Mediorientale
RIASCOLTA La rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin
Il bilancio della recente visita del Papa in Medio Oriente, le vicine elezioni presidenziali israeliane, la telefonata di Netanyahu a Elie Wiesel per chiedergli di candidarsi, i profili di alcuni dei probabili candidati a sostituire Shimon Peres, si è parlato di questo durante la puntata di questa settimana de Il Medio Oriente visto da Gerusalemme, per poi continuare ad analizzare le elezioni egiziane e concludere con altre importanti notizie che ci arrivano dalla Siria, dalla Palestina e dall'Iran.
Orrore senza fine in India. Sorelle stuprate e impiccate
Il Giornale, 30 maggio 2014
Ci vorrebbe un grande psicanalista per spiegare perché il Paese la cui maggiore religione è tutta ispirata alla non violenza, produce, si calcola, uno stupro ogni 22 minuti, e molti procurano la morte per ferite. Questo dato incredibile, è sempre confermato,in India, da nuovi episodi di orrore. Stavolta, avviene in Uttar Pradesh, uno stato del nord dove i turisti vanno per vedere Agra. Ma in uno dei vari villaggi rurali che nella zona si chiamano Katra, due sorelle di 14 e 15 anni di sera, martedì, non avendo servizi in casa, vanno insieme nel campo. Si illudono che la reciproca compagnia le protegga.[...]
Lo spettro del razzismo fa fuggire gli ebrei: l'esodo cresce del 73%
Il Giornale, 26 maggio 2014
Ascoltando il discorso di benvenuto di Shimon Peres al Papa, e la sua nobile lode del desiderio di pace del popolo ebraico e di quello dei cristiani e la condanna del razzismo che ha ispirato l'assassino di Bruxelles, e ilPapa che condanna l'antisemitismo, si staglia ancora più oscuro il suo fantasma nel mondo e in Europa, la patria della mattanza della Shoah. Si è moltiplicato, è cambiato come un orribile camaleonte, dall'attacco di Roma nel 1982 in cui fu ucciso il piccolo Stefano Tachè, alla strage di bambini di Tolosa perpetrata nel 2012 dal Mohammed Merah. Adesso, non conosciamo l'identità dell'assassino antisemita di sabato. Sappiamo che dal Belgio l'immigrazione in Israele nel 2013 era già aumentata del 46 per cento, dall'Olanda del 57, che nei primi tre mesi del 2014 dalla Francia sono emigrati 1.407 ebrei, portando la percentuale in più del 2012 al 73 per cento.[...]
Solo Bergoglio si ricorda della Siria
Il Giornale, 25 maggio 2014
Il Giordano, fiume povero d'acqua,tuttavia fluisce potente nella mente dell'umanità intera, fonte battesimale di Gesù e dei suoi seguaci, polla vitale per tutta l'Area, confine fra stati, immemore linea blu di pace e di guerra nel rosso del deserto. Uno Stato ne deriva il suo nome, e Francesco, che da là ha cominciato la sua visita, lo ha onorato osando, con tutto il suo peso,affrontare un tema ormai diventato tabù, che Obama e Putin nemmeno più sussurrano, che l'Europa ormai non nomina se non in occasioni di circostanza. Il Papa ha detto il nome proibito,"Siria", grande scandalo morale del mondo contemporaneo, dove noi nazioni civilizzate lasciamo che si compia una mattanza quotidiana.[...]
Sorpresa, il Papa in Israele troverà più cristiani
Il Giornale, 23 maggio 2014
Gerusalemme. C'è almeno uno, nel mondo, per cui una visita del Papa in Medio Oriente è affar semplice mentre tutte le diplomazie si affannano e talora si disperano: è il rabbino argentino Abraham Skorka che diJorgeBergoglio è amico da vent'anni, e che ieri ci ha spiegato in un nocciolo la visita papale. "Scrivendo un libro insieme e dialogando fra noi in tv per 31 ore, niente era più chiaro del suo orrore per l'antisemitismo, dell'unione spirituale fra ebraismo e cristianesimo, e il desiderio di percorrere insieme le vie di Israele. E' un sogno che si realizza.[...]
