Intervento in Aula su visita Ahmadinejad
FIAMMA NIRENSTEIN. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FIAMMA NIRENSTEIN. Signor Presidente, onorevoli colleghi, poiché il nostro Paese e le nostre istituzioni considerano la pace e la libertà come nostri obiettivi fondamentali, ho chiesto la parola, nonostante sia convinta che la questione sia ben presente alla vostra coscienza, per suscitare l'interesse del nostro Parlamento nei confronti della visita che il Presidente iraniano Ahmadinejad compirà in Italia, probabilmente a partire dal prossimo 2 giugno, per partecipare alla conferenza della FAO.
PRESIDENTE. Mi scusi onorevole Nirenstein. Prego i colleghi di prestare attenzione o di lasciare l'Aula.
FIAMMA NIRENSTEIN. Ahmadinejad non è un ospite come tutti gli altri. Una sua visita accende i riflettori di tutto il mondo non solo nel campo della diplomazia internazionale, ma in quello della responsabilità morale e politica. Tutto il mondo ci guarda nel momento in cui Ahmadinejad ci fa visita e sarebbe veramente un peccato se questa visita si trasformasse per Ahmadinejad in un'occasione mediologica, in cui possa fare pubblicità alle sue tesi e al suo modo di vedere il mondo. [...]
SPEECH AT PARLIAMENT, CHAMBER OF DEPUTIES
Mr. President, Honorable Colleagues,
since our Country, our institutions, the Parliament consider peace and freedom our fundamental purposes, I have asked to speak - even though I am persuaded that the following issue is really present at your consciences - in order to arouse interest in our Parliament concerning Iranian President Ahmadinejad's visit scheduled allegedly from the forthcoming June 2, to take part in the FAO Conference. [...]
L'attore John Voight in visita in Israele
Una storia, per consolarci della realtà (e dare un aiuto concreto)

I genitori di Gilad Shalit hanno riscoperto un racconto che loro figlio scrisse all'età 11 anni: Quando il pesciolino e lo squalo s’incontrarono per la prima volta. È una storia piena di speranza che racconta di uno squalo e di un pesciolino che hanno imparato a giocare insieme. È scritta con la saggezza di un uomo adulto e con l’ingenuità di un bambino che esprime il desiderio di giocare, fare amicizia, vivere in pace. Nella speranza che Gilad possa essere liberato presto e possa tornare a casa, che le sue parole di pace siano d’ispirazione per tanti bambini, e adulti. Tutti i profitti ricavati dalla vendita del libro vengono devoluti all’Associazione Keren Maor, che coordina la campagna internazionale volta ad ottenere la liberazione dei tre ragazzi e ad evitare che questa battaglia cada nel dimenticatoio. Il libro è acquistabile sul sito della Giuntina. [...]
Un breve pensiero sulla via per Bruxelles
sono in partenza per Bruxelles, nella mia nuova carica di vice presidente della commissione esteri della Camera. Parleremo di Balcani e spero, al mio ritorno, di potervi comunicare un mio pensiero su una discussione che mi sembra fondamentale per l'Europa.
Intanto, è evidente che le trattative israeliane con la Siria, accompagnate da continue rassicurazioni siriane all'Iran che la loro rimane un'alleanza strategica, contengono una contraddizione in termini e che l'eventuale sgombero israeliano del Golan, dopo tanti anni di terrorismo degli Hezbollah, oggi in piena fase di ascesa, non contiene, in sè e per sè, alcuna promessa di pace. Ne riparleremo, ora devo proprio partire. A presto.
L’ebraico è la lingua della nostra libertà
Come prevenire la bomba di Teheran
E poi: «Masada non cadrà mai più, e l'America è con voi». E ancora: «Gli sforzi per parlare con Ahmadinejad sono pari a quelli di pacificare Hitler prima della Seconda guerra mondiale».
