Fiamma Nirenstein Blog

La guerra antisemita contro l'Occidente

7 ottobre 2023 Israele brucia

Jewish Lives Matter

Informazione Corretta, il nuovo video di Fiamma Nirenstein

Museo del popolo ebraico

L'editoriale per Informazione Corretta

lunedì 5 dicembre 2011 Generico 0 commenti
Informazione Corretta, 5 dicembre 2011

Chi potrà, adesso, pretendere di non capire, di non sapere? La Tunisia come primo segnale rivoluzionario ci dette un progetto di costituzione democratico che include la messa fuori legge di chiunque abbia contatti e stabilisca rapporti con Israele; i rivoluzionari libici, vincitori dopo una lunga battaglia, ci comunicarono come grande risultato di quel bagno di sangue che la sharia era in arrivo e che la poligamia sarebbe stata ristabilita; il riformista Marocco ci ha fatto assistere a un’altra vittoria islamista; in Yemen, El Qaeda si aggira intorno al potere;in Egitto, e questa è la peggiore di tutte le notizie, non solo vincono con circa il 47 per cento i Fratelli Musulmani, ma arrivano secondi con la bellezza del 20 per cento coloro che venivano sempre qualificati dai giornali occidentali come un gruppetto irrilevante di pazzi estremisti, i salafiti del partito al Nour. Di concerto, e certo non è un gesto casuale, il “moderato”, anzi moderatissimo Abu Mazen, il cocco di tutte le cancellerie europee e della signora Clinton, combina in questi giorni un’alleanza con Hamas. [...]

from IC

December 5 2011

Who can now claim not to understand, not to know? As its first revolutionary sign, Tunisia has issued a democratic constitution draft envisaging a ban for whoever has contacts and establishes relations with Israel; after their long victorious struggle, the Libyan revolutionaries have announced, as a great result of that bloodshed, that sharia would be coming and polygamy would be reinstated; the reformist Morocco has ben the stage of another Islamist victory; in Yemen, El Qaeda is prowling for power; in Egypt – and this is the worst news – not only have the Muslim Brothers won with about 47% of the votes, but they are immediately followed, with as much as 20% of the votes, by the Salaphites of the Nour party, always referred to by the West as an irrelevant group of crazy extremists. In this connection, it is certainly not by chance that the “moderate”, indeed extremely “moderate” Abu Mazen - the pet of all European governments and of Mrs. Clinton – is finalizing an alliance with Hamas. [...]

Ora è chiaro a tutti: è la jihad che dominerà il «nuovo» Egitto

domenica 4 dicembre 2011 Il Giornale 4 commenti
Il Giornale, 4 dicembre 2011

L’aria della vittoria degli islamisti della Fratellanza musulmana e del partito Al Nour, ancora più islamico, si respira già in Egitto. E puzza di bruciato. Il sessanta per cento sembra confermato, forse di più, e alla seconda tornata si prevede un’ulteriore baldanzosa crescita. L’allarme è grande: una fonte del Consiglio militare supremo ha detto al giornale Al Hayat, e certo non gli ha raccomandato di tenere il segreto, che un’eccessiva vittoria islamista «renderebbe arduo il ruolo di garanzia dell’esercito», e che più di due terzi di islamisti in parlamento abolirebbero gli articoli della Costituzione che salvaguardano la laicità del Paese. [...] 

Now it’s clear to everybody: the Jihad will dominate the “new “ Egypt

Il Giornale, December 4 2011

Egypt already breathes the air of victory of the Muslim Brothers’ Islamists and of the Al Nour party, even more Islamic. They have obtained at least sixty per cent of the votes, maybe more. And in the second round of voting, their percentage is expected to have a bold increase. All this is very scary: a source of the Supreme Military Council said to the Al Hayat newspaper – and for sure without binding it to secrecy – that an Islamist landslide victory would make the “army’s guarantor role” difficult and that with more than two thirds of Islamists in Parliament the articles of the Constitution safeguarding the laity of the state would be abolished. [...]

L'Iran nucleare: non possiamo tollerarlo, ma possiamo attaccarlo?

venerdì 2 dicembre 2011 Generico 0 commenti
Un convegno di Summit e Magna Carta

l'Occidentale
, 2 dicembre 2011 di Jasmine Trio


L'orologio scorre veloce e si avvicina il momento in cui Israele e l'Occidente dovranno fare i conti con il nucleare iraniano. Scorre velocemente per tre ragioni: Teheran sta per dotarsi dell'arma atomica, nonostante le operazioni coperte della CIA e del Mossad; continua a tenere nascosto il progredire del suo programma nucleare che presto sarà pronto; le conseguenze di un eventuale "primo colpo" israeliano saranno temibili, pensando alla reazione concentrica di Hamas e di Hezbollah sui cittadini dello Stato ebraico. [...]

"Israele, la sfida diplomatica e il pericolo atomico"

venerdì 2 dicembre 2011 Generico 0 commenti

Se sei interessato, grazie a Radio radicale, puoi ascoltare la registrazione integrale o i singoli interventi del convegno dell'Associazione Summit e della Fondazione Magna Carta svoltosi ieri con Fiamma Nirenstein, Claudio Pagliara, Udi Segal e Giancarlo Loquenzi.

.

