L'Europa taglia fuori Israele e allontana ancora la pace
giovedì 18 luglio 2013 Il Giornale 1 commento
Il Giornale, 18 luglio 2013Finalmente tutto l'irragionevole livore dell'Europa contro Israele ha superato i confini delle solite condanne, e si è rovesciata in un documento bilioso, degno di una Ong di attivisti filopalestinesi, e che porterà grandi danni economici e morali: li porterà a Israele perché ne delegittima la politica e infine la stessa capacità di decidere che cosa sia necessario alla sua sopravvivenza; all'Ue perché la rende un corpo squilibrato e quindi escluso da eventuali colloqui di pace cui invece John Kerry, alla sua quinta visita in Medio Oriente, sembra avvicinarsi; ai palestinesi perché il numero di coloro che hanno interessi primari nella convivenza con gli ebrei anche nei territori oltre la Linea Verde è certo molto maggiore di quello dei loro politici.[...]
Così l'Egitto sconvolge il Medio Oriente
martedì 16 luglio 2013 Il Giornale 1 commento
Il Giornale, 16 luglio 2013L'addio forzato di Morsi al potere assesta un duro colpo all'ambizioso Qatar e rilancia Arabia ed Emirati
Abbiamo esaurito le esclamazioni di stupore. Quello che (a quanto sembra) è successo il 5 luglio, quando notizie non confermate ci dicono che Israele abbia attaccato un deposito siriano di armi, trascende le sorprese cui ormai il Medio Oriente ci ha abituato. Non solo Israele avrebbe eliminato a Latakia, sulla costa siriana, missili Yakhont di fabbricazione russa che, se in mano di Assad o degli Hezbollah, cambierebbero l'equilibrio strategico della zona. Il fatto è che, secondo il Sunday Times, gli aerei israeliani, e qui possiamo spalancare la bocca, sarebbero decollati da una base turca. Questo significherebbe che l'inimicizia della Turchia verso la Siria e anche il suo distacco dalla Russia, sono più forti dello scontro micidiale con Israele di cui Erdogan ha fatto una bandiera. La Turchia nega e Netanyahu, come sempre gli israeliani, non parla: questo non cambia l'impressione che un Medio Oriente davvero nuovo e contrario a ogni aspettativa stia emergendo con la guerra siriana e la rivoluzione egiziana. La mappa oggi ci mostra un Medio Oriente fatto di vincitori e vinti tutti nuovi, e persino la consueta divisione tra sunniti e sciiti non funziona più. La danza è aperta.[...]
IC7 - Il commento di Fiamma Nirenstein
lunedì 15 luglio 2013 Generico 1 commento
Informazione Corretta, 15 luglio 2013La deposizione di Mursi è certo difficile da digerire per quelli che hanno creduto nelle rivoluzioni arabe. I democratici dicono che un leader eletto, non può essere gettato via dall’esercito, anche se la deposizione è richiesta da gran parte della popolazione. Ma dice bene Bernard Lewis: le elezioni non sono un punto di partenza, ma un punto di arrivo per chi voglia vivere in uno Stato democratico. Specialmente nel mondo arabo. Anche Mubarak prendeva il 90 per cento dei voti, e questo non significava che avesse un programma democratico. Lo stesso è accaduto con tutti i rais di un tempo: percentuali altissime di voti, e neanche un briciolo di trasparenza o di disponibilità da parte del nuovo potere se non per i propri scherani e per le hamule ideologiche di appartenenza. Così è stato anche per Mursi, un nuovo Mubarak in forma di predicatore della Fratellanza Musulmana, uno che arrivato al ruolo di presidente dopo anni di persecuzioni e persino di prigione da parte del potere costituito si è tutto dedicato alla distribuzione dei posti importanti ai suoi amici della Fratellanza, ed è stato molto di più al loro servizio che non a quello di un popolo misero, affamato bisognoso di riforme e di pane.[...]
Israele non è un mostro che arresta i bimbi
sabato 13 luglio 2013 Il Giornale 8 commenti
Il Giornale, 13 luglio 2013Sofri, indignato per il piccolo fermato dai soldati, ignora le vittime dei palestinesi
Ieri è stata dimessa per il fine settimana dall’ospedale Adel Biton, una bambina israeliana di 3 anni, dopo 4 mesi di ospedale in condizioni gravissime: la macchina guidata dalla mamma era stata colpita da pietre lanciate da palestinesi, e Adel ha subito ferite alla testa che ancora creano conseguenze critiche. E’ un puro scandalo morale e intellettuale trovare in prima pagina di Repubblica la virtuosa requisitoria di Adriano Sofri sul bambino palestinese fermato dall’esercito israeliano.[...]
