Mediorientale
RIASCOLTA
Nella rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana Massimo Bordin e Fiamma Nirenstein affrontano gli argomenti:
-l’ambiguo accordo tra Al Fatah e Hamas;
-il ruolo della Free Syria Army nel termine della repressione e il veto della Russia e della Cina;
-il convegno mondiale sulla gioventù e il risveglio islamico tenutosi in Iran.
KZ MUSIK Enciclopedia discografica della musica concentrazionaria
Le mutilazioni genitali femminili sono un intervento barbarico
Oggi in tutto il mondo si celebra la Giornata internazionale contro le mutilazioni genitali femminili, un intervento barbarico cui si stima siano state sottoposte circa 140 milioni di donne e che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) investe 3 milioni di bambine e ragazze ogni anno. [...]
Gli ultimi interventi sulla polemica della vignetta di Vauro
"Dedicato a quel brutto nasone di Vauro"
Vanity Fair, 1 febbraio 2012 di Gad Lerner
"Antisemita a chi? Se la destra gioca sporco sulla Shoah"
l’Unità, 3 febbraio 2012 di Moni Ovadia
"Con la vignetta anti-Nirenstein, Moni, Gad e Vauro fanno Bingo!"
L’Occidentale, 5 febbraio 2012 di Giancarlo Loquenzi
"Non c'è un 'nasone' politicamente corretto"
Corriere della Sera, 6 febbraio 2012 di Pierlugi Battista
Ma che follia definire moderati i Fratelli Musulmani
L’Occidente aiuta una forza che farà portare il velo e opprimerà le differenze politiche. E in Siria 300 morti non bastano per fermare Assad.
Il mondo europeo e americano, dopo essersi dichiarato a iosa colpevole di non aver capito nulla, di non aver saputo prevedere le rivoluzioni arabe, adesso cerca una pericolosa scorciatoia: individuare nei Fratelli Musulmani, i grandi vincitori dello scuotimento, un interlocutore plausibile, aperto, perfino moderato. Basta frequentare le riunioni (recentemente per esempio quella delle commissioni estere convocata dall’UE) in cui si discutono i futuri rapporti con i nuovi poteri, per capire che il maggiore desiderio dei funzionari e dei politici addetti è avviare subito il previsto nuovo «piano Marshall» che dovrebbe aiutare lo sviluppo della democrazia. [...]
On. Nirenstein: riconoscere il Consiglio Nazionale Siriano
"Il veto russo-cinese alla risoluzione sulla Siria proposta dalla Lega Araba e sostenuta da USA e Europa al Consiglio di Sicurezza ripropone le feroci logiche paradossali della Guerra Fredda in cui gli interessi politici prendevano il sopravvento su ogni e qualsiasi interesse per la vita umana. Assad ha già fatto uccidere circa 6 mila dei suoi cittadini fra cui molti bambini e donne. E' pazzesco che la comunita' internazionale non prenda una posizione decisa per far smettere quest'eccidio a tutti i costi. La risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU deve essere quindi scavalcata da una volontà internazionale di tutti i Paesi democratici che devono rompere ogni rapporto con il regime di Assad e riconoscere il Consiglio Nazionale Siriano."
Roma, 4 febbraio 2012
“Deception: il tradimento del processo di pace”
Hamas cerca sponsor. Arriva la Turchia e sborsa 300 milioni
Hamas abbandona la nave che affonda e cerca casa in un mare di difficoltà nuove. Ma ecco che si avvicina un nuovo sponsor, Erdogan e gli regala 300 milioni di dollari. Così si può ricapitolare la corrente situazione di una organizzazione che è nella lista europea e quella americana del terrorismo internazionale. Hamas lascia Damasco, anche se com’è ovvio smentisce, perché il suo sempiterno protettore, l’Iran, che ancora sponsorizza Bashar Assad di Siria, gli ha richiesto di combattere contro gli insorgenti, ovvero, in larga parte, la Fratellanza Musulmana, e Hamas ha rifiutato perché, comunque, ne fa parte. Quindi ha perduto il suo migliore mecenate e anche la sede. [...]
Mediorientale
RIASCOLTA
Nella rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana Massimo Bordin e Fiamma Nirenstein affrontano gli argomenti:
- Egitto: preoccupante l’alleanza tra Fratelli Musulmani e Salafiti, pregiudicati i rapporti con gli USA per il fermo di sei cittadini americani;
- Hamas in transito verso la Turchia;
- guerra informatica tra hacker sauditi, palestinesi e israeliani.
Il Giorno della Memoria Ecco l’antisemita di oggi
Odia gli ebrei per motivi ideologico-politici, demonizza Israele e ottiene il plauso del mediocre mondo culturale.
Qualsiasi cosa si scriva e si dica oggi nel Giorno della Memoria, non servirà a porre fine l’antisemitismo. E’ difficile ormai credere nel potere della memoria. Questo giorno varrà come un blando tranquillante; potrà funzionare per blandire per alcuni minuti la coscienza europea che mal sopporta il crimine della Shoah. [...]