l’antisemitismo, Irwin Cotler,già Ministro della Giustizia canadese e procuratore di Stato,presidente della Commissione parlamentare canadese control’antisemitismo, il tedesco Gert Weiskerchen, e il ministro israelianoper la diplomazia e gli affari della diaspora Yuli Edelstein, membridel Comitato direttivo dell’ICCA, di cui anche la Nirenstein fa parte,insieme allo statunitense Chris Smith.  
Una visita importante, dal programma fitto, in cui il Comitatodirettivo, oltre a compiere una valutazione del lavoro svolto dallaCoalizione fino a questo momento, incontrerà il presidente della CameraGianfranco Fini, e poi, accompagnato dal sindaco di Roma GianniAlemanno, si recherà alla Fondazione per il Museo Nazionale della Shoà.Il programma prevede un incontro con il Presidente della Fondazione,Leone Paserman, il Presidente della Comunità Ebraica di Roma RiccardoPacifici, il Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche ItalianeRenzo Gattegna, l'assessore alla Cultura Ucei Victor Magiar e ilrabbino Capo di Roma, Rav Riccardo Di Segni.
L’onorevole Fiamma Nirenstein, di ritorno dalla Svezia dove ha preso parte alla riunione delle Commissioni esteri dei paesi dell’Unione Europea, di cui lo stato scandinavo detiene questo semestre la presidenza, spiega l’importanza di questa organizzazione.
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