Fiamma Nirenstein Blog

La guerra antisemita contro l'Occidente

7 ottobre 2023 Israele brucia

Jewish Lives Matter

Informazione Corretta, il nuovo video di Fiamma Nirenstein

Museo del popolo ebraico

"Quel Pontefice poco mediatico che ha parlato chiaro agli ebrei"

giovedì 28 febbraio 2013 Il Giornale 1 commento
Il Giornale, 28 febbraio 2013

Il rabbino capo di Roma: "Ammiro il suo aspetto ritirato, da lui abbiamo ricevuto rispetto. La nostra speranza? Che il nuovo Papa non sia ostile"

Nello studio al secondo piano del Tempio Maggiore, sorriso gentile: «Si rischia il cattivo gusto a interessarsi degli affari degli altri». Ma poi quelle due cupole che si guardano dalle rive del Tevere altro non possono fare che scrutarsi e discutere in un dialogo sempiterno e spinoso quanto lo è quello fra ebrei e cattolici.
Il professor Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma, una sessantina d'anni molto ben portati, dotto e severo, parla con familiarità e rispetto delle dimissioni del suo coinquilino nella città in cui gli ebrei risiedono da 2000 anni. I ragazzi che incontriamo lo chiamano «morè» maestro. Il Papa è venuto qui in visita, in segno di amicizia. Di Segni è primario di radiologia diagnostica, come prescrive il dettato ebraico che vuole che i suoi saggi siano attivi nel mondo. Bioetica, rapporti interreligiosi, laicismo, speranze per il futuro: il rabbino dice sempre di più di quel che esprimono le sue brevi frasi. [...]

Quelle giravolte di Erdogan

domenica 24 febbraio 2013 Il Giornale 1 commento
Il Giornale, 24 febbraio 2012

Le ambizioni della Turchia di entrare a far parte dell’Unione Europea sono state frustrate fin dagli anni ‘60, e per questo, dopo la svolta islamista impressa al grande Paese dal presidente Recep Tayyp Erdogan, ci siamo vigorosamente battuti il petto: tutto sarebbe stato diverso se la Turchia fosse entrata nell’UE, abbiamo detto, oggi il mondo islamico e quello cristiano andrebbero più d’accordo... insomma, mea culpa se le migliori aspirazioni della Turchia sono state decapitate dalla scarsa lungimiranza europea e americana, abbiamo pensato. [...]

Nirenstein: l’Europa deve rapidamente mobilitarsi per porre un freno alla delittuosa attività degli Hezbollah

giovedì 21 febbraio 2013 Attivita parlamentari 0 commenti
Dichiarazione dell’On. Fiamma Nirenstein, Vicepresidente della Commissione Esteri:

“Non stupisce che a Cipro sia stato processato ieri un uomo di 24 anni che ha ammesso di essere parte del gruppo di Hezbollah impegnato come organizzatore e informatore in molti siti che i turisti israeliani sono soliti frequentare. L’uomo di Hezbollah, Hossam Taleb Yaacoub, dicono gli inquirenti ciprioti stava preparando attentati che ci ricordano quello di Burgas, in Bulgaria, in cui sono stati uccisi cinque turisti israeliani e l’autista bulgaro. E’ di pochi giorni fa la conclusione dell’inchiesta dei giudici bulgari che, appunto, identificavano negli Hezbollah i più che probabili autori di quell’attacco sanguinoso. Mi sembra, anche in seguito alla notizia proveniente da Cipro, che l’Europa debba rapidamente mobilitarsi per porre un freno alla delittuosa attività degli Hezbollah ponendo l’organizzazione estremista nella lista dei gruppi terroristi riconosciuti come tali dalla Unione Europea.”

Roma, 21 febbraio 2013

Mediorientale

giovedì 21 febbraio 2013 Generico 0 commenti
RIASCOLTA La rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin.


La puntata di questa settimana offre molti spunti grazie al consistente numero di notizie date da Nirenstein che inizia parlando del prossimo Conclave per arrivare fino in Olanda seguendo la via dell’antisemitismo. Dal Vecchio Continente si passa poi ad analizzare la politica interna israeliana dove si rischia di ritornare alle urne se non vengono trovati giusti equilibri tra i partiti usciti vincenti dalle ultime elezioni. Lasciando la politica domestica israeliana si passa a parlare di terrorismo internazionale grazie a due notizie arrivate da Cipro e dalla Nigeria e riguardanti il movimento terrorista libanese Hezbollah e di riflesso anche l'Iran che per il momento, scopriamo ascoltando la puntata, è occupato a difendersi da altre minacce: roditori di 4kg che stanno infestando il Paese. Dopo queste notizie si passa a parlare di Turchia e dei nuovi rapporti e delle nuove mosse che Ankara sta compiendo per poi concludere con i problemi palestinesi collegati alla crisi siriana.

