Solo D'Alema crede al dialogo con Hamas
venerdì 14 marzo 2008 Generico 57 commenti

Se Massimo D’Alema con tanta passione torna al suo leit motiv, «parlare con Hamas», proprio nel momento in cui si scoprono le carte della campagna elettorale, evidentemente ritiene che ci sia una porzione di opinione pubblica che viene attratta, eccitata, convinta da questo suo punto di vista. Peccato per lui, e fortuna per l’Italia, che compia due sbagli importanti, uno conoscitivo e l’altro morale. Gli italiani sanno e sentono, e anche molti del partito del Ministro degli Esteri si sentono a disagio perché conoscono la determinazione omicida e religiosa di Hamas. Magari non avranno letto per intero la Carta costitutiva di questa organizzazione estremista islamica, ma più o meno ne conoscono il contenuto: promette la distruzione dell’entità sionista, che non merita neppure il nome di Israele, assicura la cacciata degli infedeli dal Medio Oriente e la vittoria mondiale dell’Islam, chiede alle pietre e ai cespugli di avvisare il credente islamico se per caso dietro di loro si nasconda un ebreo, per poterlo uccidere. Perché gli ebrei, come ripete spesso Hamas nella sua propaganda, sono «figli di porci e di scimmie».
L’italiano medio sa che Gaza nel 2006 fu lasciata nelle mani dei palestinesi per diventare un primo abbozzo di Stato palestinese indipendente, e per questo gran parte delle infrastrutture economiche furono consegnate ai nuovi padroni. Sui valichi per Israele fu stabilita una gestione internazionale. Ma Hamas vinse le elezioni e impedì lo sviluppo di qualsiasi speranza: distrusse subito le infrastrutture lasciate in piedi, ignorò lo sviluppo economico dello Stato palestinese - che vuole al posto di Israele e non accanto a esso - dichiarò che la democrazia è anatema, e instaurò un regime autoritario, torturatore e assassino, inclemente con i musulmani dissidenti così come con i cristiani. Un regime che si serve di sicari, un regime che rapisce, che vessa innanzitutto la propria popolazione a Gaza e che ha violato, nel territorio che governa, tutti i diritti umani.
Pensa forse D’Alema che gli italiani non siano sensibili a questi temi? Che non sappiano vedere dove cercare la pace e dove risiede la guerra? In secondo luogo, l’italiano medio sa che, mentre Abu Mazen cercava di cambiare il clima dopo la morte di Arafat e dell’Intifada del terrore, Hamas lo ha cacciato da Gaza cannoneggiando ospedali e case, uccidendo per strada a freddo donne e bambini. Hamas è nemico di Abu Mazen. Dopo aver fatto fuori Fatah, ha fatto di Gaza una rampa di lancio di missili e ha preso a cannoneggiare la gente di Israele, usando la propria popolazione come scudo umano. Come mi ha raccontato chi ha partecipato personalmente alla battaglia, la ferocia e il tradimento hanno battuto le milizie di Abu Mazen. Dunque, quando D’Alema ricorda, quasi porgendo a chi lo ascolta un talismano, la vittoria elettorale di Hamas, è un trucco concettuale per attribuirgli un connotato democratico. Ma Hamas non ha mai creduto nella democrazia, ma nella violenza, e ha usato le elezioni per instaurare una dittatura. Il movimento islamico non riconoscerà mai Israele, non cercherà mai la pace: non è un interlocutore. Ma qui viene un altro punto fondamentale: perché, invece, tramite l’Egitto, Hamas cerca in questi giorni un’hudna, una tregua che le consenta di prendere fiato dopo aver subito molte perdite, o di far entrare armi e uomini addestrati in Siria e in Iran per rimpiazzare le perdite. E anche Israele desidera certo far rifiatare la popolazione di Sderot e di Ashkelon. Ma questo non c’entra con “parlare” con Hamas; questo non trasformerà il ranocchio in principe azzurro. Non lo legittimerà come invece sembra desiderare D’Alema. La legittimazione può invece fare il gioco di una organizzazione terroristica che ha capito quanto sia utile mettere la fede al servizio di una strategia che parte dall’Iran, dalla rivincita islamica sull’Occidente. Chi parla senza virgolette con Hamas, deve sempre sapere quello che gli italiani sanno benissimo: che legittimarlo rafforzerà il suo trionfalismo terroristico, rafforzerà l’asse Iran, Siria, Hezbollah, Hamas; sminuirà la messa al bando, nel mondo, del terrorismo e della violenza.
L’italiano medio sa che Gaza nel 2006 fu lasciata nelle mani dei palestinesi per diventare un primo abbozzo di Stato palestinese indipendente, e per questo gran parte delle infrastrutture economiche furono consegnate ai nuovi padroni. Sui valichi per Israele fu stabilita una gestione internazionale. Ma Hamas vinse le elezioni e impedì lo sviluppo di qualsiasi speranza: distrusse subito le infrastrutture lasciate in piedi, ignorò lo sviluppo economico dello Stato palestinese - che vuole al posto di Israele e non accanto a esso - dichiarò che la democrazia è anatema, e instaurò un regime autoritario, torturatore e assassino, inclemente con i musulmani dissidenti così come con i cristiani. Un regime che si serve di sicari, un regime che rapisce, che vessa innanzitutto la propria popolazione a Gaza e che ha violato, nel territorio che governa, tutti i diritti umani.
Pensa forse D’Alema che gli italiani non siano sensibili a questi temi? Che non sappiano vedere dove cercare la pace e dove risiede la guerra? In secondo luogo, l’italiano medio sa che, mentre Abu Mazen cercava di cambiare il clima dopo la morte di Arafat e dell’Intifada del terrore, Hamas lo ha cacciato da Gaza cannoneggiando ospedali e case, uccidendo per strada a freddo donne e bambini. Hamas è nemico di Abu Mazen. Dopo aver fatto fuori Fatah, ha fatto di Gaza una rampa di lancio di missili e ha preso a cannoneggiare la gente di Israele, usando la propria popolazione come scudo umano. Come mi ha raccontato chi ha partecipato personalmente alla battaglia, la ferocia e il tradimento hanno battuto le milizie di Abu Mazen. Dunque, quando D’Alema ricorda, quasi porgendo a chi lo ascolta un talismano, la vittoria elettorale di Hamas, è un trucco concettuale per attribuirgli un connotato democratico. Ma Hamas non ha mai creduto nella democrazia, ma nella violenza, e ha usato le elezioni per instaurare una dittatura. Il movimento islamico non riconoscerà mai Israele, non cercherà mai la pace: non è un interlocutore. Ma qui viene un altro punto fondamentale: perché, invece, tramite l’Egitto, Hamas cerca in questi giorni un’hudna, una tregua che le consenta di prendere fiato dopo aver subito molte perdite, o di far entrare armi e uomini addestrati in Siria e in Iran per rimpiazzare le perdite. E anche Israele desidera certo far rifiatare la popolazione di Sderot e di Ashkelon. Ma questo non c’entra con “parlare” con Hamas; questo non trasformerà il ranocchio in principe azzurro. Non lo legittimerà come invece sembra desiderare D’Alema. La legittimazione può invece fare il gioco di una organizzazione terroristica che ha capito quanto sia utile mettere la fede al servizio di una strategia che parte dall’Iran, dalla rivincita islamica sull’Occidente. Chi parla senza virgolette con Hamas, deve sempre sapere quello che gli italiani sanno benissimo: che legittimarlo rafforzerà il suo trionfalismo terroristico, rafforzerà l’asse Iran, Siria, Hezbollah, Hamas; sminuirà la messa al bando, nel mondo, del terrorismo e della violenza.
