Fiamma Nirenstein Blog

Hamas campa sul buonismo dell'Occidente

lunedì 3 marzo 2008 Generico 24 commenti
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Se lo scontro divampa, se decine di palestinesi e due soldati israeliani sono stati uccisi, dobbiamo biasimare anche noi stessi, gli europei, gli italiani in particolare. Noi abbiamo creato le premesse perché Hamas si sentisse immune quando nei mesi scorsi da parte del governo in carica, col consueto narcisismo buonista, si è insistito per instaurare un dialogo con una forza terrorista che non sa che farsene, si è compianto Gaza senza chiamare a rapporto l'estremismo jihadista di Ismai Haniyeh, Khales Meshal, la soppressione nella Striscia di tutti i diritti umani.
La scelta strategica di dirottare i contributi internazionali verso le armi e il terrore e di inaugurare sulla scia degli Hezbollah la pioggia continua di missili su civili innocenti nascondendo le armi sotto i propri civili, nasce da una strategia che oggi si rivela esatta: far sanguinare Israele dentro le sue città, spopolarle e annichilirle, creare le condizioni per una reazione militare.
La comunità mondiale, pensa Hamas, non interverrà per difendere Israele, e alla fine l'Idf dovrà avviare uno scontro che costerà a Israele l'odio internazionale. A monte di questo c'è il disprezzo di Hamas per l'altrui e la propria popolazione civile, la certezza che il mondo della jihad la seguirà comunque, la garanzia che, a fronte del biasimo mondiale, Israele non oserà addentrarsi più di tanto a Gaza né tantomeno, dopo averla sgomberata nel 2005, occuparla di nuovo.
Che cosa cerca Israele con le sue incursioni contro Gaza? Chi si tiene lontano dalle consuete teorie della cospirazione lo sa benissimo: far cessare Hamas dai bombardamenti delle sue città che come tutte le città del mondo democratico vogliono mandare i bambini a scuola, lavorare, dormire in pace. L'estensione dei bombardamenti da Sderot ad Ashkelon e la promessa di investire con missili di maggiore gittata anche Ashdod, vicina città portuale, l'intensificarsi della sofferenza della gente non consentivano più ritardi.
Che cosa causa il grande numero di morti  fra i civili palestinesi? Intanto, la confusa definizione del termine "civile". In Israele, e in genere nel mondo democratico, solo chi indossa una divisa può definirsi militare. A Gaza, a fianco dei dei guerriglieri in divisa ce ne sono migliaia in t-shirt e jeans che partecipano al lancio dei missili, ad atti terroristici, a operazioni di fiancheggiamento. Inoltre, se osserviamo la dinamica delle operazioni di Israele, si individuano bene gli obiettivi sempre militari, uomini armati, terroristi in avvicinamento, camion carichi di armi, depositi, fabbriche locali, uffici e personaggi della struttura terroristica. Tuttavia è nelle zone fittamente abitate che Hamas nasconde uomini e armi. Le brigate che compiono incursioni vengono fiancheggiate dall'aviazione quando trovano una reazione molto dura. Qui avvengono le perdite.
E' una guerra impossibile e sconosciuta, quella di Gaza. Ma è una guerra, e la convenzione di Ginevra non ha dubbi sul considerare responsabile per la morte di civili chi li usa come scudi umani. Se i commenti politici e giornalistici di questi giorni irresponsabilmente seguiteranno a disconoscere le ragioni per cui lo scontro divampa, Hamas potrà continuare nel suo gioco. Questo significa che allora anche la Cisgiordania, affascinata dalla vittoria morale di Hamas, presto sparerà  missili, che le ultime speranze di Abu Mazen verranno sotterrate per sempre.
Infine: una tregua, a cui le parti dovranno andare, sarà un danno irreparabile se apparirà un cedimento, se Israele accetterà prima che Hamas rinunci ai missili. In questo caso avrebbe solo regalato ad Hamas il tempo per accumulare Fajar, 70 chilometri di gittata, in grado di colpire Tel Aviv. Per conquistare la terra promessa, ma alla umma islamica.
 
* Nella foto (Reuters): missili Qassam stanno per essere sparati da Gaza. A differenza dei Qassam, i missili Grad sono lunghi circa tre metri e hanno un gittata di oltre 15 km superiore a quella dei Qassam.

