Fiamma Nirenstein Blog

La guerra antisemita contro l'Occidente

7 ottobre 2023 Israele brucia

Jewish Lives Matter

Informazione Corretta, il nuovo video di Fiamma Nirenstein

Museo del popolo ebraico

Mediorientale

venerdì 11 giugno 2010 Generico 1 commento
RIASCOLTA LA CONVERSAZIONE SETTIMANALE CON IL DIRETTORE DI RADIO RADICALE MASSIMO BORDIN: http://www.radioradicale.it/scheda/305560



Sintesi degli argomenti di questa settimana:

Il dibattito sulll'istituzione della commissione d'inchiesta internazionale sui fatti della Flottiglia.
Yaakov Tirkel, ex giudice dell'Alta Corte di Giustizia israeliana, è il principale candidato a dirigere la commissione. Sarà affiancato da un giurista americano, uno europeo e osservatori stranieri.
La commissione si esprimerà anche sul blocco a Gaza.

Alcuni dati di sondaggi in Israele sulla gestione della crisi, l'istituzione della commissione di inchiesta e la valutazione dell'operato di Netanyahu (valutato "di basso livello" al 45%).
Se ci fossero oggi votazioni, secondo i sondaggi, il Likud prenderebbe 32%, Kadima 25%, Avodà 11%.

Abu Mazen in viaggio negli Stati Uniti ha detto - per la prima volta - che non si è mai sognato di negare il rapporto tra ebrei e la terra di Israele.
A Istanbul, pochi giorni fa, Abu Mazen ha anche fatto presente a Erdogan che il suo stretto rapporto con Hamas lo danneggia. [...]

Ora la sinistra ci ripensa: basta fango su Israele

mercoledì 9 giugno 2010 Il Giornale 6 commenti
Ora la sinistra ci ripensa: basta fango su Israele

Il Giornale, 9 giugno 2010

Dopo le accuse rovesciate contro Gerusalemme, arriva il mea culpa di stampa e osservatori internazionali. Anche Henri-Lévy condanna la disinformazione. Reuters sotto accusa: sangue e coltelli via dalle foto

Israele è una discussione primaria nel mondo odierno, è il pomo della discordia, il pretesto preferito per attaccare l’Occidente, la migliore arma di legittimazione della vecchia bandiera sovietica totalitaria della pace a strisce, è il tarlo che rode l’anima degli ebrei di sinistra che adorano la loro legittimazione narcisistico-diasporica che li esime dalla poco elegante vicenda di essere un popolo, anzi, una nazione; e soprattutto è la questione che dà agli antisemiti la possibilità di esprimersi sotto copertura e alle maggioranze automatiche dell’Onu quella di farsi forti. È anche il migliore degli stendardi rossi da sventolare davanti al toro islamista, come hanno fatto da Istanbul Ahmadinejad, che di nuovo ha promesso di cancellare Israele, Bashar Assad dalla Siria ed Erdogan, il premier turco che sta costruendo una carriera islamista per il suo Paese sulla minaccia a Israele. [...]

