Consiglio d'Europa: perplessità dei parlamentari sulla decisione di concedere lo status di "partner per la democrazia" alla delegazione palestinese
Council of Europe: perplexity for the upgrading of the Palestinians to “Partners of Democrary” status
October 5th, 2011 - After yesterday’s vote at the Council of Europe (CoE) in Strasbourg on the Palestinian request for the status of “Partner for Democracy” within the CoE Parliamentary Assembly and in view of President Abu Mazen’s address before the Assembly this Thursday, some parliamentarians, delegates to the CoE by their national assemblies, expressed their concern in a letter sent to all their Colleagues. The letter conveys the parliamentarians’ perplexity for the rapidity and superficiality of the upgrading procedure adopted by the CoE Assembly. It has been undersigned by several MPs and among them: Hon. Roland Blum (UMP/France), Sen. Rosanna Boldi (Ldp/EDG), Hon. Fiamma Nirenstein (Pdl/PPE), Hon. Rudy Salles (EPP/France), Sen. Giuseppe Saro (EPP/Italy), Hon. Giacomo Stucchi (EDG/Italy), Hon. Marco Zacchera (EPP/Italy). [...]
Israele e palestinesi: la battaglia dell'Onu e il processo di pace
Cari amici ieri il convegno di Summit sull’unilateralismo palestinese ha avuto un successo impressionante, ciò testimonia che c’è interesse per la nostra richiesta di ritorno ai negoziati. Il Ministro Franco Frattini ha tenuto una relazione precisa e puntuale e tutti gli altri relatori sono stati eccellenti.
Più di duecento persone hanno seguito i lavori, mi scuso con i tanti a cui non è stato possibile – per ragioni di sicurezza - accedere alla sala conferenze, ma che hanno pazientemente seguito gli interventi in videoconferenza.
Per chi fosse interessato Radio Radicale ripropone la registrazione audio e video dell’intero convegno.
Ancora grazie, Fiamma
Contro la dichiarazione unilaterale palestinese
Attività parlamentare:
- Processo di pace e unilateralismo palestinese: On. Nirenstein, presentata risoluzione in Commissione Esteri
Roma, 15 settembre 2011
- Riascolta l'intervento dell'On. Nirenstein durante l'audizione del Ministro Frattini sul processo di pace in Medio Oriente
Commissione Esteri, 14 settembre 2011
- Oltre 150 parlamentari per la ripresa dei negoziati di pace, contro l'unilateralismo palestinese all'ONU
Roma, 9 agosto 2011
Articoli e interviste:
- Mediorientale
Radio Radicale, 30 settembre 2011 conversazione con Massimo Bordin
- Tutte le bugie di Abu Mazen, falsa colomba
Il Giornale, 25 settembre 2011
- Abu Mazen va all'Onu, tanto rumore per nulla: solo Israele vuole trattare
Il Giornale, 24 settembre 2011
- 104 Mks ask Ban to oppose PA statehood bid
Jerusalem Post, 22 settembre 2011 by Lahav Harkov
- Diffamare Israele: ecco il copione in scena all'ONU
Il Giornale, 19 settembre 2011
- "Così si rischia una violenza senza confine contro Israele"
Il Tempo, 17 settembre 2011 intervista di Marino Collacciani
- Mediorientale
Radio Radicale, 16 settembre 2011 conversazione con Massimo Bordin
- Così Erdogan s'inventa la sua primavera araba
Il Giornale, 15 settembre 2011
- M.O.: Nirenstein (PDL), con riconoscimento palestinese all'ONU fine processo di pace
ANSA, AdnKronos, AGI 14 settembre 2011
- "L'Italia ha avuto un ruolo importante nella missione ICJP negli USA"
L'Occidentale, 13 settembre 2011 intervista di Alma Pantaleo
- Erdogan apre il tour dell'odio contro Israele
Il Giornale, 13 settembre 2011
- M.O., Nirenstein: grande successo per missione ICJP negli USA su unilateralismo palestinese
Washington DC, 9 settembre 2011
- In difesa del processo di pace: l'On. Fiamma Nirenstein negli USA alla guida della delgazione ICJP
Roma, 5 settembre 2011
Arabi sempre più antiamericani: attaccato l’ambasciatore in Siria
Mentre Assad si avvia alla sua vittima numero 2800, nel suo nome (proprio al grido di “Abu Hafez”, padre di Hafez, soprannome per Assad) una folla di sostenitori del dittatore ha assalito a Damasco l'ambasciatore americano Robert Ford con pietre e pomodori. Ford era andato in visita con altri diplomatici a un leader dell'opposizione. Anche la sua ambasciata era stata messa sotto assedio l'undici luglio dopo una visita di Ford nella città ribelle di Hama, quasi che attaccare gli americani sia una funzione della repressione del dittatore siriano. Assad, invece di scusarsi, ha dichiarato che «prese di posizioni recenti dell'amministrazione americana ci dimostrano che gli Stati Uniti sono coinvolti nell'incoraggiare gruppi armati a praticare la violenza contro l'esercito siriano». [...]