La grande fuga da Al Jazeera: "È il megafono delle dittature"

martedì 19 febbraio 2013 Il Giornale 4 commenti
Il Giornale, 19 febbraio 2013

Nonostante gli ottimi stipendi, da Parigi al Cairo giornalisti e anchor del network lasciano in polemica con la linea editoriale. "Asserviti al potere, specie se islamico"

C’è una storiella che piace ai dirigenti di Al Jazeera, la onnipotente rete del Qatar, la voce forgiata sull’ambizione e l’hybris dello sceicco Hamad bin Khalifa Al Tani, che la fondò quindici anni fa, una delle prime mosse dopo aver dolcemente deposto suo padre e averne preso il posto. Dice la storiella: Nasser, Sadat e Mubarak chiedono l’uno  all’altro che cosa ne abbia decretato la fine. Nasser dice “Il veleno”; Sadat dice: “Le pallottole degli assassini”; E Mubarak risponde: “Al Jazeera”. [...]

Terzi riceve comunità ebraica: determinati contro l'intolleranza per il dialogo tra religioni

martedì 19 febbraio 2013 Attivita parlamentari 0 commenti

19 Febbraio 2013, Approfondimenti Farnesina

Il Ministro degli Esteri, Giulio Terzi, ha ricevuto oggi alla Farnesina la giunta direttiva del “World Jewish Congress”, organizzazione accreditata presso le Nazioni Unite che rappresenta le comunità ebraiche nel mondo, e ha tra le sue principali attività istituzionali la lotta all’anti-semitismo, la promozione della pace in Medio Oriente e il dialogo interreligioso con cristiani e islamici. [...]

On. Nirenstein: l'antisemitismo uccide

mercoledì 13 febbraio 2013 Generico 0 commenti
Dichiarazione dell’On. Fiamma Nirenstein, Vicepresidente della Commissione Esteri:

"Oggi sono sette anni che è stato ucciso da una banda di fanatici musulmani Ilan Halimi, un ragazzo ebreo di Parigi. Io ho incontrato sua madre. La signora andò alla polizia scongiurandola, dopo settimane dalla scomparsa, di seguire la pista antisemita, e le forze dell'ordine non ci cedettero, guardarono altrove. Ilan è stato ucciso lentamente, torturato mentre gli leggevano il Corano, gettato in una discarica morente. Se la sua mamma e tutti quelli che dicevano la verità, ovvero che l'antisemitismo uccide, fossero stati ascoltati, forse il suo bellissimo sorriso sarebbe ancora fra noi."

Roma, 13 febbraio 2013

First Ayaan, Now Fiamma

mercoledì 13 febbraio 2013 Generico 0 commenti
By Bruce Bawer On February 13, 2013 - In Daily Mailer, FrontPage
http://frontpagemag.com/2013/bruce-bawer/first-ayaan-now-fiamma/

When she walks down the streets in Italy, passersby shout greetings to her, addressing her as onorevole. “In a few days,” Italian Parliamentarian Fiamma Nirenstein said to me the other day in a long, energetic, and remarkably openhearted phone call from Rome, “I will not be onorevole anymore.”

Nirenstein, one of the most prominent members of the Italian Parliament, has chosen not to run for office again. More than that, she has chosen to leave Italy for Israel. She is Jewish. She is making aliyah. And she is leaving politics to return to journalism.

Prima Ayaan, ora Fiamma

mercoledì 13 febbraio 2013 Generico 18 commenti
Di Bruce Bawer, 13 febbraio 2013 – apparso sulla copertina del Daily Mailer
http://frontpagemag.com/2013/bruce-bawer/first-ayaan-now-fiamma/

Camminando per le strade italiane, i passanti la salutano appellandola “onorevole”. “Tra qualche giorno, mi confidava la parlamentare Italiana Fiamma Nirenstein nel corso di una lunga, vivace e franca conversazione telefonica da Roma, “non sarò più onorevole”. La Nirenstein, deputata di spicco del Parlamento Italiano ha deciso di non ricandidarsi. Non solo, ha scelto di andare in Israele. E’ ebrea, fa l’aliyah. E lascia anche la politica per ritornare al giornalismo. [...]

L’integralismo nasconde la voglia di Occidente. Crollano nozze e nascite

martedì 12 febbraio 2013 Il Giornale 4 commenti
Il Giornale, 12 febbraio 2012


Basta seguire giorno dopo giorno il mondo islamico in rivolta per rendersi conto che siamo lontani dal capire: i laici, i loro blogger e i loro rapper vengono perseguitati e calpestati dopo aver gestito la rivoluzione, ma poi è la volta degli islamisti che benchè al potere, votati in elezioni plebiscitarie, si ritrovano la folla infuriata che li prende a calci e muore ancora in piazza cercando di cacciarli via. Ma esiste una foto di gruppo del mondo islamico che ci dice una verità, è una foto che va dal Marocco all’Iran, una foto senza bambini: “una modificazione oceanica” la definisce Nicola Eberstadt uno studioso dell’American Enterprise Insitute che esamina “il declino verticale” dei tassi di fertilità del mondo islamico, e la “fuga dal matrimonio” delle donne che ne fanno parte. Non ci si crede: i dati di 49 Paesi a maggioranza musulmana ci dicono che dagli anni 80 ai primi dieci anni del 2000, la fertilità è calata del 41 per cento, in confronto al declino, anch’esso tuttavia impressionante, del mondo intero che assomma al 33. L’Iran è sceso del 70 per cento “uno dei declini più rapidi e pronunciati che si sia mai visto nella storia”. Mai le donne iraniane avevano partorito solo due bambini per coppia, la media era di cinque o sei. Alla fine di questo secolo se continua questo trend, la popolazione iraniana sarà diminuita del 50 per cento.[...]
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