Obama in Israele. Un viaggio che parte in salita.
Le premesse non sono
ottime, Obama ha nominato ministro della difesa Chuck Hagel ignorando
l’antipatia del mondo ebraico; ha lasciato che sua moglie Michelle, insieme a
Kerry, segretario di Stato, nominassero “Donna di Coraggio” la giovane egiziana
Samira Ibrahim: l’Ibrahim, oltre a denunciare le violenze contro le donne di
piazza Tahrir, ha però postato parole di ammirazione per Hitler, e sull’attacco
di Burgas in cui furono uccisi cinque Israeliani ha commentato “oggi è un
giorno dolcissimo con un sacco di bellissime notizie”. Inoltre Israele è
crucciato per il rifiuto di Obama di parlare alla Knesset, anche se molti
dicono che l’intenzione, anzi, è proprio quella di evitare le pericolose
polemiche che deriverebbero dalle contestazioni in aula delle estreme.
In realtà Netanyahu e
Obama non intendono giuocare l’uno col fuoco degli insediamenti, tanto che ha
già bloccato alcuni progetti in corso, l’altro con l’irritazione israeliana che
potrebbe indurre lo Stato Ebraico a programmi unilaterali sull’Iran. Dunque,
questo sarà il giuoco: aperture israeliane che nel disegno di Obama dovrebbero
sfociare in una trattativa, contro l’impegno americano sull’Iran e sulla
vigilanza contro i nuovi rischi che portano la Siria nel caos e gli Hezbollah
dal Libano. Una bella scommessa, specie facendo i conti senza l’oste
palestinese che di colloqui non ne vuol sapere da anni.
G.le Fiamma o ancora è pentita di non esserci cimentata ancora; forse il suo Angelo Custode l'ha avvisata!Il mio Angelo, anzi ne ho due le assicuro, mi precede sempre in ogni cosa che faccio e forse Obama avrebbe dovuto pregarlo, il suo Angelo, affinché lo preceda e lo illumini!Ma penso che sia inutile dirglielo lui si sente "parlatore" ed "oratore" mentre il suo Popolo lo manda sul pallone; non vi fidate di un simile "gestore"!Maledetto l'uomo che confida nell'uomo e Benedetto l'uomo che confida in Dio; ecco le Parole da dire al Presidente del niente e si ricordi sempre che nulla è per sempre!
Mara , Bologna
Un solo commentino tra i tanti che verrebbe spontaneo fare: non mi pare che la principale virtù del Presidente USA sia il coraggio.Parlare alla Knesset può portare jella.
giuseppe casarini , binasco (MI)-Italia
Gentile Signora,analisi lucida e brillante.L'augurio comunque che una qualche discesa si trovi lungo questo travagliato percorso.Cordiali salutishalomggc