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Quella sinistra arretrata che vuole distruggere Israele

martedì 25 aprile 2017 Il Giornale 5 commenti

Il Giornale, 25 aprile 2017

 
Non c'è nulla di sorprendente nel fatto che alla manifestazione del 25 aprile si crei uno scontro oltraggioso sulla Brigata Ebraica. L'ANPI, che è il promotore delle manifestazioni celebrative, di fatto non può o non vuole impedire che dal corteo si stacchino e aggrediscano i vessilli della Brigata drappelli con bandiere palestinesi o peggio del BDS il fronte di boicottaggio conto Israele, di fatto un movimento travestito di legittimità che è invece collegato a tutti i peggiori nemici dello Stato Ebraico fino ai terroristi. L'uso della data in cui si festeggia la Resistenza per attaccare Israele, lo Stato degli ebrei che sono le maggiori vittime della Guerra Mondiale, è un paradosso micidiale, la Presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello a non aderire alla manifestazione.


Di fatto lo scontro non è sulla partecipazione degli ebrei alla Resistenza contro i nazi-fascisti: è sull'idea che quello che di buono gli ebrei fanno sia una foglia di fico per celare la loro perversione. Come la disponibilità a curare tutti nei loro ospedali (anche i terroristi palestinesi o i siriani feriti in una guerra che non li riguarda) o il rispetto di legge per le persone omosessuali, o il formidabile uso della giustizia in ogni circostanza anche la più scomoda, o il codice di comportamento per l'esercito... Foglie di fico, che nascondono gli ebrei con la coda e con le zanne, persecutori di palestinesi.

Lo stesso per la Brigata Ebraica. Non è la storia a essere messa in discussione, come si potrebbe negare il sacrificio degli eroi che sono venuti in nostro soccorso, ma il suo significato, per cui gli ebrei non possono fare niente di buono, neppure quando lo fanno. Nessuno può negare che i volontari che dalla Palestina vennero a rischiare la vita a fianco degli inglesi (come mio padre Alberto nel Battaglione 148) costituiscano un fatto storico.

La questione che ha buttato l'ANPI per lunghi anni in questa brodaglia di menzogne antisemite e di ulteriori attacchi gratuito contro Israele ha a che fare con due elementi: il primo riguarda l'uso della "Resistenza", una parola de-storicizzata, ideologizzata, resa universale per adattarla a qualsiasi guerra di liberazione vera o supposta, dai Centri Sociali agli Hezbollah ai palestinesi.

Prima ancora, in zona domestica, contro la Democrazia Cristiana o Bettino Craxi, o persino il Partito Comunista: sempre Resistenza era, e quella dei partigiani che hanno combattuto sulle montagne e nelle città italiane è stata asservita senza vergogna a qualsiasi battaglia di sinistra. Quindi perché non anche al terrorismo, o al BDS che del terrorismo è parente in quanto si propone la distruzione totale dello Stato degli Ebrei. In secondo luogo, Israele è una battaglia primaria e indispensabile per questi movimenti, forse la prima: quella su cui si addensano tutti i luoghi comuni del più bieco conservatorismo di sinistra, quello che nega il diritto all'autodifesa, che non riconosce come tale il terrorismo, che solo a sentir dire la parola "nazione" o "identità" gli piglia un colpo, che non è capace di concepire l'idea che gli ebrei non debbano più piegare la testa e strisciare sotto il peso della loro storia, sperando che l'Iran un giorno si decida a far fuori Israele se non ce la fanno i palestinesi.

Sono movimenti che si inteneriscono suggerendo che i Palestinesi dopo tanto rifiuto condito da terrore, diventino paladini di "due Stati per due popoli". La negazione del ruolo delle Brigata Ebraiche nella guerra di liberazione e la scelta invece di scegliere per partner i palestinesi che erano alleati, tramite il loro capo, il Muftì Haj Amin Al Husseini, a Hitler stesso (è uscita ora dagli archivi una bella lettera di Himmler al Muftì), e di promuovere il BDS, proprio a ridosso del giorno della memoria dei Sei Milioni, è molto interessante: fa di fatto del movimento guidato dall'ANPI (anche se a Milano mi dice Davide Romano, Segretario Generale dell'Associazione Amici di Israele.

Il loro capo Roberto Cenati difende la presenza della bandiera con la Stella di Davide) un alleato del suo peggior nemico; ricorda il loro sterminio aggregandosi al carro di una propaganda palestinese criminalizzante, ossessiva, antisemita, in cui si parla di apartheid mentre gli arabi siedono alla Knesset e in qualsiasi ufficio pubblico, si denunciano i check-point mentre ieri una donna che veniva trasportata all'ospedale per essere curata dal cancro sì è rivelata piena di tritolo, in cui si cerca di negare ogni giorno la storia testimoniata dalle vestigia e dalle scritture di tutto il mondo, ovvero il legame di Gerusalemme con gli ebrei, in cui si accusa Israele di violenza mentre non passo un solo giorno senza che si accoltellino, si travolgano, si uccidano passanti innocenti gridando Allahu Akbar.

Questa è oggi la bandiera di una sinistra arretrata e misera di fronte a Israele, alla sua storia, alla sua vita. Che il resto della sinistra si faccia sentire.
 