Il Giornale, 14/03/2008
* nella foto: manifestazione palestinese - Hebron, 2005
sabato 2 agosto 2014 01:25:10
Cara Fiamma, mi pare che in sei anni, praticamente, sia cambiato nulla in Palestina e nella testa dei nostri "sinistri" (o "sinistrati"?....).---Parafrasando Mark Twain, quando sento parlare di "dialogo" mi viene voglia di mettere mano alla pistola.... qualcuno cercherà di fregarmi.....---Per Hamas dialogo vuol dire dare ragione a loro, cosa che i nostri sinistroidi sanno fare benissimo: al primo posto di QUEL dialogo c'è l'intenzione di distruggere Israele. E' la ragione di essere di quei terroristi islamici: cosa dicono di questo i "dialoganti"?--- Generalmente si lanciano in critiche ai gravi crimini commessi da Israele....nella guerra che è costretto ad affrontare.---In realtà, poter convivere con un confinante Stato Palestinese LIBERATO DA TUTTI QUEI DELINQUENTI DI HAMAS, sarebbe molto più conveniente per Israele, così come per i palestinesi, ed entrambi potrebbero finalmente vivere una vita NORMALE, e non questo schifo di morte e distruzione senza fine.----Altro che dialogo con Hamas !!!---Che vada D'Alema a "dialogare": del resto un ex-lanciatore di "bombe Molotov" dovrebbe trovarsi a suo agio con quella gente.___ Provi a stare lì per un anno (durante una tregua), e poi passi un anno in Israele: sarebbe interessante sentire le sue impressioni "dopo la cura"..
laura , italia
giovedì 21 aprile 2011 09:46:37
grazie Fiamma,ti seguo sempre e condivido quello che scrivi.Continua cosi'
alberto , firenze italia
lunedì 11 ottobre 2010 22:03:08
cosa ci si può aspettare da uno che in platea fa il filissimopalestinese e poi levandosi la sciarpetta bianca e nera dice:adesso parlo come ministro deli esteri italiano
pasquale autiero , napoli
martedì 15 settembre 2009 15:05:03
Oggi 15 settembre al TG 3 delle 14.. appare il seguente servizio: sulla strada che porta al Mar Morto, sorge un insediamento di Beduini e una loro piccola scuola, utile a bimbi sotto i dieci anni. La piccola scuola è fatta di fango e gomme d'auto. Le mura non sono completate perchè gli Israeliani, che là dettano legge, hanno preteso che dentro la scuola ci si potesse guardare. Ma questo non basta: ora si sono inventi ( ma poi hanno anche precisato che sitratta di una questione di principio) che la scuola deve arretrare perchè intralcia la strada. Così all'aperatura della scuola i piccoli terroristi, guardati a vista, non possono frequentarla perchè "l'istituto" non ha dagli Israeliani il permesso di funzionare. Così i bambini attendono le esaltanti decisioni democratiche, mentre tutt'intorno, in terreno non loro, i democratici sedicenti coloni continuano a insediarsi e a prendersi terreno altrui.Vediamo se pubblicate questo scritto.
Francesco M. , Roma Italia
lunedì 16 marzo 2009 10:00:12
Dopo aver ascoltando il nostro deputato, ex Ministro degli Esteri, D’Alema, il quale, durante l’operazione militare a Gaza, andava affermando che "Non e' Hamas che chiede la tregua, e non e' un caso. La chiedono i moderati, Abu Mazen, i moderati egiziani e arabi"ed ancora "E’ un grave errore intellettuale rinunciare ad analizzare politicamente Hamas, in cui convivono un fondamentalismo palestinese, e chi ritiene che la guerra di Gaza sia funzionale per sollevare le masse contro l'occidente"; mi è parso di vedere e di paragonare, i discorsi di D’Alema con il comportamento del “mazziere” nel gioco delle carte. Infatti, mi domandavo: < ma questo signore, come fa ad essere proprio così illuminato e presago, in ordine proprio di una organizzazione terroristica che poco si sa, nel mondo, proprio a riguardo di quello che vuole?> (è solo certo che mira all’annientamento dello Stato d’Israele). Evidentemente il nostro D’Alema è a conoscenza di “quello che vogliono i terroristi?Ma come fa; un difensore della democrazia, uno scrupoloso ispiratore dei diritti degli Stati democratici, ove sussiste e viene professata la libertà dei singoli cittadini, a conciliare le sue teorie con quelle di chi, spedisce, inopinatamente, senza che esista uno stato di guerra, senza che vi sia stata alcuna provocazione nei suoi confronti, migliaia e migliaia di missili Qassam e Grad, sulle città israeliane, ed allarmarsi, deprecare e condannare, quello Stato democratico e libero, che stufo di vedere i suoi cittadini rifugiarsi, sia di giorno che di notte, nei ricoveri sotto terra, decide infine di reagire, mettendo in campo le proprie potenzialità di difesa, seguendo i criteri di chi si deve difendere.D’Alema parla di: “…evidente violenza sproporzionata della reazione israeliana a Gaza; ed altrettanto evidente e' il fatto che, al di la' delle ipocrisie politiche, una trattativa con Hamas e' gia' stata avviata attraverso l'Egitto e il viaggio di Sarkozy in Siria - Poi, prosegue - Annie
Francesco M. , Roma Italia
domenica 15 marzo 2009 11:47:04
Dopo aver ascoltando il nostro deputato, ex Ministro degli Esteri, D’Alema, il quale, durante l’operazione militare a Gaza, andava affermando che "Non e' Hamas che chiede la tregua, e non e' un caso. La chiedono i moderati, Abu Mazen, i moderati egiziani e arabi"ed ancora "E’ un grave errore intellettuale rinunciare ad analizzare politicamente Hamas, in cui convivono un fondamentalismo palestinese, e chi ritiene che la guerra di Gaza sia funzionale per sollevare le masse contro l'occidente"; mi è parso di vedere e di paragonare, i discorsi di D’Alema con il comportamento del “mazziere” nel gioco delle carte. Infatti, mi domandavo: < ma questo signore, come fa ad essere proprio così illuminato e presago, in ordine proprio di una organizzazione terroristica che poco si sa, nel mondo, proprio a riguardo di quello che vuole?> (è solo certo che mira all’annientamento dello Stato d’Israele). Evidentemente il nostro D’Alema è a conoscenza di “quello che vogliono i terroristi?Ma come fa; un difensore della democrazia, uno scrupoloso ispiratore dei diritti degli Stati democratici, ove sussiste e viene professata la libertà dei singoli cittadini, a conciliare le sue teorie con quelle di chi, spedisce, inopinatamente, senza che esista uno stato di guerra, senza che vi sia stata alcuna provocazione nei suoi confronti, migliaia e migliaia di missili Qassam e Grad, sulle città israeliane, ed allarmarsi, deprecare e condannare, quello Stato democratico e libero, che stufo di vedere i suoi cittadini rifugiarsi, sia di giorno che di notte, nei ricoveri sotto terra, decide infine di reagire, mettendo in campo le proprie potenzialità di difesa, seguendo i criteri di chi si deve difendere.D’Alema parla di: “…evidente violenza sproporzionata della reazione israeliana a Gaza; ed altrettanto evidente e' il fatto che, al di la' delle ipocrisie politiche, una trattativa con Hamas e' gia' stata avviata attraverso l'Egitto e il viaggio di Sarkozy in Siria - Poi, prosegue - Annie
Danny , Italy
lunedì 9 febbraio 2009 09:46:29
x liberoInnaznitutto Israele non nacque dall'espropriazione di terre, anzi quelle terre furono vendute dagli arabi che ci guadagnarono molto con le loro speculazioni.Quanto al presunto "uso della forza" le ricordo che i gruppi terroristi sionisti furono davvero minoritari e condannati fermamente dallo stesso Ben Guiron e dall'Haganah (organizzazione militare ebraica ufficiale).Inoltre Israele nacque per volere dell'onu e fu grazie agli ebrei "cattivi" che nacque lo stato palestinese, ma gli arabi nel 1948 attaccarono (guerra di indipendenza). Nel 1956 ci fu la guerra di Suez causata dalla politica egiziana (che si risolse con un nulla di fatto). Arriaviamo nel 1967 dove Israele attaccò, ma se non l'avesse fatto sarebbe stato attaccato. Infine la guerra del Kippur del 1973 l'hanno iniziata gli arabi.Inoltre Sharon non fu mai considerato colpevole per la strege di Sabra e Shatila che fu invece una vendetta libanese.Olmert è indagato pe rcorruzione ma si è dimesso.Ora lei mi deve spiegare che cosa ci viene a fare su questo blog. Lo so la libertà piace a tutti e visto che la signora Nirenstein non censura i suoi deliri viene qui a rompere i cogl..., mentre se un filoisraeliano andasse su un blog di rifondazione verrebbe censurato (Questa è la grande differenza fra NOI e voi). Perciò goda di tanta libertà che le viene data ma non si permetta di scrivere falsità, anche perchè con me non attacca e come vede sono bene informato sull'argomento e sono in grado si smontare tutte le sue ignobili fesserie.
