Rivlin è l'erede di Shimon Peres
Il Giornale, 11 giugno 2014
Dopo una campagna amara, Israele ha riconquistato la carreggiata eleggendo con 63 voti su 119 il suo candidato più naturale: Reuven "Rubi" Rivlin, 74 anni, già presidente della Knesset; già candidato Presidente nel 2007; membro del Likud; nato a Gerusalemme; avvocato; discendente (la sua famiglia venne a vivere in Israele 200 anni fa, suo padre era un mediorentalista che ha tradotto il Corano) del santo Gaon di Vilna. Dopo che due candidati avevano dovuto ritirarsi dalla gara con accuse ignominiose, dopo aver compiuto un'arrampicata solitaria abbandonato fino a poco fa anche da Netanyahu, Rivlin, da sette legislature in parlamento, ha vinto una battaglia personale.
Dopo il pericoloso avvicinamento di Meir Sheetrit, candidato laburista, alla prima chiamata, alla seconda su Rivlin sono convenuti i voti più vari, da alcuni membri del partito laburista a alcuni deputati dello Shas, partito religioso mentre Rivlin non indossa kippà. Rivlin ha rilanciato dai primi minuti il senso di un paese unito, normale, pacifico. Un'antica invocazione per la pace ha aperto il suo discorso, e prima e dopo si sono visti molti abbracci ai membri dei più vari raggruppamenti politici.
E' difficile infilarsi negli stivali dalle sette leghe di Shimon Peres, il grande padre della patria e della pace che ha rappresentato Israele nel mondo con tanto successo. Ma fra tutti i candidati il decimo presidente, nonostante qualche uscita bizzarra ("Preferisco condividere lo Stato con i palestinesi piuttosto che dividere Gerusalemme", per esempio) ha numeri che fanno di lui un pilota sicuro dopo molte avventure.
Sono lieto di questa scelta ma preferisco, nel mio piccolo, non fare affidamento sugli uomini per avere la Pace e la Grazia; molto spesso gli uomini deludono e non bisogna mai fidarsi delle apparenze.ShalomP.S. Oggi ho compreso di essere vecchio ma anche giovane se osservo poi il Mondo che mi circonda direi di essere in fasce.
Silvio Riva , MILANO - ITALIA
Cara Fiamma,è una bella presentazione.Speriamo che l'uomo corrisponda coi fatti.Però lascia perplesso anche me la dichiarazione favorevole ad uno stato unico israelo-palestinese: temo che arriverebbero palestinesi da tutto il mondo per "fare maggioranza".Bene non dividere Gerusalemme, ma c'è un limite a tutto.Tra l'altro, non so a te, ma a me dà allergia il vedere due moschee sulla spianata del Tempio.