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Attentato Bulgaria: Nirenstein e Muti in Israele ricordano le vittime

mercoledì 18 luglio 2012 Generico 2 commenti
Si e' svolta stasera all'Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv la presentazione di "A Gerusalemme", l'ultimo libro di Fiamma Nirenstein, autrice e giornalista, vicepresidente della Commissione Esteri della Camera. Alla presentazione e' intervenuto un relatore di eccellenza, il Maestro Riccardo Muti, in Israele per dirigere il Requiem di Verdi all'Orchestra Filarmonica di Tel Aviv.

La serata e' stata scossa dalla notizia dell'attentato terroristico contro turisti israeliani in Bulgaria, in cui hanno perso la vita almeno 8 persone. "Nonostante il dolore per l'attentato", ha dichiarato Nirenstein, "la presentazione del libro doveva essere portata avanti proprio in nome dell'essenza di quello che e' il mio libro, che racconta fra l'altro degli anni in cui Gerusalemme e' stata duramente colpita dal terrorismo suicida: l'affermazione della vita sopra la morta".

All'apertura del suo intervento, il Maestro Muti ha annunciato che domani dedicherà la prima del Requiem di Verdi alle vittime dell'attentato.

Gerusalemme, 18 luglio 2012 

Siria, l'incubo delle armi chimiche: «casus belli» o salvezza di Assad?

sabato 14 luglio 2012 Il Giornale 0 commenti
 Il Giornale, 14 luglio 2012

Già da tempo si sapeva che la Siria aveva accumulato quella che viene chiamata l’arma nucleare dei poveri, ovvero un arsenale chimico micidiale. Ma gli americani ci andavano piano a denunciarne i rischi, perchè i precedenti di Saddam Hussein bruciano ancora. Obama non vuole certo, a ditanza di pochi anni, gridare “al lupo” come un Bush qualsiasi. La verità però anche se fa male ogni tanto affiora: gli USA, dopo mille avvertimenti israeliani anche pubblici e richiami di svariati altri servizi di sicurezza, han mangiato finalmente la foglia, e il Wall Street Journal riporta il fatto che svariati rappresentanti ufficiali del governo hanno affermato che Assad ha “ mosso una parte del suo arsenale chimico”. [...]

Inviare i caschi blu dell'Onu in Nigeria, lo chiedono Nirenstein, Roccella e Sbai

venerdì 13 luglio 2012 Attivita parlamentari 0 commenti
Nella mozione presentata a firma delle deputate del PDL si chiede alle Nazioni Unite di intervenire per fermare le stragi dei cristiani in Nigeria. Le parlamentari rappresentanti delle tre religioni monoteiste (la cattolica Eugenia Roccella, l'ebrea Fiamma Nirenstein, la musulmana Sbai Souad) hanno spiegato in una conferenza stampa le motivazioni che hanno portato a presentare il documento, sottoscritto da altri 17 colleghi.

Introduce l’On. Eugenia Roccella: “Nell’ultimo anno in Nigeria sono stati più di 600 i cristiani uccisi dall’estremismo islamico e almeno 100.00 negli ultimi dieci anni: quello che chiediamo con voce unanime è che si intervenga fisicamente attraverso una missione dei Caschi blu dell’Onu, per difendere la libertà di culto dei cristiani in Nigeria e che l’organizzazione estremista Boko Haram, responsabile degli attacchi mirati contro i cristiani, venga inserita nella blacklist delle organizzazioni terroristiche”.

L’On. Souad Sbai definisce la situazione “drammatica non solo per i cristiani e  per gli intellettuali costretti a vivere minacciati quotidianamente dalla spada dell’Islam radicale, ma sono anche vittime del silenzio assordante dell’Occidente che permette a personaggi come il presidente del Sudan, Omar Al-Bashir, di continuare a vivere e a governare senza dover pagare per gli innumerevoli crimini contro l’umanità di cui si è macchiato negli anni. Le azioni di violenza non colpiscono solo i cristiani, ma anche le donne musulmane nei confronti delle quali si registrano atti sempre più feroci. Stiamo assistendo a una re-islamizzazione del Maghreb e dell’Africa sub sahariana, dove il fondamentalismo e la violenza non risparmiano nemmeno gli stessi musulmani”.

