Strage di bimbi ebrei, vittime del razzismo
Il Giornale, 20 marzo 2012
Francia sotto choc: tre allievi e un insegnante massacrati di fronte a scuola. Sospetti sui neonazisti.
Che cosa resta da dire, in Europa, patria della Shoah, quando un uomo va a sparare ai bambini ebrei che entrano a scuola? E forse non ci è noto, semmai l’assassino sia lo stesso che ha fucilato nei giorni scorsi tre paracadutisti di origine straniera, il nesso fra uccidere gli ebrei e chiunque egli ritenga inferiore rispetto alla sua immagine pazzoide di società pura? Un tipo come lui non ha già buttato nei campi di concentramento, insieme agli ebrei, anche gli zingari e gli omosessuali? Forse che l’Europa non sa a memoria come sia facile ignorare millenni di civilizzazione per fare di sé una miserabile belva, stavolta una belva in motocicletta, che va a caccia di ragazzi maghrebini prima e poi di bambini ebrei?
La polizia cerca l’uomo che nella stessa zona aveva compiuto nei giorni scorsi altri tre delitti contro militari di origine maghrebina, e quindi c’è chi vuole vedere nella tragedia odierna un prodotto della Francia di Sarkozy: ma essa semplicemente arranca con difficoltà mentre cerca, né più né meno come sempre la Francia, di mantenere un senso di identità. E poiché le elezioni sono vicine, si accusa il presidente di avere alimentato un clima razzista: ma la verità è che la patologia è europea e avvertiremo la delusione di scoprire, quando lo si troverà, un idiota universale, oggi comune in Europa, e comunque un antisemita, perché nessun altro va a uccidere bambini ebrei sulla porta di scuola: troveremo o un quaedista nascosto, che attacca quelli che ritiene i suoi traditori e come indispensabile complemento, gli ebrei; o un idiota francese della razza che è sempre esistita, un individuo con patologici complessi di superiorità e di inferiorità, un mostro normale, con le sue icone di una civiltà superiore che nel clima di una Francia sempre piuttosto pomposa e tuttavia incapace di affrontare, come lo siamo tutti noi europei, le nuove sfide della globalizzazione, ha fatto di tutta l’erba xenofobica della sua anima un unico fascio intriso di benzina.
La Francia somiglia al resto d’Europa, quella della Norvegia di Breivik, o all’America del soldato John Allen Muhammed, idioti feroci l’uno pieno d’odio contro la globalizzazione, l’altro contro la civiltà occidentale in nome dell’Islam. Tuttavia se è vero che il 28 per cento dei francesi pensa che gli arabi siano più propensi a commettere crimini, il 49 pensa che gli immigranti sono più abili nello sfruttare il sistema sociale dei nativi francesi e il 15 per cento ammette di essere un po’ razzista... pure la patologia della violenza in questi casi è limitata. Ciò che ha creato in questi anni sangue, botte, aspirazione al genocidio fino a uccidere dei bambini che vanno a scuola è l’antisemitismo, sempre in crescita in questi anni in Europa. La Shoah non ha curato la malattia di fondo del continente, l’odio più antico che si è eccitato con l’avvento di un’immigrazione islamica talora ancora più antisemita, come ci ha ricordato da noi la preparazione dell’attacco alla sinagoga di Milano da parte di un ventenne marocchino, e tanti altri episodi.
A Roma un bambino, Stefano Tache è già stato mitragliato e ucciso all’uscita della sinagoga e non possiamo oggi fare a meno di ricordarlo. Ma la Francia è campione di antisemitismo. Là nel 1980 saltò per aria la sinagoga parigina di rue Copernic, quattro morti, nell’aprile del 2002 tre sinagoghe furono bruciate, a Nizza e a Sarcelles due scuole furono vandalizzate... Fu allora, e si era ai primordi, che Israele accusò la Francia di essere il Paese più antisemita d’Europa, e solo questo costrinse Chirac a reagire sul serio. Ma da allora le aggressioni violente, spesso in rapporto con gli eventi mediorientali, sono continuati senza tregua, a dimostrare che Vichy non deportò i bambini ebrei francesi solo perché costretta dai tedeschi. Nel 2011, 389 azioni antisemite sono state perpetrate, e anche se c’è un calo del 16 per cento rispetto all’anno precedente, resta eguale il numero delle azioni violente. Ragazze assalite sulla metropolitana perché indossavano una collana con la stella di David, un ragazzo pugnalato per la stessa ragione, botte a chi porta la Kippà in testa, scuole bruciate nel 2009 a Marsiglia, messaggi di odio antisemita nelle cassette delle lettere, bombe molotov contro le sinagoghe... L’elenco è lunghissimo e quasi sempre adornato oltre che da svastiche dipinte sulle scuole da urla di «Palestina vincerà, sporchi ebrei» o «ZOG», che vuol dire governo di occupazione sionista.
