Hamas campa sul buonismo dell'Occidente

Anche Ashkelon si tinge di rosso

E’ semplicemente pazzesco che Ashkelon, una florida e tranquilla città industriale di mare che non ha mai fatto male ad anima viva e che sta nei confini riconosciuti di Israele, una città di centoventimila abitanti con scuole, uffici, fabbriche, sia costretta da stamani a chiedere ai suoi cittadini di costruirsi in fretta e furia rifugi domestici “nella stanza più sicura della casa”, che il sindaco debba ordinare, dopo la pioggia di missili di ieri, il rafforzamento delle finestre delle scuole e degli ospedali, che la gente debba vivere del terrore del prossimo missile grad proveniente da Gaza, probabilmente fornito a Hamas dall’Iran tramite gli Hezbollah. [...]
Quando l'antisemitismo "operativo" disgusta l'Europa
Cari amici,
Un avvertimento per Siria e Iran

«Sono felice, mio figlio andrà al martirio»

Madri palestinesi orgogliose dei loro figli martiri

Gli antisemiti: stupidi ma pericolosi
La Shoah di carta apre una breccia a sinistra

Quella crudeltà che non è tramontata

Sono passati più di 60 anni dalla Shoah e non abbiamo affatto la conferma che ci vorrebbe assicurare lo slogan preferito dalle commemorazioni:“Never again”. Mancano due garanzie fondamentali: la speranza che la vittoria della democrazia abbia confermato che la natura umana ha alla sua base una radice buona, che il destino umano sia magnifico e progressivo; e, in secondo luogo, che gli ebrei non siano di nuovo candidati allo sterminio. [...]