Il lieto fine della diplomazia. Ma la pace è solo un'illusione
La Clinton ha pressato Morsi, ma la mediazione rischia di fallire. Perché Hamas non cambia: come dimostra l'esultanza per l'attentato sull'autobus
Un autobus esplode con 28 feriti, 4 gravi, decine di missili cadono ancora su Israele, Israele bombarda alcuni obiettivi strategici a Gaza e poi alla sera happy end, Hillary Clinton con sorriso da gatto insieme al ministro degli esteri egiziano Mohammed Kamal Amr presenta al Cairo il cessate il fuoco di questa guerra. Ha avuto l’ok da Netanyahu al telefono. C’è di che essere molto contenti, speriamo che sia gli israeliani che i palestinesi dormano fianlmente stanotte. C’è di che essere molto preoccupati, speriamo che possano dormire tranquilli molte notti, e non è facile crederlo. [...]
Per la Verità, per Israele
Grazie a Radio Radicale è possibile ascoltare nuovamente tutti gli interventi:
http://www.radioradicale.it/scheda/366234
On. Nirenstein: l'unica volontà di pace è quella di combattere il terrorismo
“L’orribile attentato per il quale Hamas e altre organizzazioni palestinesi si rallegrano pubblicamente mi convincono della necessità di battere il terrorismo che colpisce i civili e spera di distruggere lo stato d’Israele. Non si può consentire al terrorismo di Hamas di determinare l’agenda del mondo intero, mi fa specie che Hillay Clinton e tutti gli altri leader del mondo debbano oggi impegnarsi in quello che sembrerebbe l’imperativo più elementare: far cessare la pressione contro Israele, la sua cultura, la sua civilissima democrazia, la sua gente che compie come unico peccato quello di abitare nel sud d’Israele o di prendere l’autobus a Tel Aviv. E quindi indispensabile manifestare domani con noi “Per la Verità, per Israele” alle 18,00 in Piazza di Montecitorio per testimoniare l’unica vera volontà di pace: quella di combattere il terrorismo.”
Roma, 21 novembre 2012
Per la Verità per Israele
Maratona oratoria
Giovedì 22 novembre 2012 alle ore 18,00
Piazza di Montecitorio, Roma
Summit, l’Associazione presieduta dall’On. Fiamma Nirenstein Vice Presidente della Commissione Esteri, insieme ad un nutrito numero di altre organizzazioni annuncia per il prossimo giovedì alle 18,00 la maratona oratoria “Per la Verità per Israele” davanti a Montecitorio, Roma.
L’On. Nirenstein spiega: “Ritengo che per amore della pace dobbiamo ristabilire la verità sul conflitto in corso e cancellare le parole malate con cui si criminalizza Israele e si delegittima il sacrosanto diritto di qualsiasi stato democratico a difendere la sua popolazione civile gratuitamente attaccata”.
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Per la Verità per Israele
Per informazioni:
segreteria On. Fiamma Nirenstein
tel 06 6760 6805 cell. 393 805 8906 mail: nirenstein_f@camera.it
Caro Murdoch, non tutti gli ebrei amano Israele
Rupert Murdoch è un vecchione falsamente bizzarro, tutto quello che dice o fa (e ultimamente usa le poche parole di twitter) va sempre a finire pro bono suo. Per esempio, quando ha dichiarato Obama vincitore prima di chiunque altro, in realtà il suo era un’astuto squillo di tromba per la sua Fox News contro la nemica CNN, un comando di restare in piedi, a non accasciarsi sulla sconfitta dopo tanti mesi di battaglia antiobamiana. Adesso si fa vivo con un altro attacco twittato, ma lo combina in modo stravagante tanto da oscurare un fatto essenziale: ha ragione. Twittando, Murdoch si chiede “perchè la stampa di proprietà ebraica come la CNN e AP sono così consistentemente antisraeliane” e sostiene che “sono cariche di pregiudizi fino all’imbarazzo”. [...]
Pallywood, la fabbrica delle foto bugiarde costruite contro Israele
Su Gerusalemme piovono razzi. Su Israele l'odio.
Mediorientale
“Gli israeliani costretti a una guerra di sopravvivenza"
“Stamani ci raggiunge, appena tornati da Israele con una delegazione dell'Associazione Parlamentare di Amicizia Italia - Israele, la notizia dell'uccisione volontaria di tre civili innocenti nella loro casa di Kiryat Malachi, causata del lancio di 250 missili in 24 ore indiscriminatamente su una popolazione di un milione e mezzo di civili del Sud. Dico "volontaria" perché è evidente che il bombardamento è indirizzato alla popolazione civile, come sempre peraltro da quando nell’agosto 2005 Israele ha sgomberato Gaza, oggi interamente nelle mani dei palestinesi di Hamas. Da allora dalla Striscia, con qualche intervallo, piove su Israele un insopportabile quantità di missili in parte di lunga gittata (Fajr) di probabile fabbricazione iraniana, in parte Grad, Katyusha e razzi vari.” –continua Nirenstein- “L'Associazione ha visitato la popolazione e portato la sua solidarietà in un kibbutz, Kfar Asa, duramente colpito nei giorni scorsi. Abbiamo visto i bambini rinchiusi da giorni nelle stanze blindate, le case bombardate, i negozi chiusi, la gente pronta a raggiungere in quindici secondi i rifugi costruiti in ogni casa. Abbiamo ascoltato episodi di morti e di feriti.[...]
Israele attacca Gaza, minacce di guerra
Ucciso Jabari, leader militare di Hamas. La replica del gruppo terrorista: "Si aprono le porte dell'inferno"
Ci ha pensato a lungo il governo israeliano prima di sferrare l’operazione “Amud Ashan”, colonna di fumo, con l’uccisione mirata del capo del braccio armato di Hamas, Ahmad Jabari, responsabile di un numero di assassinati israeliani che si conta a centinaia. Le conseguenze saranno dure: già piovono molti missili Grad sulla città di Beersheba, il cielo sul deserto del Negev è percorso da strisce di livida luce, la gente è nei rifugi anche nel resto del sud d’Israele; Gaza vive a sua volta una notte di incubo, l’aviazione colpisce i depositi dei missili Fajr 5 e forse altri due capi di Hamas sono statoi uccisi. Hamas ha dichiarato che per gli ebrei “si aprono le porte dell’inferno”; il Sinai è tutto percorso dal terrore antisraeliano, ora a caccia; l’Iran potrebbe ordinare agli Hezbollah, al nord, di aprire il fuoco; e l’Egitto del presidente Morsi, che minaccia di ritirare l’ambasciatore se Israele non cessa dagli attacchi, può reagire in maniera furiosa in difesa di Hamas, anch’esso parte dei Fratelli Musulmani. [...]