Andrea , Como
sabato 7 febbraio 2009 08:52:37
Gia', Israele e' nato col fucile imbracciato. Per forza! 24h dopo la sua nascita e' stato attaccato da 5 Stati. Per il semplice fatto che non volevano tra i piedi uno stato non mussulmano che occupava ben il 56% del 27% del territorio "palestinese" sotto mandato britannico. Una piccola parte. Se anche i palestinesi avessero proclamato il loro stato, oggi non ci sarebbero problemi. Ma ai loro fratelli arabi interessava solamente eliminare Israele. Farlo sparire. E basta. Anche oggi, nulla e' cambiato nelle loro intenzioni. Il problema e' che Israele ha sempre vinto anche in 4-5 contro 1. E queste sonore umiliazioni, gli arabi non gliele perdonano.Sono sicuro che Israele non usera' bombe atomiche di nessun tipo (finora ne avrebbe avuto ben motivo, visto chi lo circonda).A meno che non vi sia costretto da qualcuno come l'Iran che sta cercando di ottenerla per usarla. Forse Israele non sara' una democrazia perfetta, sicuramente pero' e' migliore di tutti i governi arabi che lo circondano.
Libero , Italia
giovedì 5 febbraio 2009 16:56:29
"Gaza dovrebbe essere cancellata dalle carte geografiche. Hamas si merita lo stesso trattamento che ebbero nella seconda guerra i giapponesi. Lanciamo due bombe nucleari come quelle di Hiroshima e Nagasaki, tanto Israele ne possiede 400."Il 13 gennaio 2009, riferisce l’agenzia Infopal, Avigdor Lieberman, presidente del partito “Israel Beitena“, ha offerto alla platea degli studenti dell’università Bar Ilan la sua “soluzione finale” alla guerra in corso contro la Striscia: “Il popolo di Israele non sarà sicuro finché Hamas governa la Striscia di Gaza. Dobbiamo fare esattamente ciò che fecero gli Stati Uniti d’America con il Giappone durante la Seconda guerra mondiale, così non ci sarà bisogno di occupare Gaza“.- tali amenità sono state pronunciate da colui che è stato il Ministro degli Affari Strategici del Governo Olmert per circa 2 anni, fino al gennaio del 2008, nonchè il rappresentante de quello che attualmente è dato dai sondaggi come il quarto partito in Israele in vista delle prossime elezioni politiche- nelle elezioni del 2006, il suo partito ottenne 11 seggi ed entrò nel Governo, alleato del partito di maggioranza Kadima guidato da Tzipi Livni (colei che ha affermato che "a Gaza non si può parlare di crisi umanitaria" quando i morti nella striscia erano già vicini al migliaio e i feriti non si contavano) .- quanto riportato sopra è stato dichiarato durante un discorso in un'università. Un esempio davvero edificante su come formare le nuove generazioni.Non riesco pertanto a capire come ci si possa ancorara dichiarare solidali ad un Paese già guidato da premier condannati per crimini di guerra (Sharon) o indagati per corruzione (Olmert); un Paese nato col fucile imbracciato, tra espropri e confische di terre con l'uso della forza,creazioni di ghetti da apartheid,che dal dopoguerra ad oggi se ne è costantemente infischiato del diritto internazionale e delle innumerevoli sanzioni ricevute dall'ONU. Un vero esempio di"democrazia"nazional-
Carlo Rinaldi , Bologna
venerdì 16 gennaio 2009 10:58:04
D'Alema è rimasto uno stalinista. Pertanto odia Israele e i suoi abitanti e istituzioni. Va a spasso con nemici giurati di Israele e tratta tutti come se fossero suoi schiavetti. Nel complesso, è una schiappa e invidia quelli che schiappe non sono. Fra i non schiappe eccellono gli Ebrei e le loro istituzioni. Io non sono ebreo e sono contento di essere italiano e cattolico. Ma vi ammiro con tutta la mia piccola testa.Cordiali saluti
Andrea , Como/Italy
mercoledì 7 gennaio 2009 21:47:48
Povero Massimo Baffetti-da-Sparviero.... l'incancrenimento ideologico fa perdere il senso della realta'.
cossunicola , siena italia
sabato 7 giugno 2008 19:58:30
C'è da divertirsi...Ecco l'ennesima dichiarazione di un altro importante leader arabo e mussulmano che come Abu Mazen ed altri accusa Hamas di collusione diretta con Al Qaeda. Se sono fandonie sono certo di dominio pubblico in medioriente e non per bocca del Mossad...Le fonti e le dichiarazioni non lasciano ombra di dubbi sulla reale presenza di Al Qaeda a Gaza e in Cisgiordania. Ma c'era bisogno di avere una informativa di leader arabi? Siamo così correct da non vedere la realtà sotto i nostri occhi? Il sito tra l'altro mi sembra abbastanza ben disposto verso organizzazioni come i Fratelli Mussulmani... Sono al disopra di ogni sospetto. Non sono sionisti.Ecco i siti...accomodarsi...prego...www.arabnews.it/2008/03/05/mahmoud-abbas-accusa-hamas-di-aiutare-al qaida-a-stabilirsi-a-gaza/Sito con dichiarazioni di importanti reporter italiani inviati in medioriente...certo non filo israeliani...sono così pochi che si contano sulle dita di una mano monca...blog.panorama.it/mondo/2007/04/16/palestina-lombra-di-qaeda-sul-sequestro-del-reporter-della-bbc/Buona lettura.
cossu nicola , siena italia
sabato 7 giugno 2008 18:54:51
www.repubblica.it/2007/06/sezioni/esteri/medio-oriente-34/intervista-mazen/intervista-mazen.html - 25kSul sito di repubblica è definita correttamente dallo stesso Abu Mazen l'infiltrazione che Al Qaeda sta compiendo nel territorio di Gaza. Dichiarazione del presidente palestinese prima di incontrare Romano Prodi. Nel frattempo Massimo D'Alema convolava a nozze con Hamas.
cossunicola , siena italia
sabato 7 giugno 2008 17:42:10
Carissimo Stefano,gli Hizbollah non hanno più fatto ricorso ad attacchi suicidi poichè in questo momento, grazie ad Iran e Siria sono armati fino ai denti...ovviamente per scopi unicamente difensivi...oppps... e soprattutto perchè ora possono controllare lo stato libanese in maniera ancora più pesante. Hanno sconfessato il governo democratico dopo un tentativo di colpo di stato e sono riusciti ad evitare che le truppe israeliane li ridimensionassero inducendo anche i sunniti al silenzio. L'unico sospiro di sollievo è che Olmert sia stato impallinato in modo tale da non cedere le alture del Golan ai siriani come quei 'gentiluomini' aprono la portiera alle signore di una certa età. Speriamo bene...
