Mediorientale
RIASCOLTA
la rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin.
Solamente nella mattinata di lunedì scorso dalla Striscia di Gaza sono stati sparati circa 55 razzi Qassam e colpi di mortaio contro i civili del sud d’Israele. La popolazione israeliana che confina con Gaza è terrorizzata. Forse quanto quella della Striscia di Hamas dove secondo un recente report pubblicato da Human Rights Watch l’oppressione del sistema giudiziario imposto dal movimento islamico è basata sulla tortura, picchiaggi e confessioni estorte. [...]
L'On. Fiamma Nirenstein chiede al sindaco di Napoli De Magistris di rinunciare al sostegno della Flottilla antisraeliana
"È con estrema preoccupazione e sconcerto che apprendo che il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha concesso il patrocinio del comune all’Associazione “Ship to Gaza Sweden” legata al movimento Freedom Flotilla che organizza la missione della nave Estelle per forzare il blocco navale che Israele chiede di rispettare in risposta ai ripetuti atti ostili che giungo dal territorio amministrato da Hamas, un'organizzazione integralista islamica nella lista dell'Unione Europea delle organizzazioni terroriste che domina interamente il territorio di Gaza ed è devota alla distruzione dichiarata dello stato d'Israele e di tutti gli ebrei. Sono praticamente quotidiani i lanci di missili verso le città israeliane e dall’inizio del 2012 fino allo scorso settembre ne sono stati sparati ben 381 contro i civili, è anche accertata la quotidiana preparazioni di attacchi terroristici contro Israele e le dichiarazioni dei leader di Hamas sono pura istigazione all'odio e al terrore, giorno dopo giorno. Cercare di portare aiuto a Gaza compiendo l'atto ostile dell'uso di vie non certificare equivale senza ombra di dubbio a un gesto di folle ostilità contro l'esistenza stessa di Israele. [...]
La povertà a Teheran fa scoppiare la rivolta del bazar
E’ comunque una grande notizia, anche se non ne sappiamo affatto l’esito, ma un dato di fatto è chiaro: esiste di nuovo un Iran coraggioso, non tutto è stato sommerso nel bagno di sangue in cui affogarono le proteste del 2009. Grande notizia, le sanzioni funzionano! Esiste un Iran stufo e spaventato dalle sanzioni che hanno ucciso l’economia persiana. L’esito di una operazione che appariva inconsistente, invece eccolo là, si vede nel gas dei fumogeni che la polizia del regime, in assetto di guerra, ieri ha sparato nelle vie di Teheran. [...]
Mediorientale
RIASCOLTA
la rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin.
La puntata di questa settimana inizia dall’analisi dalla situazione interna della politica israeliana affetta da una sorta di febbre elettorale. Le prossime elezioni politiche potrebbero svolgersi già nel febbraio 2013, con nove mesi di anticipo sulla scadenza originale se i diversi partiti che compongono la coalizione di governo non riuscissero a trovare un'intesa sulla finanziaria del 2013, che presumibilmente comporterà ingenti e dolorosi tagli alla spesa pubblica. Intanto due vecchi personaggi dello scenario politico gerosolimitano rientreranno nell’agone politico. Mentre il rapporto tra Barak, ministro della Difesa, e il primo ministro Netanyahu si è inacerbito dopo le recenti visite di entrambi negli USA. Netanyahu ha accusato il ministro della difesa Ehud Barak di aver "seminato zizzania" fra Israele e Stati Uniti dove il discorso di Netanyahu durante l'Assemblea ONU è stato frainteso da molti.[...]
Ecco perchè Obama sbaglia a pagare i Fratelli musulmani
Nirenstien: con la condanna di Sallusti l'Italia torna all'epoca dittatoriale
"Stupefatta e scandalizzata come giornalista e parlamentare dalla sentenza che ha investito oggi di nuovo Alessandro Sallusti ho l'impressione che in un epoca di messa in discussione della libertà di opinione si voglia trascinare l'Italia a livelli toccati solo in epoca dittatoriale"
Roma, 26 settembre 2012
Appello al mondo civile: boicottate Ahmadinejad
L’assemblea dell’ONU, con le sue cospicue falle, è in corso. Dal Darfur alla Siria, la sua inerzia è stata ed è la malattia del mondo. Le sue scelte, fatte in assemblea e in tutte le sue agenzie a colpi di maggioranze islamiche e terzomondiste, ne fanno un corpaccione irrilevante e talora dannoso. Ma un gesto, potrebbe ridargli significato: un serio boicottaggio del discorso di Ahmadinejad previsto per domani. Il presidente iraniano ha però già fatto il suo debutto ieri a una sessione sullo stato di diritto, di cui non può saperne tanto. [...]
Che ogni Paese libero si assenti dall’Assemblea Generale dell'ONU prima che Ahmadinejad intervenga.
Dichiarazione dell’On. Fiamma Nirenstein, Vice Presidente della Commissione Esteri:
“All'apertura dell'Assemblea Generale dell'ONU non possiamo fare a meno di notare che ancora una volta, come ha fatto ripetutamente dal 2007 in avanti, il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad si appresta a rilanciare dal podio delle Nazioni Unite il suo appello all'odio e alla distruzione di un altro Stato membro, la negazione della Shoah, la determinazione a costruire un potere atomico che anche l'IAEA, l'agenzia dell'ONU per l'energia atomica, suppone destinata ad un uso non pacifico, ovvero alla costruzione della bomba atomica. Ahmadinejad parla nel suo ruolo di leader di un Paese privo di libertà di opinione e di religione, che tiene le donne in stato d'inferiorità, perseguita gli omosessuali.
L'Iran che il dipartimento di Stato Americano ritiene fra i più pericolosi esportatori di terrorismo anche tramite gli Hezbollah e Hamas, che aiuta con uomini e armi la dittatura di Bashar Assad in Siria, non deve di nuovo diffondere il suo messo genocida, antisemita, anticristiano, dal podio dell'ONU. Le sue violazioni della carta dell'ONU sono molteplici, le sue continue e anche recentissime chiamate a "cancellare Israele dalla carta geografica" violano la convenzione contro il genocidio. Ascoltare il discorso di Ahmadinejad all'ONU è una crudele parodia del concetto di libertà di opinione, e ogni paese libero deve boicottarne l'intervento allontanandosi dall'aula prima che cominci a parlare.”
Roma, 24 settembre 2012
L'Occidente cambi rotta con l'islam
Primavere arabe. Era meglio quando si stava peggio
Si stava meglio quando si stava peggio. Già sentito dire? E allora perchè tutti si sono eccitati tanto quando le folle arabe, adornate di aura primaverile, hanno fatto le loro rivoluzioni? Ora la novità è che, a confermare le delusioni, i dati dicono che la forza dell’opinione pubblica, le libertà civili, lo stato di diritto, la corruzione e la trasparenza hanno fatto nei paesi rivoluzionari passi indietro o sono rimasti fermi rispetto ai bei tempi dei tiranni. Lo scrive il rapporto della Freedom House che di mestiere misura ogni anno il tasso di democrazia. [...]





