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Ora la Turchia è un pericolo per l'Europa

martedì 18 aprile 2017 Il Giornale 0 commenti

Il Giornale, 18 aprile 2017


La vittoria di Tayyip Erdogan, triste perché tecnicamente può attribuire al presidente turco grandi poteri fino al 2029 e costituire un micidiale grattacapo per tutto il mondo, è tuttavia una vittoria risicata e contestata che getterà la Turchia in una fase di instabilità e può creargli alcune delle sue consuete crisi di nervi, molto dannose per tutti… Non è la vittoria che il rais voleva, e nella cui campagna ha dato di nazista alla Merkel e agli olandesi sciorinando il sempre fertile zibaldone del nazionalismo turco.  Erdogan non è il tipo che ammette che metà del Paese, quando lui gli chiede di amarlo e di considerarlo il suo legittimo Sultano, possa dissentire, che la sua Istanbul, e anche Ankara, Izmir, Adana, Antalya, cioè i centri economici del Paese siano per il "no” al potere santificato che Edogan ritiene suo per volere divino. Erdogan avrebbe voluto una vittoria totale, dal tentativo di golpe del luglio scorso ce l'aveva messa tutta a bonificare la Turchia: 140mila perseguitati e messi in galera, chiuse 169 pubblicazioni varie, dozzine di parlamentari arrestati. Erdogan è convinto che il suo potere sia una missione indispensabile per riportare il Paese alla potenza dell'impero Ottomano, farne il centro dell'Islam diventando una specie di Iran sunnita, in cui la libertà personale ha pochissima importanza e si realizza la santa profezia. Erdogan è stato per molti anni la speranza sia dell'Europa che degli USA, l'unico Paese Islamico ponte col mondo musulmano.[...]

Israele si prepara a una Pasqua di terrore

lunedì 10 aprile 2017 Il Giornale 1 commento

Il Giornale, 10 aprile 2017


(Gerusalemme) E' Pasqua di terrore. Ieri l'orribile fantasma si è presentato di nuovo, stavolta ai confini, in Egitto, Netanyahu ha subito condannato la strage di cristiani copti, e promesso, come del resto già avviene fra Israele e l'Egitto, un'alleanza contro il terrore. Gli attacchi sono avvenuti proprio negli ultimi momenti delle frenetiche preparazioni per la complessa, impegnativa serata dell'apertura della Pasqua ebraica che comincia stasera e che per una settimana intera ricorda, cancellando il cibo normale dalla mensa, la fuga degli ebrei dall'Egitto; l'incredibile coraggio che occorre per battere la schiavitù sfidando un nemico tanto più forte di te come il Faraone; quanta fede nei miracoli e nel tuo popolo per farcela quando la sofferenza e la perdita dei tuoi cari minacciano la tua voglia di vivere... Stavolta sono stati gli egiziani a pagare il prezzo dell'odio islamista che insanguina il mondo: dal Sinai è stato facile per l'Isis dopo gli attacchi all'esercito che ormai da mesi punteggiano la grande zona desertica patria passare alle città dove il boccone dei civili è più tenero e più facile, specie quando si tratta di cristiani copti. [...]

Trump e il ritorno al passato: Stati Uniti gendarmi del mondo

sabato 8 aprile 2017 Il Giornale 0 commenti

Il Giornale, 08 aprile 2017

Gli Stati Uniti sono tornati. E' una svolta mondiale l'evento di ieri mattina alle 3,45, quando Trump ha deciso che l'attacco chimico di Assad a Khan Sheikhoun nella provincia di Idlib, tanti morti bambini, e 546 feriti, era un'insopportabile peso per gli USA e per il mondo intero, e ha risposto. E' finita la festa, la grande kermesse sciita-russa che aveva così bizzarramente occupato lo spazio egemonico della maggioranza sunnita ragionevole in Medio Oriente non potrà più esagerare nel disprezzo delle più elementari regole di decenza della nostra epoca con la scusa, per altro molto ben sostanziata delle atrocità di Daesh. E' vero lo Stato Islamico è altrettanto orribile. Ma non di più di quello che è successo a Idlib. Trump ha agito velocemente, senza preavviso, come si deve per evitare che le chiacchiere possano distruggere la riuscita e lo spirito dell'azione, tutte le beffarde osservazioni sulla sua passione per Twitter si infrangono sulla pragmaticità dei tempi giusti e dell'accuratezza del tiro. A Shayrat, il campo di aviazione da cui si sono alzati gli aerei carichi di Sarin, si è abbattuta la dose davvero notevole di 59 missili Cruise Tomahawk, roba forte, dopo, per altro, gli avvertimenti per evitare stragi specie di militi russi.[...]