Barbieri Stefano , Modena
giovedì 5 giugno 2008 18:48:39
Lo spazio e il tempo per spiegare le cose non è molto, quindi son costretto a essere conciso.Volevo precisare che non si riscontrano ancora casi di alleanze tra Al- Qaida e i movimenti di Hamas e Hizballah...ma che sono risaputi quelli tra Hamas ed Hizballah. Durante la guerra civile in Libano si è formato il "movimento di liberazione" Hizballah, che per primo ha utilizzato gli attacchi kamikaze ( contro le truppe francesi e statunitensi ).I gruppi armati palestinesi (sia di Al-Fatah che di Hamas e altri indipendenti) hanno avuto contatti con Hizballah proprio durante la guerra in Libano e in seguito useranno anche loro gli attacchi suicidi. Mentre Hizballah dalla fine della guerra civile in libano non è ha più fatto ricorso (sperando che non ci ripensi).. comunque signor CossuNicola continui con le sue ricerche, è importante approfondire.
cossunicola , siena italia
mercoledì 4 giugno 2008 19:35:51
Carissimo Stefano,è stato difficilissimo trovare testimoni oculari dei rapporti fra Al Qaeda e Hamas. Ho dovuto strisciare tra le linee nemiche, occultare alcune microspie, fingermi un militante di Hamas ed infine più comodamente sull'agenzia Ansamed al sitowww.ansamed.info/it/search.php?keyword=hamas ho trovato la dichiarazione di un famoso sionista di nome Abu Mazen.Per le intercettazioni telefoniche che provano i collegamenti fra Hamas e al Qaeda mi sto organizzando.Auguri.
cossunicola , siena italia
mercoledì 4 giugno 2008 19:15:46
Per Nicola, un articolo rintracciabile su un quotidiano della sua bella regione che non insinua ma rende edotti sull'atmosfera ed il caos che attorniava la nostra politica estera ai tempi ...non del colera...ma di Massimino D'Alema.La Gazzetta del Mezzogiorno - 28 aprile 2008.Non un sito sionista ..credo.
cossunicola , siena italia
mercoledì 4 giugno 2008 19:10:41
Carissimi Stefano e l'omonimo Nicola. Vi spedisco un dessert tanto per gradire.Omicidi di hamas mirati? Sul sito sionista? Consultare prego il popolar nazionalwww.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo361979.shtmlper quanto riguarda la natura di Hamas.Al Qaeda? Hezbollah? Hamas? Ma scherziamo...Alice in the wonderland...
cossunicola , siena italia
mercoledì 4 giugno 2008 18:11:26
Carissimi, notizie dell'intercettazione di passaggi di armi per gli hezbollah senza che le nostre truppe abbiano alzato un dito sono di fonte israeliana, ovviamente, e non sono state smentite dal nostro generale che si è limitato a non commentarle. Sono apparse su tutti i giornali sionisti e non. Sui soldi che i partiti di sinistra intascano dagli arabi state pur certi che appena rimedio il numero di fattura e la ricevuta ve la spedisco immediatamente. Nel frattempo fatevi il calcolo da dove provengono i soldi che non entrano più grazie all'Unione Sovietica. Non basta kla diaria parlamentare, non bastano le tangenti che si dividono in Calabria, Abruzzo, Campania e ultima ultima a Genova. Fonte sempre giornalistica. Anche per questo per le fatture rivolgersi alla magistratura.Hamas ed Hezbollah non hanno rapporti con Al Qaeda? Sempre sui giornali compresa... La Repubblica... sono stati pubblicati in più riprese articoli di osservatori internazionali che ne rilevano la fondatezza. Carissimi, non vi siete ancora accorti che l'Iran, la Siria finanziano Hezbollah e Hamas? Non vi ricordate che Saddam Hussein mandava un sostentamento economico a chi si immolava contro lo stato di israele? Se vi da fastidio tutto ciò sono ancora più contento visto che per dire che un uomo è morto non c'è sempre bisogno di chiamare il medico ed effettuare un esame autoptico. Non vorrei che anche i carissimi che mi scrivono soffrissero della sindrome di AMNESI INTERNATIONAL che corre a Guantanamo ma tace stranamente sulle dittature motrali e civili oltrechè religiose nei paesi arabi.Auguri.
Nicola , Teramo
mercoledì 4 giugno 2008 14:02:17
Cossunicola, giacchè ci sei indicaci anche la tua fonte, sperando che non sia un sito sionista o roba simile ...
Nicola , Teramo
mercoledì 4 giugno 2008 13:59:35
cossunicola, visto che la comunità internazionale ha giudicato regolari le elezioni legittimamente vinte da Hamas, ovviamente tu ci potrai fornire anche i nomi e i cognomi di questi avversari politici di Hamas che sarebbero stati, a quanto tu dici, minacciati o addirittura uccisi.
Barbieri Stefano , Modena
domenica 1 giugno 2008 22:13:03
Caro Cossunicola, aggiungerei all'elenco degli storici sostenitori dei palestinesi e degli arabi che ha fatto anche il partito socialista soprattutto durante la gestione Craxi, dalla quale promana l'attuale presidente del consiglio, che durante i primi mesi della seconda intifada sosteneva Arafat (forse non lo ricorda) virando poi verso il sostegno a Israele. Hizballah si sta sempre più affermando come movimento interconfessionale ( non solo musulmano come qualcuno crede visto che tra i suoi eletti vi sono anche cristiani )..questo solo per precisare.Volevo anche dire che Hamas ed Hizballah non c'entrano nulla con Al Qaida ..non sono alleati e chi afferma questa tesi è male informato. Comunque è giusto che Israele stia sempre all'erta, ne vale la sua esistenza.Non dimentichiamoci però che la missione dell'ebraismo va oltre i confini dello stato di Israele...
cossunicola , siena italia
domenica 1 giugno 2008 19:21:52
Vorrei ricordare che Hamas no è un partito di militanti political correctly che discutono animatamente con la base e gli avversari. E' una infezione che ha vinto le elezioni con il consenso e le minacce agli avversari. Uccidendo se serve. E' alleata ad Al Quaeda e per anni suoi militanti hanno diviso i soldi con la moglie di Arafat. Per poi intervenire per prendere il potere. Le loro donne sono tornate allo stato minoritario in cui versano le donne nell'islam. Informarsi prego. Ricordo poi che D'Alema insieme alla DC degli anni sessanta e settanta proviene da una storia di allenze con i palestinesi e desistenza con i gruppi terroristici a loro collegati che nel suo partito erano visti come eroi. Il suo aiuto agli hezbollah libanesi e...iraniani ha prodotto foto satellitari in cui si vedono soldati italiani che sull'attenti fanno passare armi destinate a chi intendeva tentare un colpo di stato e cioè hezbollah e iraniani in Libano. Nessuna smentita di questa vergogna. Ma non c'è bisogno di vedere le foto. Si poteva immaginare senza troppa immaginazione che i nostri soldati neutrali in realtà devono chiudere un occhio. Ed ora questo gruppetto di democratici possono contare sui nostri soldi della ricostruzione e su una presenza ancora più forte in parlamento. Complimenti a D'Alema, a Seniora e compagnia bella.
Barbieri Stefano , Modena
sabato 31 maggio 2008 21:10:36
Invece ritengo che D'Alema sia stato un buon ministro degli esteri.E' stato un grave errore affossare il legittimo e democratico, benchè radicale, governo di Hamas, che si era presentato come partito "Change and Reform".Agendo in questo modo non abbiamo dato la possibilità ad Hamas di responsabilizzarsi governando e di diventare più moderata. Anzi affossando quel governo abbiamo indebolito la parte di Hamas più incline alla moderazione e al dialogo favorendo così la sua ala radicale. Comunque abbiam perso una possibile occasione.E D'Alema questo lo sa; per questo motivo non ha rinunciato al dialogo con Hamas, che si era opposta alla corruzione dilagante nel partito di Al Fatah, corruzione che ha sottratto milioni di dollari allo sviluppo della Palestina.