Inserire IHH nella lista delle organizzazioni terroristiche dell'UE

martedì 8 giugno 2010 Attivita parlamentari 5 commenti

"L'organizzazione turca IHH (Insani Yardim Vakfi), che ha organizzato la spedizione tutt'altro che pacifica della "Mavi Marmara", ha tutte le caratteristiche storiche e operative per essere inserita nella lista delle organizzazioni terroristiche europee, così come suggerito ieri dall'European Jewish Congress". Lo dichiara in una nota l'On. Fiamma Nirenstein (Pdl), Vicepresidente della Commissione Esteri della Camera.
"La definizione dell'Unione Europea di 'terrorismo' - sottolinea Nirenstein - si riferisce a tutti gli individui, gruppi o entità che hanno commesso, tentano di commettere, o agevolano l'attuazione di atti terroristici. Con ’atti terroristici' si intende anche 'la partecipazione alle attività di un gruppo terroristico, compreso il finanziamento delle sue attività o la fornitura di risorse materiali'.
"Stando a quanto emerso in questi giorni a seguito dei tragici eventi del 31 maggio, come ormai è possibile leggere in numerosi rapporti, l'IHH mantiene stretti legami con Hamas, che è inclusa nella lista delle organizzazioni terroristiche dell'UE dal 2003, e fa parte della "Union of the Good", una organizzazione ombrello islamica affiliata ai Fratelli Mussulmani, che nel 2008 è stata inserita dagli Stati Uniti nella propria black list.
"Negli anni '90 - continua Nirenstein - il governo turco allora in carica indagò l'IHH per i suoi legami con Al Qaeda e per supporto della lotta armata in Afghanistan, Cecenia e Iraq. Nel 1997, una perquisizione delle sedi della presunta Ong turca portò alla scoperta di armi, esplosivi e documenti che ne provavano il legame con gruppi terroristici.
“Già nel febbraio 2009, durante una manifestazione a Gaza, il capo dell'IHH, Bülent Yildirim, aveva parlato di "martirio nel nome di Allah" contro l'embargo della Striscia.  Yildirim è stato anche nel mirino dell'intelligence francese negli anni '90 per supporto e finanziamento di gruppi di fondamentalisti islamici in paesi mussulmani.
"Da ultimo, il terribile atteggiamento aggressivo del gruppo che era presente sulla nave Mavi Marmara - l'unica sulla quale si sono registrate violenze - come documentato dai video, conferma l'atteggiamento aggressivo degli appartenenti all'organizzazione IHH, che con spranghe di ferro, coltelli e da quanto si può vedere nelle foto, anche pistole forse sottratte ai militari, hanno aggredito i soldati israeliani.
"Credo che queste preoccupanti informazioni - conclude Nirenstein - vadano tenute in seria considerazione per valutare lucidamente quanto avvenuto il 31 maggio e che non sia possibile accettare la definizione di Ong pacifista per una organizzazione che per anni ha usato una veste umanitaria per nascondere azioni di supporto al terrorismo e di destabilizzazione dell'area mediorientale".

Mediorientale

domenica 6 giugno 2010 Generico 0 commenti

RIASCOLTA LA CONVERSAZIONE CON IL DIRETTORE DI RADIO RADICALE MASSIMO BORDIN: http://www.radioradicale.it/scheda/305389



Sintesi della conversazione:

Già all'inizio della vicenda Nirenstein aveva informato della nave che stava partendo dalla Turchia (conversazione del 21 maggio e articolo http://fiammanirenstein.com/articoli.asp?Categoria=3&Id=2377).

Grande tensione tra Turchia e Israele. L'ambasciatore israeliano, pur convocato dal ministero degli esteri turco, non è stato espulso.

Il profilo della IHH (Insani Yardim Vakfi), il principale sponsor della flottiglia: una organizzazione estremista affiliata ai Fratelli Mussulmani e a Hamas.

Solo sulla nave nella quale si trovavano la maggior parte degli membri dell'IHH, ovvero la Mavi Marmara, sono avvenuti gli scontri violenti e fatali. Le altre 5 navi sono state abbordate da Israele senza problemi e condotte pacificamente al porto di Ashdod per essere ispezionate.

I beni contenuti sulle navi, ispezionati, sono stati fatti passare da Israele tramite i valichi di terra verso Gaza. dove però li sta tenendo bloccati Hamas. [Continua...]

Intervista a Radio 24

venerdì 4 giugno 2010 Attivita parlamentari 1 commento

A questo link potete riascoltare l'intervista di stamattina nel programma di Oscar Giannino su Radio 24:

http://www.radio24.ilsole24ore.com/popup/player.php?filename=100604-noveinpunto.mp3

Il vero terrorismo sono le bugie contro Israele

giovedì 3 giugno 2010 Il Giornale 50 commenti

Il Giornale, 3 giugno 2010

Davvero è uno choc, come ha detto Ban Ki Moon, come hanno detto i governi che scandalizzati hanno richiamato gli ambasciatori, la Turchia, la Svezia, la Grecia, la Giordania, è uno choc, oh sì, come ha detto Hillary Clinton e come anche Tony Blair ha dichiarato. È un orrore come ha detto il ministro degli Esteri dell’Unione Europea la signora Ashton… è un grande scandalo: ma non stiamo parlando della battaglia compiutasi, purtroppo con nove morti, fra gli attivisti armati della nave Marmara e le forze israeliane che cercavano di condurre il convoglio carico di beni e di personaggi non identificati a Ashdod per evitare che fossero consegnati a Hamas doni esplosivi adatti a continuare, fino a Tel Aviv, il lancio di seimila missili in territorio israeliano. No, il maggiore scandalo, il vero orrore è legato alla foga con la quale, da muro a muro, tutto il salotto internazionale si è affrettato a brandire lo stendardo antisraeliano senza nessuna cura per la verità, fregandosene dei video in cui si vede come i soldati che volevano ispezionare il contenuto del convoglio sono stati accolti a mazzate, coltellate, bombe a mano, spari; non importa alla Clinton o alla Ashton la verificata origine aggressiva e la dichiarata intenzione terrorista suicida delle organizzazioni filo-Hamas imbarcate sulla Marmara. [...]