Il delitto fiorisce in questa situazione specie quando è difficile credere che l’antisemitismo, quella malattia vergognosa e infettiva, ne sia la vera causa. Così, per esempio, un dottore ebreo di settant’anni è stato pugnalato due volte nel suo ufficio nella cittadina di Valenton a Sud di Parigi. Nessuno ha mai trovato chi è stato. Terribile, indelebile, la storia del ragazzo Ilan Halimi, rapito da una banda di islamici che per tre settimane lo hanno torturato in un casermone di periferia, poi lo hanno gettato in una discarica a morire, oggi postano blog antisemiti sul web. La polizia non trovò Halimi perché non credeva nella pista antisemita. Adesso, dopo Tolosa, è ora che tutta Europa finalmente ci creda, la analizzi nella sua orrida complessità, la combatta. Mentre noi chiamiamo di nuovo tre nomi di bambini uccisi solo perché ebrei, insieme ai milioni cui è già toccata questa sorte. Addio Arieh, di 6 anni, Gabriel di 3, uccisi insieme al padre Nathan, e Miriam di 8.
Ancora una volta, nella mia vita ho dovutoassistere all'assassinio antisemita di poveribimbi di fede ebraica, per mano di un'antisemita che ha dichiarato di essere dispiaciuto di aver ucciso così pochi inno-centi e godi popolo, lo ha fatto per vendi-care i bimbi palestinesi assassinati dagliisraeliani. All'orrore infinito si aggiunge laridicolaggine, di un povero malato menta-le, affetto da spirito di vendetta. Non pos-so andare oltre, dopo aver visto a Geru-salemme i funerali di creature innocenti.Pensavo che Aushivitz fosse il capolineafinale dell'odio nazista, e invece questoodio prosegue per mano araba.Sono contento, che domenica a Parigisfileranno insieme la comunità ebraica e quella musulmana.Tutta la mia piena solidarietà, ai parenti delle vittime e tutto Israele.Shalom
Edda Fogarollo , Italia
UN ENNESIMO SEGNALE DELL'AUMENTO DELL'ANTISEMITISMO IN EUROPA.La drammatica esplosione di odio antisemita manifestata a Tolosa in Francia la mattina del 19 marzo, è per l’Europa un ennesimo allarme che l’odio antiebraico sta riesplodendo.L’Europa dovrebbe imparare dalla recente storia della Shoah, la cui realizzazione è stata il frutto della collaborazione, in molti casi, o della connivenza, in altri casi, degli stati europei, ed è stata preceduta da evidenti segnali di antisemitismo in Germania (Leggi di Norimberga del 1935) e in Italia (Leggi razziali del 1938).Ora a distanza di pochi decenni non si può più stare in silenzio, non ci si può preoccupare solamente del PIL delle nazioni della zona Euro o dell’andamento delle borse, ma è un dovere morale, oltre che civile, difendere il diritto di vivere in sicurezza. Perché dover morire, in una nazione moderna e progredita come la Francia, andando a scuola in una mattina di marzo, solamente perché sei ebreo, è il fallimento di tutti i diritti umani.Ci uniamo al cordoglio delle Comunità Ebraiche e chiediamo che episodi come questo non possano più accadere e che vengano emesse dal Parlamento Europeo leggi che condannino come incitamento alla criminalità ogni espressione di antisemitismo.Se durante il nazismo la cecità europea ha permesso le camere a gas e ha autorizzato che i treni della morte percorressero il suolo europeo, ora è un imperativo che l’Europa apra gli occhi e difenda i suoi cittadini, altrimenti, continuare a parlare di diritti umani diventa un vuoto slogan senza significato e rilevanza.Ebrei d’Europa,Ebrei d’ItaliaVi chiediamo scusa per questo drammatico episodio. prof.ssa Edda Fogarollo
fabio ascoli , roma
sig.Nirestain la sua analisi estremamente lucida pone un imperativo.:agire!!!ognuno di noi deve reagire,in particolare chi ha ruoli di leadership deve trascinare gli altri in niziative di contrasto a livello politico ,culturale...è ora di addomesticare Amalek coinvolgendo gli uomini di buona volonta' di ogni credo o etnia...continui in cio' che fa'cercando piu' alleati possibili.Con stima F:A:
fabio ascoli , roma
sig.Nirestain la sua analisi estremamente lucida pone un imperativo.:agire!!!ognuno di noi deve reagire,in particolare chi ha ruoli di leadership deve trascinare gli altri in niziative di contrasto a livello politico ,culturale...è ora di addomesticare Amalek coinvolgendo gli uomini di buona volonta' di ogni credo o etnia...continui in cio' che fa'cercando piu' alleati possibili.Con stima F:A:
Giovanni Neiman , Roma, Italia
Sharon già più di 10 anni fa aveva invitato gli ebrei francesi ad andarsene.Retrospettivamente non si può negare che avesse ragione, nonostante gli ebrei francesi si fossero affrettati a negari qualsiasi situazione di emergenza.Guardate cosa è successo in questi anni, e quello che sta succedendo.La cosa brutta è che gli ebrei francesi ancora la difendono, la Francia, dicendo che "non se lo aspettavano"...che "si vive tranquilli"...La Francia deve fare i conti con se stessa e con la società che ha creato i fatti di Parigi, quelli di Strasburgo, etc. etc. etc.E' proprio la società francese che è sbagliata. Punto.Giovanni,Roma
Dario Maggiulli , Fiumicino
Sono profondamente commosso. Il mio caloroso abbraccio a tutto il mondo ebraico. Condanna assoluta, di questi esseri infernali allo stato libero. Non appartengono al nostro mondo. Shalom.