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Eliyahu Green , Gerusalemme Israele
 giovedì 27 aprile 2017  00:28:19

Renzo ha ragione. Durante la 2da Guerra mondiale, quasi tutti gli Arabi compreso i nazionalisti arabi stavano del'lato dei nazisti-fascisti. Il Mufti di Gerusalemme, nominato dagli Britannici, era alleato dei nazisti-fascisti e voleva ampliare l'Olocausto ai paesi arabi. E adesso l'ANPI dimentica la vera storia.



Rosalba Mezzorani , Piacenza
 mercoledì 26 aprile 2017  16:38:17

La mia ammirazione per chi finalmente si è sottratto al condizionamento psicologico che l'ANPI sia il monopolista in Italia della nostra Storia per il periodo della Resistenza e della Guerra di Liberazione. Spero che altri seguano l'esempio e smettano questa sudditanza che, da settantadue anni, fa un vergognoso torto a Chi, a suo tempo, ha pagato il duro tributo alla lotta contro i nazifascisti;prime fra tutti le nostre Forze Armate.La convenienza politica dell'essere i soli a poter rilasciare inappellabili certificazioni di antifascismo, è stata ricompensata con contributi pubblici che altre Associazioni non hanno mai ricevuto, rischiando di scomparire, e ha favorito una compiacente ignoranza della Storia coniugata con quella di quegli iscritti, che avrebbero dovuto fare ricerca storica documentata ed obiettiva.Hai notato che gli ebrei sono tollerati solo se "vittime" del nazifascismo, mentre non c'è alcuna simpatia per i sopravvissuti divenuti i "cattivi" con la nascita di Israele? Gli stessi Enti che supportano le Manifestazioni per il Giorno della Memoria sono indifferenti o peggio ostili alla proposta di farne per coloro che hanno creato una Patria dove essere sicuri e hanno giustamente cercato di difenderLa per difendere se stessi.Abituati ad"addomesticare" la Storia, se i temi oggi utili sono la Palestina e gli arabi, ne deriva che non è mai esistito un Gran Mufti di Gerusalemme capo spirituale dei mussulmani palestinesi, ospite gradito di Hitler e nonchè suo alleato.La collaborazione era fondata su un sentimento condiviso:lo sterminio degli ebrei.Chiediamo quindi agli Storici dell'ANPI di studiare un pò meglio la Storia, non solo di manipolarla, e poi decidere, sui nuovi compagni di strada



Sandro961 , Torino/Italia
 mercoledì 26 aprile 2017  11:11:17

Ribadisco ciò che già scrissi in un post su un social network: questa sinistra ideologizzata ed estremizzata sta facendo un gran minestrone (aggiungerei rancido) mettendoci dentro di tutto e di più. Resistenza partigiana in Italia, Hezbollah, Hamas, "lotta" palestinese e quant'altro. Tutto fa brodo quando si tratta di gettare discredito sul "nemico" o presunto tale.Già nel 1976 il compianto Giorgio Gaber in una sua famosa canzone (che poi, manco a farlo apposta fu "riveduta e corretta" circa trent'anni dopo cancellando quel riferimento) parlava della sinistra usando il nome di un celebre liquore molto in voga in quegli anni.Se già allora la sinistra veniva definita "antica" figuriamoci oggi, nonostante faccia immani sforzi per liberarsi da intellettualismi, sofismi e ideologismi tipici della sua natura.Si consolino comunque coloro che recriminano per l'inopportuno comportamento della sinistra in occasione del 25 Aprile. Come si dice: "Mal comune mezzo gaudio". Nel senso che la sinistra, abituata ad agire ideologicamente e staccata dalla realtà, fece gran minestroni anche in altre occasioni.Non ultima la questione "disabilità". Tema tanto caro alle sinistre in passato, alla prova dei fatti ha dimostrato la loro inettitudine. Posso confermarlo con alcune mie esperienze personali Tuttavia non voglio andare fuori tema. Mi riservo quindi di discutere la questione, come si dice - in separata sede.



Renzo , firenze italia
 martedì 25 aprile 2017  18:18:48

Una vergogna che l'ANPI non impedisca aisimpatizzanti dei palestinesi di partecipare alla manifestazione della resistenza. Che cosa hanno da spartire i palestinesi e i loro amici, con la lotta contro i nazi-fasciti? Forsequalcosa ce l'hanno in comune, quella di uccidere uomini donne e bambini senza un briciolo di pietà. Questa è il legame fra nazi-sti e filo palestinesi. Bene hanno fatto gli ebrei ha fare una manifestazione a parte per festeggiare la liberazione. Sono quelli della Brigata Ebraica che combattevano e morivano, insieme aglialleati, mente a quei tempi il gran muftidi Gerusalemme si recava a Berlino, a parlare con i nazisti per sterminare gli ebrei delMedio Oriente. Questa è la storia, che ha ben vedere non insegna nulla di buono.



caro , vicenza
 martedì 25 aprile 2017  13:37:33

il 25 aprile è di tutti gli uomini e donne di buona volontà e di spirito antifascista. Per questo per decenni non ci sono mai stati striscioni degli italiani (ed europei) di qualsiasi religione né dei cittadini atei. Viva la Resistenza.



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