Un avvertimento per Siria e Iran

Se i sospetti degli hezbollah, degli iraniani e dei siriani che hanno accusato il Mossad dell’eliminazione di Imad Mughniyeh rispondono a verità, da questo momento Israele, agli occhi di tutto il Medio Oriente, ritorna a essere leone e volpe: la percezione del conflitto cambia dopo un periodo di depressione che parte dalla guerra in Libano nell’estate del 2006 e continua con i missili di Hamas su Sderot. Si è discusso a lungo della crisi di motivazione e di preparazione che avrebbe diminuito la capacità dello Stato ebraico di combattere un nemico sempre più aggressivo e fanatico.
Nasrallah si è vantato della «vittoria divina» concessagli su Israele. Adesso deve certo essere perplesso, e non è solo: Hamas, che il 25 settembre 1997 nella mancata eliminazione di Khaled Mashaal, sempre a Damasco, udì uno squillo di tromba, si sta certo preoccupando. Israele può colpire anche i terroristi più importanti, se vuole. Mentre il governo israeliano nega ogni coinvolgimento («verifichiamo le circostanze di eventi di cui sentiamo parlare ora per la prima volta», ha detto Ehud Olmert), ed è realistico immaginare che il Mossad non richiederà all’Fbi i 5 milioni della taglia americana, circola fra la gente e i politici un senso di sollievo per la scomparsa dell’uomo che dagli anni Ottanta ha sfidato Israele, gli Usa, il mondo con rapimenti, stragi di massa, attentati kamikaze. Diabolica creatura della triangolazione Hezbollah-Iran-Siria, Mughniyeh era l’incarnazione stessa dell’asse del male. Chi lo ha eliminato ha lanciato un avvertimento anche a Iran e Siria.
L’ex presidente della Commissione esteri della Knesset, Yuval Steinitz, ha espresso così il sentimento di Gerusalemme: «Quando bastardi come Mughniyeh - le cui mani sono coperte del sangue di israeliani, americani, ebrei argentini - vanno “in un posto migliore” allora il mondo diventa davvero un posto migliore». «Non si tratta di vendetta, ma dell’idea che alla fine c’è una giustizia: chi fa del male, paghi», ha detto la sorella del rapito Beni Avraham. «Avrebbe causato ancora tanto spargimento di sangue innocente», ha aggiunto Dany Yatom ex capo del Mossad. Le ragioni per cui la scomparsa di Mughniyeh cambia il gioco sono molteplici: sia l’Iran che la Siria sono ormai sicuri di poter bruciare Israele e il Libano nel terrore senza riportare ferite. Il fatto che Damasco non possa prevenire un attacco del genere dimostra una capacità di infiltrazione dei servizi segreti fin nei gangli della vita degli Hezbollah e, quindi, sia della Siria che dell’Iran.
Ho sentito dire da Berlusconi che il PDL ha intenzione di candidarla.http://it.youtube.com/watch?v=NK4tYMCssysLei conferma? , ne sarei veramente felicissimo.Per quel che mi riguarda, la sua candidatura sarebbe verametne una delle più belle sorprese della prossima legislatura.
Paolo Ortenzi , Roma
L'omicidio di Mughnyeh è un "insider job": Nasrallah è sotto tiro di Siria e Iran per aver iniziato una guerra, nel 2006, senza valutarne le conseguenze.I media europei (e parte di quelli Israeliani) danno la vittoria agli Hezbollah per il conflitto di agosto 2006: ma di che vittoria parlano? Quando negli ultimi 4 giorni di conflitto Olmert FINALMENTE ha dato il via ad operazioni di terra a livello divisionale, Hezbollah ha messo le gambe in spalla ed è scappato si a Beirut e nella valle della Beka'a, sotto l'ombrello di copertura Siriano.Hezbollah si ritrova il sud del Libano interdetto con l'ingombrante presenza di UNIFIL II (soldi del contribuente europeo buttati...) e non è più libero di agire come prima. Siria ed Iran hanno dovuto ricostituire, spendendo milioni di dollari, l'arsenale distrutto o speso durante la guerra del 2006, i Libanesi Cristiani e Sunniti sono furenti perchè il rapimento di Goldwasser e Regev ha attirato su di loro il fuoco israeliano, giocandosi cosi anche qualsiasi simpatia o supporto dal resto della popolazione. Nasrallah è stato un disastro.Come rimediare? Semplice: ammazzi uno dei tuoi, popolare perchè è stato un assassino di Ebrei, e poi dai la colpa ad Israele.
Luigi Borlenghi , Milano
Chi di spada ferisce ...
jochanan , italia
concordo col post precedente. Mi sembra che dal 2000 non avesse più un ruolo attivo. Viveva (da signore) di gloria pregressa.In questi climi, il capoccia più giovane pensa di essere stato baciato più teneramente da allah in persona dei suoi predecessori, deboli, inetti e propensi al compromesso.... e che quindi è bene, nell'interesse della CAUSA eliminare rapidamente...
Marcello , ct
Si vede che dava fastidio all ' interno dei gruppi terroristici hezbollah , qualcuno ha pensato bene di prendere due piccioni con una fava , accusando Israele ingiustamente ed eliminando un personaggio ormai scomodo .
Marcello , ct
M.O.,delitto capo Hezbollah:arrestiIn cella palestinesi residenti in SiriaLa polizia siriana avrebbe arrestato diverse persone nell'ambito dell'inchiesta sull'attentato in cui era rimasto ucciso a Damasco il capo militare di Hezbollah Imad Mughniyah. In manette, secondo una fonte della sicurezza libanese, sarebbero finiti diversi palestinesi che vivono in Siria. Nelle ore successive all'attentato la formazione estremista aveva accusato Israele di aver preparato l'omicidio.
Alberto , Druogno Italia
Complimenti per i suoi articoli,le auguro buona vacanza.Alberto