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Interrogazione sulla pubblicazione del rapporto dal titolo «Quanto ci costa delegittimare Israele?»

giovedì 20 dicembre 2012 Attivita parlamentari 0 commenti

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Dal bollettino della Camera dei Deputati del 19 dicembre 2012 riportiamo la discussione dell'interrogazioniepresentata dall’On. Fiamma Nirenstein sulla pubblicazione del rapporto dal titolo «Quanto ci costa delegittimare Israele?»

Si ricordano le modalità dell’interrogazione così come stabilito dal regolamento: l’interrogazione viene sinteticamente presentata e vi si allega il testo; segue la risposta del Governo e successivamente sono concessi cinque minuti di replica all’interrogante. 

Vi invitiamo anche a leggere articolo, pubblicato sul Jerusalem Post, riguardo a questa e a un'altra interrogazione presentata: http://www.jpost.com/International/Article.aspx?id=297203

Interrogazione a risposta in Commissione 5-08666:

NIRENSTEIN. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:

ha suscitato vivo scalpore la pubblicazione dal titolo «Quanto ci costa delegittimare Israele?» - Rapporto sui finanziamenti pubblici alle ONG che fanno delegittimazione di Israele, a cura di Giovanni Matteo Quer, presentato il 17 novembre 2012 e discusso nei giorni scorsi a Roma in occasione del XXII Congresso nazionale della Federazione delle associazioni Italia-Israele - in quanto vi si documenta che in Italia si è costituito, in via di fatto, un autentico doppio binario nelle relazioni con Israele: da un lato quello ufficiale, quasi esclusivamente governativo, di amicizia e sostegno e, da un altro lato, un canale parallelo, informale ma attivissimo, di condanna, stigmatizzazione, delegittimazione; [...]

Mediorientale

martedì 18 dicembre 2012 Generico 0 commenti
RIASCOLTA 

La rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin.

http://www.radioradicale.it/scheda/368644

La puntata di oggi inizia partendo dall’analisi della politica interna israeliana quando mancano solamente cinque settimane al prossimo 22 gennaio data delle elezioni legislative. Intanto, il ministro israeliano degli Affari esteri, Avigdor Lieberman, ha annunciato le dimissioni, dopo che è stato incolpato di frode e abuso di fiducia. Lieberman è un partner importante del primo ministro Benyamin Netanyahu all’interno della coalizione al potere e molto è stato detto di lui ma durante la puntata Nirenstein sfata molti bias raccontanti sul capo della diplomazia di Gerusalemme.

On. Nirenstein: “Sono preoccupata per il ricovero di Pannella, è persona preziosa per l’Italia”

lunedì 17 dicembre 2012 Generico 1 commento
Dichiarazione dell’On. Fiamma Nirenstein, Vicepresidente della Commissione Esteri:

“Sono molto preoccupata per Marco Pannella, ricoverato in ospedale a causa del rischio fisico che comporta il suo sciopero totale della fame e della sete. I medici dicono infatti che rischia la vita, e questo è intollerabile sia per motivi umani che politici: l'Italia ha bisogno di un valoroso combattente dei diritti umani come Pannella. Pannella e i Radicali combattono da tempo in favore dell'amnistia e del voto ai carcerati. Uno sguardo ai dati suggerisce che ciò sarebbe semplicemente conforme a una migliore applicazione delle convenzioni internazionali e del rispetto dei diritti umani . Condivido la sua battaglia, e gli chiedo di non metter a repentaglio la sua salute con senso di responsabilità verso gli amici e verso il Paese”.