Mediorentale
Nella rubrica "Due sguardi sul Medio Oriente" di questa settimana Massimo Bordin e Fiamma Nirenstein affrontano questi argomenti:
ONU, dichiarazione unilaterale dei palestinesi. Vicenda complessa che continua a destare l’attenzione della diplomazia internazionale. Negli interventi all’Assemblea Generale delle Nazioni Uniti di Netanyahu e di Abu Mazen si sono evidenziate due diverse letture della storia in particolare stride l’assimilazione d’Israele a uno stato coloniale. Il Parlamento europeo ha votato nei giorni successi una risoluzione dove sancisce il diritto di uno stato per i palestinesi e contemporaneamente chiede un ritorno al tavolo delle trattative
Gerusalemme e gli insediamenti. La polemica sul quartiere di Ghilò è alquanto inopportuna. Non è infatti possibile definirlo un insediamento è un quartiere vero e prorpio di Gerusalemme su un altura che si trova sotto il quartiere tedesco. Altre sono le zone problematiche.
Al-qaeda e Ahmadinejad: dialogo surreale. Nel giornale in lingua inglese di Al-qaeda “Inspire” sul numero dedicato al decennale dell’11 settembre Ahmadinejad è stato definito collaborazionista degli americani per le sue affermazioni che l’attentato delle Twin Towers sarebbe stato creato dagli stessi americani. Ciò è un esempio di come sia la perversione delle menti nel meccanismo terroristico.
Siria: arabi antiamericani. Una folla di sostenitori del dittatore ha assalito l’ambasciatore Robert Ford e la delegazione degli Stati Uniti a Damasco in occasione di un evento pubblico. Bashar Assad non si è scusato, ma ha definito gli americani come i fomentatori.
E’ iniziato l’anno ebraico quindi: felice 5772! Shana Tova!
E ora i musulmani attaccano la croce sulla bandiera svizzera
Sta per partire una grande campagna della lobby musulmana immigrata in Svizzera che conta ormai il 5 per cento della popolazione, 400mila immigrati, per cancellare il brand storico di quel Paese, la croce sulla bandiera. Quel simbolo offende il multiculturalismo, dice Ivica Petrusic, presidente di Second@plus, una lobby di stranieri di seconda generazione. Propone una bandiera con i colori verde rosso e giallo della repubblica elvetica del 1799, e fa notare che «somiglia a quella della Bolivia e del Ghana. Rappresenterebbe una Svizzera più progressista e aperta». Boh, intanto genitori musulmani hanno ottenuto da un tribunale che i loro bambini frequentino le lezioni in «burkinis», un costume che copre tutto il corpo, e le donne cercano di andare in tutti i luoghi di lavoro col loro hijab. [...]
