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La guerra antisemita contro l'Occidente

7 ottobre 2023 Israele brucia

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Quel soldato rapito e lo strazio di un Paese che piange i suoi figli

mercoledì 23 luglio 2014 Il Giornale 3 commenti

Il Giornale, 23 luglio 2014

Un Paese che nasce con 600mila abitanti nel 1948 e oggi ne ha poco più di sette milioni, considera ognuno dei suoi ragazzi un gioiello: averne perso circa 23mila, esclusi gli attentati, racconta tutta la sua determinazione. In queste ore, le foto di 27 ragazzi che hanno lasciato per sempre le loro famiglie, le loro ragazze, i loro compagni, invadono i giornali e la mente. E di pochi minuti fa l'annuncio che un altro 21enne, Eviatan Turgyman, è stato ucciso in battaglia. All'ospedale Soroka di Beersheba e anche in altri ospedali di Israele c'è un traffico da autostrada, le ambulanze portano senza tregua soldati feriti; si vedono, alte sulle barelle, le scarpe bianche di polvere di Gaza.[...]

"Israele amorale? Gli altri usano i bimbi"

martedì 22 luglio 2014 Il Giornale 4 commenti

Il Giornale, 22 luglio 2014

(Gerusalemme) Il colonnello Richard Kemp è stato comandante dell'esercito inglese in Afghanistan, ha svolto ruoli chiave in Iraq, in Bosnia, a Dublino, ha fatto parte del think tank antiterrorismo del Primo Ministro britannico. Nessuno ne sa più di lui di conflitti asimmetrici, dove è in giuoco non solo la vita, ma l'onore: durante le guerre le tv trasmettono incessantemente immagini di popoli del terzo mondo, verso le quali ognuno, nel mondo occidentale, si sente disperatamente in colpa. Le mostra ferite, in fuga, stracciati, le case in rovina. Le ambulanze raccolgono bambini insanguinati, le telecamere mostrano le vittime e tu sei il cattivo, tu li hai colpiti. Questo capita in questi giorni all'esercito israeliano, e Kemp spiega che è ingiusto.

Colonnello, ieri il grande numero di morti e di feriti a Sajaya ha causato una tempesta di critiche sull'esercito: spietatezza verso i civili innocenti di Gaza, mancanza di proporzionalità nel reagire ai missili che non fanno vittime.

"Intanto, vengo ora da una visita al sud in cui ho visto 8 case rase al suolo, le sirene seguitano a suonare, e ci sono stati 4 tentativi di infiltrazione terrorista dai tunnel. Che altro occorre per avere diritto a difendersi? Per ora Israele ha 18 militari morti e circa 100 feriti: un numero alto data la brevità del conflitto e la preparazione dei soldati. Hamas ha un esercito terrorista molto attrezzato che non si può battere con gli aerei nè con i carri armati, ma coi fucili, con le mani nude, faccia a faccia. E non c'è ricetta su come neutralizzare il nemico che usa i civili come scudi umani". [...]

Civili come scudi umani. Così si arriva alla strage

lunedì 21 luglio 2014 Il Giornale 4 commenti

Il Giornale, 21 luglio 2014


Di nuovo e ancora di nuovo, quando Israele è costretta a combattere, la BBC, la CNN, Al Jazeera si affrettano a denunciare orribili stragi perpetrate contro cittadini innocenti dai pessimi soldati israeliani, per poi dovere, nel tempo, ammettere che invece si è trattato di una durissima battaglia su un terreno fitto di combattenti mescolati a cittadini nelle cui case sono state stipate le armi, le rampe di lancio, nelle cui cantine si trovano le imboccature delle gallerie che sono l'autostrada degli attentati terroristi. Proprio come a Jenin, nell'West Bank, nell'aprile 2002 (dal posto testimoniammo la battaglia) dopo lo scontro i palestinesi con l'aiuto dell'ONU gridarono a una strage di 500 persone, per poi arrivare alla conclusione che erano stati uccisi 52 palestinesi e 23 soldati israeliani.[...]

Hamas è semplicemente un pezzo del salafismo che insanguina il Medio Oriente

domenica 20 luglio 2014 Il Giornale 5 commenti

Il Giornale, 20 luglio 2014

(Gerusalemme) Hamas ieri può gloriarsi di aver ucciso due soldati israeliani, Amos Greenberg e Adar Bersana, dopo essere emersi da un tunnel nel kibbutz dove ci trovavamo ieri, Ein ha Shlosha. Amos e Adar hanno difeso la popolazione con il loro corpo, e hanno ucciso un terrorista. Tre soldati sono stati feriti nello scontro, più altri 17sono stati colpiti durante le battaglie dentro Gaza. I palestinesi hanno avuto una cinquantina fra feriti e qualche ucciso. Via via che scende la sera, i missili lanciati su Israele colpiscono per ogni dove. La guerra divampa, l'esercito è riuscito a distruggere 23 gallerie create per stivare le armi e fare incursioni.[...]

