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Museo del popolo ebraico

Ebrei alle urne col dilemma ma si fidano più di Hillary

lunedì 7 novembre 2016 Il Giornale 0 commenti
Il Giornale, 07 novembre 2016

E' un vero dilemma quello che attanaglia gli ebrei americani alla vigilia delle elezioni. Esso non riguarda vantaggi immediati, beni di consumo, prebende sociali: riguarda invece una concezione del mondo, e il puzzle che la compone è fatta da una parte di scelte culturali e persino morali, e dall'altra di garanzie per quello che sta a cuore a quasi tutti gli ebrei, la salvaguardia di Israele. Sin dall'inizio della campagna elettorale Hillary Clinton e Donald Trump si sono dati da fare per conquistare il voto ebraico con incontri, promesse, discorsi. Gli ebrei che sono il 2,2 per cento della popolazione,sono per il 70 per cento democratici, votarono per Obama per il 65 per cento. Oggi i democratici sembrerebbero al 64, ma la discussione è durissima, e Trump vanta un'avanzata dei consensi. La vetrina mostra Hillary a braccetto con Bill, che rammentava sempre come il suo pastore gli avesse semplicemente imposto di proteggere Israele; mostra anche la carta patinata di Trump con la figlia Ivanka convertita all'ebraismo accanto al marito Jared Jushner che viene definito sempre "un ascoltato consigliere" del candidato repubblicano. Ma Trump non ha sfondato, e Hillary non ha consolidato.[...]

Mediorientale

venerdì 4 novembre 2016 Generico 0 commenti
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Se Gerusalemme è solo araba l'Unesco non è dell'umanità

giovedì 27 ottobre 2016 Il Giornale 4 commenti
Il Giornale, 27 ottobre 2016

Ieri dopo la risoluzione del World Heritage Committee con cui l'UNESCO ha dichiarato ancora la distruzione di Gerusalemme come luogo di nascita del monoteismo di Abramo regalandolo al solo retaggio musulmano, Netanyahu ha richiamato l'ambasciatore di Israele. E' un segnale per tutto il mondo: è un sentito "basta"alla perversione internazionale che cancella la storia, sottrae col sotterfugio i diritti,rende buoni gli aggressori e aggredisce i buoni. E' il segno della destrutturazione, della fine dell'organizzazione nata per proteggere la cultura mondiale e invece dedita a distruggerla. Il fallimento dell'Unesco è tale da farci pensare che sia arrivato il momento di sperare nella fine dell'Unesco, e anche delle sue organizzazioni sorelle, le molte altre agenzie dell'ONU, gonfie di funzionari, di corruzione, dominate da una lobby antisemita cui negli anni si sono aggiunti al blocco islamico con quello che era un tempo il blocco comunista e terzomondista, varie pavide nazioni europee. L'ambasciatrice Crystal Nix Hiness ha dichiarato che pensa si tratti di una risoluzione che creerà un incendio. Come se non mancassero nel mondo gli attentati in nome della Moschea di Al Aqsa. Ma il tetto stavolta si è crepato sotto il peso eccessivo dell'antisemitismo facendo prevedere il crollo definitivo. Ieri mattina invece di parlare l'ambasciatore israeliano Carmel Shama Hacohen ha gettato nel cestino della spazzatura la risoluzione in cui il Monte del Tempio a Gerusalemme, cioè il cuore della storia ebraica, viene dichiarato solo islamico col nome di al Ahram al Sharif, soltanto il nome arabo.[...]

Gerusalemme, l'Unesco fa il bis: adesso cancella ebrei e cristiani

lunedì 24 ottobre 2016 Il Giornale 6 commenti
Il Giornale, 24 ottobre 2016

Una volta portato a casa il bel risultato antisemita del Comitato Esecutivo dell'Unesco, adesso, a una sola settimana di distanza, mercoledì, al World Heritage Committee dello stesso organismo per rafforzare la menzogna si va a votare di nuovo la risoluzione più "allucinante" (parola di Matteo Renzi) che ci sia: quella per cui ebrei e cristiani non hanno nulla a che fare con Gerusalemme, e col suo patrimonio culturale e archeologico. "Come se si affermasse che il sole crea il buio" ha detto Netanyahu. La luce che accende l'Unesco è di nuovo psichedelica: solo i musulmani, secondo il board e adesso secondo il comitato, potranno vantarne l'eredità culturale e quindi gestirne anche, ovviamente, l'aspetto istituzionale e statale. Perchè per l'UNESCO la Palestina è uno Stato: l'ha votato, primo nel mondo, nell'ottobre del 2011 per poi, indovinate, passare l'anno successivo alla consegna al nuovo membro dell'UNESCO del... Se cercavate di indovinare di quale sito ebraico si tratta dobbiamo disilludervi. Non di un'eredità ebraica si tratta, ma della Chiesa della Natività di Betlemme, quella della mangiatoia e del bue e l'asinello. La portavoce dell'Autorità palestinese Hanan Ashrawi dichiarò subito che si trattava di un'affermazione della sovranità palestinese… Ed è appunto questo il punto.[...]

