Nobel per la pace all'Ue, che insopportabile "politically correct"
Il Nobel all’Europa è melanconico e ridicolo
“L’assegnazione del premio nobel per la pace all’Unione Europea ha qualcosa di melanconico e anche di ridicolo come capita spesso a tutte le scelte “politically corretc”.E’ una scelta che si ricollega ai vari premi Nobel assegnati per compiacere il gusto popolare come quelli a Obama subito dopo la sua elezione, a Jimmy Carter, a Mohammed El Baradei, ad Arafat e persino a Rigoberta Menchu per la quale le informazioni di base per l’assegnazione del premio risultarono fallaci.
L’Europa è oggi teatro di scontri ideologici e politici che ancora non trovano una soluzione, tant’è vero che la crisi economica che la attanaglia ha portato pochi giorni fa in Grecia a una manifestazione contro Angela Merkel cui sventolavano bandiere con la croce uncinata. L’Europa è lontana, anche se è una delle grandi speranze del nostro tempo e del mio stesso cuore, dall’aver risolto i suoi conflitti interni ed esterni e come garante di pace è stata un completo fallimento quando si è occupata del processo di pace mediorientale.”
Roma, 12 ottobre 2012
"Piccola e povera", Marchionne non tocchi Firenze
Quando ero una ragazzina Firenze era ancora più piccola e più povera, e la mattina presto, prima di andare a scuola scendendo dal 17, quando facevo delle quotidiane levataccia per visitare il Battistero o Santa Croce prima della campanella del Liceo Galileo, io sapevo che ero, essendoci nata, la persona più fortunata del mondo. Piccola.. povera... chissà che ha voluto dire Marchionne, non sono misure per il genio umano, non per le orme di Michelangelo e di Lorenzo, non per l'invenzione del Rinascimento, non per le immensita' della cupola del Brunelleschi, un ufo che ha trasportato sulla Terra l'immensita' del creato e ancora non si capisce come possa essere qui a darci tanto lustro e tanta ispirazione. [...]
Mediorientale
RIASCOLTA
la rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin.
Solamente nella mattinata di lunedì scorso dalla Striscia di Gaza sono stati sparati circa 55 razzi Qassam e colpi di mortaio contro i civili del sud d’Israele. La popolazione israeliana che confina con Gaza è terrorizzata. Forse quanto quella della Striscia di Hamas dove secondo un recente report pubblicato da Human Rights Watch l’oppressione del sistema giudiziario imposto dal movimento islamico è basata sulla tortura, picchiaggi e confessioni estorte. [...]
L'On. Fiamma Nirenstein chiede al sindaco di Napoli De Magistris di rinunciare al sostegno della Flottilla antisraeliana
"È con estrema preoccupazione e sconcerto che apprendo che il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha concesso il patrocinio del comune all’Associazione “Ship to Gaza Sweden” legata al movimento Freedom Flotilla che organizza la missione della nave Estelle per forzare il blocco navale che Israele chiede di rispettare in risposta ai ripetuti atti ostili che giungo dal territorio amministrato da Hamas, un'organizzazione integralista islamica nella lista dell'Unione Europea delle organizzazioni terroriste che domina interamente il territorio di Gaza ed è devota alla distruzione dichiarata dello stato d'Israele e di tutti gli ebrei. Sono praticamente quotidiani i lanci di missili verso le città israeliane e dall’inizio del 2012 fino allo scorso settembre ne sono stati sparati ben 381 contro i civili, è anche accertata la quotidiana preparazioni di attacchi terroristici contro Israele e le dichiarazioni dei leader di Hamas sono pura istigazione all'odio e al terrore, giorno dopo giorno. Cercare di portare aiuto a Gaza compiendo l'atto ostile dell'uso di vie non certificare equivale senza ombra di dubbio a un gesto di folle ostilità contro l'esistenza stessa di Israele. [...]
La povertà a Teheran fa scoppiare la rivolta del bazar
E’ comunque una grande notizia, anche se non ne sappiamo affatto l’esito, ma un dato di fatto è chiaro: esiste di nuovo un Iran coraggioso, non tutto è stato sommerso nel bagno di sangue in cui affogarono le proteste del 2009. Grande notizia, le sanzioni funzionano! Esiste un Iran stufo e spaventato dalle sanzioni che hanno ucciso l’economia persiana. L’esito di una operazione che appariva inconsistente, invece eccolo là, si vede nel gas dei fumogeni che la polizia del regime, in assetto di guerra, ieri ha sparato nelle vie di Teheran. [...]
Mediorientale
RIASCOLTA
la rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin.
La puntata di questa settimana inizia dall’analisi dalla situazione interna della politica israeliana affetta da una sorta di febbre elettorale. Le prossime elezioni politiche potrebbero svolgersi già nel febbraio 2013, con nove mesi di anticipo sulla scadenza originale se i diversi partiti che compongono la coalizione di governo non riuscissero a trovare un'intesa sulla finanziaria del 2013, che presumibilmente comporterà ingenti e dolorosi tagli alla spesa pubblica. Intanto due vecchi personaggi dello scenario politico gerosolimitano rientreranno nell’agone politico. Mentre il rapporto tra Barak, ministro della Difesa, e il primo ministro Netanyahu si è inacerbito dopo le recenti visite di entrambi negli USA. Netanyahu ha accusato il ministro della difesa Ehud Barak di aver "seminato zizzania" fra Israele e Stati Uniti dove il discorso di Netanyahu durante l'Assemblea ONU è stato frainteso da molti.[...]
Ecco perchè Obama sbaglia a pagare i Fratelli musulmani
Nirenstien: con la condanna di Sallusti l'Italia torna all'epoca dittatoriale
"Stupefatta e scandalizzata come giornalista e parlamentare dalla sentenza che ha investito oggi di nuovo Alessandro Sallusti ho l'impressione che in un epoca di messa in discussione della libertà di opinione si voglia trascinare l'Italia a livelli toccati solo in epoca dittatoriale"
Roma, 26 settembre 2012
Appello al mondo civile: boicottate Ahmadinejad
L’assemblea dell’ONU, con le sue cospicue falle, è in corso. Dal Darfur alla Siria, la sua inerzia è stata ed è la malattia del mondo. Le sue scelte, fatte in assemblea e in tutte le sue agenzie a colpi di maggioranze islamiche e terzomondiste, ne fanno un corpaccione irrilevante e talora dannoso. Ma un gesto, potrebbe ridargli significato: un serio boicottaggio del discorso di Ahmadinejad previsto per domani. Il presidente iraniano ha però già fatto il suo debutto ieri a una sessione sullo stato di diritto, di cui non può saperne tanto. [...]