Israele lancia due missili: "Attenzione siamo pronti"
mercoledì 4 settembre 2013 Il Giornale 4 commenti
Il Giornale, 04 settembre 2013Ieri due scie infuocate il cui chiarore si è perso nel grande scenario azzurro e giallo del Medio Oriente, dall’interno di Israele al centro del Mediterraneo, ci hanno fornito una quantità di informazioni sulla prossima guerra siriana, quella che, se Obama riceverà il permesso dal Congresso, potrebbe cominciare nel giro di una decina di giorni. Alle 9,30 la stazione militare russa sul Mar Nero ha dato notizia che due missili erano esplosi dalle parti della Siria. Israele ha poco dopo annunciato che aveva condotto un test di routine (si dice sempre così) insieme all’esercito americano. Ma i missili sembrano invece un chiaro messaggio: Israele si fa vivo dopo che Obama ha promesso di “punire” Bashar Assad per avere usato armi chimiche. E dice: siamo pronti. Israele si difenderà fino in fondo e con mezzi tecnologici inusitati. Proprio nelle stesse ore, il primo ministro Bibi Netanyahu, all’inaugurazione di una mostra di High Tech a Tel Aviv traduceva i fatti in parole: “La nostra vita dipende da un muro d’acciaio, da una cupola d’acciaio e da una volontà d’acciaio. Non vi conviene attaccarci”.
Il muro e la cupola d’acciaio (“Kipat Barzel”, così si chiama il sistema contro i missili di breve raggio) sono una realtà che è stata rappresentata proprio nell’esercitazione: Israele ha inventato e usa con successo la più precisa muraglia antimissile rappresentata dal sistema di difesa antimissili balistici Hetz, Freccia, e ieri esso è stato per l’ennesima volta sperimentato per intercettare uno Sparrow copia di uno Scud, come quelli di Assad. Insieme ai missili, sono stati sperimentati anche avanzatissimi radar del tipo Magnificent Pine, che identifica e passa tutti i dati del missile da intercettare a un sistema apposito, che ti dice cosa c’è dentro il proiettile in arrivo. Israele ha predisposto già una serie di batterie di ambo i sistemi lungo i confini della Siria, del Libano dominato dagli Hezbollah in possesso di un centinaio di migliaio di missili iraniani. Israele non ha solo armi di difesa, affidato interamente a se stesso e fin’ora estraneo, ora, minacciato ripetutamente, si è evidentemente convinto della serietà della situazione: i suoi F16 sorvolano il minuscolo fazzoletto di terra che è Israele senza tregua, non sono mai a terra, il Centesimo Squadrone raccoglie intelligence: se qualcosa si muove sul territorio nemico, la difesa, e anche l’attacco se necessario, verranno attivati.
Israele si è fatta viva ieri con Assad, gli Hezbollah e l’Iran che la minacciano ogni giorno di distruzione se Obama attaccherà, con un avvertimento che rompe la timidezza, e parla forse della scelta di Obama di non insistere nella politica di ostracismo verso le armi dell’alleato come ai tempi della guerra del ‘91 con Saddam Hussein, dove benché bombardata Israele fu obbligata a restare ferma. Forse Assad sente che Obama per giustificare l’ultima indecisione dovrà ottenere un risultato più importante della distruzione di qualche deposito di armi, una vittoria che lo metterà fuori giuoco: e ridotto alle strette il dittatore siriano sa che la sua ciambella di salvataggio è l’odio antisraeliano con cui può attrarre l’adesione araba. La Siria, grazie all’Iran e alla Russia ha la possibilità di raggiungere la maggior parte di Israele con centinaia di missili Scud, con i Fateh 110, per esempio, raggiunge obiettivi a duecento chilometri.
Assad ha anche ottimi missili Antiaircraft, come gli SA-10, SA-11, 19 e22. Inoltre le armi chimiche e i gas sono accumulati in depositi che probabilmente in questi giorni vengono rafforzati e approntati all’uso. Molti si cominciano a chiedere se le armi di distruzione di massa che gli americani non trovarono a Baghdad, non stiano uscendo in queste ore da qualche sotterraneo di Damasco. Mentre l’Iran come un falco famelico sorveglia dal suo nido di fanatismo antisraeliano e la Russia pur di fare un dispetto a Obama è pronta a tutto. Ha detto che annuncerà alla Siria ogni movimento minaccioso intercettato. Israele, che non c’entra niente, resta come il piccolo Hans con il dito nella falla della diga, mentre l’Oceano può rovesciarglisi addosso. Ma è una diga di acciaio.
giovedì 5 settembre 2013 10:28:17
Abbiamo sempre avuto una forte volontà ed un forte carattere. Abbiamo sempre voluto instancabilmente ricominciare a costruire ciò che ci avevano distrutto, perchè moltissimi hanno sofferto la loro incapacità di essere Persone e non animali in branco.Tuttavia, anche io spero, prego ed auguro che questo orizzonte di guerra si dilegui, e che ancora ci sia un margine di costruire in ogni nazione reti di Pace, a partire dal nulla, o forse meglio, a partire dall'Ombrello di acciaio che vorrà D-o dare.Senza questa Cupola l'orizzonte di chiunque è incerto. Dobbiamo riabituarci a credere che il mondo è un unico orizzonte di esperienza comune. Spero, ancora, forse stupidamente in un'azione collettiva di ricostituzione di momenti più duraturi, contro ogni azione di difesa e /o di attacco difficile da ipotizzare come assolutamente certa.Tuttavia , Israele ha un popolo coraggioso, provato ma forte. Altri non hanno neppure un poplo.
Adriano da Cingoli (Romaldi) , FALCONARA MARITTIMA (AN) ITALIA
giovedì 5 settembre 2013 09:21:50
Shema IsraeCon tutto il mio cuore sono e so che Obama è come uno spillo ma Voi siete la punta di diamante dell'Occidente.Io spero con tutto il cuore che non si addivenga ad una guerra lo spero e lo voglio anche se occorre essere preparati a tutto.Shalom.
Adriano da Cingoli (Romaldi) , FALCONARA MARITTIMA (AN) ITALIA
giovedì 5 settembre 2013 09:20:55
Shema IsraeCon tutto il mio cuore sono e so che Obama è come uno spillo ma Voi siete la punta di diamante dell'Occidente.Io spero con tutto il cuore che non si addivenga ad una guerra lo spero e lo voglio anche se occorre essere preparati a tutto.Shalom.
leandro pedoni , macerata feltria (PU)
mercoledì 4 settembre 2013 11:54:33
una volonta' d'acciaio ed un carettere d'acciao fino in fonfo.Monito verso chi europei o mediorientali sogna di rimettere gli ebrei in fila davanti ad un carro bestiame.Picchiamo duro e subito, calci in culo a chi spera che Israele scompaia dalla faccia del mondo.Shalo