Il leader di Hamas torna dall'esilio. Vince l'estremismo.
100 onorevoli contro Palazzo Chigi per il voto pro-Palestina
“E con profonda soddisfazione che vedo riconosciuta nelle 100 firme dei deputati del PDL valore politico di un’opposizione decisa contro la scelta di Palazzo Chigi di votare il 29 novembre all’ONU per la dichiarazione unilaterale di uno Stato palestinese osservatore.
La lettera aperta, di cui è primo firmatario Fabrizio Cicchitto Capogruppo PDL alla Camera, critica la metodologia e il contenuto della scelta governativa.” – spiega Nirenstein - “La metodologia: è stata completamente ignorata l’impostazione politica del Parlamento che questo Governo dovrebbe rappresentare ed è anzi stata capovolta. In secondo luogo appare del tutto incoerente con l’impostazione italiana che promuove il processo di pace tramite il negoziato l’avere avvallato il rifiuto palestinese di parlare con Israele e quindi di riconoscerlo come Stato del popolo ebraico. La scelta del governo ha cancellato la trattativa affiancandosi a una delle consuete scelte automatiche della Nazioni Unite che non mancano occasione per delegittimare Israele”.
Roma, 7 dicembre 2012
L’altra ribellione anti-premier “Sulla Palestina scelta sbagliata”
''Intendiamo esprimere viva preoccupazione e stupore per la decisione italiana di votare a favore della dichiarazione unilaterale di uno Stato Palestinese all'Assemblea Generale dell'ONU del 29 novembre scorso''. Lo scrivono il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, la Vicepresidente della Commissione Esteri, Fiamma Nirenstein e altri 100 parlamentari del centrodestra in una lettera aperta al Governo. [...]
L'Europa perde il ruolo di mediatore con Israele
L’Europa si dice molto preoccupata, ma si vede di lato un sorrisetto di malvagio compiacimento. Parigi, Londra, Stoccolma hanno invitato per spiegazioni gli ambasciatori israeliani, anche la Germania condanna. L’Italia per bocca del premier Mario Monti, esprime il suo sdegno in maniera molto pesante anche perché si unisce alla Francia parlando di “colonizzazioni” israeliane e si preoccupa riconoscendosi nelle dichiarazioni di un personaggio che con Israele ha sempre avuto un’antipatia così profonda da comparare a suo tempo l’eccidio terrorista di Tolosa alla morte dei bambini a Gaza, la signora Ashton! [...]
"Les Ménoras d'Or" del B'nai Brith Moshé Dayan
E' stata una serata di grande affetto al Teatro dell'Opéra di Nizza in cui tutti i nostri pensieri sonno andati alla terribile ingiustizia subita da Israele con il voto dell'Assemblea Generale dell'Onu del 29 novembre scorso.
Il messaggio di una serata di solidarietà internazionale e' stato: "Continuiamo la lotta per garantire allo Stato ebraico il diritto alla vita e all'autodifesa".
Israele isolato? Ci è abituato e saprà resistere
Il Giornale, 1 dicembre 2012
Fossi in Israele, me ne andrei dall’ONU; le serve solo a raccogliere isolamento e delegittimazione. Ma Israele è dura, abituata all’isolamento che nasce nel cuore malato delle parole difuoco, come quelle che Abu Mazen ripeteva; Israele è uno Stato mostro, di apartheid, parafascista, che uccide i poveri poveri palestinesi innocenti... E tutti lo hanno votato, anche noi. [...]
Con l'arresto di Sallusti è stata violata la libertà di pensiero
Monti ha tradito Israele e la politica estera italiana
E’ istituzionalmente sconvolgente la scelta di Palazzo Chigi di rovesciare con una mossa nient’affatto tecnica, ma tutta politica, le scelte di un parlamento che da vari anni a questa parte ha fatto suo onore e vanto di essere il migliore amico europeo di Israele, la cui delegazione all’ONU solo nel luglio del 2011 di fronte a una risoluzione identica ha risposto in modo opposto a quello attuale, che si è sempre proposto come mediatore di una pace trattata dalle due parti a un tavolo civile e rispettoso, e a non esporre la questione della pace a un consesso pieno d’odio contro Israele come è l’assemblea dell’ONU. [...]