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Barbieri Stefano , Modena
 sabato 7 giugno 2008  13:06:32

Non sta forse scritto nei dieci comandamenti donati da Dio al popolo ebraico e al mondo : Non uccidere ?Allora si vergognino tutti coloro che fomentano l'odio e giustificano omicidi e violenze, siano essi ebrei, cristiani e musulmani.



Crusader , Palermo/Italia
 martedì 11 marzo 2008  15:07:29

Massimiliano ragiona da...massimalista ed io mi voglio adeguare, appunto estremizzando il suo ragionamento: per quale coalizione schierarsi, il centrodestra del fascismo e del razzismo come dice lui con disprezzo, o il centrosinistra del comunismo, dell'anticlericalismo, dell'antisemitismo, dello statalismo, dell'antiamericanismo e, per far ridere ma mica tanto, del...tassismo? Ma siamo seri, per favore! Ciarrapico, che non è mai andato a braccetto con i terroristi palestinesi, l'anno scorso è stato invitato alla costituente del PD e frequenta i salotti buoni della sinistra capitolina che annovera i vari Caracciolo e compagnia, appunto di compagni si tratta! Ah, la solita ipocrisia dei rossi, decidono loro chi sono i fascisti cattivi...Per quano riguarda le critiche mosse da alcuni esponenti della comunità ebraica italiana, ecco un fulgido esempio di utili idioti di staliniana memoria al servizio della sinistra...



Massimiliano Scivales , Pescara
 martedì 11 marzo 2008  12:18:03

Gentile Signora Nirenstein,sono rimasto sopreso dalla sua protesta alla dichiarazione del sig. Ciarrapico. pensava di essere entrata ne club delle " giovani marmotte " invece che in una coalizione di destra che a parole condanna il fascismo, l 'antisemitismo ma che nel cuore e' sempre e comunque nostalgica di uno stato che ha prodotto le leggi razziali. Distinti saluti da una persona che l' ammirava per la sua correttezza intellettuale e morale. Massimiliano Scivales



Crusader , Palermo/Italia
 martedì 11 marzo 2008  10:59:59

L'osservazione di Daniele sembra dettata dall'ignoranza degli accadimenti storici del Medio Oriente e da una buona dose di ingenuità, scevra almeno da una perversa volontà di mistificare i fatti. Il suo è un antisemitismo di riflesso, direi inconscio, alimentato dalla classica propaganda che descrive Israele uno Stato usurpatore delle terre altrui e vessatore dell'inerme popolazione palestinese. E' fin troppo facile e purtroppo anche ovvio per le anime semplici non discernere i fatti con chiarezza, senza nemmeno compiere lo sforzo di informarsi adeguatamente. Ad esempio oggi stiamo assistendo preoccupati ad una immigrazione clandestina di extracomunitari, in barba a tutte le leggi che cercano di rallentarla e di controllarla. E' quindi istintivo paragonare la nostra situazione di una società minacciata dal massiccio arrivo di stranieri a quella della Palestina del dopoguerra, abitata solo dagli arabi musulmani e invasa in pochi anni dagli europei di fede ebraica sopravvissuti alla furia nazista. Niente di più falso ovviamente, anzi si tratta di una mezza verità che è peggiore di una menzogna creata ad arte per stravolgere la realtà, ma vallo a spiegarlo alla massa condizionata dai media, corrotti da una evidente parzialità filoaraba, che accusano sempre e solo Israele di ogni nefandezza e di essere la causa dello scontro di civiltà con il mondo islamico.



