L’Unesco come Arafat: vuole cancellare Israele
Scelta negazionista per spezzare i legami storici fra gli ebrei e la loro terra: un gesto simbolico gravissimo.
Bene allora è fatta: adesso quando si parlerà del patrocinio dell’Unesco, del suo bollo su un’iniziativa o una dichiarazione, sapremo che non parliamo di cultura, di scienza, di patrimonio culturale dell’umanità, ma di fiction, di Indiana Jones. Questo è il messaggio ricevuto ieri dal riconoscimento della «Palestina» come stato membro dell’Unesco. Ha ricevuto, dopo che la Lega araba aveva dichiarato di sponsorizzare completamente l’iniziativa, 107 voti su 173 paesi votanti, fra cui la Russia, il Brasile, la Cina, l’India, l’Austria, la Francia; 14 contro, fra cui gli Usa, il Canada, la Germania, l’Olanda, la Romania, la Lettonia; 52 astenuti, fra cui l’Italia e l’Inghilterra. [...]
UNESCO LIKE ARAFAT: IT WANTS TO ERASE ISRAEL
Il Giornale, November 1 2011
Denialist choice to sever the historical ties between the Jews and their land: a very dangerous symbolic gesture.
Well, it did it; now when we talk about Unesco’s patronage, of its seal on an initiative or on a declaration, we know that we’re not talking about culture, science, cultural heritage but about fiction, about Indiana Jones. This is the message conveyed yesterday by the recognition of «Palestine» as a Unesco member state. After the Arab League stated its full support to this initiative, 107 countries out of 173 voted for, among which Russia, Brasil, China, India, Austria France; 14 against among which the Usa, Canada, Germany, the Netherlands, Romania, Latvia; 52 abstained among which Italy and the U.K. [...]
On. Nirenstein: "Unesco, atteggiameto negazionista è apparso estremista e carico di pregiudizi"
"La decisione dell'Unesco è gravissima e sconcertante per due ragioni la prima è che scoraggia l'unica possibilità realistica di raggiungere la pace ovvero mina il terreno delle trattative dimostrando all'Autonomia Palestinese che può ricevere tutto in cambio di niente. In secondo luogo perché l'Unesco ha già dato prova di accedere completamente alla richiesta araba di delegittimare il rapporto storico tra il popolo ebraico e la sua terra quando ha accettato di dichiarare palestinesi i siti della Tomba dei Patriarchi e della Tomba di Rachel. Anche in altre occasioni il suo atteggiamento negazionista è apparso estremista e carico di pregiudizi."
Roma, 31 ottobre 2011
La fabbrica delle bugie trasforma i killer in eroi
Gli italiani che leggono parte della stampa italiana non sapranno mai come sono davvero andati gli scontri che hanno coinvolto Israele e Gaza nelle ultime ore. Quasi tutti i media hanno fatto lo stesso: accusare Israele come fosse un demone assetato di sangue. Si chiama “blood libel” vecchio stereotipo antisemita. [...]
Fa pena lo sceicco che offre un milione per un nuovo Shalit
Che pena quando a fronte di tante aspirazioni che noi pretendiamo si levino dal mondo arabo con la loro primavera, di fatto ci si deve accorgere che quella più evidente, quella più pubblicizzata è sempre la stessa: far fuori qualche ebreo, aggredire Israele. È la migliore di tutte le pubblicità, venghino venghino signori e signore. [...]
A Brightly Burning Flame
“Her name is Fiamma,” the young man said to me over dinner, “and that is what she is to us – our fiamma! What is that in English?”
It took me a second. “Flame,” I said.
“Yes, that is what she is. Our flame! Our heroine!”
The year was 2007. I was in Rome for a conference called “Fighting for Democracy in the Islamic World” and the man speaking to me was a conference participant and a member of Italy’s Jewish community. The woman he was speaking of with such enthusiasm, who was sitting at a nearby table (a bunch of us from the conference had pretty much taken over the restaurant), was Fiamma Nirenstein. [...]
Ma la storia di Ariel è solo da rivalutare
Il migliore augurio che si può fare alla nuova biografia di Ariel Sharon, ad opera di uno dei suoi figli, Gilad, è che essa ristabilisca almeno una parte della verità su Sharon. Perchè questo significherebbe ristabilire la verità su Israele, la cui intera storia di difesa e di utopia Arik incarnava perfettamente, significherebbe togliergli quella cappa di delegittimazione che si è accanita in maniera parossistica sulla sua figura come sul suo Paese. [...]
GILAD SHALIT/ Nirenstein (Pdl): Nobel per la Pace? Giusto, questo ragazzo è un eroe
Riccardo Pacifici, presidente della comunità ebraica di Roma, ha lanciato la proposta di candidare Gilad Shalit, il soldato israeliano liberato negli scorsi giorni dopo cinque anni di prigionia, al premio Nobel per la Pace. IlSussidiario.net ha chiesto un commento a Fiamma Nirenstein, deputata Pdl e Vicepresidente della Commissione Affari Esteri e Comunitari della Camera dei Deputati: "Credo che questa proposta sia molto bella anche se, nonostante Gilad Shalit sia un vero eroe e un “angelo del bene”, è difficile che gli venga assegnato il premio Nobel per la Pace, negli ultimi anni diventato molto ideologizzato." [...]
Runaway Anti-Semitism Trampling Italy
A jarring 44% of Italians are prejudiced or hostile towards Jews , according to a new research study released by the Italian Parliament on October 17.
The report, titled " Final Document: Investigation on Anti-Semitism ," was commissioned by the Committee for the Inquiry into Anti-Semitism of the Italian Chamber of Deputies, the lower house of the Italian Parliament. The 50-page document is the culmination of more than two years of research and parliamentary hearings. [...]
Se il terremoto riavvicina Turchia e Israele
Il terremoto che domenica scorsa si è abbattuto sulla Turchia è un disastro che fa male al cuore. Adesso, molti gruppi internazionali sono alle prese con il salvataggio e soprattutto con il ricovero e il primo soccorso degli sfollati. Fra loro, a segnale che il destino è il fautore del mondo, e non la politica anche dei più astuti, scorgiamo con stupore alcuni soccorritori con una bandiera (ideale) ornata da una stella di Davide. Israele è là ad aiutare la Turchia, che sotto la presidenza di Erdogan non ha fatto che attaccarla in maniera brutale fino all'odio dichiarato e sconnesso, rompendo una vecchia alleanza, considerando Hamas uno dei suoi migliori amici. [...]
L’antisemitimo corre sulla Rete
Un collega ebreo? Si, a patto che non sia lui il capo. E una figlia fidanzata con un ebreo? No, grazie. Difficile da credere, ma è quello che pensano molti giovani italiani. E ancora, degli ebrei non ci si può fidare: uno dei tanti stereotipi che permeano in modo preoccupante la società italiana. Lo rivela il documento conclusivo dell’indagine conoscitiva sull’antisemitismo, condotta da un Comitato parlamentare presieduto da Fiamma Nirenstein, deputata Pdl, giornalista e scrittrice. [...]