Conflitto Israele-Gaza: quello che il mondo ancora non ha ben chiaro

sabato 19 luglio 2014 Generico 1 commento
La pena più grande, in questa guerra, è quella dell’ incomprensibile impossibilità del mondo di rendersi conto di quello che sta accadendo qui. I giornalisti e l’opinione pubblica che si sentono virtuosi quando denunciano la morte di alcuni bambini palestinesi, ignorano completamente le ragioni per cui questo accade, ragioni penose per Israele ma anche e soprattutto per i palestinesi. Prima di tutto la prima cosa evidente è che c’è una sottintesa disapprovazione per il fatto che i bambini israeliani, invece, non muoiono, a fronte della perdita invece di bambini dell’altra parte. 

Il punto è tuttavia che anche se i bambini israeliani, al contrario di quelli palestinesi, sono l’oggetto dell’attacco spietato dei missili che a migliaia piovono su Israele, essi sono il tesoro di Israele che se ne prende una cura infinita, che li difende con rifugi, sorveglianza continua, orari prestabiliti di uscita, sistemi di difesa. Già due asili israeliani sono stati completamente distrutti, ma i bambini non erano in classe perchè il pericolo per i bambini è la prima preoccupazione di Israele, e le scuole il primo oggetto di attenzione.

Invece per Hamas è il contrario: si è avuta notizia di una denuncia dell’UNRWA (meglio tardi che mai) del fatto che la sua scuola era stata trasformata in un deposito di missili. L’UNRWA l’ha denunciato, ma certo le scuole comunali o statali o quelle dei privati di Gaza non lo possono fare, hanno paura dei terroristi di Hamas: sono loro che danno gli ordini, e quindi sono moltissime le istituzioni, le case, le scuole, le moschee che Hamas ha trasformato in depositi di armi. E spesso quelle armi stanno per essere lanciate e quindi devono essere fermate, o altre volte non si individuano le presenze di civili che potrebbero far richiamare indietro un’operazione militare.

Purtroppo le rampe missilistiche, i proiettili, le strutture militari di Hamas sono sparse PROPRIO in mezzo ai bambini, i bambini sono il loro scudo, anche il tragico missile che ha colpito quattro bambini che giocavano sulla spiaggia era diretto verso una struttura militare, forse una rampa di lancio pronta a lanciare il suo messaggio di morte su Israele. Israele deve continuamente distruggere strutture che stanno in mezzo alla gente, perchè esse stanno per sparare le migliaia di missili che ci fanno correre tutti continuamente nei rifugi, e che sono state appositamente nascoste fra i bambini. 

E’ un dolore senza fine vedere la società di Gaza costretta a subire queste perdite, ma è il diritto alla vita stessa che impone l’operazione in corso. Se si pensa che sono stati distrutti per ora circa 2000 obiettivi militari sparsi fra la gente, si capisce quanto sia difficile difendere oltre ai nostri bambini, anche i loro. Vorrei tanto che la gente di Gaza lo facesse, in sfida a Hamas.

"Qui, sotto i missili di Hamas la guerra è l'unica possibilità"

sabato 19 luglio 2014 Il Giornale 3 commenti

Il Giornale, 19 luglio 2014


(Confine di Gaza, Regione dell'Eshkol) Da quando giovedì notte l'esercito ha lanciato la sua offensiva di terra, Israele è un altro mondo. Non c'è famiglia di questo piccolo Paese che non abbia figli, nipoti, fidanzati della figlia impegnati in guerra. La trepidazione è senza confini, lungo il confine di Gaza vediamo i ragazzi ammassati nelle tende e sulla strada, c'è chi torna e chi sta per entrare, il campo formicola intorno ai carrarmati.[...]