Quella facile profezia del voto egiziano agli islamici

giovedì 1 dicembre 2011 Il Giornale 5 commenti
Il Giornale, 1 dicembre 2011

Peggio del previsto: dietro i Fratelli musulmani si affermano i salafiti

Negli anni ’50 dall’Egitto, quando i Liberi Ufficiali presero il potere con Nasser alla testa, tutto il Medio Oriente divenne preda del panarabismo nazionalismo, con le sue guerre, il suo odio anti occidentale, il suo furore filo sovietico. Ora, sta cominciando con le elezioni in Egitto un’altra era, quella del rinnovato potere islamico, ha il volto della vittoria di ieri della Fratellanza Musulmana alle elezioni. Non poteva andare diversamente, le speranze che la fila davanti ai seggi egiziani volesse dire modernità, attesa di un domani di libertà sono andate in fumo non appena i primi risultati sono venuti alla luce: la quota presa dai Fratelli Musulmani, sotto forma del Partito Giustizia e libertà, ne fa di gran lunga il primo partito con una percentuale fra il 40 e il 50 per cento, mentre al secondo c’è Al Nour, un raggruppamento ancora più estremista, salafita, ultra religioso.Il Blocco Egiziano di cui fanno parte Egiziani Liberi, Tagammù e Egitto Social Democratico, i laici, prendono circa il 22%. [...]

Presentata risoluzione in Commissione Esteri sulla costruzione iraniana di un potere atomico

giovedì 1 dicembre 2011 Attivita parlamentari 1 commento
Dichiarazione dell’On. Fiamma Nirenstein, Vice presidente della Commissione Esteri della Camera dei Deputati

“Anche il Parlamento italiano secondo il nostro parere deve dare il suo contributo alla risoluzione del grande problema della costruzione iraniana di un potere atomico ed è per questo che - ha dichiarato l’On. Fiamma Nirenstein - insieme ai colleghi Paolo Corsini (Pd) e Ferdinando Adornato (Udc) ho presentato un risoluzione che intendiamo porre alla discussione e al voto della commissione esteri”. [...]

Madiorientale

giovedì 1 dicembre 2011 Generico 0 commenti
RIASCOLTA

Nella rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana Massimo Bordin e Fiamma Nirenstein affrontano questi argomenti:




Iran e costruzione del potere atomico; Siria continua ancora la violenta repressione del regime; Egitto e la vittoria elettorale alle forze islamiche.

Convegno: "Israele, la sfida diplomatica e il pericolo atomico"

giovedì 1 dicembre 2011 Generico 0 commenti

L'Associazione Summit e la Fondazione Magna Carta vi invitano al convegno:
"ISRAELE, la sfida diplomatica e il pericolo atomico"
Giovedì 1 dicembre 2011 ore 17,00
Sala del Caminetto, Via dei Lucchesi n. 26, Roma

Presiede:
Giancarlo LOQUENZI, direttore de l’Occidentale

Intervengono:
Fiamma NIRENSTEIN, giornalista, Vice presidente Commissione Esteri
Claudio PAGLIARA, giornalista, corrispondente Rai da Gerusalemme
Udi SEGAL, giornalista, Channel 2 News Israel

È necessario accreditarsi: tel. 06-6760.6805 cell. 393-8058906
e-mail: raffaella.delsanto@camera.it

Fra Iran e Occidente scontro inevitabile

mercoledì 30 novembre 2011 Il Giornale 2 commenti
Il Giornale, 30 novembre 2011

Assalto all'ambasciata, l'Iran "avverte" Londra. Un estremo tentativo i mostrare i denti e proteggere la propria potenza atomica in ascesa.

In che consiste veramente il caos iraniano, scoppi, aggressioni, rapimenti, rilasci? È l’uranio, stupido. La lista degli eventi ci aiuta, ma bisogna allargare lo sguardo: lunedì il grande scoppio a Isfahan, uno dei centri di arricchimento nucleare. Poi, ieri, l’attacco di katiushe dal Libano sulla Galilea, nel nord d’Israele, inusitato di questi tempi, perchè gli Hezbollah sono nei guai a causa della rivoluzione siriana che mette in crisi Assad, loro consueto fornitore di armi e aiuti per conto dell’Iran. [...]

ICJP, Nirenstein: "Tutti i parlamenti si adoperino per contrastare le minacce a un Medio Oriente stabile"

mercoledì 30 novembre 2011 Generico 0 commenti
Dichiarazione dell'On. Fiamma Nirenstein, Presidente del Consiglio Internazionale dei Parlamentari Ebrei (ICJP), Vicepresidente della Commissione Esteri della Camera dei Deputati

Roma - "La recente pubblicazione del rapporto dell’Agenzia internazionale dell'energia atomica (AIEA) ha rivelato che l'Iran è in una fase avanzata di sviluppo di armi nucleari. A causa della minaccia ripetuta contro Israele e l’Occidente, in qualità di Presidente del Consiglio Internazionale dei Parlamentari Ebrei, vorrei esprimere la mia preoccupazione personale, e quella dei miei colleghi parlamentari, per gli ultimi sviluppi in Medio Oriente. [...]

Questa dichiarazione è stata diffusa in tutto il mondo a nome del direttivo dell'ICJP, l'organizzazione di tutti i parlamentari ebrei di cui Fiamma Nirenstein è presidente. E' disponibile anche in lingua inglese.

Statement by International Council of Jewish Parliamentarians (ICJP) Chairperson Fiamma Nirenstein MP: "All parliaments must counter the threats to a stable Middle East"

Rome — "The recently released International Atomic Energy Agency (IAEA) report has revealed that Iran is at an advanced stage of nuclear weapon development. Due to the repeated threat against Israel and the Western world, and as Chairperson of the International Council of Jewish Parliamentarians, I would like to express my personal concern, and that of my fellow parliamentarians, for the latest developments in the Middle East. [...]

Per offrirti un servizio migliore fiammanirenstein.com utilizza cookies. Continuando la navigazione nel sito autorizzi l'uso dei cookies.