Fiamma Nirenstein Blog

La guerra antisemita contro l'Occidente

7 ottobre 2023 Israele brucia

Jewish Lives Matter

Informazione Corretta, il nuovo video di Fiamma Nirenstein

Museo del popolo ebraico

Obama in imbarazzo. Spiati giornalisti e avversari politici

giovedì 16 maggio 2013 Il Giornale 1 commento
Il Giornale, 16 maggio 2013

Il Presidente costretto a chiedere di punire il Fisco: faceva le pulci ai Tea Party, suoi acerrimi nemici. E l'FBI intercettava l'Agenzia AP

George Orwell basa gran parte della sua sferzante disamina del comunismo puntando sull’onniscienza del Grande Fratello, che mette il naso persino nel tuo letto per poi utilizzare le informazioni accumulate allo scopo di dominarti o ucciderti. Non siamo a questo punto, ma Obama in questi giorni è sommerso da informazioni rubate, e non sta bene in democrazia, specie quando si tratta dello scavo nella vita dei suoi cittadini, specie se suoi nemici, per ricavarne iniezioni di potere. Riassume Commentary, la rivista più autorevole dei conservatori: “Si è scoperto che un ramo del governo ha passato gli ultimi tre anni a usare il suo potere, quasi senza limiti, per dominare gli oppositori politici del presidente. Il fatto è, come dice Ross Douthat sul New York Times, che, a sua volta, il presidente ha speso gli ultimi tre anni demonizzando i personaggi presi di mira dall IRS”, ovvero l’Internal Revenue Service, l’agenzia delle tasse degli USA.[...]

Decennale Fondazione Magna Carta: motivazione per il conferimento delle dieci targhe

mercoledì 15 maggio 2013 Generico 0 commenti


 

La Fondazione Magna Carta è lieta di dedicare questo riconoscimento speciale all’on. Fiamma Nirenstein, per il prezioso e costante contributo dato in questi dieci anni alle attività e alle ricerche svolte nel campo della politica internazionale, con particolare riguardo agli Stati Uniti e Israele. 
Sin dalla nascita della Fondazione, e ancor prima nella fase di ideazione che ha portato nel 2003 alla costituzione del Comitato promotore,
l’on. Nirenstein ha avuto un ruolo di grande rilievo: sia nello sviluppo delle relazioni che hanno consentito a Magna Carta di accreditarsi come interlocutore autorevole al livello internazionale, e di avere ospiti intellettuali come Bernard Lewis, Irwin Cotler e Dore Gold; sia nell’analisi di alcuni temi caldi, tra cui la questione mediorientale e la gestione del post 11 settembre. 

A partire da tale apporto intellettuale e  relazionale, Magna Carta ha progettato uno dei suoi eventi annuali più importanti, il convegno sulle Relazioni Transatlantiche, che ha visto passare prima da Lucca e poi da Roma alcune delle più eminenti personalità, riconosciute in tutto il mondo, in campo politico, diplomatico, storico, filosofico e sociologico. 

Il doveroso riconoscimento per il lavoro fatto si accompagna anche all’auspicio che si possa proseguire,nel solco delle attività imprese, per accrescere ulteriormente, negli anni che verranno, lo spessore e l’influenza dell’analisi della Fondazione nel dibattito globale.





 

Se il gioco si fa duro, l'Onu scappa

martedì 14 maggio 2013 Il Giornale 1 commento
Il Giornale, 14 maggio 2013

Voci di un disimpegno europeo da Beirut, proprio ora che la crisi siriana sta facendo salire la tensione

Non sarebbe davvero un buon segnale se l’Unifil, la forza di pace dell’ONU sul confine fra Libano e Israele, facesse fagotto proprio ora che l’aria si fa bollente a causa della tragedia siriana e i suoi annessi. A minacciare di portare via i suoi soldati (ma avendo smentito dopo che un giornale del Kuwait ha rivelato la notizia) sarebbe l’Unione Europea, e le voci sono molto dettagliate. I soldati del Vecchio Continente, i francesi, gli italiani, i belgi... lascerebbero là filippini, i salvadoregni, i nepalesi, cioè chi ha voglia, fra 12mila soldati provenienti da 35 Paesi, di mantenere l’impegno preso con l’ONU di mantenere la pace. Sarebbe un’ennesima conferma dell’inanità dell’Europa, proprio ora che con la guerra civile siriana e l’interferenza iraniana, si è creata gran confusione sul confine Israelo-Libanese-Siriano, e gli Hezbollah ci sguazzano.[...]

Quello stereotipo indegno dell'"orientale"

martedì 14 maggio 2013 Il Giornale 7 commenti
Il Giornale, 14 maggio 2103

Boccassini: "Ruby aveva una furbizia orientale". La pm cade in errore: il Marocco è in Nord Africa

Stride come le unghie sul vetro che nel nostro tempo, nell'ambito di una cultura e di una società che ha fatto del multiculturalismo e della parità fra le etnie e le religioni uno dei suoi credo principali, un pubblico ministero importante come Ilda Boccassini abbia sentito di dover rafforzare i suoi argomenti utilizzando in aula, durante il sacro momento della requisitoria, la vieta immagine dell'orientale furbo, peggio, lo stereotipo della donna orientale astuta che usa l'avvenenza a suo vantaggio spogliandosi di ogni inibizione.[...]