Una battaglia giusta e una parola tardiva

sabato 22 ottobre 2016 Il Giornale 4 commenti
Il Giornale, 22 ottobre 2016

«La verità è incontrovertibile. Il panico può negarla, l'ignoranza se ne può far beffe, la malizia può distorcerla, ma è comunque là». L'ha detto Winston Churchill, uno che spesso aveva ragione. E così alla fine Matteo Renzi ha definito «allucinante» la decisione Unesco di negare agli ebrei ogni rapporto storico con Israele, con Gerusalemme, col Muro del Pianto donandone il retaggio storico solo ai musulmani. E ha convocato il ministro Gentiloni per chiedergli come mai l'Italia si sia astenuta invece di rifiutare, come Regno Unito e Germania, una bugia tanto mostruosa. È un bene per l'Italia che questo accada. Un bene per la ragione e il buon senso. E una soddisfazione per noi che scriviamo.[...]

Mediorientale

venerdì 21 ottobre 2016 Generico 1 commento
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L'Onu violenta Israele: il Muro del Pianto è arabo e non ebraico

mercoledì 19 ottobre 2016 Il Giornale 7 commenti
Il Giornale, 19 ottobre 2016

È un bagno di realtà il voto di ieri all'Unesco, in cui si è stabilito che secondo la maggioranza del mondo gli asini volano, che Roma non è mai stata la sede del papato, ovvero che la luna è fatta di formaggio, cioè che Gerusalemme è un sito solo musulmano e in particolare lo è il monte del Tempio col Muro del Pianto, chiamato nella risoluzione votata solo «complesso della Moschea»: la risoluzione, purtroppo reale, che è stata votata ci dice infatti che le decisioni e le opinioni espresse dall'Onu e dai suoi succedanei su Israele sono pura menzogna, veleno distillato sui principi stessi della conoscenza, negazionismo pari a quello della negazione della Shoah, distruzionismo pari a quello dell'Isis su Palmira. Da questo momento dunque, per chi ha un cervello, forse ci sarà più attenzione a non bersi senza discutere le mille risoluzioni contro Israele dell'Assemblea dell'Onu, del Consiglio di Sicurezza, del Consiglio per i Diritti Umani.[...]

B'Tselem testimonia contro Israele di fronte al Consiglio di sicurezza dell’ONU

domenica 16 ottobre 2016 Generico 0 commenti
Il fronte anti-israeliano ha sempre potuto fare uso di un cospicuo numero di ebrei, sia israeliani che europei o americani. Negli anni, mentre si consolidava il successo di Israele guidata dal governo Netanyahu, la rabbia è diventata incontenibile, le gesta di quel fronte esagerate e persino patetiche.[...]



Unesco, scelta choc: il Muro del Pianto non è simbolo ebraico

venerdì 14 ottobre 2016 Il Giornale 12 commenti
Il Giornale, 14 ottobre 2016

Adesso chi vuol far votare una mozione per dire che esistono le sirene, o che il Vaticano non è mai stato la sede del papato, lo può fare. Passerà. Perché l'Unesco, il braccio artistico dell'ONU, su proposta dei palestinesi e dei giordani (i primi che dovrebbero essere un interlocutore credibile per un processo di pace, i secondi che la pace l'hanno già firmata) sta per approvare una mozione che nega ogni rapporto storico fra l'ebraismo e il Monte del Tempio. Cioè, fra l'altro, il Muro del Pianto, il primo luogo santo degli ebrei nei secoli dei secoli. Ieri l'assemblea ha votato una mozione preliminare, e 21 nazioni, indovinate quali, hanno votato in favore della mozione, 26 pusillanimi (indovinate quali. Ma davvero anche l'Italia? Si, davvero) si sono astenute e sei coraggiose hanno votato contro.[...]

Mediorientale

venerdì 14 ottobre 2016 Generico 0 commenti
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