Fiamma Nirenstein Blog

La guerra antisemita contro l'Occidente

7 ottobre 2023 Israele brucia

Jewish Lives Matter

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Museo del popolo ebraico

Non cedere alla legge del taglione

giovedì 3 luglio 2014 Il Giornale 5 commenti

Il Giornale, 03 luglio 2014

Gerusalemme. Netanyahu ha definito "un delitto abominevole" l'assassinio del diciasettenne Muhammad Hussein Abu Khader, il sindaco di Gerusalemme Nir Barkat l'ha chiamato un atto "orribile e barbarico", e ancora più terribile apparirebbe se si trattasse di un atto di vendetta dopo l'assassinio di Gilad, Eyal e Naftali. Il primo ministro ha anche chiesto alla polizia di presentare al più presto i risultati delle indagini, e ha detto che Israele è uno Stato di diritto dove la giustizia non si fa con le proprie mani.[...]

Mediorientale

mercoledì 2 luglio 2014 Generico 0 commenti

RIASCOLTA La rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin



Gli sviluppi delle indagini sull'assassinio dei tre ragazzini israeliani per mano palestinese, le parole dei genitori delle vittime, la reazione militare dello Stato ebraico e quella politica, le provocazioni di Hamas, il ruolo Kaleed Meshaal, si è parlato di questo durante la puntata di questa settimana de Il Medio Oriente visto da Gerusalemme per poi concludere con due notizie che arrivano dalla galassia jihadista e dall'Iran.

Tutta Israele piange i suoi tre ragazzi: "Faremo giustizia"

mercoledì 2 luglio 2014 Il Giornale 5 commenti

Il Giornale, 01 luglio 2014

Uno a uno nelle sinagoghe di casa loro, e poi insieme al cimitero di Modiin con Bibi Netanyahu che ha porto loro l'ultimo saluto, Eyal, Gilad e Naftali sono stati seppelliti dal loro popolo unito, religiosi e laici, destra e sinistra. Le loro mamme e i loro padri ne hanno narrato la forza d'animo e le loro tenere passioni di ragazzi speciali, il nonno di Eyal si è detto sicuro che il suo nipote abbia lottato fino all'ultimo con i rapitori per "fargli vedere che noi non abbiamo paura"; il padre ha parlato anche a nome della madre chiusa nel suo dolore e ha detto ai rapitori di non illudersi:"Abbiamo un cuore di carne e di sangue, per questo piangiamo. Ma il nostro cuore è pieno d'amore, ed esso vincerà".

Barbarie in Israele: trucidati i tre studenti rapiti da Hamas

martedì 1 luglio 2014 Il Giornale 12 commenti

Il Giornale, 01 luglio 2014

Come una madre che non vuole sapere della morte del figlio e fugge quanto più lontano, così ieri Israele ha evitato di dare la notizia anche dopo ore che Al Jazeera e Al Arabiya avevano annunciato che i ragazzi rapiti per cui da due settimane si prega e si trema sono stati ritrovati morti.Si fa così in Israele: prima sono stati avvertiti i genitori, che non apprendano dalla televisione l'accaduto.[...]

Israele, unica difesa contro il dilagare di un estremismo sanguinario

martedì 1 luglio 2014 Generico 0 commenti

Shalom, luglio 2014

Mentre scriviamo, il mondo intero esprime la sua condanna per il barbaro assassinio di tre ragazzini rapiti da Hamas: Naftali, Golad, Eyal tornavano a casa da scuola a notte. Per due settimane Israele li ha cercati con immensa fede, i soldati hanno frugato il Gush Etzion sotto il sole di Israele non lasciando pietra su pietra, la gente d'Israele si è stretta intorno alle famiglie che a loro volta hanno dato forza a laici e religiosi col loro atteggiamento di forza e dignità. I ragazzi purtroppo sono stati ritrovati trucidati da quelle stesse forze estremiste islamiche che perseguitano cristiani ed ebrei uccidono gli omosessuali, segregano le donne. Israele invece ha ritrovato se stessa, la sua determinazione e la sua forza di sopravvivenza, la sua unità e il suo senso di equilibrio. La speranza è che l'eredità dei nostri tre ragazzi uccisi sia una migliore comprensione di quello che sta accadendo oggi in Medio Oriente, un'analisi più seria delle forze in campo, una più lucida vicinanza a Israele.[...]