Mediorientale

giovedì 6 aprile 2017 Generico 0 commenti

Cari amici,



cliccando qui potrete riascoltare e leggere la trascrizione della rubrica di questa settimana Il Medio Oriente visto da Gerusalemme condotta da Massimo Bordin

A Damasco c'è un Hitler da destituire

mercoledì 5 aprile 2017 Il Giornale 1 commento

Il Giornale, 05 aprile 2017

Ha una data di nascita il seme della sofferenza disumana dei bambini che ieri sono morti strangolati dal gas sarin, alla mercé del gas nervino che procura un'agonia fra indicibili sofferenze. Ha una data quella sicumera hitleriana per cui Assad ha deciso di bombardare Khan Sheikun, nella provincia di Idlib nelle ore del mattino di ieri, e poi di inseguire i feriti con altre bombe negli ospedali dove i medici cercavano, in molti casi invano, di affrontare il gas, invincibile nemico dell'organismo umano. Ma per Assad che ha fatto il 70 per cento dei morti nel conflitto siriano, questa è routine. E lo sta diventando per tutti; che immensa vergogna.[...]

È iniziata l’era Trump

sabato 1 aprile 2017 Generico 0 commenti

Shalom, aprile 2017


Usa e Israele consapevoli finalmente di essere legati da uno stesso destino. Può bastare per essere ottimisti?Il Medio Oriente entra nell’era Trump, e nessuno sa veramente dove questo possa portare. Quello che tutti hanno letto sui giornali è che il nuovo presidente americano ha promesso “l’accordo ultimativo” fra Israele e i palestinesi, e davvero più alta ambizione non fu mai espressa, dati i precedenti. Tanti tentativi, tanti fallimenti, tanta buona volontà, tanta smania distruttiva. Basta pensare a Rabin e Arafat alla Casa Bianca, a Bill Clinton con Ehud Barak e Yasser Arafat a Camp David. Quanti sorrisi sprecati. Ma guardiamo finalmente al bicchiere mezzo pieno: la prima settimana di marzo 19mila persone riuniti a Washington da tutti gli Stati Uniti per la conferenza programmatica dell’AIPAC, la maggiore organizzazione ebraica americana, hanno seguito da destra e da sinistra con grandi dimostrazioni di consenso e supporto tutti gli interventi che da parte dell’amministrazione appena eletta (Trump non c’era) testimoniavano quanto fosse cambiato il clima verso Israele. La vera star è stata l’ambasciatrice all’ONU Nikki Haley applaudita dai vari leader democratici e repubblicani presenti nell’immensa assemblea, e anche il vicepresidente Michael Pence ha ricevuto grandi consensi. [...]

L' Associazione Italia-Israele di Torino festeggia il 32° anno

mercoledì 29 marzo 2017 Generico 0 commenti
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Ius Soli: perché no

lunedì 27 marzo 2017 Il Giornale 0 commenti

Il Giornale, 27 marzo 2017

Senza tentare una disquisizione giuridica sullo ius soli, di cui si discute in questi giorni drammaticamente alla Camera, addirittura mettendo il provvedimento in cima alla pila delle leggi che aspettano la discussione, e promettendo persino di ricorrere alla fiducia, un piccolo sorriso è indispensabile leggendo degli ultimi accadimenti di Santhià. La storia suscita due sorrisi, e per due ragioni diverse: la prima è relativa alla sua espulsione dopo che ha rifiutato la cittadinanza italiana per motivi ideologici. Gli faceva orrore, gli era culturalmente e religiosamente estranea e nemica benché ne avesse diritto. Le espulsioni sono indubbiamente fra i mezzi migliori quando si profila il pericolo che il personaggio in questione sia un estremista attivo, anzi, un jihadista estremista, come l'ex imam. L'espulsione è un'arma di sicurezza molto seria, usata dal Viminale per 159 persone partire dal gennaio 2015, 26 dall'inizio di quest'anno. Ben fatto. [...]

Quel sistema "inventato" dai palestinesi

venerdì 24 marzo 2017 Il Giornale 0 commenti

Il Giornale, 24 marzo 2017

La tragedia di Londra ha costretto a uscire almeno momentaneamente dal solito bozzolo di eufemismi e bugie. Sì, è terrorismo;sì, è islamico; sì è una tabe contro la quale è l'ora di svegliarsi perché i combattenti dell'Isis tornano a un certo punto alla casa che li ha nutriti, e là diventano lupi solitari, o indottrinano altri perché lo diventino. [...]

"Lessons from Israel’s Response to Terrorism" available online

giovedì 23 marzo 2017 English 0 commenti

 

The book "Lessons from Israel’s Response to Terrorism"  was just published on jcpa.org here:  http://jcpa.org/lessons-israels-response-terrorism/


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