Roma, 17 dicembre 2012 

Assad agita contro Israele lo spettro delle armi chimiche

mercoledì 12 dicembre 2012 Il Giornale 3 commenti

Il Giornale, 17 dicembre 2102

Come in una spirale di orrore, adesso entrano sulla scena siriana anche i campi profughi palestinesi: è addirittura un bombardamento compiuto dai jet di Assad quello che ha colpito dentro una moschea del campo profughi di Yarmouk, alla periferia di Damasco, 25 ribelli che vi si erano rifugiati dopo aver tentato un’avanzata nella capitale. Sono stati tutti uccisi, e lo scontro nel campo aveva messo in fuga il famoso comandante del Fronte Popolare di Liberazione della Palestina, il duro e ormai anziano Ahmed Jibril. Era rimasto fedele ad Assad mentre il capo di Hamas Khaled Mashaal se ne era andato in cerca di altri sponsor. [...]

Israele, stella polare della politica estera italiana

martedì 11 dicembre 2012 Attivita parlamentari 8 commenti
Il testo dell'intervento dell'On. Fiamma Nirenstein, Vicepresidente della Commissione Esteri, tenuto oggi in occasione dell’audizione di Giulio Terzi di Sant’Agata, Ministro degli Affari Esteri, sull’esito del voto presso l’Assemblea Generale dell’ONU in ordine al riconoscimento all’Autorità palestinese dello status di Paese non membro.

Sulla WebTV della Camera dei Deputati la registrazione dell’audizione:
http://webtv.camera.it/portal/portal/default/Commissioni/Dettaglio?IdEvento=5520

Prima di tutto ringrazio il Ministro, che ha svolto un intervento complesso e persino sofferto. Ho avvertito nella complessità della sua esegesi sulla risoluzione italiana un tormento, oltre che una determinazione, che sinceramente mi fa piacere e mi conferma nell’idea che la decisione di Palazzo Chigi abbia avuto un carattere subitaneo, sul quale io non ritorno a lungo, in quanto ho già sentito molti miei colleghi spiegare di che cosa si è trattato. Il Ministro Terzi è fra coloro che hanno sempre compreso il pieno significato culturale e strategico della difesa di Israele. Qui affrontiamo il punto di gran lunga più delicato della storia di questi cinque anni in politica estera, un evidente cambio di linea, una svolta voluta da Palazzo Chigi contro ogni possibile previsione e ragione evidente nel comportamento del precedente Governo e del Parlamento. Tale scavalcamento è avvenuto in modo scioccante, dopo che questo Parlamento aveva compiuto decine di gesti di speciale amicizia e comprensione nei confronti di un Paese sempre assediato non solo da nemici fisici, ma da un odioso lavorio di delegittimazione. [...]

Mediorientale

lunedì 10 dicembre 2012 Generico 0 commenti
RIASCOLTA 

La rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin.

http://www.radioradicale.it/scheda/367946

La puntata inizia dal voto dell’ONU a favore della Palestina e dalla posizione presa dal Governo italiano. Quale significato politico ha avuto questo voto? Domani, martedì 11 dicembre, il capo della Farnesina Terzi ne parlerà presso la Commissione esteri della Camera. Terzi dovrà riferire di questa posizione così inusitata del nostro Governo che sembra non aver ascoltato neanche il discorso pregno d’odio pronunciato dal presidente palestinese Abu Mazen al Palazzo di Vetro. Lo stesso odio presente anche durante la terribile (ascoltando la puntata di oggi capiamo il perché dell’aggettivo) manifestazione di centinaia di migliaia di persone a Gaza in onore di Khaled Meshaal per la sua prima visita nella Striscia, non un ritorno.[...]

Italian deputy calls for EU ban of Hezbollah

domenica 9 dicembre 2012 Generico 0 commenti
Jerusalem Post, 9 dicembre 2012

WASHINGTON – Fiamma Nirenstein, vice president of the Foreign Affairs Committee of the Italian Chamber of Deputies, has submitted a resolution to the committee urging Foreign Minister Giulio Terzi Sant’Agata to push to outlaw Hezbollah. The move comes as discussions are being held among the 27 EU member countries about placing the Lebanese Shi’ite group on its list of terrorist organizations. The Jerusalem Post obtained a copy last week of the draft resolution, which was formulated in late November, and is slated to be voted on by the Foreign Affairs Committee. It calls on Italy’s Foreign Ministry “to act within the European framework in order to include the Hezbollah movement in the international terrorism list of the European Union.” The resolution bases the call to blacklist Hezbollah on a number of factors, including the July 18 bus attack in the seaside resort of Burgas, Bulgaria, which killed five Israeli tourists and their Bulgarian bus driver, and wounded 32 other Israelis. American and Israeli intelligence officials attributed the explosion to a joint Iran-Hezbollah operation. [...]