Paolo Ortenzi , Italia
 lunedì 10 marzo 2008  21:17:42

E' vero. Qualcuno qui non ha alcuna capacità di comparazione.Soprattutto perchè pretenderebbe di paragonare contesti diversi (Europa e Medioriente) confondendo risentimento e paura con l'antisemitismo.Ignorando la storia di Israele e delle comunità ebraiche, sterminate a casa loro prima dai Crociati e poi dal lungo dominio Ottomano.La domanda, in realtà, resta una sola: sono stati fatti, in Medioriente, tanti stati fantoccio tracciati con il righello, come l'Iraq, il Libano, l'Egitto, alcuni sono stati fatti TOGLIENDO alla maggioranza locale il controllo del paese e dandola ad una minoranza importata, come nel caso della Giordania data dagli Inglesi alla dinastia Hashemita perchè non poteva essere messa sul trono dell'Iraq. Ma NESSUNO dei popoli della regione è tartassato come Israele, nessuno è oggetto di ignobili tentativi di delegittimazione della sua esistenza, e guarda caso è l'UNICO CASO di STATO EBRAICO nel mondo...Trovo inoltre schifoso l'assioma che sia stata l'immigrazione ebraica in Israele come causa dell'antisemitismo in Medioriente (regione in cui Mein Kampf tradotto in Arabo è libro popolarissimo...): un po come dire che sono gli Ebrei la causa dell'antisemitismo, sillogismo che fa meditare di molto su chi lo propone...



Daniele , Livorno
 lunedì 10 marzo 2008  15:45:25

L'arma più devastante contro ogni terrorismo è l'intelligenza. Forse dovremmo usarla più spesso.Se inquadriamo la lotta e il terrorismo palestinese come antisemitismo facciamo un'affermazione molto interessante.Diciamo infatti che essere contro lo Stato Israeliano significa essere contro gli ebrei. Quindi essere cittadini israeliani significa essere uomini di religione ebraica.Quindi lo Stato Israeliano è uno stato fondamentalista di carattere religioso? E' questo che vogliamo sostenere?Forse, la questione è un tantinelli più complessa, e forse, dico forse, l'aspetto religioso è una conseguenza di una realtà oggettiva. Cioè che è veramente ridicolo è che non abbiamo la minima capacità di comparazione.Noi in Italia viviamo un rancore montante nei confronti degli immigrati, e diciamo un sacco di cose a proposito ("Tornassero a casa loro" "Ci rubano il lavoro" etc...).Dovremmo capire i sentimenti di qualche milione di arabi che, a partire dai primi decenni del 1900, ha visto una forte immigrazione di popolazioni israelite nella loro terra.Solo che a differenza degli immigrati di casa nostra, loro hanno costruito uno stato. Forse questo causa qualche piccolo problema di stabilità?Forse, dico forse, l'antisemitismo e tutto il resto è una conseguenza di questo, e non una causa?



mario cossu , roma
 venerdì 7 marzo 2008  17:31:40

Cara Fiamma, mi unisco al tuo dolore,che è anche il nostro per l'ultimo criminale attentato contro la scuola Ebraica di Gerusalemme. Mi permetto pero' di ricordare,quanto ho gia' espresso in precedenti messaggi. Non continuiamo a innescare la spirale della violenza,con rappresaglie 'mirate': sappiamo bene che non esistono bombe intelligenti. Potrebbe essere un'idea invece, un nutrito lancio di lacrimogeni,sulle plebi esultanti di Gaza e dintorni,per trasformare in pianto,anche se forzato,quella sfrenata gioia che fin dal 9/11 accomuna i seguaci di Hamas,Hezbollah,Al Queda,ogni qualvolta un attentato terroristico colpisce l'Occidente. Auguri di cuore,anche per il prossimo impegno elettorale. mc



Danny , Italia
 venerdì 7 marzo 2008  15:15:30

Purtroppo la maggior parte di noi europei è senza vergogna. Non solo gran parte dell'Europa durante la seconda guerra mondiale si macchiò del grave crimine del silenzio, ma dopo 60 anni dalla tragedia dell'Olocausto, l'Europa continua a tacere, se non rendersi complice dei nuovi nazisti che vogliono portare avanti il folle progetto di distruzione dello Stato ebraico. Io mi chiedo il perché di questa orrenda complicità. Forse alla base ci sono motivi economici o forse motivi ideologici che fanno capire come l'antisemitismo in realtà non sia mai morto (e che sia portato avanti parallelamente da estrema destra ed estrema sinistra), insomma difficile trovare una risposta esatta o scartare l'una o l'altra ipotesi. Sta di fatto che quella farsa chiamata Unione Europea continua a vedere Israele come il carnefice e i palestinesi (poverini!) come le vittime e questo con la complicità dell'ONU che se non ricordo male ebbe, in passato, come segretario un nazista scappato dalla Germania. Ci sarebbe da scrivere ore e ore l'indignazione che si prova verso quanto sta accadendo (terrorismo contro Israele, il criminale nazista dell'Iran ecc.), tuttavia voglio dirLe, signora Nirenstein, che sono vicino a Lei e ai suoi connazionali, non posso fare altro che sperare per voi che vengano giorni migliori



