Un altro antisemita musulmano: l’Europa si svegli
Il Giornale, 16 marzo 2012
Il ragazzo marocchino di 20 anni che voleva ammazzare centinaia di ebrei milanesi della sinagoga di via Guastalla a Milano non era ispirato dalla politica d’Israele, di conseguenza con risvolti antisemiti. No, J. M. era antisemita, voleva colpire gli ebrei in sinagoga.
Episodi del genere sono già successi tante volte, cerchiamo di trarne qualche senso logico. J. M. è antisemita come tanti musulmani in Europa, nei Paesi Arabi, in Iran, in Oriente, persone che negano la Shoah, che vogliono distruggere Israele, che pensano che uccidere gli ebrei sia un dovere. È una realtà documentata da volumi, da numerosissime riedizioni dei Protocolli dei Savi di Sion, da serial televisivi di largo ascolto in Europa in cui gli ebrei strappano gli occhi ai bambini arabi, o raccolgono i soldi per fondare Israele nei bordelli. A questo violento antisemitismo vi sono in parte motivi teologici: la copertura coranica che proviene dalle moschee è potentissima. Il padre della Fratellanza Musulmana Sayyd Qutb chiamava un suo saggio basilare: «La nostra guerra contro gli ebrei». Oggi, tutte le diramazioni della Fratellanza presenti in Europa, sempre in aumento, promettono guerra agli ebrei, non agli israeliani. Anche il musulmano laico è sottoposto a questo bombardamento ideologico: gli ebrei sono riprodotti nelle frequenti vignette, nella tv, nei libri di testo, e negli scritti di origine araba o islamica in genere (iraniana ma anche per esempio dalla Malesia o dal Pakistan..) che poi ritroviamo nella case europee. Sono demoni e assassini, che, come dice il grande studioso dell’antisemitismo Robert Wistrich, devono essere temuti, evitati. Sono visti sempre, e così si insegnava probabilmente anche a questo ragazzo terrorista che viveva in Italia dall’età di sei anni, come cospiratori che pianificano la distruzione della società musulmana e degli arabi in particolare per dominare il mondo. In genere, agli ebrei sono attribuite le responsabilità della corruzione della cultura occidentale, l’amore per il denaro, la corruzione dei costumi sessuali. Essi vengono identificati col potere americano. E lo scopo è quello di disumanizzarli, fino a renderli oggetto di distruzione. Così fa Ahmadinejad con Israele, con una potentissima macchina di propaganda.
Quando nel 2003 l’Unione Europea affidò un rapporto all’Eumc (Centro di monitoraggio europeo contro il razzismo e la xenofobia), e si vide che la crescita verticale dell’antisemitismo europeo era legato a ambienti musulmani (senza sottovalutare la destra e la sinistra estreme), Xavier Solana lo fece sparire, sostenendo che la ricerca non rispondeva agli standard richiesti. In realtà era solo terribilmente imbarazzante, così come lo è tutta la storia del rapporto fra mondo musulmano e antisemitismo: spesso si è nascosto sotto l’apparente quiete che per alcuni secoli, fra cacciate, stragi, persecuzioni varie, fu dovuta a uno condizione di inferiorità statuita (quella di dhimmi) che gli ebrei erano costretti a sopportare. Più avanti, nessuno ha mai avuto voglia di scavare nella furiosa commistione del mufti di Gerusalemme Haj Amin Al Husseini con Hitler, cui il mufti chiese di consentirgli, in caso di vittoria, di attuare su suolo asiatico gli stessi metodi europei.
L’antisemitismo musulmano è un fenomeno enorme, che l’Europa autrice della Shoah non può permettersi. L’unica obiezione odierna è quella da ignoranti per cui si chiede come possa un semita (l’arabo) essere antisemita: ma l’aggettivo «semita» si riferisce solo alla radice linguistica comune, non a un’inesistente razza. I casi di persecuzioni e aggressioni antisemite crescono appena succede qualcosa in Israele: allora si attaccano per strada gli ebrei con la kippà o nella metropolitana ragazze con la stella di David al collo (specie a Parigi o a Londra). Ma un apice resta la vicenda di Ilan Halimi, rapito a Parigi nel gennaio del 2006 da un gruppo di giovani teppisti musulmani con motivazioni antisemite e anche di estorsione (per loro il ragazzo, un commesso figlio di modesta famiglia, poiché ebreo era un capitalista) fu torturato quattro settimane mentre gli leggevano pagine del Corano, e poi gettato in una discarica coperto di ferite mortali. Uno dei suoi assassini, dal carcere, tale Fofana, ha postato su internet l’8 marzo foto antisemite. Ma allora la polizia francese non trovò Halimi, perché non credeva alla pista antisemita. Lo sentiremo dire anche di questo ultimo episodio italiano: non è antisemitismo, è un delinquente isolato, una minoranza insignificante.
