Mediorientale
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la rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Massimo Bordin e Fiamma Nirenstein.
Siria ci sono stati tanti cambiamenti ma Assad, al contario di quanto sostengono molti analisti, ancora è lontano da abdicare. Perché Assad continua a spargere sangue di innocenti? Qual è lo scopo di usare civili come scudi umani? Oltre ad Assad, tuttavia, preoccupano molto i ribelli siriani che hanno conquistato una base missilistica del regime vicino ad Homs che custodiva numerose armi chimiche.
Iran. Il 18 e 19 di questo mese riprendono i colloqui che si svolgeranno a Mosca. Alla richiesta dell’AIEA di ispezionare il sito militare di Parkin, Teheran ha risposto di essere deciso a distruggere il sito. L’Iran, comunque, è provato anche dalla disperante situazione economica domestica che è sull’orlo del collasso soprattutto in vista delle sanzioni UE che partiranno il prossimo 1 luglio e dell’offerta di Riyadh di far scendere il prezzo del petrolio. Intanto, gli ayatollah continuano a soffocare il popolo iraniano: alle donne è stato proibito di guardare i campionati europei di calcio e a dei ragazzi di giocare con pistole ad acqua: pena l’arresto.
In Israele va segnalato la scelta della Knesset di riconoscere il Genocidio armeno, una scelta che indebolisce ancora di più i già flebili rapporti con la Turchia. Inoltre ascoltando la puntata di "Medio Oriente visto da Gerusalemme" scopriremo chi hanno votato per le presidenziali del Cairo gli egiziani che vivono in Israele e come lo Stato ebraico sta vivendo la triste situazione dei profughi sudanesi e cosa chiederà Shimon Peres ad Obama in occasione del conferimento della Presidential Medal of Freedom.