Quegli ebrei (di sinistra) che odiano Israele
Il Giornale, 12 maggio 2014
Amos Oz è uno scrittore meraviglioso, e anche un gran bell'uomo anche al compimento del suo 75esimo compleanno, celebrato al teatro Zafta, raffinato punto di incontro dell'élite intellettuale della sinistra israeliana a Tel Aviv. E questo è un dato di fatto come lo è il disgusto che suscita il gruppo di qualche decina di idioti di estrema destra che ultimamente di notte imbratta le porte delle moschee e persino di qualche chiesa (è successo anche in questo week end a Gerusalemme) con scritte tipo "morte agli arabi" o cretinate anticristiane: sono estremisti che davvero rovinano l'atmosfera, se ce ne fosse bisogno, del Medio Oriente, e inducono violenza e odio antisraeliano.[...]
Mediorientale
RIASCOLTA La rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin
Un possibile coinvolgimento dell'intelligence israeliana per liberare le donne ostaggio dei Boko Haram, "l'aggressivo spionaggio israeliano sugli Usa" secondo la rivista statunitense Newsweek, i rapporti 007 tra gliisraeliani e quelli americani, la politica domestica delle Stato ebraico, e la recente polemica sollevata da Amos Oz, questi gli argomenti affrontati durante la puntata settimanale de Il Medio Oriente visto da Gerusalemme per poi concludere con le recenti notizie che ci arrivano dalla Libia, dall'Arabia Saudita e dalla galassia qaedista.
Israele ricorda i 30.000 caduti senza lacrime
Il Giornale, 06 maggio 2014
Se volete capire cos'è Israele, guardate al passaggio fra ieri il giorno del ricordo di 23.169 soldati uccisi nelle guerre dal '48 in poi, più i 10mila uccisi in attentati terroristi, e ieri sera, quando comincia Yom Azmaut, il 66esimo Giorno dell'Indipendenza: un'esplosione di canti, fuochi, felicità però mista alla gratitudine per quei ragazzi il cui il futuro è solo nei sogni di loro cari.
Mediorientale
RIASCOLTA La rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin
Questi gli argomenti della puntata settimanale de Il Medioriente visto da Gerusalemme: Israele oggi ricorda i soldati caduti e le vittime di terrorismo, alle 11:00 in punto le sirene sono risuonate in tutto il Paese e gli israeliani hanno interrotto le loro attività per due minuti nell'ambito delle celebrazioni della Giornata del ricordo; sempre da Israele, dopo una panoramica sulla crescita demografica, culturale, del melting pot, della tecnologia e di ogni area del pensiero dello Stato ebraico dalla sua fondazione, altredue notizie: la prima su una rivolta interna all'IDF dopo che un soldato è stato accusato di puntare la pistola contro un giovane palestinese mentre la seconda riguarda gli episodi di estremismo di alcuni gruppi israeliani. Lasciato Israele si continua poi a parlare dell'accordo tra Hamas ed Al Fatah e di un possibile nuovo incontro in Qatar delle due fazioni palestinesi, per poi concludere con l'Arabia Saudita, teatro di una recente parata militare per mostrare nuovi missili balistici (made in China), e con due notizie arriavate dall'Iran dove Whatsapp è stato messo al bando mentre un nuovo report denuncia la diffusione del terrorismo nel mondo finanziata dal regime degli Ayatollah.
Dopo le foto dei cristiani crocifissi in Siria il Papa risvegli le coscienze d'Occidente
Il Giornale, 04 maggio 2014
Dopo le lacrime di papa Francesco sulle foto dei crocifissi di Raqqa, ieri vibrava nell'aria la paura dell'uomo che ha consegnato al mondo le foto-testimonianza dell'orrore siriano. Si chiama Abu Ibrahim Alraquaoui: ne scriviamo il nome coll'ammirazione dovuta agli eroi. I predicatori dell'Isi, l'organizzazione sconfessata per i suoi metodi da Al Qaeda stessa, ha raccontato Alraquaoui, promettono denaro contro informazioni per la sua cattura.[...]





