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Perche nessuno dice che Assad mente?

sabato 10 dicembre 2011 Il Giornale 1 commento

Il Giornale, 10 dicembre 2011

Fare il cretino è sempre stata un’utile risorsa per chi ha qualcosa da nascondere. Fanno i cretini i bambini che non hanno fatto i compiti (ho lasciato il quaderno a casa), i mariti beccati in flagrante (chi? Quella là? Manco mi ricordo chi è), gli assassini (non sapevo che la pistola fosse carica). La prima co­sa da dire ai furbastri è: «Non so­no mica scemo, piantala».

A Bashar Assad che ha già ammaz­zato quasi cinquemila persone, la prima cosa da dire, dopo la sua intervista demenziale con l'Abc, è che ci fa ridere quando dice che «nessun governo ucci­derebbe il suo popolo a meno di essere pazzo», che «c'è differen­za fra una politica deliberata­mente repressiva e la presenza di errori commessi da alcuni uffi­ciali », che gli atti di violenza «so­no stati compiuti d individui e non ordinati dal governo». Non ha nulla di cui dispiacersi, anzi ha fatto di tutto per difendere il suo popolo, dice. Ma per favore.

Ed è orribile anche il gran rata­plan con cui l’Abc ha circondato l'intervista fatta dal big shot Bar­bara Walters, notissima. Ma non ha saputo dire a Assad «ci faccia il piacere». Anche Mark Toner, un portavoce america­no, ha detto che Assad «o è paz­zo o è sconnesso dalla realtà » sul­la linea della solita mollezza con la Siria che fece rispedire l'amba­sciatore a Damasco subito pri­ma della rivoluzione. Toner do­veva solo dire a Assad che mente sulla pelle delle sue vittime. Via di là.

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lentini giuseppe , messina
 lunedì 12 dicembre 2011  15:47:11

non conviene a nessuno toccare la siria per non scombinare il puzzle mediorientale e perciò assad si permette di fare il bello e il cattivo tempo.gli europei blaterano e basta in nome della realpolitik



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