Crusader , Palermo/Italia
 giovedì 6 marzo 2008  18:04:37

E' molto chiara la strategia dei terroristi palestinesi armati e finanziati dal grande burattinaio del Medio Oriente, l'Iran khomeinista, che ambisce a diventare la potenza egemone del mondo musulmano attraverso la distruzione dello stato ebraico e la realizzazione della bomba atomica. Serrare da Gaza a dal sud del Libano come in una morsa Israele, bersagliandolo con un reiterato lancio di missili sempre più grandi e con una gittata sempre più a lungo raggio e fiaccandolo in una esasperante escalation di attacchi e contrattacchi non risolutivi, per provocare alla fine danni irreparabili. Una basilare regola militare dice che occorre prevenire le azioni del nemico per ritorcerle a suo danno. Per sfuggire allora alla trappola che si sta preparando, Israele deve colpire adesso con tutta la sua forza Gaza, per riprenderne il controllo e spazzare via Hamas. Questo per due occasioni favorevoli che a breve svaniranno: il fronte nord infatti ancora non si è acceso perché Hezbollah sta ripristinando il suo arsenale missilistico e non è ancora pronta a sloggiare con la forza i militari stranieri inviati dall'ONU che presidiano l'area; Gaza poi si sta trasformando in una gigantesca base militare da quando è stata abbattuta la barriera che la separava dall'Egitto, con Hamas libera di ammassare qualunque armamento e di ricevere rinforzi per accrescere i suoi effettivi. Bisogna agire ora, prima che sia troppo tardi! Israele deve mantenere la pressione in vista dell'invasione definitiva, senza lasciarsi fuorviare dalla comunità internazionale che pretende sempre e comunque, e solo dallo stato ebraico, un comportamento cosiddetto responsabile e conciliante. Non esiste tregua possibile con chi ti vuole annientare a tutti i costi e ti considera inferiore per motivi religiosi. Le solite ipocrite condanne sull'uso eccessivo della forza, pronunciate soprattutto dagli europei timorosi della reazione degli immigrati islamici, ormai non devono più incantare.Tsahal, ora o mai più!



Alberto Levy , Israele
 giovedì 6 marzo 2008  18:03:28

http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=&sez=90&id=23759I crimini di guerra di Hamas 04/03/2008Hamas commette un crimine di guerra ogni volta che spara un missile qassam o un missile grad.Il ministro Haim Ramon ha appena detto al canale 10 della TV israeliana : Hamas commette un crimine di guerra e un crimine contro l' Umanita' ogni volta che spara un missile qassam o un missile grad. Questo non lo dice nessuno in Italia (scusatemi, ma ho letto solo la stampa italiana). Quasi nessuno in Italia mostra la sofferenza degli israeliani, quasi nessuno ne parla, nessuno mostra le foto delle case perforate, i missili che bombardano gli asili e le scuole israeliane, ho letto una miriade di fonti giornalistiche, non credo che nel periodo nazifascista sia stato peggio nei confronti degli ebrei : la realta' e' trasfigurata ai danni degli ebrei d'Israele, uno schifo indicibile e' la lettura dei giornali d' Italia, mi pervade una senzazione di odio immensa verso quegli scribacchini italiani che diffamano e scrivono le loro invettive anti-israeliane quotidiane. Uno dei termini tanto amati dal giornalismo italiano e' quello di "rappr esaglia dei soldati di Tel Aviv". Rappresaglia ? A Gaza ci sono terroristi armati fino ai capelli che hanno ucciso 3 soldati israeliani e feritone altri 15, in due giorni, rappresaglia ?? La scelta dei termini e' odiosa, la censura sulla sofferenza degli israeliani di Ashqelon, di Sderot, e di Netivot (nessuno in Italia ha nominato la parola Netivot... ) mi ferisce come se qualcuno mi avesse pugnalato al cuore. Io sono cresciuto in Italia negli anni 70, quando l' Italia non era cosi' anti-israeliana come oggi (anche se lo era, in modo piu' modesto rispetto a oggi), e leggere l' aberrazione piu' totale dei giornali italiani su tutto quanto concerne Israele, e' per me una cosa orrenda. E' come se il mio ex-paese, l' Italia fosse ridiventato nazi-fascista, avesse dimenticato gli insegnamenti del passato e fosse ripiombato nelle ve



