Il processo all'11 settembre non assolve l'inerzia di Obama
Comincia presso il tribunale militare di Guantanamo quello che già si chiama il processo del secolo: si tratta, stabilendo se i cinque imputati che furono probabilmente e per ammissione di alcuni la mente dell’attentato delle Twin Towers dell’11 di settembre 2001, di verificare la verità sulla perversione di un attacco inenarrabile che distrusse le vite di 2.976 innocenti, e anche la nostra capacità di reazione, la sua più interna natura, la capacità di difenderci dal terrorismo. Quando diciamo “nostra” intendiamo qui quella leader, del simbolo della salute e delle malattie dell’Occidente, gli USA. E quindi, dell’uomo che li rappresenta, il presidente Obama. La prima occhiata all’aula, al sentimento che circondano il processo e non consente grande ottimismo: di fronte alla possibilità di processare i grandi assassini del suo popolo l’America, Obama, sembrano vacillare: prima di discutere il terrorismo, il suo stato attuale, l’arma migliore per batterlo, ricomincia la tiritera occidentale contro il fatto usare le leggi militari, per altro riviste dal congresso e mitigate alquanto per il processo contro Khaled Sheik Mohammed, “la mente”, Ramzi bin al Shibh, Ali Abd Azuiz Alì, Mustafa Ahmed al Hawasan, Walid Bin Attash. [...]
L’antisemitismo pacifista: Breivik? È del Mossad...
Mediorientale
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la rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Massimo Bordin e Fiamma Nirenstein.
In questa puntata si partirà dalla politica interna israeliana. Tvipi Livni, pupilla di Ariel Sharon, ha deciso di lasciare la Knesset mentre il 48 per cento degli israeliani sostiene la ricandidatura a premier di Benjamin Netanyahu. E' quanto risulta da un sondaggio pubblicato da Haaretz, secondo cui il leader del Likud straccerebbe gli avversari nelle elezioni anticipate che potrebbero essere convocate già la prossima settimana.[...]
On. Nirenstein: “Diciamo NO a Chavez nel Consiglio per i Diritti Umani dell’Onu”
Chavez è un personaggio dagli accessi toni antioccidentali, antidemocratici e antisemiti che governa il proprio Paese nella sistematica inosservanza dei dei diritti umani e civili, dovrebbe prendere il posto lasciato vacante un anno fa dal Col. Muammar Gheddafi.
"Già 40 membri dei Parlamenti e organizzazioni non governative hanno aderito alla petizione. Il Consiglio per i Diritti Umani dell’Onu ha dato più volte prova di essere incapace ad esercitare la sua funzione. – commenta l’On.Fiamma Nirenstein - L'ammissione di Chavez sarebbe un ulteriore conferma dei paesi antidemocratici al suo interno."
Roma, 2 maggio 2012
Un Paese di 64 anni giovane e robusto
«Quando sarò vecchio e perderò i capelli, fra molti anni, mi manderai ancora biglietti d’amore con gli auguri per il compleanno e una bottiglia di vino..». Insomma sarai ancora la mia gratificazione preferita, il mio narciso sentirà il bisogno indispensabile della tua esistenza... Chissà, «avrai ancora bisogno di me, mi nutrirai ancora, quando avrò 64 anni»...
On. Nirenstein: Israele a 64 anni è l'anima della democrazia occidentale
Dopo una lunga giornata della memoria in cui i genitori, le vedove, i figli, di Israele hanno ricordato i 22.993 caduti in guerra e altre 2.500 assassinati dal terrorismo, si è svolto il 64esimo anniversario della grande storia di un incredibile Paese che nonostante l’assedio, l’odio fanatico, la continua diffamazione e nonostante la minaccia esistenziale portata al suo minuscolo territorio e alla sua popolazione, è riuscito a fiorire nella democrazia e nel progresso che ogni paese civile sogna. [...]
Roma, 26 aprile 2012
On. Nirenstein: la memoria deve scorrere nel cuore e nella mente degli italiani
Un suono prolungato delle sirene, per due minuti, poi il silenzio: così milioni di israeliani hanno ricordato oggi l'Olocausto nazista nella Giornata nazionale della Memoria della Shoah. Ne parliamo con l’Onorevole Fiamma Nirenstein, Vicepresidente della Commissione Esteri e Presidente del Comitato di Indagine Conoscitiva sull’Antisemitismo del Parlamento, che ieri è intervenuta nell’Aula di Montecitorio per ricordare questo anniversario. [...]
OSE, un secolo di assistenza medica al servizio delle popolazioni ebraiche in Europa
On. Nirenstein: violazione dei diritti umani in nome di "antichi usi", da noi non deve avvenire.
L’arresto del 53ene pakistano residente a Monghidoro (Bo) per gravi maltrattamenti nei confronti della moglie, di cinque figli e della nuora, getta una luce cupa su una pericolosa realtà ormai riconoscibile in svariati Paesi d’Europa: quella della violazione di tutti i diritti umani delle donne e dei minori in nome di “antichi e saggi usi e costumi tradizionali della propria terra di origine" come ha detto l’uomo arrestato oggi.
Sembra che per 7 anni almeno questo personaggio abbia tenuto in schiavitù e forse persino in schiavitù sessuale le donne e i ragazzi della sua famiglia. Da noi questo non deve avvenire: dobbiamo avere il coraggio e la forza di scavare nella realtà che ci circonda per evitare che la nostra timidezza a guardare nella realtà del multiculturalismo ci impedisca di coglierne i problemi. Per esempio una metropoli come Parigi sempre in nome di “antichi usi” conta centinai di migliaia di persone che vivono in famiglie poligamiche, naturalmente illegali. Non so quanto lo stesso fenomeno sia diffuso da noi, ma è bene interrogarsi su quante persone vivano in Italia sotto leggi che non sono le nostre e quindi adoperarsi per salvarle.
Roma, 17 aprile 2012
"Il negoziato avvantaggia Teheran (che si vanta pure)"
L’ultima volta che l’Iran e i 5+1 si sono incontrati per trattare è stato nel gennaio del 2011, e i risultati sono noti: niente,nada,nothing.L’Iran ha proseguito la marcia verso il nucleare e ormai sono moltissime le fonti certe (fra tutte l’Agenzia per l’energia atomica dell’Onu) che questo nucleare ha un uso militare. E il programma di arricchimento è andato sempre più in fretta: un rapporto della Cia e parecchi esperti israeliani sostengono che mancano pochi mesi al completamento della bomba. [...]





