Schulz mente alla Knesset. Che eurogaffe
Il Giornale, 13 febbraio 2014
Sei europeo? Allora su Israele ormai sai soltanto bugie, e le ripeti senza verificarle a chi ti capita, così, tanto per chiaccherare. Ne ha dato un esempio ieri alla Knesset il Presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz. Ha detto dal podio che un giovane palestinese (ha detto così) gli ha riferito che i palestinesi usufruiscono di 17 litri di acqua al giorno e i soliti israeliani di 70. Ma non aveva verificato, e l'ha detto.[...]
CONVEGNO L'infanzia rubata - la tragedia dei bambini siriani
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Medio Oriente, ovvero il teatro dell’assurdo
Shalom, febbraio 2014
Per capire dove è il povero, insanguinato Medio Oriente in questo momento, occorre una premessa un po’ debilitante: viviamo su un palcoscenico girevole, in cui rotea l’Egitto, la Siria, l’Iran, il processo di pace mediorentale, e ognuna delle scene rappresentate ha un carattere sostanzialmente fittizio. Ovvero, ciò che vediamo, il modo in cui se ne parla e se ne scrive, non risponde alla realtà dei fatti, l’interazione politica avviene fra protagonisti che recitano un copione che prescrive una politica mondiale di pacificazione mentre in realtà si stanno modificando con terremoti e tsunami tutti gli antichi equilibri. Il palcoscenico girevole ci mostra in questi giorni la trattativa sulla Siria a Ginevra; la questione iraniana, che ha avuto una sua accentuazione a Davos; e il dialogo israelo- palestinese, qui, dalle parti di Gerusalemme e di Ramallah.[...]
Coprono orrori e tiranni. Si risparmino la predica
Il Giornale, 06 febbraio 2014
Fa apparire la Chiesa come un covo di orchi in agguato il rapporto del Comitato dell'ONU per i diritti dei Bambini quando parla della Chiesa cattolica e sostiene che essa ha "sistematicamente" adottato politiche che hanno permesso ai preti di violentare e molestare decine di migliaia di piccoli innocenti nel corso degli anni. Il rapporto chiede di aprire i suoi archivi sui preti pedofili e sui preti che hanno nascosto i loro crimini e in qualche modo collega la richiesta all'atteggiamento della chiesa verso gli omosessuali, l'aborto e la contraccezione. Un linguaggio da ONU, un organismo sempre aggressivo e di parte finché questo va d'accordo con le sue maggioranze automatiche e le sue scelte ideologiche, senza mai curarsi se questi diritti siano applicati da chi presenta i documenti, vota le mozioni, sventola la bandiera dei diritti umani.[...]
Mediorientale
RIASCOLTA La rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin
L’affaire Soda Stream, il boicottaggio contro i prodotti israeliani, la Terza intifada made in Bruxelles, le pressioni europee contro Israele, le “minacce” di Kerry rivolte a Gerusalemme riguardo i colloqui, e poi le pericolose strategie implementate e istruite dallo svigorito Hamas e gli obiettivi dei qaedisti interessati a importare il jihad in Palestina per combattere contro lo Stato ebraico e un’analisi sulla situazione interna a questi gruppi jihadisti: si è parlato di questo durante la puntata de Il Medioriente visto da Gerusalemme di questa settimana per poi continuare con un’analisi sulla situazione domestica turca fino ad arrivare a notizie afferenti la Mavi Marmara, sulla Siria – compresi i rapporti di questa con Russia e Iran- per poi concludere con i rapporti socio economici tra UE Berlino ed Ankara in relazione al possibile ingresso della Turchia in Europa, senza lasciare nel silenzio il triste bilancio sulle vittime della continua guerra siriana e informazioni sullo stato dell'arte della consegna delle armi da parte di Assad.
La fabbrica della vera pace che infastidisce chi odia Israele
Il Giornale, 04 febbraio 2014
Gerusalemme. Sabbia e pietre, una fila di palme al vento e là nel mezzo la domanda (i territori occupati) e la risposta (il rispetto e l'amicizia fra israeliani e palestinesi) che insieme si presentano sotto forma di una fabbrica di macchinette per l'acqua gassata, arricchita di sapori da bambini: fragola, arancia, mela. Ma la storia non è per bambini: nasce infatti da "un'ossessione antisraeliana", come ha detto il ministro canadese Jason Kenney, che è venuta in piena luce perché l'attrice Scarlett Joahnsonn ha rifiutato di cedere all'aggressione al vetriolo per aver fatto la réclame a questa fabbrica, Soda Stream, nei Territori occupati. Scarlett ha spiegato che in quella fabbrica si fanno passi verso una vera pace perché vi lavorano alla pari, nel rispetto, palestinesi e israeliani. Un gran coraggio che l'ha portata alle dimissione da Oxfam, l'organizzazione "per i diritti umani" che ora si dimostra un centro di boicottaggio antisraeliano, di cui per otto anni è stata ambasciatrice.[...]