Superstipendi ai terroristi palestinesi in cella

venerdì 27 giugno 2014 Il Giornale 2 commenti

Il Giornale, 27 giugno 2014

I prigionieri nelle carceri israeliane sono per Abu Mazen e per Hamas un fine e un mezzo primario, un faro che orienta la loro politica: più li aiuti, più riesci a tirarli fuori da dietro le sbarre, più mostri di occupartene, più la società palestinese ti ammira, ti attribuisce consenso. Anche l'ultimo terribile rapimento di tre ragazzini israeliani che tornavano da scuola è finalizzato a uno scambio tipo quello di Gilad Shalit, 1000 prigionieri fra terroristi con ergastoli multipli, contro quel soldato semplice.[...]

Convegno "Il dramma delle spose bambine"

mercoledì 25 giugno 2014 Generico 0 commenti

Il caos Siria sconfina in Israele: ragazzo ucciso

martedì 24 giugno 2014 Il Giornale 1 commento

Il Giornale, 24 giugno 2014

Il terremoto mediorentale bussa rumorosamente alla porte di Israele dal confine siriano, e lo Stato ebraico risponde senza sottintesi: non toccate i nostri confini. La premessa è tragica, ovvero il primo morto israeliano causato da proiettili siriani, ed è un ragazzino di 14 anni, arabo israeliano, Muhammed Fahmi Krakara. Appena iniziata la vacanza estiva ha chiesto al padre, un tecnico addetto alle strutture di sorveglianza fra il Golan e la Siria, di accompagnarlo. Il povero padre ha accettato, e ambedue, insieme a un terzo operaio, sono stati raggiunti verso le undici di mattina da un missile Nun Tet, molto preciso e di grosse dimensioni, mirato al camion su cui sedevano, e che ha ucciso Muhammed, ferendo lui e l'altro lavoratore. Il bellissimo volto del bambino, che campeggia su tutti i giornali,ha suscitato l'emozione di Netanyahu: in un messaggio (la altri tre adolescenti, quelli rapiti da Hamas) ha promesso alla famiglia di non lasciare impunito l'attacco e ha poi aggiunto che se necessario, agirà con più forza.[...]

Mediorientale

martedì 24 giugno 2014 Generico 1 commento

RIASCOLTA La rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin



Molte e gravi le notizie che arrivano questi giorni dal quadrante mediorientale. Si parte da Israele, dove si sta vivendo nel caos più totale, e mentre il mondo non se accorge migliaia di soldati pattugliano ogni singolo metro alla ricerca dei tre ragazzi rapiti. Durante la puntata di questa settimana de Il Medio Oriente visto da Gerusalemme, Nirenstein ci racconta gli sviluppi delle indagini e le recenti notizie che circolano in Israele sul rapimento dei tre ragazzi, sulla morte di Muhammed Fahmi Krakara, 14 anni, ucciso da proiettili siriani, per poi analizzare la recente situazione in Iraq, in Siria, in Giordania, i gruppi jihadisti dell'Area, e concludere con alcune notizie che arrivano dalla Palestina e dall'Egitto.

I ragazzi rapiti e il nuovo rischio di un'Intifada

lunedì 23 giugno 2014 Il Giornale 3 commenti

Il Giornale, 23 giugno 2014

Oltre la tragedia, il dilemma: quanto si può cercare, come sta facendo Israele,i tre ragazzi rapiti senza sollevare la solita furiosa protesta internazionale? La popolazione palestinese del West Bank, disturbata e ferita dalle perquisizioni e fai fermi israeliani, è infuriata contro Hamas che, anche dopo aver scelto l'unità con Abu Mazen, ha usato il terrorismo, o insorgerà contro gli israeliani che perquisiscono casa per casa, scendono in ogni pozzo, ogni notte fermano uomini di Hamas nei villaggi indiziati?Che succederà adesso, dopo che in una serie di scontri generati dalla presenza dei soldati nelle strade sono rimasti uccisi due giovani palestinesi? Si spezzerà l'unità Hamas-Fatah, o vedremo una nuova Intifada? Il filo è molto sottile, quasi spezzato, e i ragazzi rapiti non si trovano, ciò che obbliga Israele a continuare le ricerche. Netanyahu annuncia prove sulla responsabilità di Hamas, si sa chi sono i rapitori, spariti da casa.[...]

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