Mediorientale
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la rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Massimo Bordin e Fiamma Nirenstein.
Contrariamente a quando deciso dal Consiglio dei diritti dell’uomo, lo Stato d’Israele sa stabilire quando un insediamento deve essere sgombrato. Un esempio recente è quello di Migron, insediamento che conta più di 20 famiglie, a est di Ramallah, per cui la Corte Suprema di Gerusalemme ha ordinato la rimozione in tempi brevi dell’enclave più consistente in Cisgiordania.
Andando in Egitto segnaliamo una notizia riportata dai media locali: le forze di sicurezza del Cairo sono riuscite a sventare un attacco terroristico contro alcune navi israeliane che attraversavano il Canale di Suez, gli attentatori sembra siano stati finanziati dall’Iran. Intanto che a Tel Aviv si manifesta sotto lo slogan "Israel Loves Iran Peace & Love Meetup" per mobilitare l'opinione pubblica mondiale contro un possibile attacco da parte di Israele che nel frattempo ha aperto un punto di passaggio per consentire il trasporto di carburante verso la Striscia di Gaza colpita da diversi black-out elettrici a causa della cupidigia di Hamas.
Mentre in Siria continua la mattanza compiuta dal presidente Assad, i media si dividono in due parti in stridente contrasto. La questione siriana percorre la faglia tra sunniti e sciiti.
Parlando di Turchia, invece, ascolteremo uno scambio piuttosto vivace tra Nirenstein e Bordin sul Governo di Erdogan che si è accordato con Obama per inviare al Free Syrian Army un aiuto “non letale”, questa l’espressione criptica usata dal premier turco.