La "stecca" di Noa la star
Il Giornale, 03 febbraio 2014
Achinoam Nini, detta Noa, è famosa in tutto il mondo per le sue incredibili doti canore, per la colonna sonora del film di Benigni "La vita è bella" e anche per aver cantato davanti al Papa, all'ONU, ad Assisi, in tutte le circostanze in cui poteva dimostrare il suo pacifismo. Fin qui tutto bene. Quello che colpisce è che da quel cuore pacifico sia spuntata una spada autoritaria per cui se non la pensi come me ti disprezzo, ti denuncio, non voglio avere niente a che fare con te. E' così che Noa ha rifiutato un prestigioso premio canoro da una associazione israeliana ACUM che protegge il lavoro degli artisti.[...]
"Ginevra 2", il fiasco completo dei pacifisti
Il Giornale, 01 febbraio 2014
Tutto, ma proprio tutto, è andato storto con la Siria. E' andato male l'accordo sponsorizzato dalla Russia per cui Obama, rinunciando a intervenire militarmente dopo che la sua "linea rossa"era stata violata, aveva ottenuto lo smantellamento delle armi chimiche di Assad. E andata male la conferenza di pace di Ginevra, che ha preteso di ignorare l'odio per l'oceano di lutto inflitto a due parti (130mila morti)che sono ancora ambedue bene armate, che hanno amici forti, che sono in possesso di città e villaggi[...]
In Israele è guerra aperta alla pax americana
Il Giornale, 31 gennaio 2014
Sulla carta del New York Times sembra semplice, ma da quando due giorni fa Thomas Friedman ha descritto (e le sue fonti obamiane sono più che interne!) le linee della pax americana che Kerry presenterà entro pochi giorni, la discussione in Israele è alle stelle. Sono idee elementari, che non hanno niente di geniale e distribuiscono con semplicità americana qualcosa di buono e qualcosa di cattivo a israeliani e a palestinesi. Ma Friedman avverte che se questo treno dovesse passare senza che né Abu Mazen né Netanyahu lo prendano al volo, il prossimo li travolgerà. Obama ha bisogno di questo successo.[...]
Nirenstein, Giornata della Memoria: "Lottare contro rinnovo dell'antisemitismo e israelofobia"
Gerusalemme, 27 gennaio. "Nei giorni dei lavori della Commissione per l'Indagine Conoscitiva sull’Antisemitismo da me fondata e presieduta in Parlamento, costituita da tutte le parti politiche, uniti, abbiamo lanciato l’allarme per l’antisemitismo serpeggiante anchenell'ambitoditutta quanta la società italiana. Più del 40 per cento degli italiani dice di 'non provare simpatia per gli ebrei'. Le disgustose punte di odio che in questi giorni sono venute alla luce poggiano su un atteggiamento sempre più diffuso, troppo spesso negato senza riflessione e speranzosamente e che ha il suo più aggressivo e attivo fondamento in un cumulo di odio antisionista che anche il presidente Napolitano ha identificato come antisemitismo. Martin Luther King fu il primo a lanciare l’allarme sul trasformarsi dell’odio antisemita in odio antisionista,nell'autentica
Al di là dei gruppetti neonazisti che seguitano a operare dal fondo del loro pozzo di idiozia e di miseria intellettuale, pensiamo che per combattere il vero antisemitismo odierno occorra agire con la consapevolezza che i nemici degli ebrei potrebbero di nuovo cercare di distruggerli, come tante volte dichiarano i fascisti, gli jihadisti, gli iraniani, gli 'amici della Flottiglia' e di Hamas, certi membri delle organizzazioni e delle ONG falsamente impegnati per i diritti umani, se solo ne avessero la possibilità.
La guerra contro l’antisemitismo ha oggi il colore della lotta contro l’israelofobia, e ricordarlo è il miglior modo di onorare la memoria dei sei milioni di uccisi, i nostri cari. Mai più questo accadrà, se sapremo individuare il campo di battaglia".