Ira dei diplomatici Usa: ambasciate in vendita
venerdì 12 luglio 2013 Il Giornale 1 commento
Il Giornale, 12 luglio 2013Obama accusato di nominare i suoi più generosi finanziatori
Non è ancora arrivato e già un tifone diplomatico si abbatte sul nuovo ambasciatore americano a Roma, e proviene dalla sua propria casa, gli Stati Uniti. Una schiera di diplomatici importanti come Thomas Pickering, che ha rappresentato gli USA in Russia, in Israele, in India…ha imbracciato la carabina: Obama sta compiendo un atto di pura simonia, ha detto, vendendo le ambasciate ai suoi più fedeli finanziatori. Con lui ha alzato la voce, fra gli altri, Susan Johnson presidente dell’American Foreign Service Association. Ormai si parla di cartellini del prezzo su ogni ambasciata: se hai dato a Obama circa 1 milione e 800mila dollari per la campagna presidenziale, sei sicuro di ottenere una bella missione all’estero.[...]
Mediorientale
venerdì 12 luglio 2013 Generico 0 commenti
RIASCOLTA La rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo BordinLa puntata di questa settimana de Il Medio Oriente visto da Gerusalemme inizia commentando l’episodio del bambino palestinese fermato dai soldati dell’IDF per poi passare ad un’altra notizia che ci arriva da Israele dove un giovane soldato haredim è stato aggredito e picchiato nel quartiere dove abita: un fenomeno che rischia di diventare un costume. Restando in Israele, Nirenstein ci riporta un’altra notizia sulle forze di difesa dello Stato ebraico che si accinge ad affrontare importanti cambiamenti e a subire ingenti tagli economici. Da Israele si passa a parlare del vicino Egitto, sconvolto dalla crisi interna, dell’effetto che questa sta provocando nell’Area, della battaglia intestina tra le élite sunnite, della situazione dei copti durante questo periodo di transizione, per poi concludere con una notizia riguardo una serie televisiva creata per il mese del Ramadan e che si racconta del massacro degli ebrei avvenuto nel 628 d.C.
Colto e ricco, a Roma un obamiano di ferro
giovedì 11 luglio 2013 Il Giornale 1 commento
Il Giornale, 11 luglio 2013Il nuovo ambasciatore Usa ama l'Italia e ha un resort in Toscana. Che ha hatto ritardare la nomina
Si può definire un bel signore il nuovo ambasciatore americano John Phillips. Porta la sua mezza età con eleganza sportiva, ed ha una quantità di doti del nostro tempo, l’educazione e la laurea in legge californiana, cioè colta ma libertaria, poi completata dalla serietà composta di un grande studio a Washington, “Phillips e Cohen” da cui si è dimesso solo quest’anno per dedicarsi interamente alla nuova professione dopo un lavoro eccellente. Chi ci troveremo di fronte dunque a Villa Taverna dopo David Thorne, gioviale cognato di Kerry, impegnato ultimamente a sciogliere gli impicci creatigli dalle attività di spionaggio americane all’Unione Europea che investono anche l’Italia, per la quale la ministra degli Esteri Emma Bonino, come ha detto, di fare chiarezza assoluta? Innanzitutto ci troveremo di fronte un obamiano a tutto tondo[...]
Le ragioni della mia Aliyah
giovedì 11 luglio 2013 Generico 1 commento
Shalom, 11 luglio 2013L’ufficiale dell’agenzia ebraica, quando siamo entrati nella piccola stanza al primo piano dove si firma la richiesta di essere accettati come cittadini dello Stato d’Israele, mi ha detto come prima cosa: “Se c’è qualcuno cui vuoi telefonare in Israele, quello è il telefono”. E me ne ha indicato uno vecchio, nero, col filo attaccato al muro. Ancora non esistevano i telefonini quando si è inventato il diritto al ritorno. Quando ci siamo seduti mi ha dato 1200 shekel, circa 250 euro, e io ho sorriso un po’ vergognosa, non me l’aspettavo questo regalo, penso che per molti deve essere essenziale che gli venga messa una piccola somma in mano[...]
Fiamma Nirenstein ospite di "Punto e a Capo" l'approfondimento politico quotidiano di Class Tv
martedì 9 luglio 2013 Generico 0 commenti
Il Papa a Lampedusa, immigrazione clandestina, scontri in Egitto, le conseguenze nell'Area,come è divisa la piazza, cosa accade nel Sinai. Questi gli argomenti trattati durante la puntata di "Punto e a Capo"l'approfondimento politico quotidiano di Class Tv (canale 27 del digitale terrestre). Per rivedere l'intervento di Fiamma Nirenstein basterà aprire questo link: http://www.youtube.com/watch?v=uxijGyDpVWo.
Ma ci può essere un colpo di stato senza stato?
domenica 7 luglio 2013 Il Giornale 3 commenti
Il Giornale, 07 luglio 2013Dunque, è un colpo di stato militare? Obama tace, prolungando la spaventevole assenza americana nel tumulto internazionale, e lasciando ai suoi di biasimare l’esercito egiziano con la virtuosa richiesta di restituire il potere alla società civile. I vedovi delle primavere arabe mettono l’accento sulla richiesta di democrazia delle folle egiziane, chiedono all’esercito di tirarsi indietro e scansano l’idea del colpo di Stato militare. Ci si scorda che militare era Nasser, militare era Sadat, militare il governo, per cinquemila anni, dell’unico Paese arabo vero in un mondo fatto a matita dall’accordo Sykes Picot nel 1916, quando si spartì l’impero Ottomano.[...]