Quanto autolesionismo nelle scuse dell’America. Così vince solo la jihad.
Tanti casi di liceità delle opinioni estreme si sono susseguiti nella nostra storia. Certo non ci schiereremmo mai con chi bruciava gli eretici per motivi di ordine pubblico. Ci si può scusare e poi ribadire con terribile grandezza che gli ambasciatori sono sacri, sacro è il diritto di opinione, che guai a chi li tocca, e che neppure ilpiù idiota e ignoto degli esibizionisti da noi verrà tacitato. La verità è che vogliamo, senza speranza, essere accettati dagli islamici. Accettiamo qualsiasi equivoco sperando che sorgerà per loro la stella della democrazia, e tutto andrà bene. George Bush pensava che rimuovendo Saddam Hussein l’Irak potesse diventare un’occasione per sciiti e sunniti di sedersi insieme al banchetto della libertà, e ne ha ricavato biasimo mondiale, mentre i morti tribali, religiosi, etnici seguitano a contarsi a migliaia. Obama avrà la stessa sorte. Ha voluto essere l’apprendista stregone delle rivoluzioni arabe, come Carter fu quello della rivoluzione khomeinista: la sua acquiescenza verso l’islam gli ha regalato un’immagine di debolezza in un mondo in cui essa viene considerata sinonimo di stupidaggine e promessa di vittoria vicina per l’islamismo. Kartoum, Tunisi, Gerusalemme, il Libano, oltre a Bengasi e al Cairo sono preda di manifestazioni di odio che sono già costate la vita a svariate persone. L’assassinio di Chris Stevens sarebbe dovuto diventare l’occasione di un altolà decisivo. L’ambasciatore è una figura istituzionalmente intoccabile, eppure Stevens era il meno tutelato, ma il più coraggioso fra i cinquantenni americani alti e biondi che la mattina fanno jogging (e lui lo faceva), sicuro che gli bastassero un paio di persone ai fianchi nel fiato afoso del MedioOriente.
Ma come poteva Stevens ignorare che la Libia è una caldaia ribollente d’odio? È impossibile che non sapesse che nel novembre 2011, quando cadde il regime, le forze ribelli issarono la bandiera di Al Qaida sulla Corte di Giustizia di Bengasi. Molte bande,che si chiamino Al Qaida o quant’altro, le formazioni jihadiste di ogni tipo chiedono quella giustizia, la sharia. La loro scontentezza odierna è legata al fatto che di jihadismo, oltre che di pane, i nuovi governi non ne hanno dato abbastanza; la colpa è sempre degli Usa e di Israele, l’odio è sempre volto all’Occidente. Non c’è in questo niente di personale, dunque niente che possa essere sanato, ed è assurdo non legare concettualmente le nuove rivoluzioni all’ideologia che sembra dominarle, lo jihadismo. È la promessa dell’islam di piegare il mondo alla sottomissione. È onestamente ridicolo il tentativo specialistico di descrivere Al Qaida come un’organizzazione in declino. Non importa se Al Qaida è sbandata, divisa, impoverita. È come quando si dice che da Gaza non è stato Hamas a sparare i missili, e si sa che alla fine i piccoli gruppi non si muovono senza il suo permesso. Gli attacchi sono la grande voce dello jihadismo, in cui Al Qaida ha rinomato spazio. La spontanea suddivisione in rami autonomi non ne fa in alcun modo un’organizzazione debole. Si è fatta un variegato partito combattente dalla Libia alla Siria al Sinai.
Ma Obama non vuole riconoscere che esista un pericolo jihadista, l’America ha preferito l’idea che si tratti di un evento minoritario frutto del fanatismo e colpa di un idiota che posta un filmino, e quindi che gli assassini abbiano qualche ragione. Così si creano nuove rivendicazioni, e nuove provocazioni: lo sceicco Yusuf Al Qaradawi, mentre il Papa parte per il Libano, gli chiede in un messaggio ironico e aggressivo le scuse per quel che disse nel 2006 sull’islam politico. Fomenta l’odio contro i cristiani e dice che la colpa è tutta dei cristiani stessi. Stile americano.
