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Le armi contro Israele di Rohani "il buono"

giovedì 6 marzo 2014 Il Giornale 2 commenti

Il Giornale, 06 marzo 2014

Con impresa funambolica l'Unità 13 della marina dell'esercito israeliano ha bloccato nelle acque del Sudan un cargo con bandiera panamense che trasportava a Gaza una gran quantità di missili da 150 chili di esplosivo con 200 km di gittata, perché Hamas li lanci su cittadini innocenti fino a Tel Aviv e a Gerusalemme. Un carico che avrebbe ampliato enormemente la potenza di fuoco di Hamas.

E adesso riflettiamo sul film che ci siamo fatti, starring il sorriso del presidente iraniano Rohani. Le armi sono iraniane. L'Iran, con un cast di cui Assad e gli Hezbollah sono coprotagonisti, esporta terrorismo non soltanto per Israele, ma in ogni parte del mondo. Si tratta di piromani che danno fuoco all'Asia, all'Africa, all'Europa, all'America per mantenere la leadership degli ayatollah nella guerra globale per il califfato. Il regime è di pietra: da quando Rohani il buono è presidente sono stati giustiziate 500 persone. Con tutto ciò, l'accordo del P5+1 ne fa un partner "moderato" e gli toglie le sanzioni.

Ma ieri in alto mare Rohani è stato scoperto col sorcio in bocca, mentre spedisce missili M302 dalla Siria a Gaza. In Siria, mentre aiuta Assad nelle sue stragi, l'Iran tiene grandi riserve di armi. Spedite in Iran, una nave dall'Iraq, a Umm Qasr, fino al Mar Rosso girando per il porto di Oman, ha fatto rotta verso il Sudan per poi dirigersi a Gaza. Dopo mille verifiche, da New York Bibi Netanyahu ha dato il via a un'operazione a 1500 km da casa: la presa della nave senza versare una goccia di sangue. Sabato sarà in Israele.

Anche i palestinesi dovrebbero essere contenti: quei missili per Hamas, di nuovo amico di Rohani dopo che gli egiziani lo hanno messo fuorilegge, sono molto grossi, molto dannosi, e ne sarebbero nati grossi guai se avessero colpito Tel Aviv. Ma sacrificare civili, a Buenos Aires come in Kenya o in Bulgaria serve al disegno di dominazione sciita. Figuriamoci che gli importa a Rohani dei palestinesi. Quanto a Israele, l'Iran gliel'ha giurata, e uccidere gli ebrei col terrorismo è la chiave per suscitare il più grande entusiasmo islamista. L'atomica resta sempre il mezzo migliore per distruggere Israele.

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Francesco Salatino , Francorte/Germania
 lunedì 10 marzo 2014  20:07:54

Cara Fiamma,è orripilante vedere le ministre degli Esteri, prima la Bonino, adesso la Ashton, per non parlare dell'attuale ministra italiana Mogherini, amica di Arafat, femministe incallite, ma filoarabe, col velo, che parlanosorridenti coi dittatori iraniani come se fossero tra vecchi amici. Vorrei sapere cosa ne pensi tu come donna. Questi per me non sono fatti di cronaca irrilevanti, perche´ dimostrano quanto siamo decadenti noieropei che ci inchiniamo davanti ai nostripeggiori nemici.



Tassilo Del Franco , Italia
 giovedì 6 marzo 2014  11:34:28

L'immagine del "buon regime" iraniano è servita ad Obama per togliere le sanzioni e aumentare la pressione su Israele. La sicurezza di questo paese alleato ora è affidata solo a sé stesso, al suo coraggio e alla sua saggezza. Il manutengolo Kerry non fa altro che proposte inaccettabili, che favorirebbero solo gli arabi, coloni della Giudea e della Samaria. Non ci resta che sperare che Israele sia in grado di sferrare un attacco preventivo contro la persia, che ne inibisca per molti anni i piani di distruzione. Putin è l'unico alleato possibile. Personalmente mi auguro in una modifica di un emendamento costituzionale, che permettesse a Schwarzenegger di candidarsi. Almeno ci sarebbe un leader, sicuro amico di Israele, sostenitore di un'America forte e antislamica!



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