Mediorientale
La rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin.
Intanto, un totale riserbo viene mantenuto anche oggi da Gerusalemme in seguito al raid aereo su un'installazione militare siriana, denunciato ieri dalle autorità di Damasco. Secondo altre fonti, invece, il raid aereo avrebbe colpito un convoglio di camion lungo il confine tra Siria e Libano che da Damasco avrebbero trasportato batterie di sistemi anti-aerei di fabbricazione russa (in grado di abbattere qualsiasi velivolo nel raggio di 50km) alle milizie sciite degli Hezbollah. Nirenstein nel corso della puntata aggiunge anche una terza ipotesi e poi si chiede: ora, cosa succederà dopo questo attacco aereo?[...]
La "taglia-dita": in Iran la giustizia è un film horror
Non ci resta che continuare a combattere
L'antisemitismo rinasce in Ungheria
Giornata della Memoria, Fiamma Nirenstein (Pdl) e Sandro Gozi (Pd) in Ungheria per un incontro europeo sull'antisemitismo
Antisemitismo: Nirenstein (PdL) e Gozi (PD) in Ungheria per Delegazione parlamentare
Israele senza veri vincitori. Ora la palla passa al centro
Il Giornale, 24 gennaio 2012
L’avevano sbagliata tutti; tv, carta stampata, politici di tutto il mondo che mettevano in guardia contro una vittoria schiacciante di Benjamin Netanyahu, “King Bibi”, come lo aveva sfottuto il Time Magazine sbattendoneuna foto poco rassicurante in copertina. Avrà una maggioranza schiacciante, dicevano, contornata dalla crescita della destra. Perché, sia chiaro, insistevano per colonne e colonne (vedi per esempio l’articolo su Herald Tribune di Jodi Rudoren alla vigilia elettorale) Israele va a destra, oh quanto a destra, nel profondo dei buchi neri dell’etica corrente, contro Obama, contro l’Europa,contro l’ONU. [...]
Nirenstein: "Chi dice che Israele è guerrafondaio e va verso destra non capisce niente"
Nirenstein in gol a Strasburgo
Una standing ovation ieri a Strasburgo per Fiamma Nirenstein, deputata del Pdl, in apertura dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa. Oltre 30 parlamentari si sono alzati in piedi per sostenere la sua richiesta di ritirare le credenziali di due membri del Consiglio - Tamas Gaudy Nagy, esponente del partito ungherese Jobbik e Eleni Zaroulia, dell'ellenico Alba Dorata.
«Entrambi i parlamentari dimostrano intenzioni politiche e un tipo di cultura volto alla discriminazione e alla persecuzione di coloro che considerano diversi. Non mi sembra che possano sedere nel Consiglio d'Europa», ha denunciato la Nirenstein. Il regolamento prevede che è necessario il supporto di almeno 10 parlamentari provenienti da 5 Paesi diversi: perciò l'iniziativa di espellere i partiti neofascisti dall'organismo europeo può dirsi un successo.
In esclusiva per IC7, la mia esperienza in Parlamento
L'Alyah, il mio cuore l'aveva già fatta parecchi anni or sono, ed ho aspettato di concludere il mandato per non suscitare scandalo e polemiche, una cosa da evitare ogni volta che non sia indispensabile. La questione della doppia lealtà non mi ha mai turbato: penso al contrario che l'assoluta specificità della questione israeliana, coperta di bugie e di malefatte europee, renda il lavoro di chiarimento e di solidarietà dentro un parlamento europeo e in genere nelle istituzioni un lavoro politico indispensabile per la loro stessa dignità, per la loro stessa legittimità democratica. Israele è una questione diversa da quella nazionale di un singola paese, riguarda il destino e la sopravvivenza del popolo ebraica, della sua insostituibile cultura che ha creato l'Occidente come oggi lo conosciamo,il monoteismo, la democrazia,la morale stessa.[...]