Su Gerusalemme piovono razzi. Su Israele l'odio.
sabato 17 novembre 2012 Il Giornale 4 commenti
Il Giornale, 17 novembre 2012
L’ultima volta che Gerusalemme è stata colpita, nel 1990, i palestinesi sui tetti, nonostante i loro fratelli vivano in parte di Gerusalemme invitavano Saddam Hussein a colpire. Adesso si odono spari e botti di gioia da Gerusalemme est perchè gli ebrei vengono colpiti. E’ la fondazione dello Stato che causa di un odio tetragono, religioso, e anche di una irresponsabile incomprensione da parte occidentale delle ragioni di Israele che esso combatte assalitori pieni d’odio da ogni parte. Difficile spiegarsi perchè il mondo non capisca, e non corra in aiuto mentre l’Egitto e la Turchia lanciano anatemi in coro mentre sul sottofondo un controcanto codino e in mala fede invita tutti, parimenti, alla calma. Non si dica che la situazione è complessa; essa è invece semplicissima, e solo la mala fede può impedire di elencare cronologicamente la successione degli eventi: centinaia di missili da Gaza, due milioni di persone sotto il fuoco, una reazione di difesa che qualunque Paese avrebbe doverosamente avuto. Adesso una parte sola ha in mano le chiavi della pace, ed è Hamas: se cessasse il lancio dei grad e dei fajr, Israele non continuerebbe neppure per un minuto a bombardare i covi dei terroristi, i depositi di missili e le gallerie, molti posti in zone abitate. La popolazione palestinese mescolata ai terroristi smetterebbe di soffrire subito. Ma neppure durante la visita di ieri del primo ministro egiziano Isham Kandil, mentre Hanje usciva tranquillo in strada, Hamas ha smesso di lanciare missili a valanga, e questo mentre Israele si asteneva da attacchi durante l’incontro.
Israele non ha in programma, come Hamas, di distruggere il nemico, nè tantomeno di provocare l’Egitto, mentre Hamas ne ha tutto l’interesse. Fu lo Stato Ebraico a sgomberare Gaza; ha a cuore la vita e la salute di ciascuno dei suoi cittadini, non vuole vedere soldati feriti o morti, nè bambini colpiti fra i suoi o fra quelli di Gaza. Hamas invece vuole distruggere Israele e indottrina i suoi perchè divengano shahid, martiri della guerra santa, non tenendone in conto la vita e il benessere, mescolando i combattenti con i civili così da creare incidenti per cui Israele venga biasimata. Ci vuole una laurea a capire queste semplici verità?
Shabbat shalom Israele. La giornata di ieri è stata piena di simboli, il mondo islamico gode che lo speaker della radio, che interrompe continuamente i programmi per dire “tzeva adom” colore rosso, allarme, correte ai rifugi, elenchi con finta flemma i nomi di Gerusalemme e di Tel Aviv fra gli altri sotto il fuoco. A Gerusalemme la Santa così la sirena confonde con l’entrata del giorno santo, che altro può fare, mentre il vento freddo spazza i suoi cipressi neri e la gente si affretta verso la cena familiare del venerdì sera. E a Tel Aviv di venerdì, nel week end, vogliamo scherzare? Il missile vola da Gaza, ma tu siedi in un caffè con gli amici e comincia il riposo; gli amici si affollano intorno ai tavolini carichi di bevande sotto il sole. Dov’è il rifugio, dove potrà proteggersi dall’attaco il cuore gaudente di Israele, dove mai dovrebbero sedere nel silenzio del cemento le ragazze in pantaloncini, dove metterà Tel Aviv i suoi vecchi intellettuali polacchi sempre rimasti un pò comunisti. La sirena suona, i bambini le fanno il verso mentre le madri li riacchiappano e cercano di trascinarli in un rifugio, Sderot, Ashod, Ashkelon,Bersheeba, le città regolarmente colpite, province poco interessanti, sono ora unite a Gerusalemme e a Tel Aviv nella costrizione a guardare il cielo infuocato. “Mezzo Stato è sotto il fuoco. Capirete cosa significa non potere andare in bagno per ore, saprete cosa significa essere a casa e non sentirsi sicuri fra le proprie mura” Lo dice alla radio un ragazzo di Beersheba, uno dei 60mila delle riserve che salutano in queste ore le mogli, i genitori, i figli, e partono. Il governo decide in queste ore se occorre mandarli, a piedi o sui tank, in prima linea.
martedì 20 novembre 2012 18:50:23
Oh Fiamma, finirà mai questo odio contro di noi? Sai, sono nata a Tel Aviv 51 anni fa da madre israeliana, galilea di Zfat, e padre svizzero, e vorrei dire al mondo intero che la famiglia di mia madre era la più dolce e accogliente che chiunque possa desiderare...insieme ai miei genitori ho vissuto la grande speranza del popolo israeliano di diventare una nazione libera nel nostro paese, e poi invece tante delusioni...e tanto odio....noi viviamo in Svizzera da tanti anni, Israele è molto cambiata in questi anni, la gente non è più la stessa, è molto amareggiata e indurita rispetto agli israeliani della mia infanzia e questo sicuramente soprattutto a causa della situazione di costante frustrazione. Gli assediati siamo noi, altro che i palestinesi! Grazie per portare così tanta luce e informazione su Israele, e che Dio ti benedica e benedica tutto il popolo di Israele, con affetto, Anita
Claudio Coen , Milano
domenica 18 novembre 2012 02:33:51
Questa è veramente la situazione in Israele, peccato che le varie fonti d'informazione in Italia distorgono la realtà. Ora più che mai perchè, avendo nel nostro paese una numerosa percentuale di Arabi (tra cui possibili estremisti), essi non tollererebbero una posizione Italiana a favore d'Israele. Oltre tutto ciò potrebbe intaccare il "BUON RAPPORTO" che i nostri politici mantengono con coloro che ci forniscono energia. Quanti sono i morti provocati dalle dittature in Iran, Iraq, Siria ecc. ecc.?, con quali attrocità hanno combattuto il loro stesso popolo?. Ora si scandalizzano se Israele, per difendersi, e senza volontà, provoca vittime civili.
walter , mestre
sabato 17 novembre 2012 23:08:45
Gentile sig.ra Nirenstein, al di là di quanti missili siano stati sparati da Gaza e quanti interventi difensivi Israele stia facendo, mi piacerebbe sapere perche sta nuovamente accadendo tutto questo. Il prossimo anno lo stato ebraico andrà al voto e come nel 2009 tra Gaza e Israele scoppia la guerra, mi pare sia una coincidenza un po strana, anzi a dire il vero non mi pare proprio una coincidenza. Secondo lei che connessione c'è tra le prossime elezioni e il conflitto in atto?
Giordana Di Segni , Gerusalemme
sabato 17 novembre 2012 18:34:39
Grazie Fiamma x le tue parole cosi' precise, veritiere e con una speciale sensibilita' al nostro comune essere umani,anche quando sotto minaccia di missili. shavua tov Israele.