OSE, un secolo di assistenza medica al servizio delle popolazioni ebraiche in Europa
On. Nirenstein: violazione dei diritti umani in nome di "antichi usi", da noi non deve avvenire.
L’arresto del 53ene pakistano residente a Monghidoro (Bo) per gravi maltrattamenti nei confronti della moglie, di cinque figli e della nuora, getta una luce cupa su una pericolosa realtà ormai riconoscibile in svariati Paesi d’Europa: quella della violazione di tutti i diritti umani delle donne e dei minori in nome di “antichi e saggi usi e costumi tradizionali della propria terra di origine" come ha detto l’uomo arrestato oggi.
Sembra che per 7 anni almeno questo personaggio abbia tenuto in schiavitù e forse persino in schiavitù sessuale le donne e i ragazzi della sua famiglia. Da noi questo non deve avvenire: dobbiamo avere il coraggio e la forza di scavare nella realtà che ci circonda per evitare che la nostra timidezza a guardare nella realtà del multiculturalismo ci impedisca di coglierne i problemi. Per esempio una metropoli come Parigi sempre in nome di “antichi usi” conta centinai di migliaia di persone che vivono in famiglie poligamiche, naturalmente illegali. Non so quanto lo stesso fenomeno sia diffuso da noi, ma è bene interrogarsi su quante persone vivano in Italia sotto leggi che non sono le nostre e quindi adoperarsi per salvarle.
Roma, 17 aprile 2012
"Il negoziato avvantaggia Teheran (che si vanta pure)"
L’ultima volta che l’Iran e i 5+1 si sono incontrati per trattare è stato nel gennaio del 2011, e i risultati sono noti: niente,nada,nothing.L’Iran ha proseguito la marcia verso il nucleare e ormai sono moltissime le fonti certe (fra tutte l’Agenzia per l’energia atomica dell’Onu) che questo nucleare ha un uso militare. E il programma di arricchimento è andato sempre più in fretta: un rapporto della Cia e parecchi esperti israeliani sostengono che mancano pochi mesi al completamento della bomba. [...]
Ma a quella rassegna invece la Cina ci sarà
Hanno reclutato la migliore, la mia «idola», la sublime vincitrice di due premi Oscar, la shakespeariana Emma Thompson. Forse è un’ignorantona, invece, o forse, come spesso accade tra i suoi pari in Inghilterra, ama parafrasare la sua antipatia per gli ebrei in biasimo e delegittimazione contro Israele. Lei e alcuni altri suoi amici del salotto buono hanno scelto infatti di cacciare via non per esempio la Cina, campione di condanne a morte e violazioni di diritti umani che parteciperà in bellezza alla maratona shakespeariana del Globe Theatre, ma il centenario, magnifico teatro Habima, nato ancor prima dello Stato di Israele grazie all’amore profondo che ha sempre caratterizzato quel Paese nei confronti della cultura. È per quell’amore che l’Habima, tradizionalmente piuttosto di sinistra, ha tuttavia portato anche nei territori tanto bel teatro. [...]
Mediorientale
RIASCOLTA
la rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Massimo Bordin e Fiamma Nirenstein.
Fiamma Nirenstein, presente all’incontro tra Shimon Peres e Mario Monti ci dà un flash sull’impressione che ha fatto in Israele il nostro presidente del Consiglio per poi raccontare la notizia del giorno riportata dai giornali e le radio israeliane riguardante Jonathan Pollard, l’ex spia israeliana condannata all’ergastolo negli Stati Uniti nonostante le attuali richieste di liberazione da parte d’Israele. Dopo ventisei anni quale segreto rende così importante lo 007 di Gerusalemme?
Grass, simbolo degli antisemiti chic
Gente come Gunter Grass, come Mikis Theodorakis, come Josè Saramago sono in realtà la vera faccia dell’Europa, quella degli intellettuali da salotto che danno una mano a far fuori gli ebrei. Certo, dopo la Shoah, soprattutto se uno è stato nelle SS come Grass, ci vuole tempo per dirlo che Israele è peggio dell’Iran. Ma poi arriva. E vai, grande intellettuale, dicci che è la reincarnazione del nazismo, che c’è l’apartheid,che uccide i bambini per gusto, e lancerà la bomba atomica. [...]
Le incertezze islamiche della tunisia.
Adesso lo sentiremo ripetere dai giornalisti e i politici per bene in tutte le occasioni: è stato un grande successo della primavera araba, un’affermazione di democrazia la decisione di Ennahda, il partito di maggioranza tunisino che, benché rischi di procurare gradi tensioni nel suo elettorato, ha deciso di non trasformare l’articolo uno della Costituzione del 1959. Cioè, vi ha lasciato scritto che la Tunisia è «uno stato libero, indipendente e sovrano: la sua religione è l’islam e il suo regime è la repubblica». [...]
Nirenstein e Vernetti: “Il nome di Stefano Gay Taché nell’elenco delle vittime del terrorismo”
La vita di un bambino ebreo di soli 2 anni fu stroncata mentre egli usciva dal Tempio da una banda di terroristi palestinesi in nome della lotta contro Israele e gli ebrei.
In questi giorni il Presidente della Repubblica certamente sente come noi il grande dolore per l’uccisione dei tre bambini che mentre entravano a scuola a Tolosa sono stati trucidati solo perché erano ebrei.
L’inserimento del nome di Stefano Gay Tachè nell’elenco delle vittime del terrorismo ci appare un giusto modo di impegnarsi perché “mai più” si uccida un bambino perché ebreo. Ci auguriamo quindi che il prossimo 9 maggio egli possa essere ricordato nella solenne cerimonia insieme a tutte le altre vittime del terrorismo che si commemorano in quel giorno.
Roma, 26 marzo 2012
On. Fiamma Nirenstein, Vice Presidente della Commissione Esteri
On. Gianni Vernetti, già Sottosegretario agli Affari Esteri
Mediorientale
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la rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Massimo Bordin e Fiamma Nirenstein.
Contrariamente a quando deciso dal Consiglio dei diritti dell’uomo, lo Stato d’Israele sa stabilire quando un insediamento deve essere sgombrato. Un esempio recente è quello di Migron, insediamento che conta più di 20 famiglie, a est di Ramallah, per cui la Corte Suprema di Gerusalemme ha ordinato la rimozione in tempi brevi dell’enclave più consistente in Cisgiordania. [...]
Fiamma di Gerusalemme
Quando l’allora sindaco di Firenze Bogianckino andò in visita a Gerusalemme, il primo cittadino Teddy Kollek che lo accompagnò alla Tayyelet si stupì che un fiorentino potesse trovare bellissima la sua città. “Mi guardi negli occhi, lei viene da Firenze –gli disse- vuole mettere Michelangelo e Giotto a confronto con questo malaga?”, parola che si può tradurre con “confusione”. [...]