Danny , Italia
 mercoledì 5 marzo 2008  20:14:53

W Israele, non rimaniamo indifferenti verso Israele, non facciamoci ingannare dal falso buonismo della sinistra. Proteggiamo Israele dai nuovi nazisti



Crusader , Palermo/Italia
 mercoledì 5 marzo 2008  20:10:37

Con vivo piacere leggo messaggi che rispondono con calma e cognizione dei fatti a quanti pongono dubbi o addirittura si permettono di usare espressioni di scherno o manifestano odio allo stato puro contro Israele. Che devo dire, vi invidio! Come molti sanno io non sono un buono e non mi sottraggo alle provocazioni vigliacche e gratuite, anzi ci vado a nozze, ma stavolta per rispetto alla nostra cara Fiamma che a ragione non ama affatto le sterili polemiche nel suo blog, vorrei invece riassumere la situazione attuale del conflitto arabo-israeliano. E non potrebbe essere peggiore perché per la prima volta nella sua storia lo stato ebraico teme un prossimo massiccio attacco missilistico contro le sue città più importanti. Ho appena letto il rifiuto sprezzante dell'Hitler di Teheran di continuare i negoziati con l'UE per la rinuncia all'energia nucleare e la rivelazione che Hezbollah sta ricevendo dall'Iran nuovi razzi più potenti caricati su tir, che viaggiano attraverso la Turchia per non destare troppi sospetti. Quindi anche le recenti sanzioni appena votate dall'ONU non fermeranno la volontà iraniana di dotarsi dell'arma atomica e la minaccia terroristica ai confini con il Libano e quella proveniente da Gaza con Hamas è destinata ad aumentare drammaticamente. Lo scenario da incubo che preoccupa i comandi militari israeliani prevede tra un paio di anni un simultaneo attacco di decine di missili con testata chimica o nucleare, capace di mettere in ginocchio tutta la nazione. A quel punto lo stato ebraico scatenerà l'Armageddon per vendicarsi dei suoi nemici infliggendo loro terribili perdite, ma si tratterebbe però di una vittoria di Pirro perché i musulmani non hanno paura di morire (tanto dopo li aspettano una folla di vergini...) e la sofferenza subita non si potrà alleviare. Appare ovvio che per scongiurare un simile disastro, suscettibile di tragiche ripercussioni negli equilibri mondiali, l'inazione o la trattativa ad oltranza rappresentano le scelte peggiori.



sara , torino
 mercoledì 5 marzo 2008  18:43:49

signor Beppe, la corrego, eccome se la corrego, perche' si sbaglia di grosso: Sderot, Ashkelon e tutte le citta' prese di mira dai qassam e dai grad lanciati da Gaza, si trovano tutte all'interno dei legittimi e internazionalmente riconosciuti confini dello Stato d'Israele, dal 1948. Il 1967 non c'entra proprio nulla. Idem per quei territori al nord bombardati per anni da Hezbollah (da molto prima che scoppiasse la guerra).Questa sua domanda, che confido essere posta con ingenuita' e non con malizia, ce la dice lunga sullo stato dell'informazione sul conflitto arabo israeliano: nonostamte sia la crisi maggiormente riportata dai mass media di tutto il mondo, l'ignoranza e il pregiudizio regnano sovrani.E poi, a parte cio', intendeva dire che se invece i qassam e i grad fossero stati sparati sulla popolazione civile israeliana residente in Cisgiordania, condivisibile o meno che sia il loro collocamento, sarebbero stati giustificati?



Beppe , Milano
 mercoledì 5 marzo 2008  11:29:04

Scusate, ma i razzi non sono lanciati su territori invasi dai coloni? Proprio quei territori che l'ONU dal 1967 dice di restituire? Corregetemi se sbaglio.