Patrizia Bartoli , Sassuolo Italia
sabato 12 aprile 2008 08:28:44
Concordo assolutamente con le parole di Fiamma Nirenstein. Considero D'Alema un pessimo Ministro degli Esteri, incapace di staccarsi da una visione unilaterale dei problemi internazionali e soprattutto mediorientali. Non ho mai compreso le ragioni del suo atteggiamento pro Hamas, se non alla luce di uno strisciante antisemitismo camuffato malamente. La sua dichiarata equidistanza da israeliani e palestinesi è solo nelle parole e mai nei fatti.
Crusader , Palermo/Italia
lunedì 24 marzo 2008 15:31:23
Riepiloghiamo per l'ennesima volta e con la massima calma la situazione, anche perché qui stiamo discutendo sull'interpretazione da attribuire ai fatti e non ci stiamo, per fortuna, accapigliando sul diritto di Israele ad esistere o meno. Dunque, da un lato D'Alema afferma che si deve coinvolgere Hamas nei colloqui di pace e dall'altro Pottering, invece di proclamare il nostro Baffo di Ferro il diplomatico più intelligente di tutto l'Occidente, sostiene che l'organizzazione palestinese deve fare la sua parte. Poffarbacco, e quale sarebbe? Per me e gli altri Ministri degli Esteri, che hanno preferito non commentare perché sicuramente sorpresi e irritati da questa sciocca boutade senza senso e pronunciata senza prima aver acceso il cervello e che non hanno nemmeno mostrato un minimo di solidarietà europea quando l'ambasciatore Meir ha protestato con sacrosanta veemenza, significa che Hamas si deve impegnare ad abbandonare la lotta armata, a riappacificarsi con Al Fatah e a riconoscere Israele quale controparte legittima nella trattativa. Hamas non è stata affatto esclusa dal Quartetto come sembra a D'Alema, forse troppo impegnato negli ultimi mesi a tenere insiemi i cocci del governo Prodi per non accorgersi di quanto stava avvenendo in Medio Oriente. E' la stessa Hamas con il suo fanatismo antisemita a rifiutare ogni rapporto con Israele che non abbia la natura dello scontro militare e ideologico. Come mai D'Alema non esorta con forza Hamas a rinunciare alla lotta armata e al terrorismo come presupposto necessario per partecipare alle trattative? Perché non ha condannato il vergognoso atteggiamento di Hamas che ha definito eroico l'attentato compiuto contro gli studenti ebrei a Gerusalemme? Perché nel 2006 a guerra ultimata si è recato a Beirut per incontrarsi e passeggiare a braccetto con l'esponente di Hezbollah, lui unico diplomatico dell'Unione Europea? E perché ha sempre criticato Israele per un uso eccessivo della forza fregandosene altamente di Sderot?
Josh , Italia
venerdì 21 marzo 2008 20:03:59
X CRUSADERAmmetto la mia difficoltà nell'interloquire con Lei che sembra così tanto pieno di pregiudizio e di livore da esercitare una tale violenza verbale che, non solo non Le fa onore, ma ricorda molto da vicino l'ntransigenza di molti fondamentalismi ideologici forieri solo di disastri!!! I miei post non avevano la pretesa di proporre una nuova ricetta x Israele e il suo sacrosanto diritto ad esistere e a vivere in pace, la panacea di tutti i mali (coinvolgere Hamas), semplicemete confutare , dati alla mano, quanto da Lei affermato circa la "solitudine" di D'Alema nell'affermare la necessità di far sedere Hamas al tavolo delle trattative... Pottering sostiene che anche Hamas deve fare la sua parte, cosa significa secondo Lei? Che Pottering stia dicendo ad Hamas noi facciamo i colloqui di pace seduti assieme a Israele, Russia, Usa, e Abu Mazen e quando abbiamo deciso tu ti adegui??? Le ripeto non saprei davvero se sia giusto o meno coinvolgere Hamas, ma certamente sono sicuro che la posizione di D'Alema non è isolata!!! Ps sono altresì sicuro che Lei non cambierà la Sua testa ma certamente non Le auguro che qualcuno gliela tagli per cambiarla...
Crusader , Palermo/Italia
giovedì 20 marzo 2008 09:41:36
Cerchiamo di intenderci sul vero significato delle parole e di essere realisti, eh? Secondo te allora il Presidente Pottering intendeva dire con quella frase che Hamas deve semplicemente sedersi al tavolo delle trattative? E per discutere di cosa, di grazia: forse della primavera che sta arrivando, degli ultimi risultati sportivi? Il piano di pace delineato dalla Road Map del Quartetto è molto chiaro e prevede la nascita di uno stato palestinese in Cisgiordania e Gaza e il reciproco riconoscimento con Israele. Abu Mazen e Olmert devono ancora risolvere questioni scottanti come il ritorno dei profughi o il loro indennizzo e il tracciamento di confini sicuri per entrambe le parti. Forse che Hamas desidera partecipare alle trattative proponendo nuove idee o compromessi accettabili? Non mi pare affatto, anzi sbandiera ai quattro venti tutta la sua ostilità continuando il lancio dei razzi, tacciando di tradimento della causa palestinese Al Fatah e farneticando sulla cacciata degli ebrei da tutta la Palestina! Guarda che lo stesso Abu Mazen ha denunciato l'infiltrazione a Gaza di cellule terroristiche di Al Qaida e la presenza di agenti segreti iraniani, brutta gente poco incline a parlare di pace...Ci vuole tanto ad ammettere che Hamas rappresenta un sicario prezzolato dall'Iran che sta soffiando sul fuoco per mantenere alta la tensione in Medio Oriente tra ebrei e musulmani ed ergersi a supremo difensore dell'Islam contro le supposte nequizie degli occidentali? A voialtri sinistrorsi, e quindi istintivamente antisraeliani, non frega niente se Hamas è in buona fede o no e se lo stato ebraico rischia la sua sicurezza. E non avete neanche il senso del ridicolo perché non vi accorgete delle sciocchezze che continuate a proporre, come quando avete invocato una conferenza di pace in Afghanistan con i talebani. Ecco, bravi, andate a farvi tagliare la testa perché solo così avete speranza di cambiarla...
Josh , Italia
mercoledì 19 marzo 2008 17:07:13
X CRUSADER La sicurezza, ha insistito Pottering, è possibile solo se israeliani e palestinesi provano il rispetto reciproco e tentano la via della riconciliazione. Nel chiedere a Israele di interrompere la costruzione degli insediamenti e di garantire la libertà di circolazione dei palestinesi, HA AFFERMATO CHE ANCHE HAMAS DEVE CAMBIARE LA PROPRIA POSIZIONE E COLLABORARE PER LA PACE. Occorre anche trovare una rapida soluzione per i valichi in cui l'UE ha assunto importanti responsabilità. Il Presidente ha quindi concluso che bisogna «fare il possibile per accompagnare con coerenza politica il nostro impegno finanziario». Credo sia ovvio che chiedere ad Hamas di collaborare per la pace di fatto sia chiergli di sedersi al tavolo delle trattative, come del resto più esplicitamente espresso in quegli altri link che Le ho segnalato e che Lei non ha menzionato nel Suo post... Solo per ribadire che il dubbio che estromettere Hamas dai colloqui di pace (si capisce cambiando atteggiamento Hamas) non sia una brillantissima idea, in Europa e più in generale nel mondo, si sta facendo largo, indipendentemente da D'alema...