Nirenstein: "Palazzo Chigi ha scavalcato indebitamente tutto il Parlamento e ha cambiato l'intera politica estera italiana"
“Non si è mai visto un rovesciamento politico come quello cui ci ha costretto ad assistere Palazzo Chigi, del tutto inaspettatamente, nelle ultime ore, lanciando il fulmine a ciel sereno del riconoscimento unilaterale della Palestina. E' davvero una brutta sorpresa, un incomprensibile rovesciamento di linea politica, per un Parlamento che nel corso di questi anni ha costruito con Israele un rapporto speciale, in cui sono stati respinti con voto d'aula unitario il truffaldino Rapporto Goldstone, è stato bocciato il cosiddetto Durban 2, sono stati tessuti rapporti speciali nel campo della scienza, della cultura, dei rapporti commerciali.
L'Italia, uno dei migliori amici di Israele per scelta democratica, adesso si ritrova, senza che il Parlamento sia mai stato consultato, insieme allo schieramento automatico dei Paesi Islamici e insieme all'Europa nella peggiore delle sue accezioni, ideologica e impaurita, incerta e succube, sensibile all'odore del petrolio e alla paura dell'Islam, non con l'Europa più affidabile ma con quella da sempre antisraeliana e filoaraba, di cui Francia e Spagna sono i capofila, sempre pronta al giudizio più aspro verso il diritto all'autodifesa di Israele, indifferente alla sua sicurezza sempre così terribilmente a rischio, incurante di fronte alla sua magnifica vibrante democrazia. La democrazia per l'Europa è sempre stato un tema debole, non così per gli USA che non a caso sostengono Israele.
Non è affatto vero, come dice Palazzo Chigi che questa risoluzione serve ad affermare il principio di due Stati per due popoli, al contrario essa cancella tutto il lavoro di costruzione di un processo di pace bilaterale. Non nascerà la Palestina da questa risoluzione, ma solo la conferma che i Palestinesi per ottenere ciò che vogliono non hanno bisogno di cedere alcunché né sul piano ideologico né su quello dello scambio territoriale, che non hanno il dovere di sedersi di fronte al loro interlocutore, che hanno il diritto di non riconoscerlo persino come un interlocutore. Per non parlare degli accordi internazionali, a partire da quello di Oslo: questo voto li cancella tutti, e crea una situazione di caos in cui fiorirà Hamas. Al contrario di quello che si afferma, non è la parte moderata che viene qui aiutata. Palazzo Chigi aiuta di fatto un punto di vista estremista perché isolazionista, accusatore, palesemente carico di disprezzo e d'odio verso Israele. E l'ha fatto contro il parere espresso dal Parlamento in questi quattro anni”.
Roma, 29 novembre 2012
L’On. Nirenstein: il riconoscimento unilaterale di uno Stato Palestinese sarà uno dei più grandi errori dell’Onu
“Domani 29 novembre l’Assemblea Generale dell’ONU compirà un ennesimo errore, stavolta forse uno dei maggiori della sua lunga storia di fraintendimenti e inganni. Abu Mazen, Presidente dell’Autorità Palestinese ha infatti intenzione di presentare la richiesta di riconoscimento unilaterale di uno Stato Palestinese osservatore, proprio nell’anniversario del 29 novembre del ’47, quando il mondo arabo respinse la partizione dichiarata dall’Assemblea Generale e si lanciò in una sanguinosa guerra contro Israele appena nata. E’ un errore eguale e parallelo a quello del ’47 perché annienta la trattativa pacifica e quindi anche il suo sbocco pacifico e non contestabile da nessuna delle due parti". [...]