Tina , Torino/Italia
 mercoledì 5 marzo 2008  10:02:58

E' pur vero che ci sono italiani pro e contro l'una o l'altra "parte", come dice maria angela gobbi, eppure è altrettanto vero che, mentre coloro che sostengono Hamas sono attivi, presenti, visibili e si fanno -eccome!- sentire, coloro che sostengono le ragioni di Israele sono non certo di meno, ma male organizzati e quasi invisibili nelle prese di posizione. Le Associazioni Italia Israele stanno facendo un prezioso lavoro di controinformazione ma non è sufficiente. Forse è anche colpa nostra del nostro dissenso "silenzioso" se certe posizioni avanzano in Italia.Per quanto riguarda le prese di posizione contro la presenza dell'eurodeputata Morgantini, personalmente non sono d'accordo non per il fatto in sé, bensì per l'opportunità di scegliere un momento di commemorazione patrimonio collettivo.Piuttosto, avrei scelto proprio "quel" momento per dire la mia.L'atteggiamento dell'onorevole sfiora alle volte il grottesco nel suo afflato divensivo smaccatamente di parte delle "ragioni" di Hamas (negli ultimi tempi assai meno di Abu Mazen, non trovate? La Cisgiordania è praticamente sparita dai suoi e da altri comunicati pro-arabi palestinesi) e si appoggia ai pochi /e israeliani/e che la sostengono ed ai molti italiani che vedono in lei la paladina degli oppressi.Ben altre, a mio avviso, dovrebbero essere le sedi per mettere in discussione il suo operato, a cominciare dai parlamentari europei presenti nell'europarlamento. Cominciando, ad esempio, a chiedere ragioni e resoconti dei miliardi di euro erogati agli arabi palestinesi: quanti, come, dove, a chi e perché.



Paolo Ortenzi , Italia
 martedì 4 marzo 2008  23:30:20

Egregio signor Franco, lasci che le spieghi cosa successe durante l'Intifada 2, quando sembrava che i bombaroli omicidi di Hamas e della Jihad Palestinese erano popolarissimi (ora lo sono molto meno...) e non si potessero arrestare.Israele allora iniziò una campagna feroce di omicidi mirati. A volte furono operazioni discutibili, come l'eliminazione di Saladeh, a volte operazioni perfette, con il missile che centrava lo sgherro con la sua scorta senza vittime collaterali (difficile, vista la densità della popolazione di Gaza...).Le uccisioni mirate DEI CAPI MILITARI di queste organizzazioni stragiste (e si ricordi che Hamas e Jihad sono anche organizzazioni ANTISEMITE E NEGAZIONISTE, cosa che i nostri giornalanti sembrano in maggioranza sorvolare...) furono un'arma efficace: tanto che ad un certo punto gli attentati diminuirono, e la decimazione dei capi fu tale che, nonostante i bellicosi proclami di facciata, Hamas e Jihad stesse proposero una Hudn'a, una tregua, mentre fino a qualche mese prima conoscevano solo una lotta senza quartiere.Perchè una tregua?Perchè si può rompere senza troppi problemi. Specialmente quando il nemico, Israele, è legato all'opinione della cosidetta COmunità Internazionale, non può opporsi ai rifornimenti di armi, di razzi sempre più potenti.Non è un riconoscimento di Israele, non è una possibilità di dialogo. E', per i terroristi Palestinesi, tirare il fiato per ricominciare.Se si vuole la pace non si distruggono i pozzi lasciati da Israele a Gaza e poi ci si lamenta per la sete, non si distruggono le serre per l'agricoltura e poi ci si lamenta che si ha fame.Se si vuole la pace si costruisce il futuro, non si cerca di distruggere quello degli altri.Aba Even, ministro degli Esteri di Israele disse una volta: "I Palestinesi non hanno mai perso occasione di perdere un'occasione".Per me non hanno mai perso il VIZIO.



Stefano Cattaneo , Milano Italia
 martedì 4 marzo 2008  21:18:00

Due cose sono chiare: Se hamas può conmtinuare ad aggredire. è perché da parte occidentale non c'è quella reazione che si dovrebbe avere di fronte ad una così brutale associazione terrorista.La seconda considerazione, e che questa reazione non c'è perché la nostra società pullula di prezzolati (a petroldollari) di razzisti e di utili idioti di queste due categorie.Ma lenta ed inesorabile, viene l'ora della riscossa della ragione.



matteo , terni
 martedì 4 marzo 2008  20:13:10

Le parole di Franco non sono del tutto fuori luogo, ma vorrei che mi scrivesse anche una soluzione al problema dei razzi che cadono su Israele senza però dirmi che non fanno danni e non sono precisi...