Israele invade Gaza: è guerra a Hamas

venerdì 18 luglio 2014 Il Giornale 5 commenti

Il Giornale, 18 luglio 2014

Ieri sera alle undici è accaduto quello che ci aspettava soprattutto da quando un commando di 13 terroristi aveva cercato ieri mattina di attaccare un kibbutz del sud passando da una galleria che li ha portati da Gaza dentro il territorio Israele. Netanyahu nell'annunciare l'ingresso di terra delle truppe ha fatto riferimento a questo evento: l'esercito, ha detto, ha il compito di smantellare le gallerie che portano da noi stragi e rapimenti e l'intervento sarà breve e contenuto territorialmente. Netanyahu ha ricordato il rifiuto di Hamas della tregua che invece Israele ha accettato.[...]

Bombe su Gaza, uccisi 6 bimbi. E Hamas bluffa sulla tregua

giovedì 17 luglio 2014 Il Giornale 4 commenti

Il Giornale, 17 luglio 2014


(Gerusalemme) Hamas vuole rientrare nel giuoco, e lo vuole fare da gran furbo, proponendo, come vuole la cultura mondo arabo, ciò che può indurre il nemico alla confusione e alla fine, alla sconfitta definitiva. Hamas, dopo che martedì aveva rifiutato la tregua proposta dall'Egitto invece accettata da Israele, ieri ha presentato la sua proposta, un disegno di "hudna" in dieci punti, una tregua temporanea e tuttavia grandiosa, ben dieci anni di "cessate il fuoco".[...]

La tregua è subito fallita. Hamas sceglie la guerra

mercoledì 16 luglio 2014 Il Giornale 2 commenti

Il Giornale, 16 luglio 2014

(Gerusalemme). Ennesimo fallimento del solito sogno di pace che ieri era balenato alle 9 di mattina. Perchè già alle 9 e cinque, ora di inizio della tregua proposta dall'Egitto, Hamas sventagliava Israele di missili mentre i suoi portavoce dichiaravano che la proposta di pace egiziana "non vale la carta su cui è scritta" e che "forse si tratta di una barzelletta".

Dalle 09:00, dopo che Israele aveva accettato la tregua, ci sono voluti settanta missili perchè l'esercito rispondesse. La decisione di Netanyahu era stata presa durante un tempestosa riunione di gabinetto la mattina presto, proprio per essere pronto alle 9 a dire "si"al presidente Abdel Fattah al Sisi, un mediatore di pace ideale tradizionale, oggi nemico giurato di Hamas, membro della Fratellanza Mussulmana di cui faceva parte Mohamed Mursi deposto da Sisi. Netanyahu è stato coperto di critiche soprattutto da parte del suo ministro degli esteri Yvette Lieberman, che chiede di "andare fino in fondo contro Hamas" e non ha esitato a attaccare il suo stesso governo con una conferenza stampa.[...]

"Che dramma i bimbi nel nostro mirino"

martedì 15 luglio 2014 Il Giornale 3 commenti

Il Giornale, 15 luglio 2014

Israel "Relik" Shafir, Generale dell'Aviazione nelle Riserve è uno degli otto piloti scelti nel 1981 per distruggere il reattore nucleare di Saddam Hussein nella missione di Osirak. Il suo secondo era Ilan Ramon, l'astronauta che perse nel 2003 la vita nella missione spaziale dello shuttle Columbia. Shafir è un uomo di incredibili avventure con 31anni di esperienza nelle più audaci operazioni, e nessuno può rispondere meglio di lui alla domanda che tormenta tutto il mondo da quando, in questi sette giorni, l'aviazione ha bombardato dall'alto la Striscia di Gaza con la perdita di più di 150 vite umane.

Generale, Israele si pregia di avere l'esercito più morale del mondo. E allora perchè durante i vostri attacchi restano uccisi un numero di persone tale da suscitare proteste in tutto il mondo, 170 fino ad ora?

"Provi a immaginare che un noto assassino sia sia impadronito, portandosi dietro la famiglia, di un rifugio protetto da cui può sparare agli alunni di una scuola, e immagini che suo figlio sia uno di questi. L'assassino è dietro una finestra, e quindi la polizia aspetta sperando che si allontani dalla famiglia per fermarlo. Ma a un certo punto si avvicina alla finestra, impugna il fucile per sparare ai tutoi figli. La sua famiglia potrebbe essere accanto a lui, ma tu purtroppo non hai scelta: è tuo dovere fermarlo, anche se ti costa dispiacere e critica. Le armi di Hamas sono puntate sui nostri figli, intorno a uno delle loro rampe di lancio che sta per sparare si affollano anche degli estranei, vuoi aspettare, ma il missile è già sulla rampa, devi fermare i terroristi e superare l'obiezione che ti pone la vista degli estrane. Il tuo popolo è sotto tiro, devi usare il tuo proiettile".[...]

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