Se il PD cerca la sponda del nuovo grande protagonista, il partito di Beppe Grillo, deve preoccuparsi di un bel problema per evitare un traumatico ed evidente “mercato delle vacche”. Sarebbe una macchia sull’intera storia d’Italia e sullo stesso PD se qualsiasi trattativa si svolgesse senza affrontare un aspetto intollerabile del leader e del Movimento 5 Stelle. Non si dovrebbe, cioè, neppure avere a che fare con un partito che sul blog del capo, nelle sue parole e in quelle dei suoi, mostra di covare un profondissimo sentimento antiebraico e antisraeliano, condito da teorie della cospirazione che coinvolgono gli Stati Uniti,accusati di dare come gli ebrei la scalata al dominio del mondo, e dall’esaltazione di un regime oppressivo e genocida come quello iraniano. Il conflitto israelo-palestinese lui lo vede così: “La Palestina è sotto il tallone di Israele, alleato degli Stati Uniti”. Ovvero: “La macchina da guerra non può fermarsi, il PIL sprofonderebbe… In lista ci sono Siria e Iran, quest’ultimo nel mirino di Israele”.[...]
RIASCOLTA La rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin
La lunga puntata di questa settimana parte da una notizia di stretta attualità: il rischio di una Terza Intifada, dopo che un giovane palestinese è rimasto gravemente ferito in Cisgiordania negli scontri contro l’esercito israeliano. È la visita di Obama in Israele che sta scaldando l’atmosfera? Oltre a rispondere a questa domanda, Nirenstein spiega quali saranno i principali argomenti – tra i quali il caso Pollard- che Gerusalemme metterà sul tavolo durante la visita del presidente degli Stati Uniti.[...]
innanzitutto colgo l'occasione per ringraziarvi di aver partecipato al convegno di ieri, Il Parlamento contro l'antisemitismo, dove ho presentato insieme all'On Margherita Boniver, già presidente del Comitato Schengen della XVI legislatura, all’On.Sandro Gozi, responsabile per le politiche europee del PD, allo storico Giovanni Sabbatucci e ad Angelo Pezzana, direttore di Informazionecorretta.com.
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Sbaglia chi pensa che i valori dell’ebraismo siano tutelati da una sola parte politica. Troppi, da tutti gli schieramenti, sono silenziosi e permissivi davanti alla crescita dell’antisemitismo, all’odio viscerale contro Israele, al fanatismo islamico.
Non vi è per l’ebraismo della diaspora questione più spinosa del rapporto fra la destra, la sinistra e gli ebrei. Ambedue le parti, nel corso della storia lontana e recente, hanno dato prova di una violenta pulsione antisemita, chiunque non sia totalmente cieco lo vede. Se la destra ha nella parte più infausta del suo curriculum macchie atroci come l’antisemitismo genocida, con rimarchevoli eccezioni anche nei momenti più pericolosi, la sinistra non può vantare davvero una fedina pulita.[...]
Lo scorso lunedì sera Paolo Mieli ha lanciato insieme a me, che ho sollevato il problema in un'assemblea di ebrei milanesi durante il convegno La sinistra italiana e Israele, un appello inequivoco perché il fenomeno dell'antisemitismo di Grillo e dei suoi seguaci venga ritenuto fondamentale per capire il fenomeno, e ha chiesto che chiunque si avvicini a lui per un dialogo deve dirgli innanzitutto: "Adesso, prima che parliamo di misure economiche o sociali, ripudia tutto questo orrore che fuoriesce dai tuoi discorsi passati e dal tuo sito, o per noi non sei un interlocutore".
Ecco il testo dell’intervento di Fiamma Nirenstein durante l’incontro con le Associazioni Italia-Israele del Piemonte, tenutosi ieri a Torino, nel quale le è stato riconosciuto il ruolo che ha avuto nell’ultima legislatura, cinque anni di lavoro incessante. Il suo non è un addio, continuerà da Gerusalemme la sua, nostra battaglia in difesa di Israele.
