Commenti antisemiti e difese di Vauro. Le mie risposte sul caso-Nirenstein
di Peppino Caldarola
Ho letto con attenzione tutti i commenti di ieri. Ringrazio coloro che hanno preso le mie difese. Voglio discutere con chi la pensa diversamente. Distinguerei due categorie di critici della mia posizione. Ci sono quelli che hanno argomentato con veri e propri ragionamenti antisemiti. Come definire altrimenti coloro che parlano di lobby ebraica, che scrivono che avrei fatto una marchetta a favore di questa, che si chiedono che cosa facciano gli ebrei contro la crisi economica, che sostengono che non c’è scandalo nel disegnare Fiamma con il naso adunco perché Fiamma “ha” il naso adunco? C’è poco da dire. [...]
Ho criticato Vauro e un giudice mi ha condannato
di Peppino Caldarola
Sono stato condannato per aver criticato Vauro. In questa vicenda vi sono più aspetti singolari. Innanzitutto il processo. Vauro è un disegnatore satirico che va giù con la mano pesante e che rivendica il diritto di farlo. È capitato però che di fronte a un articolo satirico a lui in parte dedicato abbia ritenuto opportuno querelare. Ricordo i numerosi casi, ad esempio la querela di D’Alema a Forattini, in cui si sollevò scandalo contro chi intendeva rivalersi in sede giudiziaria di una rappresentazione satirica. Si disse che era la negazione del diritto di satira. Vale in un senso solo. [...]
A che punto è l'antisemitismo in Italia alla vigilia della Giornata della Memoria?
provo dolore e senso di smarrimento vedendo la sentenza di pochi giorni fa che ribalta la realtà, colpevolizzando una persona come Peppino Caldarola, che ha cercato di difendere la verità, assolvendo invece l'autore di una vignetta antisemita come quella che mi ritraeva con sembianze mostruose e naso adunco tipico dell'iconografia antisemita, abbinando stella di davide e fascio littorio sul mio petto.
Mi riferisco alla vignetta di Vauro in prima pagina del Manifesto del 13 marzo 2008, durante la campagna elettorale. Peppino Caldarola scrisse in seguito un articolo stigmatizzando quella vignetta e ora è stato condannato a risarcire Vauro con 25000€ per diffamazione. [...]
What is the situation of anti-Semitism in Italy on the Remembrance Day?
Dear Friends,
I feel pained and confused by the recent far-fetched judgment condemning Peppino Caldarola, who tried to defend the truth, and acquitting the author of a cartoon depicting me with a monstrous appearance and a hooked nose, typical of anti-Semitic iconography, combining the star of David and the fasces lictoriae on my chest. I’m referring to Vauro’s cartoon on the front page of Manifesto from March 13 2008, in the middle of the parliamentary electoral campaign. At the time, Peppino Caldarola wrote an article criticizing this cartoon. He has now been sentenced to pay 25000€ to Vauro for slander. [...]
Mediorientale
RIASCOLTA
Nella rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana Massimo Bordin e Fiamma Nirenstein affrontano gli argomenti:
-il rapporto tra l’OLP e Hamas con il rafforzarsi del fronte estremista.
Ci manca solo l’atomica sotto le Piramidi
Magari gli impianti nucleari egiziani danneggiati nella località di Naaba di cui ha parlato con grande allarme Fayza Abouel Naga, ministro della pianificazione e della cooperazione, sono un'iniziativa innocente, persino utile.. ma nel clima mediorientale, molto meglio mettere le mani avanti. [...]
And here comes the Egyptian atom power
Il Giornale, jenuary 19 2012
Maybe the damage to the Egyptian nuclear power plants in Naaba, alarmingly reported by Fayza Abouel Naga, the Egyptian Minister of Planning and Cooperation, is an innocent, perhaps useful initiative … But in the Middle East, it’s better to play it safe. [...]
