Israele attacca Gaza, minacce di guerra
Il Giornale, 15 novembre 2012
Ucciso Jabari, leader militare di Hamas. La replica del gruppo terrorista: "Si aprono le porte dell'inferno"
Ci ha pensato a lungo il governo israeliano prima di sferrare l’operazione “Amud Ashan”, colonna di fumo, con l’uccisione mirata del capo del braccio armato di Hamas, Ahmad Jabari, responsabile di un numero di assassinati israeliani che si conta a centinaia. Le conseguenze saranno dure: già piovono molti missili Grad sulla città di Beersheba, il cielo sul deserto del Negev è percorso da strisce di livida luce, la gente è nei rifugi anche nel resto del sud d’Israele; Gaza vive a sua volta una notte di incubo, l’aviazione colpisce i depositi dei missili Fajr 5 e forse altri due capi di Hamas sono statoi uccisi. Hamas ha dichiarato che per gli ebrei “si aprono le porte dell’inferno”; il Sinai è tutto percorso dal terrore antisraeliano, ora a caccia; l’Iran potrebbe ordinare agli Hezbollah, al nord, di aprire il fuoco; e l’Egitto del presidente Morsi, che minaccia di ritirare l’ambasciatore se Israele non cessa dagli attacchi, può reagire in maniera furiosa in difesa di Hamas, anch’esso parte dei Fratelli Musulmani.
Jabari se ne andava in giro in macchina in pieno giorno, evidentemente sicuro che Netanyahu non avrebbe osato o non avesse le informazioni giuste, oppure che il suo viaggio al Nord insieme a Ehud Barak testimoniasse un disinteresse per Gaza. Eppure l’avviso era venuto diretto e e preciso sia dal Premier che da Barak: “Agiremo quando meno se l’aspettano, come vorremo, quando vorremo” E ancora, rivolto agli ambasciatori convocati a Ashkelon: “Nessun Paese al mondo potrebbe accettare che la sua popolazione sia bombardata ogni giorno, Hamas deve smettere pena la fine”. L’alternativa era fra un’invasione da terra come nel 2008-9 o un urlo deciso fino nell’orecchio di Ismail Hanje, il primo ministro, e gli altri capi di Hamas: è proibito sparare missili su un milione e mezzo di cittadini innocenti del sud d’Israele. L’aviazione israliana ha seguitato per qualche ora a tempestare i depositi di armi e razzi, specialmente di missili Fajr 5 di lunga gittata, e le istallazioni militari; il numero di morti, pari per ora a dieci, sembra indicare che il governo rispetto a un’operazione di terra con molte vittime e reazioni internazionali imprevedibili, preferisca intervenire dall’aria. In questi giornoi, il sud di Israele aveva subito una pioggia di 190 missili. “Missili di tipo nuovo” ci spiegava qualche ora fa nel suo kibbutz attaccato a Gaza, Kfar Asa, il parlamentare di Kadima Shai Hermesh mostrando a un gruppo di parlamentari italiani in visita mura ferite, alberi spezzati, grandi buchi rotondi nel soffitto delle case da cui la gente è fuggita mentre la sirena urlava “colore rosso”, tzeva adom, con i bambini in braccio “missili più grossi che presto arriveranno a Tel Aviv. L’Iran li ha riforniti, le mura spesse venti centimetri non bastano. Abbiamo fornito a ogni casa un rifugio con quaranta centimetri di muro e finestre blindate. Abbiamo solo quindici secondi per raggiungerlo, ma il governo ha speso 250 milioni in due anni per proteggere tutto”.
Questa è la ragione per cui i morti non sono tanti, spiega bene Hermesh, e certo non la solita proposizione propagandistica per cui quei missili non fanno tanto male. A Gaza, mettono i loro bambini davanti ai combattenti, noi abbiamo rifugi per tutti, uno per uno, insiste. Hermesh ci mostra un asilo nido chiuso e blindato dove decine di bambini di tre, quattro anni, passano tutto il tempo; non si va mai all’aria aperta. Per gli adulti, il lavoro è in rovina, niente negozi aperti, niente passeggiate, uffici chiusi, e tutto questo punteggiato da distruzioni e danneggiamenti a scuole, case... anche la fermata dell’autobus è blindata. Dice Adriana Katz, psichiatra di Sderot, città colpita: “Le sindromi gravi che curiamo nei bambini e nella popolazione sono sconosciute, perchè non si trarra di “post trauma” perchè appena stai un pò meglio ti cade addosso un altro missile, e il trauma si rinnova. Niente “post”. Ad ogni ora un nuovo personaggio del governo Egiziano rinnova la minaccia di guerra, tutto il vicinato minaccia. La notte che si avvicina, dice Hermesh, sarà molto dura, pioverà fuoco qui, ma la gente è decisa a tornare a una vita di pace, vuole fermare i missili. Difficile da capire per l’Europa? Difficilissimo!
Mio marito e mio figlio sono a Haifa. Ci parliamo ogni giorno e dicono che lì va tutto bene. Spero e prego che il Signore benedica tutto il popolo d'Israele e che l'esercito israeliano dia una bella mazzata in testa a chi non vuole che Israele esista e non ha mai fatto nulla per avere pace. Mi fa rabbia un mondo idiota che non capisce nulla e non posso sopportare i prepotenti che mettono se stessi al centro dell'universo, non capiscono altro se non la violenza e con questa vogliono ottenere tutto. Israele non sei solo.