Avevo letto il suo articolo pochi giorni fa e l'avevo condiviso su Facebook, colpito dalla sua drammatica attualità. Ora che i fatti confermano quanto era sensato attendersi, torna a levarsi il coro d'indignazioni più o meno scontate. Non riesco a capacitarmi di tanta deliberata cecità. Le partecipo tutta la mia solidarietà.
Magda Menchini , Firenze - Italia
Analisi esatta, fredda e concisa
michele lascaro , matera
L'aspetto atroce è che questi soggetti vivono da molto tempo in occidente o addirittura vi sono nati, per non aver imparato nulla della nostra civiltà. È quindi responsabile di ciò la famiglia, il cui fanatismo si riversa sui figli generando mostri.
franco , pozzo d'adda(mi)
Sto leggendo il suo libro a gerusalemme e alcune volte mi immedesimo nel popolo ebraico, lei cosapuo' pensare di un popolo democraticocome quello ebraico che combatte conuna popolazione come quella mussulmana che in tutto il mondo semina morte,che emigra nei paesi occidentali e compie ogni tipo di nefandezze stupri,venditori di drogaladri che vanno nei negozi e razzianomerce ogni tipo di merce.Purtropposi rassegni signora Fiamma l'occidente e' in un torpore che portera' alla fine della nostra civilta'saremo schiavizzati dalla violenza mussulmana. saluti Franco
Daniel , Genova
Carissima Fiamma non puoi affermare che nessuno creda al crescere dell'antisemitismo.... ho letto poco del modo in cui è stato scovato questo giovane, ma da quel poco che ho sentito dalla televisione mi è parso di capire che chi lo ha scovato per primo fossero i funzionari della polizia postale di Cagliari... avrebero potuto pensare ad un fanatico ma senza riscontri concreti... insomma avrebbero potuto sottovalutarlo... non l'hanno fatto... hanno proceduto ad indagini precise, concrete, e sono arrivati al risultato che è stato esibito in televisione sotto gli occhi di tutti.Per questa volta è andata bene... ma la prossima troveremo di nuovo dei poliziotti così attenti da riuscire a sventare un attentato, ancor prima che fosse compiuto ?
alberto chiarle , milano-italia
brava! La conosco dalla tv e da qui.. continui a martellare e a randellare..i nostri comuni compatrioti italici hanno la testa un po' dura....ma non si faccia illusioni....non voglia convertire chi si tappa occhi ed orecchie...pensi agli ingenui dis-informati... quelli bisogna raggiungere ed informare....a rileggerla presto....arrivederci
GARBATI ROLANDO , MILANO ITALIA
PURTROPPO L'ITALIA NON VUOLE SVEGLIARSI, O PIUTTOSTO I NOSTRI POLITICI NON LO VOGLIONO.DA FONTI AMICHE INVECE NOTO CHE L'AUSTRALIA, L'OLANDA, LA STESSA SVEZIA STANNO INIZIANDO A PRENDERE POSIZIONI NETTE CONTRO L'ISLAM. MI RISULTA CHE LA SVEZIA ABBIA INVIATO INDIETRO ALLA'ARABIA SAUDITA CIRCA VENTI MILIONI DIDOLLARI (O EURO?) CHEERANO DESTINATI ALLA COSTRUZIONE DI UNA MOSCHEA DICENDO CHIARAMENTE CHE LA MOSCHEA POTRA ESSERE COSTRUITA QUANDO SARA AUTORIZZATA LA COSTRUZIONE DI UNA CHIESA A CASA LORO.FINALMENTE QUALCHE POLITICO SI RICORDA DELLA PAROLA RECIPROCITA'.SPIACENTE, VIVENDO A MILANO, NON POTER ADERIRE AL SUO INVITO, MA CERTAMENTE MOLTI MIEI AMICI CHE LA SEGUONO E CHE VIVONO A ROMA INTERVERRANNO.LA SALUTO DISTINTAMENTE.
Elda Tomassini , Giulianova/Italia
Hai ragione.
gianni ramasco , italia napoli
cara fiamma, non sono ebreo, ma negare la shoa è una delle più colossali bugie e misti ficazioni della storia. saluti anche a tuo marito che conobbi a milano
lentini giuseppe , messina
provo solo tristezza a sentire che un giovane vuole distruggere la sua vita per distruggerne molte altre,i seminatori di odio,gli imbonitori del nulla sono fra noi,seminano odio,morte ma anche sciocchezze e mettono in pericolo migliaia di vite aldila della ragione o torto