And now the Muslims attack the cross on the Swiss flag
Il Giornale, September 28 2011
A major campaign is about to start. It is staged by thelobby of Muslim immigrants in Switzerland, who, by now, account for 5 per cent of the Swiss population, i.e. 400,000 people. Their aim is to eliminate the historical brand of this Country, the cross on the flag. “This symbol is an offense against multiculturalism” says Ivica Petrusic, President of Second@plus, a lobby of second generation immigrants. She proposes a flag with the green, red and yellow colors of the 1799 Helvetian Republic. She insists, “this new flag would be similar to that of Bolivia and Ghana. It would represent a more progressive and open Switzerland”. Who knows. In the meantime, Muslim parents have obtained from a Court a decision to allow their children to attend swimming classes wearing «burkinis», a piece of clothing that covers the whole body. And women try to go to work wearing their hijab. [...]
Buon 5772! Shanà Tovà!
Tutte le bugie di Abu Mazen, falsa colomba
Dopo gli applausi a Abu Mazen che ha chiesto al Consiglio di sicurezza dell’Onu il riconoscimento dello Stato Palestinese, il Quartetto cerca di rimandare la decisione sperando nelle procedure e chiedendo alle parti di tornare al tavolo delle trattative. Ma se guardiamo al discorso del presidente palestinese si legge una «narrativa», una aggressiva fantasia, che disprezza il nemico e quindi nega la pace. [...]
Abu Mazen's bag of lies
Il Giornale, September 25, 2011
After the round of applause to Abu Mazen who asked the U.N. Security Council for the recognition of the Palestinian State, the Quartet tries to postpone the decision hoping for the procedures and asking the parties to go back to the negotiating table. But the speech delivered by the Palestinian President reveals a «narrative», an aggressive fantasy that completely denies any possibly of peace through the delegitimization of Israel itself. [...]
Abu Mazen va all'Onu, tanto rumore per nulla: solo Israele vuole trattare
Il leader palestinese attacca Gerusalemme e la accusa perfino di apartheid. Invece Netanyahu chiede un incontro per cercare davvero la pace
L’arena della corrida dell’Onu ieri ha infilzato il suo solito toro, Israele. La richiesta al Consiglio di Sicurezza dell’Onu di stabilire unilateralmente, senza nessuna trattativa, uno Stato Palestinese è stata consegnata e annunciata con suono di trombe. Abu Mazen, il presidente palestinese, l’ha annunciato nel suo discorso dopo aver porto a Ban Ki Moon la richiesta scritta. Dall’altra parte Benjamin Netanyahu, il premier israeliano, ha invece riproposto molto decisamente la strada della trattativa diretta: «Sediamo e trattiamo “dughri”» (si dice sia in arabo che in ebraico), subito, adesso, qui a New York, perché altrimenti non verrà mai la pace, un Paese piccolissimo come Israele deve trattare la sua sicurezza, non regalarla all’Onu, organizzazione - ha detto Bibi - «sempre prevenuta contro di noi». [...]
Israele e palestinesi: la battaglia dell'Onu e il processo di pace
CONVEGNO
Lunedì 3 ottobre 2011 ore 17,00
Camera dei Deputati
Sala delle Colonne, via Poli 18, Roma
Apre i lavori:
Franco FRATTINI, Ministro degli Affari Esteri
Presiede:
Enrico PIANETTA, Presidente Associazione parlamentare di Amicizia Italia – Israele
Intervengono:
Giancarlo LOQUENZI, Direttore de l’Occidentale
Riccardo PACIFICI, Presidente della Comunità Ebraica di Roma
Barry RUBIN, Direttore del Global Research in International Affairs (GLORIA) Center
Mario SECHI, Direttore de Il Tempo
Conclude:
Fiamma Nirenstein, Vicepresidente della Commissione Affari Esteri e Comunitari
Per gli uomini è obbligatorio indossare la giacca
E' necessario accreditarsi: tel. 06-6760.6805 cell. 393-8058906 e-mail: nirenstein_f@camera.it