Ho sempre visto con una certa compassione benevola gli interventi degli americani.Sono geneticamente sciocchi, ma anche i peggiori che ci possono essere quando si tratta di; prevenire, analizzare, intravedere, interpretare, cogliere, immaginare, indovinare, percepire, presagire, prevedere. La storia dimostra che hanno sempre subito per primi, in questa loro sorte di ideologia mormonica e amishista, sicuri delle loro possibilità reattive a gli atti di terrorismo, forti che il loro territorio si trova lontano e isolato dalle zone e continenti "caldi".Non sono delle persone capaci, se li lasci soli, senza i loro 'giocattoli ' di guerra.Sono facilmente prevedibili, ed anche individuabili...Ricordo a Bahrain , nel '79, tanti di questi ragazzoni americani che bevevano e si tuffavano nella piscina dell'Hotel Ramada, facendo un fracasso bestiale; domandai al boy che serviva le bevande: "Ma chi sono quelli là?" Candidamente, come fosse naturale, rispose"Uomini della CIA!"Dentro di me, dissi..."Pazzesco!!"E pochi giorni dopo sento che gli studenti iraniani (l'Iran dista solo 120 miglia da Bahrain) hanno sequestrato a Teheran 52 americani della locale ambasciata.Questo é uno dei modi di agire degli americani nello scacchiere internazionale.Sono solo dei' bamboccioni', pieni di soldi. Non sono anti-Usa, ma anti-americani, che normalmente hanno bisogno di prendere prima delle bastonate, per capire che ci sono dei pazzi, come Ahmadinejad, che vanno colpiti prima; come nel glorioso '67 da Israele.
alessandra avitabile , napoli
Ha ragione, carissima Fiamma. In Occidente è permesso esprimere TUTTE le opinioni, per stravaganti ed aberranti che siano!(Tranne, naturalmente, critiche alla politica dello Stato di Israele...)
Tonino Nocera , Reggio di Calabria
Sagge parole: non mischiamo quanto accaduto a Bengasi con il filmato.Snaà Tovà Umetuka
Dario Maggiulli , Fiumicino/Italia
Impossibile contestare ciò ho qui lettoImpossibile ascrivere quanto è successo a Stevens come ad un semplice colpo di coda di una qualche irrilevante frangia estrema.Impossibile per l'Occidente, in primis, ma, per tutte le Nazioni della terra, non porsi il problema della JIHAD ISLAMICA.Ma, a mio avviso, è grottesco che Nazioni Arabe, potentissime economicamente, e, risparmiate dal terrorismo jihadista, non si adoprino minimamente per eliminare questo ingiustificabile flagello che origina da casa loro. Se, i vincoli di tornaconto economico con l'Occidente sono tanto inalienabili, allora il nemico è in casa nostra.
michele lascaro , matera
Obama=Carter. La linea di politica estera è identica,e, se continuasse , porterebbe gli USA alla sparizione. Ormai si scusano tutti gli appartenenti alla civiltà occidentale, il mantra del XXI secolo. Ho davanti a me l'assalto dei marines alla reggia del sultano del Marocco,del film The wind and the lion, (tolto da Youtube per non offendere alcuni?) Così, per me, dovrebbero agire gli Usa! Per fortuna ho il film, e posso continuare a sognare.
lento , messina
se non reagiamo vinceranno la paura e la rassegnazione
Mara , Bologna
Articolo condivisibile in pieno.Le guerre fin qui combattute (Iraq, Afganistan, Libia)si sono rivelate buone solo a rafforzare l'estremismo e a rendere l'Occidente ancor meno sicuro di 11 anni fa. Errori di Bush, continuati dal disastroso Obama. Spero che quest'ultimo non sia rieletto, anche se temo molto. Persone come lui godono infatti di forti appoggi. Anche gli americani hanno perduto la loro dignità?Non so quanto valga Romney, ma certo sarebbe migliore di chi lo ha preceduto
Franco , pozzo d'adda(MI)
Io spero che l'America scelga Romney perche' da un ex mussulmano ci si possono aspettare solo guai,siamo in una situazione incredibile l'occidedenteprende schiaffoni continuamente ma preferisce sempre girarsi dall'altra partecome se niente fosse in Italia ci sono continuamente episodi di violenza specialmente verso le nostre donne da parte di questa specie di esseri umani ma noi da bravi cristiani dobbiamo farci massacrare per raggiungere il paradisonon parliamo di quello che succede in Nigeria e Sudan o in Egitto cosa vuole che le dica la nostra pavidita' a raggiunto livelli impensabili.
Alberto CALO , Tel-Aviv Israele
Ricambio i sinceri auguri.Shana Tova
Sergio Olper , Milano
Perfetto, Fiamma. Come sempre. Che il 5772 sia un altro tuo anno: fulminante1
Luigi De Salvia , Roma/ Italia
Mentre la ringrazio per la sua scelta di esprimere verità scomode senza mezzi termini, le chiedo: lei pensa che veramente Obama, la Clinton e molti altri siano così ingenui verso sfide così gravi come l'estremismo islamista, forse molto più grave di quanto non fu il "realcomunismo"? Cordiali salutiLuigi De Salvia
Luciano Baroni , Bologna
Grazie e ricambio sentitamente, Signora.La prego di continuare con il Suo impegno, per parte mia sappia che sono un divulgatore dei Suoi scritti.Buona giornata.
giuseppe casarini , Binasco (MI)-Italia
Gentil.ma Signora Nirenstein,sante parole..un occidente imbelle che si offre vergognosamente al nemico..unica speranza si deve dire e a chiare lettere lo Stato di Israele!con stimacordiali salutishalomggc