Mentre Bush il 15 e il 16 marzo pronunciava queste parole in Israele, nelle stesse ore un missile Grad di fabbricazione iraniana cadeva sul porto di Ashkelon e distruggeva un centro commerciale facendo una ventina di feriti, di cui tre molto gravi. Poco prima un missile Kassam aveva ucciso una donna in un kibbutz. Intanto Mahmoud Ahmadinejad, presidente iraniano, si faceva vivo: «Certa gente crede (visitando Israele) di rinforzare un regime che si sta disintegrando... Celebrare il compleanno di un morto non migliorerà la sua salute. Bush, le tue accuse (all'Iran di interferire in Libano, ndr) ci rendono felici perché mostrano quanto sei debole e sconfitto. E ci confermano che sei destinato a estinguerti ». [...]
Israele non resterà a guardare l’Iran che colonizza il Libano
Ma al Lingotto può cominciare una nuova era
La folla vuole entrare sin dalle prime ore, la accompagnano eroine come la professoressa Santus che, esponendosi alla possibile violenza, si avvolse in una bandiera di Israele sulle scale dell’Università. La gente si accalca alle biglietterie e si sparge nel gigantesco edificio in cui troneggia una torre di libri, circondata da miriadi di stand colorati: lo fa certo per la cultura, lo fa certo per la bellezza che, come dice il titolo della Fiera, ci salverà. Ma lo fa soprattutto per venire a sostenere l’immagine d’Israele e di chi l’ha voluta alla Fiera, il direttore editoriale Ernesto Ferrero, e Rolando Picchioni, il presidente.
Mentre arriva Napolitano respiriamo l’aria di un tempo nuovo, quello in cui la gente sa che Israele non è un paria, che il suo diritto all’esistenza è un fatto prima ancora che di legalità internazionale, di merito per essere sempre rimasto il baluardo della democrazia mentre il rifiuto arabo la costringeva a tante guerre. È chiaro, non c’è forse più nemmeno bisogno di dire la solita frase di circostanza di cui francamente non se ne può più: pur riconoscendo il pieno diritto a criticare Israele...
Questa sera Fiamma Nirenstein su Rai Uno a \\"TV 7\\"
Puntata di venerdì 9maggio 2008
Rai Uno, ore 23.35
IL LIBRO E LA STELLA
Puntata straordinaria questa settimana in occasione della 21esima edizione della Fiera del Libro di Torino e al dibattito che ne e’ sorto dopo la decisione di dedicare la manifestazione alla cultura israeliana.
Se nediscute con Fiamma Nirenstein e Tobia Zevi in collegamento da Torino.
In studio Pierluigi Battista vicedirettore Corriere della Sera.
Conduce David Sassoli
Buon Yom Hatzmaut!
Cari amici,
in chiusura della puntata di ieri sera de L'infedele, Gad Lerner mi ha chiesto di ripensare alla mia decisione di non partecipare con lui al dibattito previsto durante la Fiera del Libro di Torino, in occasione della presentazione del volume "La forza dei numeri" del prof. Della Pergola. Apprezzo l'importanza simbolica della richiesta di Lerner preceduta da una chiara presa di distanza dalle dichiarazioni di Gianni Vattimo contro di me. Lerner ha sottolineato che la semplice idea che lui possa condividere i giudizi del professore torinese è da considerarsi "grottesca e assurda".
Scrivo queste righe da Torino, all'apertura della Fiera del Libro, della quale, con soddisfazione ed emozione, posso constatare l'ottima riuscita, oggi, nel giorno di Yom Hatzmaut, il sessantesimo anniversario dalla fondazione dello Stato d'Israele. Nei prossimi giorni parteciperò a quattro dibattiti. E, poiché quando qualcuno ti porge la mano, insegna la storia di Israele, è buona norma morale e civile prenderla, uno di questi dibattiti sarà quello di presentazione
del libro di Sergio Della Pergola, domani 9 maggio alle 18:00.





