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L’integralismo nasconde la voglia di Occidente. Crollano nozze e nascite

martedì 12 febbraio 2013 Il Giornale 4 commenti

Il Giornale, 12 febbraio 2012


Basta seguire giorno dopo giorno il mondo islamico in rivolta per rendersi conto che siamo lontani dal capire: i laici, i loro blogger e i loro rapper vengono perseguitati e calpestati dopo aver gestito la rivoluzione, ma poi è la volta degli islamisti che benchè al potere, votati in elezioni plebiscitarie, si ritrovano la folla infuriata che li prende a calci e muore ancora in piazza cercando di cacciarli via. Ma esiste una foto di gruppo del mondo islamico che ci dice una verità, è una foto che va dal Marocco all’Iran, una foto senza bambini: “una modificazione oceanica” la definisce Nicola Eberstadt uno studioso dell’American Enterprise Insitute che esamina “il declino verticale” dei tassi di fertilità del mondo islamico, e la “fuga dal matrimonio” delle donne che ne fanno parte. Non ci si crede: i dati di 49 Paesi a maggioranza musulmana ci dicono che dagli anni 80 ai primi dieci anni del 2000, la fertilità è calata del 41 per cento, in confronto al declino, anch’esso tuttavia impressionante, del mondo intero che assomma al 33. L’Iran è sceso del 70 per cento “uno dei declini più rapidi e pronunciati che si sia mai visto nella storia”. Mai le donne iraniane avevano partorito solo due bambini per coppia, la media era di cinque o sei. Alla fine di questo secolo se continua questo trend, la popolazione iraniana sarà diminuita del 50 per cento.

Gli altri paesi che quanto a natalità sono calati del 50 per cento e più sono l’Oman, gli Emirati, l’Algeria, il Bangladesh, la Tunisia, la Libia, l’Albania, il Qatar e il Kuwait. I soli Paesi musulmani dove si fanno ancora tanti bambini sono i più illetterati e poveri: il Mali, il Niger, la Somalia e l’Afghanistan. Il tasso di fertilità è crollato fra i palestinesi, per cui tutti gli studi che incitano Israele a lasciare i territori in modo da non essere sommersi, sono stati travolti dalla realtà. Immaginare che le città islamiche diventino spopolate di bambini è un cambiamento storico globale, cambiano l’economia e i problemi dell’immigrazione . Il mosaico di causeche determina il fenomeno è complicato, ma è facile dire che cosa non c’è; non c’è un predominio religioso, nel clima della vittoria della Fratellanza Musulmana o degli Ayatollah la modernità cambia la vita.

Anche nei Paesi islamici esiste la “fuga dal matrimonio” delle donne, le ragazze quando possono rimandano la famiglia che la tradizione vuole quasi in età infantile, vince la scelta di istruirsi e di lavorare, l’idea che tante braccia sono una ricchezza resta legata alla società rurale mentre l’inurbamento è prepotente. In più, come da noi, il fascino di una casa decente e non superpopolata, l’aspetto fisico, la Coca Cola, una nutrizione sufficiente, l’auto, sostituiscono i vecchi ideali, rendono consapevoli che figli non vuol dire orda infantile. Speriamo così che i bambini del mondo islamico siano, com’è logico, più preziosi per tutti, più rispettati da tutti, e che amino la vita almeno quanto noi l’amiamo. Perché certo gli orribili slogan di chi “ama la morte quanto voi amate la vita” sono, oltre che alla religione e all’ideologia, legati anche alla confusione della fame e della sovrappopolazione.



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Magda Menchini , Firenze - Italia
 giovedì 14 febbraio 2013  16:08:08

Notizie che mi ridanno speranza. E' una speranza che parte da una riscossa femminile intelligente e Dio voglia che possa servire a modificare quella mentalità che terrà i popoli islamici immersi nella povertà e nell'ignoranza. Pochi bambini ma ben curati, amati e istruiti, bimbi che conoscano e capiscano e che possano avere il rispetto che, fino ad ora, non è stato dimostrato nei riguardi di noi, infedeli occidentali. Un rispetto che deve, ovviamente, essere reciproco. Arriveremo a questo?



luigi de salvia , Roma/Italia
 mercoledì 13 febbraio 2013  15:59:35

Grazie per le sue informazioni e considerazioni, che ridimensionano preoccupazioni e fobie vere e proprie.



maria angela gobbi , italia
 mercoledì 13 febbraio 2013  14:13:02

Deo Gratias!Come sempre la Natura se ne infischia dei ragionamenti troppo "loici" e si fa gli affari suoi,che poi sono i VERI affari nostri-In alto i cuori,state lieti nel Signore.



giuseppe casarini , binasco (MI)-Italia
 mercoledì 13 febbraio 2013  13:51:04

Bella e intensa riflessione con chiare e lucide considerazioni.cordiali salutishalom



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