The real terrorism is the lie against Israel

Il Giornale, 3 June 2010

It really is a shock, as said Ban Ki Moon, as said the governments who recalled their ambassadors, Turkey, Sweden, Greece, Jordan. It is a shock, oh yes, as said Hillary Clinton and as Tony Blair declared. It is a horror as the EU Foreign Minister Lady Ashton said... it is a big scandal: but we're not talking about the battle undertaken and which, unfortunately, caused nine deaths, between the armed activists of the Marmara ship and the Israeli forces, who tried to lead the convoy loaded with unidentified goods and people to Ashdod, so as to avoid handing over potential explosive to Hamas, letting it continuing the launch of six thousand missiles into Israeli territory, as far as Tel Aviv. [...]

Al Consiglio d'Europa dibattito sulla vicenda della flottiglia

mercoledì 2 giugno 2010 Attivita parlamentari 43 commenti

Ieri si è svolta a Parigi una sessione della Commissione Politica del Consiglio d’Europa. Abbiamo discusso tanti argomenti, fra cui quello dello sviluppo della democrazia, la situazione in Kosovo e nel Caucaso e molti altri argomenti complessi. Ma non poteva mancare una discussione urgente sullo scontro nel Mediterraneo e il presidente della Commissione, lo spagnolo De Puig, l’ha introdotta con inequivocabili toni di scandalo e di condanna, senza concedere a Israele nemmeno il beneficio del dubbio. Il delegato turco ha a sua volta preso la parola per accusare Israele di essere un criminale stragista, di aver perpetrato un crimine contro innocenti denominati “civili” e “pacifisti”, due parole magiche ai nostri giorni. Il palestinese ha aspettato dopo il mio intervento per ripetere a sua volta gli stessi concetti, ribadendo che l’Autorità Palestinese e Hamas sono uniti nella condanna internazionale contro Israele. Io ho detto le cose che sapete, elencando le verità che si conoscono dai video e dalle testimonianze. Appena disponibile il verbale, metteremo sul sito la discussione. Il collega turco era stupefatto e ha tentato di interrompermi più volte. Io sono andata avanti lentamente e senza farmi impressionare, e sui volti dei delegati provenienti da tutti i Paesi d’Europa e oltre, ho visto almeno interessamento per qualcosa che ignoravano completamente. Ciò che sapevano, e che l'osservatore palestinese ha ribadito, è solo che Israele ha attaccato dei poveri civili pacifisti che volevano rompere l’assedio a un popolo affamato. Nient'altro.


The Council of Europe debates what happened on the flotill

Yesterday, a sitting of the Political Commission of the Council of Europe was held in Paris. We discussed many topics, including the development of democracy, the situation in Kosovo and in the Caucasus, and many other complex issues. But what could not be missed was an urgent debate on the recent clash in the Mediterranean and the Chairman of the Commission, the Spanish Lluis Maria De Puig, introduced it with unequivocal tones of scandal and condemnation, without even giving Israel the benefit of the doubt. The Turkish delegate took his turn to address the floor by accusing Israel of being a criminal slaughterer, of committing a crime against innocent people he called "civilians" and "pacifists", two magic words today. The Palestinian observer waited after my speech to repeat the same concepts, stressing that the Palestinian Authority and Hamas were united in the international condemnation against Israel. I said things that you know, listing the truths we know from videos and testimonials. As soon as the minutes of this meeting are available, we will post the discussion on this website. The Turkish colleague was stunned and tried to interrupt me several times. I continued slowly without him letting upset me, and on the faces of the delegates coming from all the countries of Europe and beyond, I saw at least interest for something they have completely ignored. What they knew, and what the Palestinian observer reiterated, was simply that Israel attacked poor civilian pacifists who wanted to break the siege of a starving people. Nothing else.

