Fiamma Nirenstein Blog

In esclusiva per IC7, la mia esperienza in Parlamento

lunedì 21 gennaio 2013 Generico 0 commenti
Informazione Corretta, 21 gennaio 2013

Sono felice di dedicare ai miei più cari amici, i lettori diInformazione Corretta, questa breve riflessione sulla mia scelta di nonricandidarmi al parlamento e di fare l'Alyah.

L'Alyah, il miocuore l'aveva già fatta parecchi anni or sono, ed ho aspettato di concludere ilmandato per non suscitare scandalo e polemiche, una cosa da evitare ogni voltache non sia indispensabile. La questione della doppia lealtà non mi ha mai turbato:penso al contrario che l'assoluta specificità della questione israeliana,coperta di bugie e di malefatte europee, renda il lavoro di chiarimento e disolidarietà dentro un parlamento europeo e in genere nelle istituzioni unlavoro politico indispensabile per la loro stessa dignità, per la loro stessalegittimità democratica. Israele è una questione diversa da quella nazionale diun singola paese, riguarda il destino e la sopravvivenza del popolo ebraica,della sua insostituibile cultura che ha creato l'Occidente come oggi loconosciamo,il monoteismo, la democrazia,la morale stessa. 

Nondimenticherò come incontrando per strada la mia collega senatrice Rossana Boldiinsieme a sua figlia, essa le abbia detto presentandomi "Ecco questa èFiamma Nirenstein che ci fa l'onore di portare Israele in parlamento".Davvero la solidarietà per Israele, distrutta dallo scriteriato gesto delgoverno di votare all'ONU per il riconoscimento dello Stato Palestineseosservatore,è stata la cifra più importante della politica estera italiana inquesti cinque anni, un gesto di distinzione morale e civile, un distintivod'oro. Israele è stato il segno speciale della storia politica d'Italia diquesti anni. Mi permetto di ricordare la solidarietà che si è riusciti a crearenell'immagine dei parlamentari italiani di tutte le parti politiche che esconodue volte per strada con le bandiere di Israele davanti al Montecitorio durantele guerre di Gaza e incontrano la popolazione in sostegno del diritto diIsraele e difendersi. Ricordo tutto il lavoro compiuto sui diritti umani inCommissione Esteri e in Aula, ricordo le iniziative sulle primavere arabe cheper prime ne hanno dimostrato l'equivoco, le donne con lo shihab che sonovenute e denunciare da noi, in Commissione, la Fratellanza Musulmana egiziana;la Commissione per l'indagine sull'antisemitismo; le audizioni sull'Iran; illavoro sui profughi ebrei dei paesi arabi; il mio voto contro l'accordo conGheddafi, il voto compatto e bipartisan contro Durban 2 in aula... e via via tanteiniziative che mi è davvero impossibile ricordarle tutte... tutte questeiniziative hanno avuto un segno speciale, con Israele come distintivo didemocrazia .

Quando si amaIsraele se ne viene ispirati in maniera semplice e diretta alla comprensione diquestioni capitali, lo sguardo è più chiaro e più onesto, l interpretazionedella politica internazionale non indulge a illusioni e a vezzeggiamenti percui Mursi e moderato, o Gheddafi un partner (ciascuno nel suo tempo, sicapisce). Israele è un faro di comprensione e di politica sensata, la suaottica pur moderata e sostanzialmente pacifista illumina e arricchisce lastrada di chi vuol capire il mondo. E ho notato che moltissimi deputati esenatori di tutte le parti sono molto più pronti alla solidarietà con Israeledi quanto non lo siano i loro leader: Bersani ha torto quando sventola labandiera palestinese di nuovo e di fatto fa intravedere un D'Alema ministrodegli esteri ancora una volta. Dopo tanto terrorismo, tanto odio antisemita eanticristiano ostentato parimenti dal mondo islamico, tante pessime prove delleprimavere arabe, i tempi sono cambiati per tutti. Quando abbiamo al Tempio diAdriano a Roma invitato a una maratona verbale "Per Israele per laVerità" non si è riusciti a contenere il desiderio, da Berlusconi a Saviano,di parlare a favore dell'unica democrazia che crede nell'uomo e nella vita.

Dunque, adessoche sono stata in Parlamento voglio tornare a scrivere e fare l'Alyah. Me neandrò dall'Italia con calma e  non me ne andrò mai veramente, resterò comeho sempre fatto in zona per seguitare a farvi compagnia, cari lettori di IC,con i miei articoli, come sempre. Ho ricevuto tanti messaggi che rimpiangono ilmio lavoro di parlamentare. Non temete, sarò sempre a fianco di InformazioneCorretta e di Angelo Pezzana con i miei articoli e le mie iniziative, ancora dipiù di prima.


Tratto da InformazioneCorretta


 Lascia il tuo commento

Per offrirti un servizio migliore fiammanirenstein.com utilizza cookies. Continuando la navigazione nel sito autorizzi l'uso dei cookies.