Fiamma Nirenstein Blog

Israele sceglie il nuovo Peres (tra gli intrighi)

domenica 8 giugno 2014 Il Giornale 1 commento

Il Giornale, 08 giugno 2014

Un reality non potrebbe essere più movimentato: sarà il trauma dell'addio del padre della patria Shimon Peres che lascia il ruolo di Presidente della Repubblica, ma Israele non riesce ad arrivare a martedì, giorno delle elezioni, con passo istituzionale, paludato. Ieri il secondo fra i candidati alla presidenza ha rinunciato. E' Benjamin "Fuad" Ben Eliezer, personaggio storico, soldato pluridecorato, da trent'anni in politica, sette volte ministro, laburista, quasi ottantenne, gioviale, iracheno… Chi l'avrebbe detto, la polizia l'ha convocato venerdì, con quello che Fuad ha definito "un assassinio mirato" per rispondere al sospetto di corruzione.

Ben Eliezer si è comprato due anni fa una casa da un milione e 700mila euro a Jaffa, e la polizia gli ha chiesto se e perché l'ha comprata coi soldi del petroliere Avraham Nanikashvili. Ben Eliezer sostiene che è un prestito e tutto sarà chiarito. Anche Silvan Shalom, ex vice primo ministro, candidato che ancora non aveva presentato le credenziali ha deciso di ritirarsi quando la polizia lo ha inquisito per crimini sessuali, accuse poi cadute. Adesso Israele, dopo il lungo paternage di Peres, si trova con due candidati forti, Reuven Rivlin del Likud, ex presidente della Knesset, e Dalia Itzik, una piacente sessantenne di Kadima, che può catalizzare i voti di Fuad. Anche un terzo candidato Meir Shitrit, di Hatnua, il partito di Tzipi Livni, potrebbe convincere la sinistra.

I candidati che non vinceranno sono i più affascinanti: il Premio Nobel Dan Shechtman e la giudice della Corte Suprema Dalia Dorner. In Medio Oriente le elezioni danno risultati scontati: la Siria, l'Egitto, la Turchia... Israele è tutta un'altra storia, quella della democrazia guerreggiata.

 Lascia il tuo commento

Silvio Riva , MILANO - ITALIA
 lunedì 9 giugno 2014  17:10:31

Cara Fiamma, in tutti i Paesi realmente democratici succede questo impazzimento pre-elettorale, per il quale si cerca di "azzoppare" con ogni mezzo (solo verbale) gli avversari politici.Ed ecco tutti i contendenti munirsi di secchi pieni di materiale puzzolente e scambiarsi secchiate l'un l'altro.Nelle dittature questo non succede, ma non si tratta di buona educazione e rispetto verso gli avversari.Che non ci sono.I comuni cittadini dovrebbero essere educati a diffidare delle presunte colpe (a meno di prove certe e documentate), anche per non farsi prendere in giro.Quindi niente fiducia cieca nei giornali e nella magistratura (spesso militante) oltre, ovviamente, negli accusatori.La speranza di arrivare al potere (ed ai soldi connessi) spesso "dà alla testa" di molti.



Per offrirti un servizio migliore fiammanirenstein.com utilizza cookies. Continuando la navigazione nel sito autorizzi l'uso dei cookies.