Stefano Riva , Bergamo
Seguo praticamente in diretta gli ultimi avvenimenti che si susseguono nell'amata terra di Israele attraverso "The Jewish Express" ed i conseguenti appelli di aiuto a favore della popolazione così duramente provata: la commozione è grande.E' vero, un comportamento così vigliaccamente odioso dei terroristi filo-palestinesi è quello di farsi scudo dei bambini durante le azioni di guerra. Ricordo che durante la guerra Iraq-Iran, quest'ultimi abusavano dei bambini facendoli esplodere nei campi minati per aprire un varco tra essi: la scuola degli Ahjatoallah ha fatto proseliti...Enormi responsabilità hanno i maestri dell'odio ed il loro ammaestratore è il "menzoniere-omicida" per eccellenza: Satana!
Giampaolo Castelli , Firenze Italia
Fiamma facciamo come nel 1936 formiamo le Brigate Internazionali per difendere il diritto di Israele ad esistere, il falangismo, il nazismo, il fascismo, e il comunismo sarebbero sempre stati disposti ad appoggiare Hamas e il mondo arabo, sono sempre stati da quella parte.Ebrei e amici di Israele devono unirsi, ora o mai più
franco , pozzo d'adda(MI)
Non penso che Obama in un eventuale attacco a israele possa stare con le mani in mano e tantomeno l'europa, comunquesecondo me qualsiasi paese arabo ha una paura immensa ad attaccare israelein quanto la tecnologia che e' in grado dimettere in campo e' molto superiore di quella della guerra del kippur e in questo momento loro sanno che per quanti uomini possano mettere in campo la tecnologia avanzata dell'esercito ebraicoe' in grado di sconfiggere qualsiasi nemico. saluti Franco
luana , Alessandria
Anche lo scrittore Joshua finalmente ha detto la verità.Israele se ne è andata da Gaza, i coloni se ne sono andati. Eppure l'acrimonia non è cessata. E' vero che la maggioranza dei cittadini di Gaza ha votato per Hamas, quindi, non possono nascondersi dietro un dito. Tuttavia, Israele la deve finire con questo tira e molla: o colpisce e finisce Hamas una volta per tutte oppure lascia perdere ed evita di tirarsi addosso le critiche di tutti. Russia per prima che sta sempre per i peggiori. Anche se poi a casa sua in Cecenia ha bombardato a tappeto. Gaza può essereil bersaglio di seconda scelta dopo il veto US all'attacco all'Iran. Veto che condivido. Ma per Gaza io lascerei campo libero e mi sbarazzerei di Hamas.
giuseppe casarini , binasco (MI)-Italia
Vicinanza e sostegno morale ad Israeleshalom
aldo palma , roma/italia
Israele è costretto a combattere per la propria sopravvivenza non solo i terroristi ma anche l'ignoranza e la malafede di certa stampa occidentale che continuando a fornire errata e cattiva informazione non fanno che fomentare i popoli occidentali contro Israele, dimenticando che Israele rappresenta il vero baluardo contro il terrorismo islamico.
Claudia , Bruxelles
Purtroppo non c'è altro da fare. Bisogna assolutamente fermare il lancio di missili su Israele, con o senza l'appoggio di USA , Europa, ONU e con qualunque mezzo. Lunga vita ad Israele!
Ettore Scandiani , Milano
Fiamma, la prego, non si mischi con la massa dei media internazionali. Almeno nel titolo usi la parola CONTRATTACCA.Grazie
Marianna , Milano/israeliana
Sono sempre attenta alle news, al modo di trasmetterle e al tono. Israele, si difende dopo anni di lancio di centinaia di missili al sud d'Israele , ed è subito un grande allarme internazionale. Nessuno ha mai detto niente. Quando i siriani hanno bombardato, per caso o no, oltre la frontiera turca, un grande casino ed è subito partita l'offensiva turca. In suria si ammazza giornalmente decine di persone ma i paesi arabi non fanno niente. Mentre adesso si è svegliata la lega araba condannando il "massacro". Non mi sembra di aver sentito condanne europee o americane dei bombardamenti di più di un milione di persone. È vero quel che si è detto che il sangue degli ebrei vale meno. Ed e proprio questo che mi fa tanta rabbia e rancore verso un occidente parziale e ipocrita.
michele lascaro , matera
È logico che ci si debba difendere, come è illogica l'offesa. Data la logicità di questi pensieri, è altrettanto logico pensare che Hamas abbia iniziato un'operazione destinata, purtroppo ad espandersi, a scapito di vite umane. Ma Israele non ceda e dimostri la liceità delle sue risposte.
maria angela gobbi , italia
avanti Israele,sempre e comunqueforza e coraggio, a te non mancano ,mentre noi rimaniamo imbelli e sopportiamo sfregi,delitti,stravolgimento delle nostre leggi e costumi.abbiamo confuso il perdono con la vigliaccheria,l'accoglienza con la sottomissione.W Israele