Mediorientale
RIASCOLTA
Nella rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana Massimo Bordin e Fiamma Nirenstein affrontano l’argomento:
delle rivolte in Siria e della dura repressione del regime di Assad che ha già causato 5 mila morti tra i civili scesi in piazza per esprimere il loro dissenso.
Ciò che sta succedendo in Siria ha forti ripercussioni su tutta l’aera mediorientale, la triste e sanguinosa repressione in corso può essere letta come l’epicentro di tutti i movimenti rivoluzionari. La Siria è da sempre la porta di passaggio dell’Iran e la trasformazione degli scontri in una vera a propria guerra fra due “eserciti” non va sottovalutata. Diciamo due eserciti perché i rivoluzionari sono stati armati dalla Libia grazie al comandante islamista delle nuove forze armate libiche che li ha riforniti di tutto punto.
Ciò che sta accadendo non è la solita politica dell’Occidente che mette le mani sui regimi, ma piuttosto l’alleanza tra i futuri governanti dove la dimensione internazionalista la si comprende osservando la Fratellanza Musulmana e il suo ruolo di coordinamento.