Dieci morti per una verità capovolta

martedì 1 giugno 2010 Il Giornale 41 commenti

--- NOTA: Riceviamo una quantità di messaggi offensivi che non pubblichiamo in questa casa che è il nostro sito ----

Il Giornale, 1 giugno 2010

L’episodio di ieri notte, con i suoi morti e feriti sulla nave turca, ha qualcosa di diabolico. Perché diabolico è il rovesciamento, la bugia che si sta disegnando nell’opinione pubblica internazionale, come per la battaglia di Jenin, come per la morte di Mohamed Al Dura: la verità, salvo quella tragica e che dispiace assai, dei morti e dei feriti, ne esce capovolta, capovolte le responsabilità. Le condanne volano, e hanno tutte un carattere nominalista: chi era sulle navi si chiama «pacifista» o «civile», i soldati israeliani coloro che ne hanno sanguinosamente interrotto la strada verso una «missione di soccorso». Nessuno parla di organizzazioni filo Hamas, nessuno di provocazione: ed è quello che davvero veniva trasportato da quelle navi. Oltre naturalmente, all’essenza umana di chi ci spiace comunque di veder sparire. Ma non basta dichiararsi pacifista per esserlo. L’organizzazione turca IHH, protagonista della vicenda, è sempre stata filo terrorista, attivamente amica degli jihadisti e di Hamas, essa stessa legata ai Fratelli Musulmani, i suoi membri ricercati e arrestati e la sua sede chiusa dai turchi stessi per possesso di armi automatiche, esplosivo, azioni violente. [...]

Ten deaths for an inverted truth

Il Giornale, 1 June 2010

With its deaths and wounded, last night’s episode on the Turkish ship, has diabolical elements. What is diabolical is the reversal, the lie that is being designed by International public opinion, as in the battle in Jenin and like the death of Mohamad Al Dura: the truth, apart from being tragic and regretful, has been inverted, flipping responsibility. Condemnations fly, and they all have a nominal character: who was on the ship is called “pacifist” or “civil” while the Israeli soldiers are depicted as having bloodily interrupted their path of a “rescue mission.” No one speaks about organizations that are pro-Hamas, none about provocations, which is really what was being transported by those ships. Besides of course the human essence that we are sad to see disappearing. [...]

Diretta oggi su "Radio Anch'io"

martedì 1 giugno 2010 Attivita parlamentari 0 commenti

A questo link potete riascoltare la trasmissione di questa mattina, alla quale ho partecipato insieme all'On. Piero Fassino del PD, su "Radio Anch'io" (Gr1), dedicata alla vicenda della flottiglia.

http://www.radio.rai.it/radio1/radioanchio/view.cfm?Q_EV_ID=315941

Flottiglia: grande rammarico, ma la crisi è il risultato di una grave provocazione

lunedì 31 maggio 2010 Attivita parlamentari 3 commenti

Roma, 31 mag. (Apcom) - "Esprimo grande rammarico per i morti e i feriti, ma è necessario sottolineare che la flottiglia ha portato avanti una provocazione che nulla ha a che vedere con intenti umanitari, altrimenti avrebbe accettato la richiesta che Israele le rivolgeva da giorni di far attraccare le navi al porto di Ashdod per essere ispezionate prima di far passare i doni a Gaza": è quanto ha dichiarato Fiamma Nirenstein, deputato del Pdl e vice presidente della Commissione Esteri della Camera, commentando l'assalto compiuto oggi dall'esercito israeliano contro un convoglio navale di attivisti filo-palestinesi, che stava cercando di rompere il blocco alla Striscia di Gaza per portare aiuti alla popolazione locale.

 "La flottiglia ha invece raggiunto il proprio obiettivo - ha aggiunto Nirenstein -, ovvero creare una grave crisi nei rapporti internazionali con un'azione di disturbo da parte di gruppi simpatizzanti di Hamas a bordo della nave. L'organizzazione terroristica, va ricordato, ha giurato di distruggere Israele e governa la Striscia di Gaza illegalmente da 3 anni danneggiando in primis la popolazione palestinese".

"Non è ancora chiara la dinamica degli avvenimenti sulla nave - ha proseguito la parlamentare -, ma dalle cronache israeliane e dalle immagini che cominciano a cicolare, risulta che il comportamento dei passeggeri della nave è stato tutt'altro che pacifico: hanno subito cominciato a sparare dal tetto della nave e hanno assalito soldati con spranghe e coltelli, ferendone
molti, due dei quali versano in gravi condizioni. A quel punto, i soldati hanno risposto. Quello che è accaduto è doloroso ma dipende da un micidiale estremismo internazionale, imprudentemente sostenuto dalla Turchia, che non può altro che avere effetti deleteri sulla già complessa situazione di conflitto".

I SOLDATI ISRAELIANI APPENA APPRODANO SULLA NAVE VENGONO ATTACCATI.
UN SOLDATO VIENE BUTTATO GIU' DAL PONTE DELLA NAVE




ALCUNE INFORMAZIONI DIFFICILMENTE REPERIBILI IN ITALIANO [Continua...]

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