Le donne che cambiano il mondo: Malala Yousafzai

domenica 12 maggio 2013 Il Giornale 1 commento
Il Giornale, 12 maggio 2013

L'anno scorso un integralista tentò di ucciderla mentre tornava da lezione. E’ stata curata in Inghilterra dove ora vive, studia e lavora per la libertà

Per capire bene perché Malala Yousafzai, oggi quindicenne, abbia dato un enorme contributo a cambiare il mondo, e speriamo che lo dia ancora, bisogna guardare allo sfondo. E’ uno sfondo dantesco, in cui andare a scuola per una ragazza è una sfida e un atto di coraggio contro le fiamme dell’inferno. I talebani che avevano occupato il distretto di Swat, quello di Malala, guidati da un certo Fazlullah, avevavano fatto saltare per aria la scuola femminile, e nella moschea i seguaci di questo santone flagellavano a scudisciate gli “apostati”, mentre la folla si riuniva nella moschea a Fazlullah che gridava “Il governo dice che non dovremo farlo, ma noi non seguiamo i loro ordini, seguiamo gli ordini di Allah”, e la folla rispondeva “Allahu Akbar”; e gridava così anche quando Fazlullah chiedeva: “Siete pronti a fare sacrifici? Siete pronti per un sistema islamico?”. Fazlullah intanto proibiva la tv, il cinema, la musica,le vaccinazioni contro la polio, le cassette, le radioline, il ballo, il canto, i serial tv, trasmetteva di continui le sue prediche dalle tv locali, proibiva a chiunque, pena la morte, di avvicinarsi a un’emittente tv.[...]

Nella lista dei boicottatori d'Israele si aggiunge un altro nome: quello dello scenziato Stephen Hawking

sabato 11 maggio 2013 Generico 1 commento

Hawking è sempre stato un eroe, che terribile delusione nel pensare che si è fatto convincere da un intellettuale delinquente come Noam Chomsky e altri come lui a boicottare la conferenza di un altro vero eroe del nostro tempo, Shimon Peres.... la pressione della lobby intellettual-liberale (si fa per dire) può essere belligerante, minacciosa, intimidatoria, e chi si trova a remare contro corrente sulle questioni mediorentali, lo sa bene.[...]

"Vado a vivere a Gerusalemme. Una scelta di vita e un sogno"

giovedì 9 maggio 2013 Generico 0 commenti
Tempi, 09 maggio 2013

La giornalista e ex parlamentare andrà a vivere in Israele. "Lì continuerò a combattere la mia battaglia per il diritto alla vita e al pieno riconoscimento di un paese che amo"

Fiamma Nirenstein lascia l’Italia per trasferirsi a Gerusalemme, dove, grazie alla doppia cittadinanza, potrà continuare a combattere per quello in cui ha sempre creduto: il diritto ad una esistenza piena per lo Stato di Israele e affinché abbia cittadinanza, nel Medio Oriente e nel mondo, tutto ciò che quel Paese rappresenta. Nirenstein, giornalista e scrittrice, è stata eletta nelle fila del Pdl alla Camera dei deputati durante la passata legislatura, dove ha ricoperto l’incarico di vicepresidente della commissione Affari esteri e comunitari. Ora intensificherà la sua collaborazione con il think tank Jerusalem Center for Public Affairs.

Nirenstein, perché ha deciso di tornare in Israele?

La decisione di trasferirmi a Gerusalemme è insieme una scelta di vita e la realizzazione di un sogno.[...]

Italian politician making aliyah

mercoledì 8 maggio 2013 Generico 0 commenti
Ynetnews, May 8th, 2013  

Former Parliament Member and journalist Fiamma Nirenstein, who has been named one of world's most influential Jewish women, decides to leave Rome behind and move to Jerusalem. Is she headed to Knesset? 'Life is full of surprises,' she says


She was born in Florence, lived in Rome, served as a parliament member on behalf of Silvio Berlusconi's conservative party (and filled a number of senior roles in his government) – and then, one bright day, Fiamma Nirenstein decided that it was time to leave Italy behind and make aliyah.
In a few months, Nirenstein's vacation apartment in Jerusalem will turn into her permanent residence. "One cannot just talk about Zionism; it's time for deeds too," she says. The woman who was one of the most outspoken activists in Italy in the war against anti-Semitism and anti-Israelpropaganda has decided it is time to fulfill an old dream and become a citizen of the State of Israel.[...]

Questa sera su Iris Tv

mercoledì 8 maggio 2013 Generico 0 commenti

Cari amici,
questa sera alle 21:00 e alle ore 23:00, su Iris, il canale digitale Mediaset, saranno trasmessi di nuovo due film che introdurrò e commenterò: Nato il 4 luglio di Oliver Stone e ancora We Were Soldiers di Randall Wallace. Anche queste due pellicole si inseriscono nel ciclo Se questo è un uomo.

Mediorientale

martedì 7 maggio 2013 Generico 0 commenti
RIASCOLTA La rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin



La puntata di questa settimana è incentrata sulla crisi siriana e, soprattutto, sullo scontro tra sciiti e sunniti. Intanto sul territorio israeliano è piovuta una bomba. È una provocazione per far decollare altri caccia israeliani? Quali prospettive propone l’Iran per il governo alawita, quale disegno ha l’Iran per la Siria? Quali sono gli interessi di Gerusalemme? E quanto è stata importante la partnership che Israele sta rinsaldando con la Turchia?[...]
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