Conclude l’On. Fiamma Nirenstein: “Nonostante l'idea del ricorso ai caschi sia molto audace tale reazione da parte della Comunità internazionale sarebbe realmente necessaria. Non esistono monete di scambio o transazioni valide quando ci si confronta con ideologie così violente dove l’antagonismo è un carattere fondamentale. Una lezione che ho appreso nella lotta contro l’antisemitismo, una battaglia che porto avanti da anni”. Inoltre, il Vice presidente della commissione esteri spiega che “i terroristi di Boko Haram non sono un gruppo isolato ma ci sono delle forze internazionali a sostenerli. Se per molti anni il Governo di Abuja ha ricevuto ingenti finanziamenti dall’Arabia Saudita ora c’è un nuovo attore che si fa sempre più spazio: l’Iran sciita che sostiene soprattutto con le armi gli integralisti nigeriani”.

Segue testo della mozione.

Roma, 13 luglio 2012

151 parlamentari italiani chiedono al Comitato Olimpico Internazionale di ricordare i morti di Monaco ‘72

mercoledì 11 luglio 2012 Attivita parlamentari 2 commenti

Centocinquantuno parlamentari italiani di tutti i gruppi politici hanno sottoscritto una lettera al Presidente del Comitato Olimpico Internazionale Jacques Rogge affinché, durante la cerimonia di apertura della XXX Edizione dei Giochi Olimpici di Londra, venga osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime del massacro di Monaco del 1972.

L’On. Fiamma Nirenstein, Vice Presidente della Commissione Esteri e promotrice di questa iniziativa, spiega: “dal 1976 a oggi ad ogni edizione dei giochi olimpici un gruppo di familiari degli 11 atleti israeliani massacrati alle Olimpiadi di Monaco del 1972 dall’organizzazione terroristica Settembre Nero, ha chiesto di osservare un minuto di silenzio in memoria dei loro cari. Questa richiesta è stata ogni volta rifiutata. Quest’anno, ricorrono 40 anni dal massacro. Il Parlamento Italiano, con quello canadese, quello australiano e col Senato americano unisce la sua voce a quella delle vedove e delle molte organizzazioni che chiedono un momento di pietà nei confronti degli atleti uccisi e una ferma condanna del terrorismo.

A seguire il testo della lettera e i nomi dei firmatari.

Per informazioni: segreteria On. Fiamma Nirenstein
tel. 06 6760 68 05 cell. 393 805 8906 mail: nirenstein_f@camera.it

Roma, 11 luglio 2012  

Mediorientale

martedì 10 luglio 2012 Generico 0 commenti

RIASCOLTA
la rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Massimo Bordin e Fiamma Nirenstein.




La puntata di questa settimana inizia con un’analisi della politica interna israeliana. La Corte Distrettuale di Gerusalemme ha assolto l'ex primo ministro Ehud Olmert da due capi d'accusa su tre che gli erano stati imputati: l'aver ricevuto tangenti per promuovere in Israele gli interessi di un uomo d'affari e di aver emesso a carico di vari istituti benefici israeliani fatture gonfiate per rimborsi relativi a viaggi all'estero finalizzati alla raccolta di fondi. Prima di lasciare Gerusalemme si parlerà ancora di questioni interne israeliane. Infatti, si fa sempre più rovente il dibattito sull’arruolamento obbligatorio nelle forze armate o in alternativa nel servizio civile nazionale dei cittadini arabi ed ebrei haredim.