Vincenzo , Teramo
Una preghiera affinchè finisca l'odio verso gli ebrei.
michele lascaro , matera
Delitto atroce e, sempre, incomprensibile. Passeranno forse molti anni perché il senso morale e di civiltà entri nelle teste delle persone. È necessario riformare innanzitutto il concetto di famiglia, poi l'educazione, in famiglia e a scuola. Ma il compito appare difficile, perché la natura umana tende al male.
Percy D'Elia , Roma
Gent.ma On.le Nirenstein,E' veramente vergognoso che dopo più di 70 anni da quando ha avuto inizio il nazismo, ci sono ancora delle persone bieche che credono ancora in queste idealogie MALATE.Spero che i colpevoli siano catturati al più presto e che una condannaseverissima venga loro inflitta. Siamo stufidi questi malati, per non dire animali che da anni continuano a trucidare persone innocenti nonchè bambini!!!E' veramente ora di farla finita con questiideali assolutamente barbarici.Un caro saluto.Percy D'Elia
Cinzia , Italia
sono incredula,non ci volevo credere,una grande sofferenza ci guardiamo in faccia io e mia figlia e le lacrime scendono da sole:qualcuno faccia qualcosa,cambiate la società cambiate il mondo così non si può più andare avanti!
massimo di veroli , Roma italia
Buongiorno,mi permetto di copiare una piccola sezione di un articolo che condivido e mi e le chiedo, quando possiamo creare una legge che condanni fortemente l'istigazione al razzismo in Italia?grazieE’ arrivato il momento che gli ebrei e i loro amici reagiscano con fermezza a queste insulse campagne diffamatorie atte solo a fomentare l’odio antisemita, che premano sui Governi perché approvino leggi che puniscano chi fomenta quest’odio. E’ arrivato il momento che anche in Europa si discuta di questo e che vengano prese le giuste misure per limitare la campagna d’odio, a partire dall’immediato allontanamento della rappresentante della politica estera europea, quella Catherine Ashton che più volte ha chiaramente palesato il suo antisemitismo. Insomma, è ora che ci si svegli e si inizia a contrastare le campagne nazi-islamico-comuniste con i giusti mezzi. Non vogliamo e non possiamo più vedere fatti come quello avvenuto ieri a Tolosa. Non possiamo permetterci di tornare indietro nella storia.
giuseppe casarini , binasco (MI)-Italia
Gentile Signora,oggi nessun commento personale.Da riprendere e citando Dante "ben chiavate ci siano nella testa" le parole dell'ultima parte di questo intenso e significativo articolo:"Il delitto fiorisce in questa situazione specie quando è difficile credere che l’antisemitismo, quella malattia vergognosa e infettiva, ne sia la vera causa. Così, per esempio, un dottore ebreo di settant’anni è stato pugnalato due volte nel suo ufficio nella cittadina di Valenton a Sud di Parigi. Nessuno ha mai trovato chi è stato. Terribile, indelebile, la storia del ragazzo Ilan Halimi, rapito da una banda di islamici che per tre settimane lo hanno torturato in un casermone di periferia, poi lo hanno gettato in una discarica a morire, oggi postano blog antisemiti sul web. La polizia non trovò Halimi perché non credeva nella pista antisemita. Adesso, dopo Tolosa, è ora che tutta Europa finalmente ci creda, la analizzi nella sua orrida complessità, la combatta. Mentre noi chiamiamo di nuovo tre nomi di bambini uccisi solo perché ebrei, insieme ai milioni cui è già toccata questa sorte. Addio Arieh, di 6 anni, Gabriel di 3, uccisi insieme al padr e Nathan, e Miriam di 8."shalomggc