Fiamma Nirenstein Blog

On. Nirenstein: risoluzione sull’Iran votata da tutti i gruppi politici

martedì 6 dicembre 2011 Attivita parlamentari 1 commento
E’ passata all’unanimità in Commissione Esteri la risoluzione presentata a firma degli onorevoli Fiamma Nirenstein (Pdl), Ferdinando Adornato (Udc) e Paolo Corsini (Pd) sull’Iran che riportiamo a seguire.

L’On. Fiamma Nirenstein ha detto in commissione, presentando la risoluzione, che occorre combattere con dure sanzioni e nell’unità politica europea e del mondo intero uno dei pericoli più grandi che si siano mai affacciati sul mondo è per questo necessaria una presa di posizione unitaria nel Parlamento italiano. Infatti, il rapporto dell’IAEA del 8 novembre ha rivelato come lo scopo dell’arricchimento nucleare iraniano sia puramente militare. E l’Iran – ha spiegato l’On. Nirenstein – ha dimostrato di essere un paese molto aggressivo non solo a parole: infatti il regime degli Ayatollah sta soccorrendo con forze armate quello di Assad che infierisce sul popolo siriano, arma Hezbollah e Hamas, sponsorizza imprese terroristiche.

Il Sottosegretario al Ministero degli Affari Esteri Marta Dassù a nome del governo ha commentato la risoluzione definendola attinente ai fatti e opportuna e sottolineando sia la necessità di lavorare per porre termine all’arricchimento nucleare iraniano che contro la costante violazione di tutti i diritti umani in quel paese.

Roma, 6 dicembre 2011



Risoluzione in Commissione Esteri


La Commissione Esteri


premesso che:


dall'ultimo Rapporto dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA) sul programma nucleare iraniano, rilasciato l’8 novembre 2011, risulta che l'Iran si trova in uno stadio avanzato nella costruzione della bomba atomica, smentendo gli scopi esclusivamente civili dell'arricchimento di uranio sostenuti dal regime di Teheran;

in particolare, il rapporto spiega come "l’Iran ha condotto attività rilevanti per lo sviluppo di un ordigno esplosivo nucleare", riferendosi in particolare a quattro processi che sarebbero ancora in corso: 1) gli sforzi per ottenere materiali nucleari a fini militari e civili da individui e organizzazioni militari; 2) lo sviluppo di materiale nucleare in siti non dichiarati agli ispettori; 3) l’acquisizione di informazioni e documenti da un network clandestino al fine di realizzare un ordigno; 4) lo sviluppo del disegno di una testata nucleare, incluse le componenti per sottoporla ai necessari test;

il rapporto AIEA chiarisce come l'Iran sia già in possesso di missili come gli Shahab-3, sui quali può essere montata una testata nucleare, che, con una gittata di 2000 km, sono in grado di colpire Israele e come si stia lavorando allo sviluppo delle versioni successive (Shahab 4 e 5), che sarebbero in grado di raggiungere l'Europa;

preso atto dei contenuti del Rapporto, gli Stati Uniti, attraverso il segretario di Stato Hillary Clinton e quello al Tesoro Timothy Geithner, hanno annunciato nuove sanzioni contro l’Iran mirate soprattutto sul settore energetico e finanziario: il Presidente Barack Obama ha dichiarato che gli Stati Uniti non daranno tregua nel dare la caccia alle attività illecite dell'Iran, in quanto Teheran "ha scelto la via dell’isolamento”;

la Gran Bretagna ha deciso di recidere ogni legame finanziario col Paese mediorientale, in quanto, come spiegato dal ministro degli Esteri William Hague, "il rapporto dell'AIEA ha fornito prove dettagliate e credibili delle dimensioni militari del programma nucleare iraniano"; come forma di ritorsione il parlamento iraniano ha approvato una legge che impone al Ministero degli Affari Esteri di ridurre entro due settimane le relazioni con la Gran Bretagna a livello di incaricati d'affari e l’ambasciata è stata attaccata e devastata il 29 novembre da una folla che, non impedita dalle forze di sicurezza iraniane, ha sequestrato per alcune ore sei diplomatici inglesi;

il Ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant'Agata ha affermato lo scorso 22 novembre che l'Italia sostiene con piena convinzione il piano di sanzioni economiche nei confronti dell'Iran annunciato dall'Amministrazione statunitense, in quanto le conclusioni dell'ultimo Rapporto dell'AIEA hanno fornito ulteriori motivi di grave preoccupazione alla comunità internazionale; il Ministro ha anche dichiarato che "l'Italia si sta attivando affinché sanzioni analoghe a quelle annunciate dagli Stati Uniti vengano adottate quanto prima anche dall'Unione Europea";

il 22 novembre a Bruxelles gli Stati membri dell'Unione Europea hanno raggiunto un accordo di principio per estendere ad altri 190 nomi, tra personalità del regime ed entità economiche iraniane le sanzioni consistenti nel blocco dei beni e la sospensione dei visti di ingresso;

il Comitato per Diritti Umani delle Nazioni Unite ha di recente concluso la sua revisione periodica dello stato dei diritti umani nella Repubblica Islamica dell'Iran, nella quale viene descritta una situazione gravissima di violazioni a ogni livello, in particolare contro le donne, gli oppositori politici, gli studenti che hanno partecipato alle iniziativa di protesta post elezioni presidenziali del 2009 e gli omosessuali; il 21 novembre l'Assemblea Generale dell'Onu ha approvato la risoluzione annuale di condanna delle violazioni dei diritti umani in Iran, con 86 sì (sei in più dell'anno scorso), mentre i contrari sono scesi da 44 a 32;

il Presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad nel corso del suo mandato ha continuato a minacciare Israele e gli Stati Uniti, persino il 23 settembre dagli scranni delle Nazioni Unite, ha indicando come suo nemico giurato il mondo libero e lo stile di vita occidentale;

impegna il Governo:

a vigilare affinché sia assicurata la piena applicazione delle sanzioni già previste nei documenti ufficiali del’Unione Europea e dell’Onu;

ad attivarsi in sede comunitaria al fine di giungere all’adozione di una forte posizione unitaria, volta a porre in essere ogni azione necessaria a inasprire le sanzioni contro il regime iraniano nel tentativo di dissuaderlo dal portare avanti il programma nucleare;

a sostenere l’AIEA nel suo impegno contro la proliferazione per l’accertamento integrale dello stato di avanzamento dei programmi iraniani.


On. Fiamma Nirenstein (Pdl), On. Ferdinando Adornato (Udc), On. Paolo Corsini (Pd)

30 novembre 2011

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Laura Arconti , Roma
 martedì 6 dicembre 2011  21:51:46

Mai mozione fu più universale, viste le tre firme.Complimenti. Ti penso spesso.



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