Il leader di Hamas torna dall'esilio. Vince l'estremismo.

sabato 8 dicembre 2012 Il Giornale 2 commenti
Il Giornale, 8 dicembre 2012

Dinamiche mediorientali a velocità supersonica. Arriva Khaled Mashaal a Gaza. Il leader di Hamas festeggia varie cose: il suo primo ritorno a Gaza dal ‘67, i 25 anni dalla fondazione del movimento islamista da tutto il mondo messo nella lista terrorista, la gioia di aver sparato missili fino a Tel Aviv e Gerusalemme usando le forniture iraniane e tuttavia di aver coinvolto nelle trattative l’Egitto della Fratellanza così da dissuadere Israele da un ingresso nella Striscia in conclusione della guerra. C’è chi dice che quando Mashaal se n’è andato da Damasco in seguito alla rivolta contro Assad (i palestinesi sono sunniti, alleati naturali dei ribelli) ha creato le premesse per un distacco dall’Iran... ma fino ad ora le armi seguitano a fluire a Gaza tramite il Sudan,il Sinai e quant’altro. Tuttavia per questo distacco dalla Siria, Mashaal è visto come un possibile interlocutore segreto di Israele. Ma perchè mai un Hamas sulla cresta dell’onda vorrebbe cercare la pace? Bisogna invece leggere bene il fatto che per la prima volta Fatah abbia deciso di partecipare ai festeggiamenti di Hamas, che altro non sono che una ripetuta condanna a morte di Israele.[...]

100 onorevoli contro Palazzo Chigi per il voto pro-Palestina

venerdì 7 dicembre 2012 Attivita parlamentari 15 commenti
Dichiarazione dell’On. Fiamma Nirenstein, Vicepresidente della Commissione Esteri

“E con profonda soddisfazione che vedo riconosciuta nelle 100 firme dei deputati del PDL valore politico di un’opposizione decisa contro la scelta di Palazzo Chigi di votare il 29 novembre all’ONU per la dichiarazione unilaterale di uno Stato palestinese osservatore.

La lettera aperta, di cui è primo firmatario Fabrizio Cicchitto Capogruppo PDL alla Camera, critica la metodologia e il contenuto della scelta governativa.” – spiega Nirenstein - “La metodologia: è stata completamente ignorata l’impostazione politica del Parlamento che questo Governo dovrebbe rappresentare ed è anzi stata capovolta. In secondo luogo appare del tutto incoerente con l’impostazione italiana che promuove il processo di pace tramite il negoziato l’avere avvallato il rifiuto palestinese di parlare con Israele e quindi di riconoscerlo come Stato del popolo ebraico. La scelta del governo ha cancellato la trattativa affiancandosi a una delle consuete scelte automatiche della Nazioni Unite che non mancano occasione per delegittimare Israele”.

Roma, 7 dicembre 2012 

L’altra ribellione anti-premier “Sulla Palestina scelta sbagliata”

venerdì 7 dicembre 2012 Attivita parlamentari 1 commento
Il Corriere della Sera, 7 dicembre 2012

''Intendiamo esprimere viva preoccupazione e stupore per la decisione italiana di votare a favore della dichiarazione unilaterale di uno Stato Palestinese all'Assemblea Generale dell'ONU del 29 novembre scorso''. Lo scrivono il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, la Vicepresidente della Commissione Esteri, Fiamma Nirenstein e altri 100 parlamentari del centrodestra in una lettera aperta al Governo. [...]

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