Grazie cari amici di Torino e Piemonte. Un’esperienza si è conclusa per me, ed è bello vedere la propria fatica premiata, riconosciuta. E’ straordinario anche, in quest’Italia delle ipocrisie e del politically correct che in questo ci sia sincerità, non compaia affettazione, non desiderio di apparire. In genere le celebrazioni hanno un secondo fine, vi si celebra il proprio conformismo, qualche idea che piaccia alla gente, che serva per il futuro. Qui non è così. Voi premiate una persona che ha nuotato contro corrente, penso di poterlo affermare senza falso orgoglio. In genere un ebreo riceve molto onore nel Giorno della Memoria, nel ricordo degli ebrei uccisi, o anche per esempio quando in maniera generica , con piglio universalistico, si parla di “diversi” di “oppressi” di “perseguitati” facendo un gran minestrone. Un esempio: uno, il servizio di Rai 3 sulla giornata internazionale dei Giusti indetta dall’Unione Europea. [...]
“Al termine di questa legislatura sono lieta di poter presentare i due volumi che racchiudono sia le conclusioni del lavoro del Comitato d'Indagine sull'Antisemitismo, sia gli atti della conferenza tenutasi alla loro prima uscita il 17 ottobre 2011. I volumi saranno presentati a Roma mercoledì 13 marzo alle ore 18 presso la Sala delle Colonne, via Poli 18. Oltre a me parleranno l'On Margherita Boniver, presidente del Comitato Schengen della XVI legislatura, l’On. Sandro Gozi, responsabile per le politiche europee del PD, lo storico Giovanni Sabbatucci e Angelo Pezzana, direttore di Informazionecorretta.com" [...]
Chissà se, in occasione dell’incontro fra Obama e Netanyahu, durante il viaggio del presidente americano in Israele, quel gatto nero che passeggia sempre fra i due quando cercano di parlare si prenderà un riposo. Ok, Obama ha finalmente deciso, al suo secondo mandato, di farsi la famosa passeggiata a Gerusalemme che non aveva mai voluto preferendo il Cairo. Ma chi può dire se, ormai il 20 di questo mese, arriva carico o di invise imposizioni oppure di buone intenzioni verso l’unico alleato che gli garantisce di poggiare saldamente i piedi sulla terra del medioriente e non sulle sabbie mobili delle rivoluzioni arabe?[...]
Il monumento al padre del dittatore trascinato nella polvere. Ribelli sempre più forti, ma divisi in mille fazioni.
Un uomo è la sua bandiera, la sua croce, il suo libro: una statua trascinata nella polvere ha un effetto più forte dello scoppio di un missile, più violento di una strage. Così, non è da sottovalutare l’effetto dell’immagine della statua di Hafez Assad tutta d’oro ieri trascinata nella polvere di Raqqa sul fiume Eufrate. Chi non ha pensato, anche Assad e i ribelli siriani, alla statua di Saddam la cui caduta ne segna la sconfitta? Raqqa è una capitale di provincia nel nord del Paese che è fondamentale oggi conquistare per motivi di collegamento. Ma i ribelli, benchè fieri della conquista, dicono che le forze loialiste ancora tengono l’aeroporto a sessanta chilometri dalla città, e un cittadino fa sapere dalla sua zona d’ombra che ancora i ribelli assediano gli uffici dei servizi segreti di Assad.[...]
RIASCOLTA La rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin.
La puntata di questa settimana de Il Medio Oriente visto da Gerusalemme inizia ancora una volta con un‘analisi sulla politica interna israeliana. Cosa sta succedendo all’interno della Knesset? Quali coalizioni si stanno formando? Dopo aver risposto a queste domande l’attenzione si sposta su l’Iran, argomento di discussione anche durante l’ultima convention organizzata dall’AIPAC, lobbying group statunitense noto per il forte supporto allo stato di Israele, incontro al quale ha partecipato anche l’ex ministro della Difesa Ehud Barak. Per restare sul rapporto Israele-Usa durante la puntata si parla anche della prima visita presidenziale di Obama a Gerusalemme[...]