Crusader , Palermo/Italia
mercoledì 19 marzo 2008 12:29:57
Sto leggendo la dichiarazione del Presidente del Parlamento Europeo grazie al link che mi segnala gentilmente Josh. Ora, delle due l'una: o sono io che non capisco niente, e invero mi pare inconcepibile, o forse Josh pecca di un dalemismo un tantino esagerato. Pottering ha testualmente affermato che l'unica risposta alla violenza è "l'accelerazione dei colloqui di pace" e che il processo avviato da Annapolis "non deve soccombere ai terroristi". Ha poi condannato Hamas per l'attentato alla scuola rabbinica di Gerusalemme e sollecitato Israele ad ascoltare "le voci dei palestinesi che chiedono la pace". Ma mi sembra del tutto evidente la distinzione tra i terroristi appunto di Hamas e l'altra fazione palestinese di Al Fatah con cui si sono avviate da tempo trattative di pace! Pottering quindi si augura che Israele non ceda alle provocazioni e sappia distinguere tra chi desidera davvero la pace e i terroristi che invece non la vogliono. Più chiaro di così non si può! Qualche parlamentare europeo vedo che esprime un'opinione affine a Baffo di Ferro, ma si tratta di politici di sinistra filoarabi e antisraeliani e non potrebbe essere altrimenti. Ben diversa invece è la posizione di D'Alema che in qualità di Ministro degli Esteri coinvolge il suo governo e la sua nazione quando critica lo stato ebraico sul mancato dialogo con Hamas, contraddicendo la politica fin qui seguita dal Quartetto. Capito? Forse no...
Josh , Italia
mercoledì 19 marzo 2008 09:14:39
X CRUSADERDietro Suo invito/provocazione Le avevo postato tutta una serie di dichiarazioni di parlamentari europei, ivi compreso il discorso di Hans-Gert Pottering presidente del parlamento europeo, circa il prendere atto del fallimento della politica voluta sin qui dal quartetto Usa, ONU,UE, Russia e della necessità di coinvolgere Hamas nel dialogo per la pace. Non mi sono stati pubblicati. Se vuole può verificare la veridicità delle mie affermazioni leggendo con i suoi occhi:http://www.europarl.europa.eu/news/expert/infopress_page/030-23416-070-03-11-903-20080307IPR23280-10-03-2008-2008-false/default_it.htm. http://it.politica.internazionale.politica-e-societa.gruppi.kataweb.it/216013.html Ma ce ne sono tanti altri, quindi se Lei non è troppo avvelenato dal livore contro i "sinistroidi" (si sa l'odio cieco è tanto stupido quanto dispendioso dal punto di vista delle energie fisico-mentali), potrà verificarle di persona...
Gabriele , Milano
mercoledì 19 marzo 2008 01:53:25
Strano come i governi Israeliani non trovino mai nessuno con cui dialogare.Dopo 40 anni di occupazione militare il problema è sempre lo stesso: gli altri sono cattivi e noi, i buoni piccoli e indifesi non abbiamo nessuno con cui dialogare.Prima era l'OLP ora è Hamas.Forse ora sarebbe il tempo di riconoscere anche al nostro interlocutore il diritto di rappresentare il prorpio popolo.La pace si fa con il proprio nemico.Sforziamoci tutti di indicare una via di pace sostenendo chi la pace la cerca davvero!!A crusaider ricordo che che molti uomini di sinistra sono morti per combattere la dittatura fascista e i camerati che avevano avuto modo di promulgare le leggi razziali.Non è tutto uguale. Per fortuna c'è differenza. Mussolini e Ciarrapico si dilettano ancora di busti del duce e si incontrano facendosi reciprocamente il "saluto romano".
Giuseppe , Milano
lunedì 17 marzo 2008 15:54:44
x DannyCapisco le prese di posizione destra/sinistra dalle quali personalmente mi tengo lontano. Sarò uno di quelli che le prossime elezioni le diserteranno fino a quando non torneranno a darci l'opportunità di poter decidere il nostro candidato sulla scheda. Non mi va di mettere il simbolo sul PDL e ritrovarmi Ciarrapico o Borghezio in qualche ruolo chiave. Inoltre, torno a ripetere diffido dai camaleontici delfini di AN che per convenienza personale e partitica hanno spostato verso il centro la loro politica (ma lo stesso dicasi di Veltroni e D'Alema).
luca , parma
lunedì 17 marzo 2008 12:21:20
A me D'Alema non mai piaciuto, ma dopo che nel '98 fece la guerra in Kosovo andando contro la Costituzione tanto difesa da lor signori e la camminata per Beirut bombardano insieme con un membro di Hezbollar i colpevoli di quella carnefici che èstata l'ultima guerra in Libano e non Israele che si è solo difeso dopo esser stato invaso,io ora lo considero meno di zero.
Crusader , Palermo/Italia
domenica 16 marzo 2008 19:50:00
I sinistroidi non vogliono rispettare la par condicio...temporale! Non capisco davvero, anzi lo comprendo benissimo ma preferisco non approfondire perché altrimenti Fiamma mi cancella il post, come mai il passato giovanile di Fini deve pesare come un macigno nel giudizio sulle scelte sicuramente più ponderate che compie da uomo politico navigato, mentre a D'Alema non solo si perdona l'estremismo antioccidentale e antisionista tipico del vecchio PCI, ma si continua a sottovalutare la gravità delle sue affermazioni che mirano in sostanza a legittimare gli attentati terroristici. Insomma Fini diventa vittima di un pregiudizio politico a causa dei trascorsi fascisti e non ha alcuna importanza se ha condannato le leggi razziali di Mussolini e si è recato in Israele quando era Ministro degli Esteri. D'Alema invece si può permettere di andare a braccetto con Hezbollah, di invocare il dialogo con Hamas ricevendone gli applausi, di stigmatizzare Israele se reagisce esasperato con la forza militare, di attribuire gli scontri sanguinosi tra i palestinesi ai presunti errori dello stato ebraico, senza che nessuno della sua parte politica abbia il coraggio di considerare il suo atteggiamento oggettivamente a favore dei terroristi palestinesi, che vogliono conseguire vantaggi politici con gli attentati. Ma che vergogna, secondo questo modo degenerato di ragionare anche l'ambasciatore israeliano avrebbe dovuto prendersela pure lui con Fini...
Danny , Italia
domenica 16 marzo 2008 14:52:09
X Giuseppeperò non è bello nemmeno vedere un D'Alema che ai tempi non nascondeva (assieme ai militanti del suo partito) una grande ammirazione per le stragi di Arafat e che, non pago di tutto ciò, continua a perseverare nel suo scellerato desiderio di riconoscere come interlocutore un'organizzazione terroristica che è chiaramente antisemita e vuole la distruzione di Israele, ad ogni modo il pdl rimane un partito liberale e antifascista dal mometo che se uno è fascista "duro e puro" non starebbe lì, ma si sposterebbe in partiti molto più a destra dove lì si che ci sono i nazifascisti pericolosi, eversivi e criminali.
bernardino , firenze
sabato 15 marzo 2008 20:21:45
Cara Fiamma, visto che continua l'ostracismo del forum de La Stampa, invio a Lei l'ennesimo post inviato anche a loro, essendo pressoché sicuro che censurino anche questo:SPETT. REDAZIONE, vedo che a colpi di forbice, finalmente siete riusciti a dare al forum l'impronta politica che volevate: riesumati i neonazisti negazionisti Jean Marie (quello che sostiene che "la libertà è finita nel 1945"), e Amedeo, quello che da DUE ANNI insiste nel proprre, con disprezzo e sarcasmo, le sue tesi negazioniste intorno alle camere a gas. Capisco che gli imbecilli siano dappertutto e tocca portare pazienza, ma mi sapete spiegare, senza arrossire, perché avete censurato il mio messaggio contenete la lista dei matematici di origine ebraica (sapete com'è, è il mio mestiere) a commento dello stupidissimo messaggio di tal Amedeo, secondo cui gli ebrei non sanno contare?p.s. non sono ebreo.
bernardino , firenze
sabato 15 marzo 2008 10:24:36
Cara Fiamma, io non so veramente cosa sia diventato il FORUM de La Stampa: pubblicano regolarmente gli scritti ributtanti di individui, come questo "Amedeo", negazionista ad oltranza che fa dell'ironia sulle camere a gas da ben due anni; questo è il suo ultimo delirio di ieri: "io dico che che i tuoi numeri,2800 palestinesi morti,contro 1200 ebrei morti,sono fasulliforse è con calcoli fatti in questo modo che siete arrivati a 6000000.ma se non sapete contare neppure fino a 100,lasciate stare i numeri!"AmedeoHo inviato un messaggio di protesta, contenente per inciso l'elenco di matematici illustri di origine ebraica, ma per motivi che ignoro (o voglio ignorare) è stato censurato.Mi rimane un grande sconcerto.
