151 parlamentari italiani chiedono al Comitato Olimpico Internazionale di ricordare i morti di Monaco ‘72
Centocinquantuno parlamentari italiani di tutti i gruppi politici hanno sottoscritto una lettera al Presidente del Comitato Olimpico Internazionale Jacques Rogge affinché, durante la cerimonia di apertura della XXX Edizione dei Giochi Olimpici di Londra, venga osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime del massacro di Monaco del 1972.
L’On. Fiamma Nirenstein, Vice Presidente della Commissione Esteri e promotrice di questa iniziativa, spiega: “dal 1976 a oggi ad ogni edizione dei giochi olimpici un gruppo di familiari degli 11 atleti israeliani massacrati alle Olimpiadi di Monaco del 1972 dall’organizzazione terroristica Settembre Nero, ha chiesto di osservare un minuto di silenzio in memoria dei loro cari. Questa richiesta è stata ogni volta rifiutata. Quest’anno, ricorrono 40 anni dal massacro. Il Parlamento Italiano, con quello canadese, quello australiano e col Senato americano unisce la sua voce a quella delle vedove e delle molte organizzazioni che chiedono un momento di pietà nei confronti degli atleti uccisi e una ferma condanna del terrorismo.
A seguire il testo della lettera e i nomi dei firmatari.
Per informazioni: segreteria On. Fiamma Nirenstein
tel. 06 6760 68 05 cell. 393 805 8906 mail: nirenstein_f@camera.it
Roma, 11 luglio 2012
Mediorientale
RIASCOLTA
la rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Massimo Bordin e Fiamma Nirenstein.
La puntata di questa settimana inizia con un’analisi della politica interna israeliana. La Corte Distrettuale di Gerusalemme ha assolto l'ex primo ministro Ehud Olmert da due capi d'accusa su tre che gli erano stati imputati: l'aver ricevuto tangenti per promuovere in Israele gli interessi di un uomo d'affari e di aver emesso a carico di vari istituti benefici israeliani fatture gonfiate per rimborsi relativi a viaggi all'estero finalizzati alla raccolta di fondi. Prima di lasciare Gerusalemme si parlerà ancora di questioni interne israeliane. Infatti, si fa sempre più rovente il dibattito sull’arruolamento obbligatorio nelle forze armate o in alternativa nel servizio civile nazionale dei cittadini arabi ed ebrei haredim.
Obama aiuta l'Egitto traditore
C’era una volta un Grande Paese la cui influenza, la cui capacità di mediazione, la cui generosità, anche se tuttavia motivata da motivi di interesse generale e particolare, ne facevano un punto di riferimento mondiale, e specialmente in Medio Oriente. L’ultimo impero, nel bene e nel male. Alcuni lo ritenevano un giudice parziale, ma era pur sempre un giudice cui portare ogni controversia e ogni bisogno. Inutile dire che questo grande Paese era gli Stati Uniti. Oggi l’impero non c’è più. E’ stato smantellato da tre anni e mezzo di governo di Barack Obama. Gli USA in Medio Oriente non hanno più un amico, neppure interatto come Mubarak o Ben Alì. E, ironia della sorte, questo accade da quando Obama ha instaurato la sua politica di encomio e omaggio all’Islam. [...]
Iran contro tutti. Ma il nucleare divide Teheran
Che l’Iran contrariamente a quel che speriamo non sia un Paese razionale a causa del regime degli Ayatollah, lo dice la sua incessante pulsione a minacciare, sbraitare, mettersi contro tutti. Ogni tanto noi europei pensiamo che ce l’abbia con Israele e tutt’al più con gli americani, ma la verità è che nonostante le speranze degli ultimi incontri sul nucleare è nemico di tutto il peccaminoso occidente imperialista. [...]
Il giallo di Arafat? Siluro contro Israele
Ieri Suha Arafat in coro con Hamas (“ecco di nuovo il terribile volto dell’occupazione..”) ha chiesto la riesumazione del corpo di Yasser Arafat in seguito all’inchiesta di Al Jazeera sulla morte del marito. Strano che non abbia nel contempo annunciato che intende consegnare la cartella clinica del marito che si è sempre tenuta stretta, e che anche l’ospedale francese dove è morto non ha mai lasciato vedere a nessuno. Quelle cartelle cliniche, e non Al Jazeera, descrivono tutta la verità sulla molto chiaccherata conclusione della vita del capo dell’OLP. Ma Al Jazeera è riuscita nel colpo politico tipico della sua linea di suscitare grande scandalo internazionale su un improbabile identificazione dei motivi in un avvelenamento al polonio: l’avrebbe ricavata da analisi chimiche compiute da un istituto di Losanna sulla sua biancheria e sul suo spazzolino da denti. [...]
Iran, ultima follia con plauso Onu: "La droga è ebrea"
Alle volte si cerca di crederci, l’Iran la smetterà con questa mania atomica, non sarà pazzo come sembra, tutto odio antisemita e antioccidentale, vaneggiamenti negazionisti, tutto grande Satana e piccolo Satana... no, vedrai che alla fine ci stanno a smettere di arricchire l’uranio: quando vanno agli incontri internazionali per la trattativa sul nucleare e stringono la mano alla Ashton, quella baronessa ministro degli esteri dell’UE avrà pure qualche ragione di essere tanto contenta per l’attenzione galante dei suoi interlocutori in camicia grigia e occhialini da intellettuale. [...]
L'Occidente sbaglia tre volte
E’ triste: la bussola è impazzita, non sappiamo dove andare. Ieri il nostro universo ha dato segni di stare perdendo conoscenza e spazio. Partiamo da Ginevra, gli occhi rotondi di Hillary Clinton e quelli allungati di Sergey Lavrov si sono fissati gelidi e incapaci, Kofi Annan quasi piangeva alla riunione dei Cinque da lui improvvidamente convocata a Ginevra. [...]
Mediorientale
la rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Massimo Bordin e Fiamma Nirenstein.
La conversazione di questa settimana partirà con un’analisi sulla politica interna israeliana: il ministro degli Esteri Avigdor Lieberman, infatti, si è dimesso dalla Commissione Plesner dopo che questa ha deciso di non richiedere agli arabi israeliani di svolgere il servizio militare o il servizio civile.[...]
“The longest hatred” - The European engagement against antisemitism
vi segnalo il convegno sull’antisemitismo che si terrà a Strasburgo durante i lavori dell’Assemblea Plenaria del Consiglio d’Europa, giovedì 28 giugno 2012. Il Ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata e i docenti universitari Robert Wistrich e Shmuel Trigano discuteranno della rinascita dell’antisemitismo in Europa. Qui il programma dell’evento.
Un saluto, Fiamma





