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Mediorientale

lunedì 29 novembre 2010 Generico 0 commenti

Conversazione settimanale con Massimo Bordin sull'attualità dal Medio Oriente:



Sintesi degli argomenti di questa settimana:

La vicenda di Wikileaks: in Israele la reazione è stata quasi un "ve l'avevamo detto", in riferimento a molti file che rivelano le numerose tensioni mediorientali, aldilà del conflitto israelo-palestinese. Egitto, Arabia Saudita, Bahrain, avrebbero richiesto agli USA di pore fine in "qualsiasi modo" al programma nucleare iraniano. La Giordania avrebbe affermato che un Iran nucleare porterebbe gruppi estremistici come i Fratelli Mussulmani a portare avanti delle rivoluzioni.
Tutte queste sono cose note agli addetti ai lavori, poco all'opinione pubblica. L'allarme arabo nei confronti dell'Iran, dai documendi di Wikileaks, emerge come un elemento prioritario nei rapporti di tutti questi paesi con gli Stati Uniti. La preoccupazione è quindi tutt'altro che confinata a Israele. Un altro documento di Wikileaks rivelerebbe una dichiarazione di Ehud Barak che parla di bombardamenti degli arsenali iraniani molto a breve.
Anche il giudizio sulla Turchia riflette i grandi cambiamenti che sono stati sugli occhi di tutti negli ultimi mesi, con uno slittamento di questo paese verso l'asse siro-iraniano e un atteggiamento di compiacimento verso la stampa islamista del paese.
Ancora emerge che l'Iran avrebbe dei missili a lunga gittata forniti dalla Corea del Nord.

Nel fine settimana si è svolto il Quinto Consiglio Rivoluzionario di Fatah, il partito del Presidente Abu Mazen, apertosi con la commemorazione di Amin Al Hindi, uno dei terroristi responsabili della strage degli atleti israeliani alle olimpiadi di Monaco nel 1972. E' stata respinta la richiesta di Israele di essere riconosciuto E' stato decretato che non ci devono essere scambi territoriali.
Pochi giorni prima, nell'ANP è stato commissionato un nuovo studio "sul Muro del Pianto", che stabilisce che in realtà si tratta del muro di al-Buraq, che il Tempio non c'è mai stato, né tantomeno una presenza ebraica a Gerusalemme.

Libano: tutti ormai sanno che il Tribunale Speciale per il Libano sta per accusare esponenti degli Hezbollah di aver orchestrato ed eseguito l'omicidio del premier libanese Rafiq al-Hariri. Ora suo figlio, l'attuale premier, è in visita ufficiale in Iran, che preme perché questa faccenda venga insabbiata (in nome dell'unità nazionale del Libano).

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