Roberto Salvadori , Varsavia/Polonia
 martedì 4 marzo 2008  17:59:21

Cara Fiamma, seguo da tempo il tuo blog con fedeltà, interesse e passione. Tutto quel che dici mi piace e mi convince. Sono anche felice di sapere che ben presto avrai modo di far pesare le tue idee anche in parlamento. In bocca al lupo. Con amicizia e affetto, Roberto.



Franco , roma
 martedì 4 marzo 2008  14:07:20

Mi sembra scandaloso che nessuno di voi, autrice compresa, si ponga la seguente domanda: non è che più israele bombarda più hamas (che di sicuro è un'organizzazione terroristica e andrebbe depoenziata) diventa forte? è possibile che siate così ottusi da non capire una cosa talmente elementare?



Mara , Bologna
 martedì 4 marzo 2008  11:31:54

Analisi impietosa, quella di Fiamma, quanto esatta. Al di là di ciò che pensano le singole persone, che ragionano e leggono -qui non si tratta di "colpe collettive", vere o presunte-, l'atteggiamento dei governi europei e, in parte, di quello statunitense, è di larga acquiescenza nei confronti del terrorismo. Come si spiega, altrimenti, il rapporto, ferreo quanto vergognoso, tra USA e Arabia Saudita? Forse gli USA farebbero meglio a guardare ciò che hanno in casa propria (organizzazioni tipo CAIR e simili), prima di far le pulci a Israele. In ogni caso, lo sbruffonesco cantar vittoria di Hamas, pur infondato (spero), non è da sottovalutare, come sottolinea oggi Ferrara in un suo breve editoriale. Israele è solo, come al solito; dovrà combattere il suo potente nemico (Iran, per interposti Hamas e sodali) con costanza e determinazione. Che possiamo fare noi? Di pratico, ben poco. Ma un sostegno morale, psicologico, è sempre meglio di niente. La recente presa di posizione della Comunità ebraica bolognese, che si è rifiutata di partecipare ad una manifestazione antifascista il cui ospite d'onore era la Morgantini, spedita qui dal Parlamento europeo,presa di posizione che ha suscitato l'ira generale non solo rifondarola (nei confronti della Comunità, non della Morgantini!!), mi pare vada nella giusta direzione. Dimostrare almeno che non ci si è bevuto il cervello....



Bruno Basso , Sacile
 martedì 4 marzo 2008  09:33:24

Dopo che si sarà insediata al Parlamento, chi sarà in grado di sostituirla a Gerusalemme?Forse Filippo Landi? Mi passi la banalità..Cordiali salutiBruno



maria angela gobbi , italia
 martedì 4 marzo 2008  09:04:01

Non sono d'accordo sulla frase "..dobbiamo biasimare noi stessi...noi italiani in particolare..."Non esiste colpa collettiva:ci sono italiani filo-palestinesi o comunque anti-israele,anti+americani,anti-occidentali ecc. e ci sono Italiani ,come me,chiaramente schierati pro-Israele e pro-Occidente:perciò la prego,non ci accomuni a personaggi con cui non abbiamo niente in comune,grazie.PS per la terza volta pur copiando esattamente il codice di sicurezza qui sotto,viene rifiutato l'invio con la dicitura "codice non corrispondente"NON SONO RIMBAMBITA !!!!!



giuseppe casarini , Binasco (MI)-Italia
 martedì 4 marzo 2008  08:13:37

Gentile Signora,ormai le parole si sprecano e le amare considerazioni sono sempre le stesse: di fronte alle continue aggressioni e all'allargamento, come numero, delle città Israeliane prese di mira dai palestinesi il mondo occidentale tace o come da Lei ben evidenziato parla ed agisce con ipocrita e subdolo buonismo: sempre e sempre in poche parole la "solitudine di Israele".Come dicevo in altre occasioni: forza e coraggio Israele il Male non prevarrà!shalomggc



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