Enzo Nahum , Roma/Italia
venerdì 14 marzo 2008 21:27:15
Cara Fiamma,non credo che D'Alema creda veramente al dialogo con Hamas. Non si puo' pensare che egli sia cosi' stupido da non accorgersi di cosa in realta' rappresenti un'organizzazione terroristica come Hamas e non e' concepibile che egli si aspetti che alcun frutto possa scaturire da una congrega di assassini che dovrebbe dialogare con lo Stato di cui essi anelano la distruzione e per la quale attivamente ed indefessamente operano.Secondo me D'Alema, il furbetto, e' decisamente in malafede, e le stupidaggini che dice sono solo il frutto del suo anti-Sionismo ed un altro modo per mettere Israele in cattiva luce e fare la solita propaganda filo-araba. Siamo veramente stanchi e sfiniti di questi "furbi" politicanti italiani. Ho vissuto in molti paesi occidentali per lunghi anni e non ho mai visto uno standard cosi' basso e disgustoso come quello della casta "politica" dell'Italia. Credo che neppure in una "banana republic" dell'America Centrale o Meridionale ci sia un livello cosi' moralmente ed intellettualmente corrotto come quello del Cottolengo politico italiano.Con stima.Enzo Nahum
Giuseppe , perkele@fastwebnet.it
venerdì 14 marzo 2008 21:21:32
X Danny:Fini nel 2003 andò in Israele assieme ad una delegazione di AN (tra cui anche Maurizio Gasparri), riempendosi la bocca di buone parole al fine di far entrare uno dei suoi delfini all'interno del gruppo amministrativo di Tèlit (società israeliana di telefonia mobile). Riporto il link per evidenza dei fatti: http://www.telit.com/en/about/management/telit-communications-group/board-of-directors.phpNon raccontiamoci storie sulla presa di posizione pro Israele di un uomo che ai tempi del segretariato del Fronte della Gioventù metteva in bella mostra croci celtiche alle manifestazioni e cantava inni fascisti.
Francesco d'Elia , Roma - Italia
venerdì 14 marzo 2008 20:54:35
Ormai nemmeno i palestinesi fuori Gaza parlano con Hamas, perchè ci si dovrebbe negoziare quando Hamas non lascia sussistere nemmeno i requisiti minimi per qualsiasi negoziato..? D'Alema sembra pervicacemente innamorato della causa palestinese al punto di non riuscire a vedere dove Hamas sta portando il popolo di Gaza e per riflesso tutta la questione mediorientale.. Hamas cerca di provocare le reazioni di Israele puntando a creare l'emergenza umanitaria come quando i palestinesi sconfinati in Egitto sono tornati indietro con i televisori.. Hamas vuole solo la distruzione perchè non saprebbe gestire lo sviluppo..
michele , roma
venerdì 14 marzo 2008 19:18:45
Cara Fiamma hai perfettamente ragione, le tue parole sono molto chiare e realiste, per questo ti darò il mio voto alle prossime elezioni.Ti ho conosciuto personalmente ad un incontro " Due pesi e due misure". Tanti auguri per la tua campagna elettorale. Ciao Michele
Josh , Italia
venerdì 14 marzo 2008 18:49:54
Israele «ha aiutato Hamas in modo diretto e indiretto per usarla come antagonista dell'OLP», dice Tony Cordesman, l'analista per il Medio Oriente del Center for Strategic Studies.Si trattava di ridurre la massiccia popolarità di Arafat e del suo movimento OLP che, per essere laico e nazionalista, era l'interlocutore di ogni possibile negoziato con Israele.Ma Israele non ha mai voluto negoziare con Arafat, perché non ha mai voluto uno Stato nazionalepalestinese;meglio dunque un movimento fondamentalista,contrario ad ogni accordo.Quel movimento è stato creato nel 1977;è stato Menachem Begin,Primo ministro per il partito Likud, a dare l'assenso alla regolare registrazione in Israele della «Al-Mujamma al Islam»(Associazione Islamica),movimento collegato ai Fratelli Musulmani e fondato dalla sceicco Ahmad Yassin, il più duro estremista religioso della striscia di Gaza.Yassin era un avversario interno di Arafat, e tanto bastava.Begin, e dopo di lui Ytzak Shamir, finanziarono l'Associazione Islamica riccamente,attraverso i cosiddetti «consigli di villaggio»:un'invenzione di Sharon (allora ministro della Difesa)per selezionare collaborazionisti da mettere al potere municipale negli abitati palestinesi.Grazie a questi fondi,Yassin e la sua organizzazione lanciarono il loro giornale,aprirono scuole, ospedali,moschee, la rete di assistenza sociale da cui Hamas ricava il proprio consenso tra il disperato popolo della Palestina.Hamas infatti è l'ala militare dell'Associazione Islamica caritativa e sociale, e di fatto ha destinato almeno il 95% dei fondi ricevuti da Israele alle opere umanitarie;per solidarietà,ma anche per scalzare l'autorità di Arafat. In quel periodo, sotto la coperturadei «consigli di villaggio»,l'autorità militare israeliana stipendiò fino a19mila palestinesi:insegnanti, impiegati e amministratori locali, ma anche informatori e spie anti-Arafat.L'esercito israeliano diede addestramentomilitare ad almeno200di questi collaborazionisti,futuri quadri di Hamas
Stefano Cattaneo , Milano Italia
venerdì 14 marzo 2008 18:46:33
Se si trattasse di un altro della sinistra il dubbio sarebbe fra idiozia, prezzolamento, spirito criminale.Con D'Alema si deve togliere la prima ipotesi.Stewfano.
Franco , Italia
venerdì 14 marzo 2008 17:33:29
Come sempre condivido pienamente il suo pensiero, lei scrive con estrema chiarezza quello che io vorrei saper scrivere sull`argomento. Trovo che sarebbe interessante vedere quali sono i finanziamenti di chi e` cosi` condiscendente verso coloro che osannano, supportano o praticano il terrorismo.Franco
Patrizio Gianotti , Modena - Italia
venerdì 14 marzo 2008 17:09:54
Sono un ex "ragazzo" datato 1949 che nel secolo scorso ha visto e letto e sentito di tutto e di più. Il Sig. On. Massimo D'Alema, allorquando il Sig. Arafat (novello apostolo di pace calibro 45) aveva come hobby la demolizione di aerei passeggeri di linea, trovava in questo Paese dei Campanelli un "fan" (grandissimo e illustrissimo membro F.G.C.) nella persona del sopranominato Signore. Lei Signora ha forse la pia illusione di "chi nasce tondo muore quadro?" nell'attuale contesto della setta degli adoratori delle poltronissime romane? A braccio direi proprio di no.Con simpatia e tutto il rispetto dovuto La saluto.
Danny , Italia
venerdì 14 marzo 2008 16:59:03
Io poi so solo una cosa: Fini nel 2003 andò in Israele a definire il fascismo male assoluto (fascismo che aveva condannato anche dieci anni prima) e a chiedere scusa per le leggi razziali (qualcuno dice che lo ha fatto per opportunismo, però non potremo mai saperlo visto che non si può entrare nella testa delle persone) e oggi si batte per la sicurezza di Israele assieme a Berlusconi (che viene definito dall'ambasciatore israeliano il miglior amico di Israele), mentre dall'altra parte D'Alema, senza vergogna e apertamente dice che bisogna dialogare con i terroristi che vogliono distruggere lo Stato ebraico, che i palestinesi votarono Hamas perché "oppressi" dagli israeliani e (non a torto) non è ben visto dall'ambasciatore israeliano.