Obama aiuta l'Egitto traditore

martedì 10 luglio 2012 Il Giornale 3 commenti
Il Giornale, 10 luglio 2012

C’era una volta un Grande Paese la cui influenza, la cui capacità di mediazione, la cui generosità, anche se tuttavia motivata da motivi di interesse generale e particolare, ne facevano un punto di riferimento mondiale, e specialmente in Medio Oriente. L’ultimo impero, nel bene e nel male. Alcuni lo ritenevano un giudice parziale, ma era pur sempre un giudice cui portare ogni controversia e ogni bisogno. Inutile dire che questo grande Paese era gli Stati Uniti. Oggi l’impero non c’è più. E’ stato smantellato da tre anni e mezzo di governo di Barack Obama. Gli USA in Medio Oriente non hanno più un amico, neppure interatto come Mubarak o Ben Alì. E, ironia della sorte, questo accade da quando Obama ha instaurato la sua politica di encomio e omaggio all’Islam. [...]

Iran contro tutti. Ma il nucleare divide Teheran

domenica 8 luglio 2012 Il Giornale 1 commento
Il Giornale, 8 luglio 2012

Che l’Iran contrariamente a quel che speriamo non sia un Paese razionale a causa del regime degli Ayatollah, lo dice la sua incessante pulsione a minacciare, sbraitare, mettersi contro tutti. Ogni tanto noi europei pensiamo che ce l’abbia con Israele e tutt’al più con gli americani, ma la verità è che nonostante le speranze degli ultimi incontri sul nucleare è nemico di tutto il peccaminoso occidente imperialista. [...]

Il giallo di Arafat? Siluro contro Israele

giovedì 5 luglio 2012 Il Giornale 2 commenti
Il Giornale, 5 luglio 2012

Ieri Suha Arafat in coro con Hamas (“ecco di nuovo il terribile volto dell’occupazione..”) ha chiesto la riesumazione del corpo di Yasser Arafat in seguito all’inchiesta di Al Jazeera sulla morte del marito. Strano che non abbia nel contempo annunciato che intende consegnare la cartella clinica del marito che si è sempre tenuta stretta, e che anche l’ospedale francese dove è morto non ha mai lasciato vedere a nessuno. Quelle cartelle cliniche, e non Al Jazeera, descrivono tutta la verità sulla molto chiaccherata conclusione della vita del capo dell’OLP. Ma Al Jazeera è riuscita nel colpo politico tipico della sua linea di suscitare grande scandalo internazionale su un improbabile identificazione dei motivi in un avvelenamento al polonio: l’avrebbe ricavata da analisi chimiche compiute da un istituto di Losanna sulla sua biancheria e sul suo spazzolino da denti. [...]

Iran, ultima follia con plauso Onu: "La droga è ebrea"

mercoledì 4 luglio 2012 Il Giornale 9 commenti
Il Giornale, 4 luglio 2012

Alle volte si cerca di crederci, l’Iran la smetterà con questa mania atomica, non sarà pazzo come sembra, tutto odio antisemita e antioccidentale, vaneggiamenti negazionisti, tutto grande Satana e piccolo Satana... no, vedrai che alla fine ci stanno a smettere di arricchire l’uranio: quando vanno agli incontri internazionali per la trattativa sul nucleare e stringono la mano alla Ashton, quella baronessa ministro degli esteri dell’UE avrà pure qualche ragione di essere tanto contenta per l’attenzione galante dei suoi interlocutori in camicia grigia e occhialini da intellettuale. [...]

L'Occidente sbaglia tre volte

domenica 1 luglio 2012 Il Giornale 4 commenti
Il Giornale, 1 luglio 2012

E’ triste: la bussola è impazzita, non sappiamo dove andare. Ieri il nostro universo ha dato segni di stare perdendo conoscenza e spazio. Partiamo da Ginevra, gli occhi rotondi di Hillary Clinton e quelli allungati di Sergey Lavrov si sono fissati gelidi e incapaci, Kofi Annan quasi piangeva alla riunione dei Cinque da lui improvvidamente convocata a Ginevra. [...]
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