Lo strano gioco dello sceicco Al Thani, amico dell’America e dell’Iran
Bashar Al Assad da dieci mesi è come un torero: mentre il toro della rivoluzione galoppa a corna basse contro di lui, con mille mosse riesce a evitare il disastro, ormai previsto da tutti, del suo sanguinario regime. Per sopravvivere usa l’arma della ferocia con cui sono stati uccisi più di cinquemila fra i suoi concittadini. [...]
The strange game of Sheikh Al Thani, friend of America and of Iran
Il Giornale, January 16 2012
Bashar Al Assad has been acting as a matador for more than ten months now: while the bull of revolution charges horns down against him, with thousands of moves he manages to avert the impeding and expected disaster of his bloody regime. In order to survive, he has been using the arm of savagery in killing more than five thousand of his nationals.
Perché arriva l'ora dell'attacco agli ayatollah
Israele ha buone ragioni di pensare che l'attacco sia necessario?
Non è che tutti si debba credere ai film made in Usa: l'allarme americano per un imminente attacco israeliano all'Iran potrebbe essere una specie di «tenetemi, sennò non so che gli faccio», sulle orme del solito politically correct obamiano, contro la guerra, per le trattative, per la pace…
Madiorientale
RIASCOLTA
Nella rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana Massimo Bordin e Fiamma Nirenstein affrontano gli argomenti:
dei cambiamenti nel panorama politico israeliano; del successo in Sud America raccolto da Ahmadinejad; le relazioni amichevoli della Siria con il mondo arabo.
Guantanamo, il carcere che ha salvato l’Occidente
Allestito dopo l’attacco alle Torri Gemelle, è il più criticato e odiato del mondo. Ma ha permesso di sventare attentati e salvare molte vite
È facile essere contro la tortura dopo tanti secoli di orrori, dopo che, dagli eretici alle streghe o semplicemente ai nemici, i diversi inquisitori hanno estratto così tante false ammissioni. La giurisprudenza moderna che discende dalla Convenzione di Ginevra, che regola fra l’altro la questione dei prigionieri nei conflitti, ha dunque proibito di farne uso. [...]
Guantanamo, the prison which saved the West
Il Giornale, January 10 2012
Set up after the attacks against the Twin Towers, it’s the most criticized and hated facility in the world. But it prevented attacks and saved many lives.
It’s easy to be against torture after many centuries of horror, after the various inquisitions extracted so many fake confessions from heretic, witches or simply from enemies. The modern legislation prohibits its use in line with the Geneva Convention that also regulates the issue of prisoners of war during conflicts. [...]
Se pure l’Onu piange per il tiranno Kim
Non sono mancati gli spettacoli a effetto nel 2011, dalle rivoluzioni arabe, allo tsunami giapponese all’esecuzione di Bin Laden… Si può affermare tuttavia che la scena peggiore di quest’anno grandioso sono i fiumi di lacrime della massa di prefiche e di prefici (si potrà dire?) che si sono spremuti in scene di isterismo di fronte alle telecamere per dimostrare quanto amassero, quanto era buono Kim Jong-Il, in realtà un dittatore senza pietà, che ha torturato, imprigionato, fatto morire di fame il suo popolo per 17 anni. I suoi campi di concentramento fanno concorrenza a quelli di Hitler, vi sono rinchiuse circa 300mila persone su 20 milioni di abitanti. [...]
If even the U.N. cries for the tyrant Kim
Il Giornale, December 30 2011
There has been no lack of sensational shows in 2011, from the Arab revolutions to the Japanese tsunami and Bin Laden execution.. however I can say with a good degree of certainty that the most disgusting scenes of this spectacular year is the flood of tears of the mass of mourning men and women who revelled in hysteric scenes before the cameras to show how much they loved Kim Jong-Il and how good he was. Actually he was a merciless dictator who tortured, imprisoned and starved to death his people for 17 years. His concentration camps cruelty comes close to Hitler’s, and today there are about 300 thousand prisoners out of 20 million inhabitants. [...]