Franco Baldini , Milano, Italia
venerdì 14 marzo 2008 16:37:16
Cara Fiamma,fossero tutti lucidi come te! Brava come sei, cerca pazientemente di far capire a tutti che oggi in Italia il nuovo fascismo - quello che conta, quello davvero pericoloso, non quello folkloristico e idiota - è nella sinistra che sta prosperando. E non solo, ma anche in esponenti dell'antipolitica come Grillo. Nella sinistra è consapevole e appena coperto dall'ipocrisia che tu hai ben smascherato in "Israele siamo noi"; nel grillismo è del tutto inconsapevole, e per questo ancora più pericoloso, perché la storia ci insegna dove conduce il fanatismo come risposta ai problemi della società: immancabilmente a cercare il capro espiatorio.Cerca pazientemente di far capire a tutti che oggi non è di Ciarrapico che occorre aver paura: te lo vedi il Ciarra a dirigere Auschwitz? Quello quando pensa al fascismo ha in testa solo i treni che arrivavano in orario. Il nuovo fascismo - quello che conta, quello davvero pericoloso - indossa maschere ben diverse da cinquant'anni fa. Spiega che non è la forma ma la sostanza che occorre individuare: la forma può essere del tutto aleatoria, ed è proprio su questo che il nuovo fascismo conta.Larvatus prodit, avanza mascherato, e tu sei una delle poche persone che lo ha capito benissimo e sei capace di spiegarlo.So che è un compito duro e difficile e per questo davvero non ti invidio, ma di certo ti sostengo. Coraggio!Con ammirazione,Franco Baldini
Carmine Buffone , Firenze
venerdì 14 marzo 2008 16:34:21
Gentile Signora,mi auguro che le prossime elezioni le diano la opportunità di essere eletta e di poter svolgere un ruolo istituzionale a favore del popolo ebraico non compreso dalla nostra sinistra che crede ancora di poter parlare con il diavolo.I palestinesi devono accettare la realtà ebraica e solo alllora si potrà parlare di pace nella regione.Continui la sua battaglia di informazione a questo popolo italiano troppo spesso volubile nelle sue politiche estere,Cordialmente.Buffone Carmine
Danny , Italia
venerdì 14 marzo 2008 16:30:56
E' quello che dico da giorni in questo blog, come si può stare indifferenti di fronte alla vergognosa politica di D'Alema nei confronti di Israele. Ci sono ancora polemiche sulla candidatura di Fiamma nel pdl, però continuo a chiedermi, Fiamma starebbe molto meglio nel partito con D'Alema? Ma credete che Ciarrapico e la Mussolini avranno voce in capitolo? Quest'ultima poi è solo una ciarlatana che cambia sempre idea e ci metto la mano sul fuoco che appena il pdl salirà al governo abbandonerà il partito per farsi dell'ulteriore pubblicità. Così come nell'altro Governo Berlusconi, sarà rafforzata l'alleanza filo-israeliani e filo-americana e anti-terrorista. Questi valori saranno così fortemente difesi che di certo il pd con l'antisionista (che poi vuol dire antisemita) D'Alema non potrebbe assolutamente fare di meglio. Ricordiamocelo tutti questo fatto: il pdl (anche se al suo interno ha due o tre squallidi personaggi che comunque non conteranno nulla) difende e difenderà il sacrosanto diritto di esistere di Israele, mentre il pd vorrà il dialogo inaccettabile (e umiliante per Israele e gli ebrei) con Hamas e il nazista iraniano e poi ci sarà il comico Di Pietro che dirà che in Irak gli americani sodomizzano le donne (cosa che peraltro ha detto in passato, ma penso che tutti se lo siano già dimenticati). In quanto italiano, cara Fiamma, sono onorato della Sua candidatura, una volta tanto avremo un politico serio, competente e con idee da portare avanti e non uno che pensa solo ai propri interessi e a favorire gli amici degli amici.
Rachele Parchi , Italia
venerdì 14 marzo 2008 15:26:08
Cos'altro potevamo aspettarci da D'Alema? In fondo lo stesso D'Alema, dopo che venne criticato per avere incontrato Nasrallah, leader di Hezbollah, mentre sulle citta' di Israele piovevano missili, rispose flemmatico di aver incontrato, durante la stessa guerra, anche la comunita' ebraica italiana in Israele. Capite? Questo e' l'equilibrio di D'Alema! Gli ebrei italiani in Israele paragonati ai guerriglieri di Hezbollah! Nulla deve quindi sorprenderci!
Elisabetta Ventura , Bologna
venerdì 14 marzo 2008 14:41:58
Mi scusi, Sig.ra Nirenstein, se uso questo spazio per NON commentare D'Alema, che è un noto antisionista...ma che tenta di buttare lì una proposta che mi pare non sia affatto sua e neppure nuova.....Avrei voluto dirglielo in altra sede, forse nella casella della risposta "adeguata", ma non so se c'è.Volevo esprimerLe tutto il mio disappunto, come italiana e come ebrea, nel vederla candidata nel partito di Berlusconi, che ha candidato anche Ciarrapico "come padrone di giornali a noi favorevoli"....un fascista allo stato puro, di quelli che sembrano fatti dallo stesso stampino dei loro brutali antenati della marcia su Roma. Speravo che le chimere di Berlusconi avessero terminato di essere tali.La sua capacità, la sua intelligenza e la sua storia di antifascista, Signora Nirenstein, non hanno a mio parere nulla a che vedere con PDL, tantomeno con le chiacchere di Berlusconi e Fini quali " i migliori amici degli Ebrei"....Sappiamo che D'alema non lo è, ma perchè dobbiamo associarci a questa gente così volgarmente di destra??? Mi dispiace molto. La saluto cordialmente, Shabbath Shalom.Elisabetta Ventura
mario coccia , genova italia
venerdì 14 marzo 2008 13:33:05
tutto quello che è scritto è vero riguardo ad hamas, purtroppo, però a mio avviso i media italiani continuano a deformare le informazioni, e questo è davvero grave.Chi conosce la verità lo sa per averla vissuta sulla pelle, o sulla pelle di amici e parenti.Comunque spero che la gente si renda conto che hamas comunque venga chiamato è un'organizzazione terroristica, con tutto ciò che ne consegue.Mi ha fatto piacere che il Cav abbia posto come prima visita ufficiale quella in Israele, questo è un segnale forte nel senso di un ribaltamento delle posizioni: non si discute con chi riconosce solo la violenza, si tagliano i ponti e buonanotte.Occorre distinguere tra amici nemici, tra bene e male.
celeste di neris , roma italia
venerdì 14 marzo 2008 12:56:54
shalomCondivido quello che lei scrive riguardo a D'Alema.A pochi giorni dal voto sono ancora confusa.é vero che la maggior parte della sinistra è antisionista (antisemita).Ma come si può votare per la destra con i vari ciarrapico mussolini etc?Mi scusi forse dico cosi per ignoranza o perche figlia di un sopravvisuto ad auswitz?
ester picciotto , italia
venerdì 14 marzo 2008 12:22:13
D'Alema è una di quelle persone che vanno soldi o dove vedono un tornaconto personale. Non dirà mai nulla contro l'Iran a causa del petrolio e nulla contro le dittature arabe per non mettere a repentaglio gli interessi economici italiani. Una buona dose di antisemitsmo poi, lo porta a stare dalla parte di chiunque intenda cancellare Israele o gli ebrei.
Michael , Torino/Italia
venerdì 14 marzo 2008 12:22:09
Bellissimo articolo.
Johanna Arbib , roma
venerdì 14 marzo 2008 11:43:56
Fiamma caraun'articolo eccellente - andrebbe stampato e distribuito a tutti i poteri politici ed istituzionali italianibravaishar coah